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In un'intervista successiva all'episodio rilasciata al quotidiano australiano Herald Sun il sindaco di Londra ha dichiarato: "esiste un solo modo per rilanciare il bike sharing di Melbourne, sospendendo la legge sull'obbligatorietà del casco". Tuttavia, l'eclettico sindaco di Londra si è scusato per aver contravvenuto le regole ammettendo di averle dimenticate per un attimo e di aver visto in ritardo il cartello con la segnalazione di indossare il casco. "Spero che il mio collega il sindaco di Melbourne Robert Doyle mi capirà", spiega Johnson, che non manca di dire la sua in merito alla legge attualmente in vigore in Australia. "Il compito di rivedere la legge è dello stato australiano, dal canto mio a Londra mi sono voluto impegnare affinché le condizioni di sicurezza dei ciclisti siano fornite dal numero dei ciclisti stessi, avendo constatato che nel 90% degli incidenti in cui sono rimasti coinvolti ciclisti, indossare il casco non avrebbe fatto la differenza. L'Australia – conclude Johnson – è uno dei Paesi più urbanizzati al mondo, ma le persone desiderano sempre di più abitare città vivibili, verdi e pulite".
Fonte: www.bikeitalia.it