Redazione

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Durante l'incontro ANCI è stata pubblicata una prima bozza, di cui l'agenzia Adnkronos ha anticipato qualche stralcio. Si tratta di alcune importanti misure che, se approvate, costituirebbero una spinta determinante nella promozione della mobilità ciclistica e pedonale in Italia.
Vediamo alcune modifiche nel dettaglio, in attesa di conoscere il testo completo e ricordando che tali misure devono ancora essere approvate.

Onere della prova di incidente al soggetto meno vulnerabile. Si tratta di un provvedimento introdotto questa estate anche in Gran Bretagna. In caso di incidente tra un'automobile e una bicicletta, in pratica, spetterà al conducente dell'auto dimostrare la propria "non colpevolezza".

Corsia ciclabile in continuità sul lato destro delle strade urbane. Questa sarebbe una vera e propria rivoluzione. Difficile immaginare una facile applicabilità di tale modifica, soprattutto per quanto riguarda le strade già costruite che non hanno previsto uno spazio per una corsia ciclabile in fase di progettazione e ora dovrebbero essere riprogettate (ma ancora non è dato sapere se la nuova modifica riguarderà solo le strade di nuova costruzione). Case avanzate. Si tratta di un intervento in sede stradale molto diffuso nei Paesi nordeuropei ma ultimamente anche in Gran Bretagna (sperimentate lo scorso anno anche in 4 incroci del Comune di Latina). In pratica per casa avanzata si intende un'area prossima ad un semaforo in cui possono sostare solo i ciclisti, avanzata di qualche metro rispetto alla coda delle auto, che al verde consentirebbe alle biciclette di ripartire con maggiore rapidità ed evitare collisioni con le automobili. Il vantaggio è anche quello di poter aspettare il semaforo senza respirare dai gas di scarico delle auto.

Parcheggi a spina sulla corsia sinistra. Per favorire la realizzazione di corsie ciclabili sulla corsia destra di ogni strada urbana, si pensa di modificare quella sinistra prevedendo per le auto soli parcheggi a "spina di pesce", che sì consentirebbero la sosta di un maggiore numero di auto rispetto alla normale disposizione in fila, d'altra parte sottrarrebbero ulteriore spazio alla carreggiata che dovrà contenere la citata corsia destra ciclabile.

Sensi unici eccetto bici. Un'importante agevolazione alla mobilità ciclistica adottata, tra le altre, in Olanda (ma anche in qualche Comune italiano), è l'istituzione dei cosiddetti "sensi unici eccetto bici", ovvero la possibilità per i ciclisti di transitare in controsenso, sempre e senza vincoli di larghezza minima della strada stessa.

Cessazione dell'obbligo di uso della pista ciclabile. A tutt'oggi è in vigore, secondo il Codice della Strada, l'obbligo di percorrere le piste ciclabili qualora siano presenti. Vista però la pessima condizione in cui versano le poche piste italiane (progettate male o occupate da tutti tranne che i ciclisti) quest'obbligo risulta spesso un disagio per i ciclisti e, secondo la nuova bozza del CdS, dovrebbe decadere. A questo va aggiunta anche la cessazione dell'obbligo di pedalare esclusivamente sul lato destro della carreggiata.

Infortunio in itinere. L'impegno del Governo – si legge in una nota – deve essere quello di far riconoscere all'INAIL lo spostamento in bici casa-lavoro alla pari del trasporto pubblico, garantendo quindi una copertura assicurativa a coloro che scelgono di recarsi al lavoro in bicicletta.

Parcheggi bici nei condomini. Dopo l'indiscrezione, sempre dell'agenzia Andnkronos, del prossimo piano per la mobilità ciclistica del Comune di Roma, che dovrebbe includere misure per favorire la realizzazione di parcheggi bici nei condomini, anche il Governo dovrebbe favorire tale intervento togliendo al condominio la potestà di vietarlo.

Limite di velocità a 30 km/h nei centri urbani. Forse la misura più importante di tutte per la promozione della mobilità ciclistica. Anche se di non facile attuazione (occorrono interventi in sede stradale piuttosto che autovelox o semplice segnaletica), l'introduzione del limite di velocità a 30 km/h invece dei 50 attualmente in vigore, potrebbe voler dire un drastico calo degli incidenti stradali in ambito urbano (o quanto meno delle conseguenze per chi vi incorre), dei livelli di inquinamento, della percezione di sicurezza e vivibilità dei centri urbani. Secondo quanto si apprende, questa misura sarà inserita entro dicembre nel decreto ministeriale che fissa le linee guida del nuovo Codice della strada.

Fonte: www.bikeitalia.it

Il 28 ottobre, presso la sala Convegni del Real Belvedere di San Leucio, (Caserta) si è tenuto l'evento di lancio della campagna "Tracce dei Rifiuti". Ad intervenire d'innanzi alla platea composta dagli oltre 160 alunni dell'Istituto Comprensivo Collecini, il sindaco Pio Del Gaudio, il direttore di 'Ecocar' Sirio Vallarelli, il presidente di 'Società Recupero Imballaggi' Antonio Diana e la preside dell'Istituto Angelina Di Nardo che ha dato il via ai lavori sottolineando "L'importanza di iniziative tese a sensibilizzare i ragazzi su temi importanti come quello della raccolta differenziata". Ad intervenire d'innanzi alla platea composta dagli oltre 160 alunni dell'Istituto Comprensivo Collecini, il sindaco Pio Del Gaudio, il direttore di 'Ecocar' Sirio Vallarelli, il presidente di 'Società Recupero Imballaggi' Antonio Diana e la preside dell'Istituto Angelina Di Nardo che ha dato il via ai lavori sottolineando "L'importanza di iniziative tese a sensibilizzare i ragazzi su temi importanti come quello della raccolta differenziata".
Il sindaco Del Gaudio ha poi illustrato le attività previste dalla campagna "Sulle tracce dei rifiuti", mostrando agli allievi del Collecini in cosa consiste la pratica dello stencil (in questo supportato da Carlo Petrosino, il giovane artista che collabora al progetto). Il concept della campagna "Sulle tracce dei rifiuti" si basa infatti sull'idea di abbellire simbolicamente le strade di Caserta con stencil creati dagli studenti delle scuole casertane. Ogni istituto scolastico realizzerà le decorazioni in una via adiacente alla scuola e gli studenti, secondo un calendario concordato con l'Amministrazione comunale, usciranno in strada per applicare gli stencil prodotti. Durante l'uscita saranno gli stessi ragazzi a utilizzare i propri smartphone o telecamere digitali per filmarsi e fotografarsi durante "il lavoro" e saranno poi invitati a postare le immagini e i video sui canali social dedicati alla campagna. Le immagini più belle prodotte saranno selezionate dalla giuria per partecipare al video finale ufficiale della campagna.
Una iniziativa, insomma, di grande importanza "perché - come ha spiegato il sindaco salutando i ragazzi - va ad intervenire sull'educazione delle giovani generazioni, che sono più sensibili alle tematiche della tutela ambientale". Ha suscitato l'entusiasmo dei ragazzi la proposta lanciata poi dal sindaco e Antonio Diana che hanno invitato gli alunni, e tutti i cittadini casertani, a consegnare in una delle isole ecologiche della città 800 lattine riciclate per ricevere in cambio una bicicletta realizzata, appunto, con materiali di riciclo.
"E' importante - ha sottolineato Antonio Diana - che voi ragazzi capiate che i rifiuti opportunamente differenziati possono rinascere a nuova vita, che dalle bottiglie di PET si possono ricavare capi di abbigliamento e che con le lattine che gettiamo si possono creare biciclette e tanti altri oggetti". Un concetto affermato anche da Sirio Vallarelli, direttore di Ecocar, che ha ricordato il valore di una raccolta correttamente differenziata.
In conclusione dell'evento, Carlo Petrosino ha mostrato i ragazzi come realizzare delle opere in stencil. Sono stati poi lo stesso sindaco ed alcuni dei ragazzi presenti a colorare un pannello che rappresenta simbolicamente l'avvio della campagna ed è stato poi regalato alla scuola Collecini, primo istituto ad aver aderito alla campagna
Comunicato stampa http://www.differenziatacaserta.it

Martedì, 05 Novembre 2013 07:01

Palermo. La pedalata anti-diabete

Una pedalata per testimoniare che il diabete, se adeguatamente gestito e controllato, non è una patologia invalidante. Un messaggio di speranza nella lotta al diabete quello che viene da Palermo che, in prossimità della Giornata Mondiale del Diabete 2013 - in programma il 14 Novembre - ospita due eventi volti a sensibilizzare la cittadinanza sul diabete e sull'importanza di una corretta gestione della patologia. L'iniziativa prende il via con una simbolica "pedalata" per le strade di Palermo, alla quale partecipano i rappresentanti delle principali associazioni siciliane di persone con diabete, delle istituzioni locali, di medici diabetologi, infermieri e della squadra dilettantistica "Fly Cycling Team" - equipe di 9 ciclisti, tre dei quali affetti da diabete di tipo 1, oltre a numerosi collaboratori di Sanofi, una delle principali aziende farmaceutiche in Italia. L'idea della pedalata, che si conclude davanti al teatro Politeama, nasce dalla consapevolezza che l'attività fisica ha un ruolo fondamentale sia per prevenire l'insorgenza della malattia, sia per tenere sotto controllo quei valori che potrebbero portare a complicanze ad essa correlate.
La scelta del capoluogo siciliano non è casuale: in Sicilia la prevalenza della patologia è tra le più alte del Paese.
Secondo l'Istat il 5,4 percento dei siciliani è diabetico. E tra i 18 e i 69 anni, secondo il sistema di sorveglianza PASSI - Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia -, sei siciliani su dieci - quasi 200 mila persone in tutto - debbono fare i conti quotidianamente con questa patologia.
Per l' A.D.A (associazione diabetici alcamese), Insieme per il diabete e A.G.D. Sicilia (associazione per l'aiuto ai giovani diabetici Regione Sicilia) e l'associazione regionale diabetici e celiaci 'Danilo Dolce' "si tratta di un'iniziativa importante a cui siamo orgogliosi di partecipare. Questa manifestazione, che Sanofi ha deciso di celebrare per il 2013 a Palermo, è per noi uno dei momenti più significativi per contribuire a diffondere la cultura della prevenzione tra le persone, abbattere il pregiudizio nei confronti del diabete e sostenere un messaggio di speranza e solidarietà rivolto a chi quotidianamente vive questa condizione".

Fonte: http://www.ansa.it 

K'2013, fiera internazionale per la plastica e la gomma, si è tenuta dal 16 al 23 ottobre a Dusseldorf Quest'anno al K'2013 di Dusseldorf, è stato presentato il prototipo di velocipede elettrico realizzato quasi interamente in plastica utilizzando 24 diversi tipologie di materiali, esposto nello stand BASF, fornitore delle resine impiegate nel progetto. Gli unici pezzi in metallo si trovano nei freni, nel motore (integrato nella ruota posteriore) e nei mozzi delle ruote.
La bici elettrica "Concept 1865 – Rethinking Materials", costruita dallo studio di progettazione Ding3000 si caratterizza per alcune idee innovative, come la batteria removibile collocata sotto la sella, gli pneumatici anti-foratura in poliuretano termoplastico espanso (E-TPU Infinergy) rivestiti con TPU colorato (Elastollan), o i pedali interamente in tecnopolimero (polietersulfone Ultrason), fissati su pedivelle in poliammide caricata vetro (Ultramid D).
Telaio, forcella e manubrio sono realizzati partendo da materiali compositi con matrice in resina epossidica o poliuretano e rinforzo in fibra di carbonio; materiali tanto leggeri quanto resistenti, impiegati da anni nella produzione di biciclette.
Degno di nota anche il cerchione della ruota anteriore, realizzato con tecnologia Ultracom, che prevede il sovrastampaggio di una resina termoplastica su un supporto in fibra di carbonio continua impregnata con poliammide o PBT, tecnologia presentata in anteprima a Dusseldorf. Per la ruota posteriore, di dimensioni ridotte, è stata invece selezionata una poliammide caricata fibra vetro (Ultramid). Il prototipo è perfettamente funzionante, anche se difficilmente la bicicletta sarà messa in produzione.

Fonte: www.polimerica.it

L'ultimo spot girato dalla Nike, il cui protagonista è LeBron James, uno dei giocatori più forti dell'NBA in forze ai Miami Heat, è anche una efficacissima campagna in favore della bicicletta. Il video infatti mostra LeBron James che esce di casa, in bici, per il suo allenamento quotidiano, e viene seguito in tutte le sue tappe da un nutrito seguito di persone, tutte pedalando. Il campione statunitense non ha mai nascosto la sua predilezione per le due ruote, e recentemente ha anche dichiarato che si reca in bici alla maggior parte delle partite delle sua squadra giocate in casa, a Miami. Per questo Lebron James, premiato lo scorso anno con il Bronze Bicycle Friendly Community Award, è un ottimo testimonial per promuovere la bici in ambito urbano.
Fonte: www.bikeitalia.it

Giovedì, 31 Ottobre 2013 07:27

Boris Johnson in bici a Melbourne senza casco

Il sindaco di Londra Boris Johnson è stato immortalato in bici per le strade di Melbourne senza casco. Com'è noto, l'Australia è uno dei pochi Paesi in cui chi pedala ha l'obbligo secondo codice della strada di indossare il caschetto protettivo.

L'utilizzo o meno della bicicletta è legato alle abitudini e alla cultura delle persone che non sono così facili da cambiare, ne sa qualcosa Giuseppe Ferrari, presidente di Fiab - Ciclocittà che da anni si batte per affermare la cultura delle due ruote. Dai questionari del Comune (71 su 111) risulta che la bici viene utilizzata per commissioni brevi, i pendolari sono solo una minima parte e si percorrono in media 10 km al giorno. «Se il cambiamento è in atto - dice Ferrari - lo si deve anche alla nostra azione che va avanti ormai da 25 anni. Cresce la sensibilità verso la bicicletta anche per motivi collaterali, ad esempio l'aumento delle zone pedonali, l'introduzione dei parcheggi a pagamento, che rendono l'automobile meno efficace e non conveniente».
Il vero nodo cruciale al momento è l'intermodalità, ovvero il trasporto con l'aiuto di mezzi diversi. Capita spesso che per fare alcune gite in bici bisogna caricarle su un treno o un autobus per trasferirsi da un posto all'altro, ma non sempre questo è possibile. "Oggi ho sentito spesso pronunciare questa parola, soprattuto dai politici - dice Piercarlo Bertolotti, coordinatore Fiab Lombardia -. Per me è stato impossibile spostare in treno da Cremona a Parma quindici persone con al seguito la bici. Mi devono spiegare cosa intendono per intermodalità".
Attualmente sono 42 le biciclette a disposizione dei cittadini, 34 tradizionali e 8 a pedalata assistita.
Qualcosa si sta muovendo anche sul piano turistico, anzi, Fabio Lunghi, membro della Giunta della Camera di Commercio, sostiene che a Varese si sta rivoluzionando il modo di fare turismo. Una rivoluzione silenziosa, in sella alla bipa, come conferma Iljic Cesca di Assoturismo: "I turisti arrivano a Malpensa, si cambiano e si fanno il Ticino in bici, si va fino ad Angera e si torna. Lo stesso si fa per Arcumeggia e le Valli del Luinese, Ponte Tresa e il Sacro Monte. Per chi vuole fare escursioni sul territorio insubrico per godere della sua bellezza, la bicicletta a pedalata assistita è necessaria. Noi forniamo anche tutta l'assistenza, come il cambio o la ricarica della batteria, quello che ci vorrebbe ora è una rete di enti locali che collaborino tra loro per fornire servizi ai turisti".

Mercoledì, 30 Ottobre 2013 10:14

IN VENETO LE BICI VIAGGIANO IN TRENO

E' un servizio di trasporto ferroviario di biciclette unico in Italia, quello inaugurato due settimane fa, in Veneto da un convoglio che ha portato da Mestre a Domegliara di Sant'Ambrogio di Valpolicella, in provincia di Verona, fermandosi nelle stazioni dei Comuni capoluoghi, alcuni cicloamatori della FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) che oggi hanno dato il via alla due giorni che li porterà pedalando da Bardolino fino a Vicenza. Ad accoglie il treno davvero "sspeciale" nella stazione della cittadina veronese c'era lo stesso assessore ai trasporti del Veneto Renato Chisso, assieme alla responsabile della direzione regionale di Trenitalia Maria Giaconia e ai tecnici della società ferroviaria che hanno reso possibile questa innovazione. Che è appunto unica, perchè unici sono i due vagoni appositamente adibiti al solo trasporto di 90 biciclette trasformando due vecchie carrozze portabagagli, con un intervento realizzato dalla società ferroviaria nelle sue officine veronesi, su progetto esclusivo e con il contributo della Regione.
E' una storia che nasce da lontano, nel 2006, su richiesta della stessa FIAB oggi rappresentata da Luciano Renier, coordinatore per il Veneto e il Trentino, con la decisione della Giunta regionale di finanziare l'intervento con un contributo di 123.397 euro, su una spesa che alla fine ha raggiunto circa i 250 mila euro. La parte progettuale e meccanica è originale, con attrezzature realizzate da imprese venete, e se l'entrata in servizio è stata tardiva rispetto alle previsioni, il motivo è stato soprattutto burocratico – hanno ricordato oggi i protagonisti dell'iniziativa – a causa dei tempi per i permessi, le dichiarazioni di conformità, le licenze e le certificazioni per l'adeguamento ai giusti obblighi dettati dall'Agenzia Nazionale per la sicurezza ferroviaria.
I due vagoni portabici possono essere utilizzati dai cicloamatori organizzati facendone richiesta alla Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. A bordo non è consentita la presenza di viaggiatori durante il viaggio, ma sono utilizzabili anche da eventuali ciclisti "singoli" che si trovassero nelle stazioni attrezzate per il carico durante il transito. "Per il Veneto, che ospita circa 16 milioni di turisti l'anno, è una offerta in più – ha sottolineato oggi Chisso – per la visitazione di un territorio dove sono tabellati circa 1.400 km di percorsi cicloturisti, numeri che ci collocano al primo posto in Italia anche per questo tipo di itinerari".
Il vagone portabici farà domani, domenica, il viaggio di ritorno, raccogliendo a Vicenza e trasportando fino a Mestre gli amici della bicicletta che concluderanno nel capoluogo berico la loro tournèe a due ruote, iniziativa sostenuta dal Ministero dell'Ambiente per la promozione della rete cicloturistica Bicitalia di FIAB.

Fonte: www.regione.veneto.it

Le vendite di biciclette nel 2012 hanno superato quelle delle auto e che i ciclisti aumentano a ritmi vertiginosi, al ministero dei Trasporti hanno pensato che fosse arrivata l'ora di cambiare qualcosa. Così allo studio c'è una riforma del codice che dovrà essere effettuata con il Parlamento. Fra le novità in arrivo ci sarà particolare attenzione a ciclisti e pedoni, maggiore severità nei confronti di motorini e recidivi e premi per i più virtuosi. «Entro dieci giorni - spiega il sottosegretario Erasmo D'Angelis - avremo la discussione delle modifiche e all'inizio del prossimo anno potremo definire il nuovo codice della strada. In legge di stabilità troveremo anche i finanziamenti per il trasporto urbano». Ciò vorrebbe dire rendere meno obsoleto e limitato il parco mezzi pubblici italiani: in totale 45 mila con un'età media di 13 anni, il doppio della media europea.
Nei centri abitati nasceranno sempre più zone a 30, dove il limite di velocità sarà di 30 chilometri orari. Saranno introdotti premi per i conducenti virtuosi e riduzioni delle sanzioni se verranno pagate in breve tempo. Saranno invece inasprite le multe nei confronti dei recidivi e di chi ha dei comportamenti particolarmente pericolosi per la sicurezza stradale.
Il ministero ha voluto dedicare particolare attenzione e severità nei confronti dei minori: sarà introdotta anche per loro la patente a punti, si terranno di nuovo corsi di educazione stradale nelle scuole. Lo richiede la normativa europea che prevede la possibilità di ottenere un titolo abilitativo alla guida solo dopo il superamento di un esame teorico e pratico.
Diritti e doveri anche per i ciclisti. «Avere maggiori diritti significa anche assumersene le responsabilità», spiega il sottosegretario D'Angelis. Quindi è prevista l'adozione di misure di tutela dell'utenza debole, anche con riguardo a sistemi di maggiore visibilità notturna per i ciclisti. «Cercheremo di fare in modo che le biciclette vengano vendute con un kit di sicurezza da indossare di notte o sulle strade dove la circolazione è veloce».
Fonte: www.lastampa.it

Una petizione online indirizzata al Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, è stata lanciata da Fiab per chiedere di riconoscere come opera strategica la realizzazione di un collegamento ciclopedonale di 3,3 Km lungo la statale 336 indispensabile per l'accesso in bicicletta all'aeroporto di Malpensa da parte di lavoratori e turisti.
L'iniziativa è stata messa in atto dall'associazione FIAB di Cardano al Campo (VA) insieme all'Amministrazione comunale, ai comuni limitrofi di Gallarate, Casorate. S , Somma L., Vizzola, e con la collaborazione del Parco del Ticino
Ma qual è il problema? Lo spiega il presidente dell'associazione FIAB Amicinbici di Cardano al Campo, Luigi Iametti: "Da anni è ormai impossibile raggiungere l'aeroporto di Malpensa in bicicletta perché vietato, oltre che rischioso, percorrere la statale 336, unica strada di accesso. Tale ostacolo non solo impedisce ai 20.000 addetti che lavorano nel bacino aeroportuale di poter scegliere di utilizzare la bicicletta negli spostamenti casa-lavoro, ma inibisce anche il collegamento con il reticolo di strade ciclabili dei Comuni limitrofi e del Parco del Ticino. Chiediamo di realizzare una pista ciclopedonale di soli 3,3 lungo la statale 336 e di inserire tale intervento nel piano regionale della mobilità ciclistica".
Pagliaccio, dichiara: "Già lo scorso anno, in occasione di "Lombardia in bici", il tour in bicicletta organizzato dal coordinamento regionale FIAB lungo i percorsi della nascente rete ciclabile regionale durante la Settimana Europea della Mobilità, facemmo tappa a Cardano al Campo, per presentare la proposta di collegamento ciclabile tra quella cittadina e il Terminal 2 dell'Aeroporto di Malpensa, riscuotendo consensi unanimi e bipartisan. Ma poi tutto si è fermato lì. Si tratta di riprendere un progetto già predisposto dall'ANAS nel 2002 e mai attuato. La pista ciclopedonale che dovrebbe correre sul lato sinistro della statale in direzione Malpensa contribuirebbe a ricucire i territori divisi in due dalla 336, integrando la rete di percorsi ciclabili esistenti all'interno del Parco del Ticino con quella dei Comuni attorno a Malpensa per sviluppare un sisteme di mobilità in bicicletta utile tanto agli abitanti dei comuni della zona che ai cicloturisti".
"Invitiamo tutti a firmare - conclude la presidente della FIAB - perché un auspicabile successo rappresenterebbe un importante precedente in tutta Italia affinchè tutti gli aeroporti del nostro Paese diventino accessibili in bicicletta, come già avviene già in molte città europee"
Per firmare clicca qui
Fonte: www.fiab-onlus.it

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