Tutto quello che serve agli appassionati delle due ruote, punti vendita, assistenza, riparazioni e abbigliamento.
Il 24 novembre a Torino si svolgerà la manifestazione "Natale in bici". La Passeggiata cicloturistica è riservata ai bambini delle scuole elementari della Città di Torino. Disponibile la locandina dell'iniziativa (pdf) con i dettagli per le iscrizioni (entro giovedì 21 novembre) e il regolamento per i partecipanti.
Fonte: www.torino2015.it
Juan Menendez Granados, esploratore spagnolo, dal 1 di dicembre dovrà attraversare 1,200 chilometri di neve e ghiaccio salendo fino a 3.000 metri di altitudine, dalla costa antartica al Polo sud. Durante il viaggio, che potrebbe durare tra i 36 e i 38 giorni, sarà costantemente esposto a temperature estreme che raramente superano i – 20°. «Mi sono preparato a questa impresa per due anni e mezzo«, ha detto alla Bbc. Nell'allenamento è stata inclusa una 27 giorni di bicicletta in Groenlandia tra agosto e settembre di quest'anno. Anche se nevicherà di meno rispetto alla Groenlandia, in Antartide sarà più freddo e sarà costantemente esposto al vento polare. Granados ha detto che dovrà proteggere le mani dal freddo per riuscire a piantare la tenda a fine giornata, perchè dopo 8 – 10 ore di pedalata al giorno trasportando un carico di 85 Kg, consumerà molto più delle 5.000 calorie che dovrà mangiare tutti i giorni.
La bicicletta ha ruote sovradimesionate da 12 cm e forcelle modificate. Non ha voluto usare le gomme chiodate perchè sostiene che delle gomme così grandi dovrebbero fornirgli tutta l'aderenza al terreno di cui ha bisogno. Prima di Granados, nel dicembre del 2012 l'americano Eric Larsen ha provato a portare a termine l'impresa in bici, ma ha abbandonato la missione dopo 280 chilometri: «Ho dovuto prendere la difficile decisione di abbandonare il mio progetto perchè le condizioni del terreno non mi hanno permesso di fare coprire i chilometri necessari prima che finissi le mie provviste di cibo«, ha scritto Larsen nel suo blog. Ma quest'anno Granados non è l'unico a tentare di portare a termine quest'avventura in bici, perchè all'incirca nello stesso periodo in cui partirà per l'Antartide, anche l'americano Daniel Burton sfiderà sè stesso sulle due ruote, così come l'australiana Kate Leeming, che ha intenzione di tentare l'impresa entro la fine del 2014. Potrebbe sembrare una gara tra atleti, ma lo spagnolo non è d'accordo:«L'Antartide non è un buon posto per le gare»
Fonte: www.giornalettismo.com
Nei piccoli centri urbani accompagnare i bambini a scuola in bici è la normalità, ma nelle città metropolitane intasate dal traffico mattutino è quasi impossibile. Per questo molti genitori si stanno organizzando. E sempre più spesso danno vita a critical mass che dalle 8 alle 9 del mattino fanno girare su due ruote gruppi misti di alunni delle elementari, genitori e attivisti della bicicletta. L'obiettivo è fare massa, ovvero occupare la carreggiata e portare in sicurezza i piccoli a scuola. Il prossimo venerdì 29 novembre i bambini di quattro città italiane, Roma, Milano, Bologna e Napoli si daranno appuntamento insieme ad alcuni accompagnatori per una prima prova di "bike to school day" nazionale. Le iniziative per portare i bambini a scuola in bicicletta, da parte di genitori ed insegnanti volenterosi, sono cresciute negli ultimi anni in Italia, ma in particolare è a Milano che nelle scorse settimane i bike to school mattutini hanno riscosso molto successo, e tra i "grandi" che "scortano" il corteo dei bambini non ci sono solo genitori, ma anche semplici simpatizzanti della bicicletta. I bambini sono di diverse età e classi, qualcuno pedala con la bici propria e qualcun altro trasportato da un genitore, e c'è anche chi è riuscito a trainare un carrellino con le casse per ascoltare la musica. Viste le somiglianze con le pedalate della Critical Mass, qualcuno ha ribattezzato scherzosamente l'appuntamento "massa marmocchi".
"Se la scuola è un diritto, è un diritto anche poter scegliere in sicurezza il mezzo che si preferisce — spiega Marco Mazzei, ciclista fra gli organizzatori degli eventi — Lavorare sulla mobilità in centro è ok, ma le periferie meritano attenzione: non si può permettere che le strade della città, a maggior ragione le grandi arterie che attraversano decine di quartieri pieni di persone, si trasformino in auto-strade, alle quali tutti gli altri si devono adeguare".
L'idea milanese ha fatto proseliti. A Roma hanno organizzato un'iniziativa analoga una alla scuola elementare Di Donato, nel quartiere Esquilino, che ha un'esperienza decennale di attivismo: Combattere il traffico della metropoli, ma non solo. A Napoli gli attivisti si sono attivati alla scuola Quarati, nel quartiere Vomero, a fine ottobre: "La nostra idea non è quella di intralciare il traffico — spiega il ciclista Francesco Busco — Ci siamo mossi in fila indiana, rispettosi, e abbiamo accompagnato i piccoli in sicurezza. Volevamo ispirarci alla critical mass originaria, come nacque a San Francisco: ovvero all'idea di chi voleva solo andare a lavoro in modo sicuro sicuro".
Qui la pagina Facebook per contattare i partecipanti per unirsi e chiedere informazioni.
Fonte: milano.repubblica.it
La bicicletta pensata apposta per chi abita in città previene i furti e ti ricarica il telefono con energia pulita, viene dalla Spagna e si chiama Urban Bike. Adatta per un pubblico giovane, permette di muoversi con stile attraverso le strade di città senza inquinare. La Urban Bike è dotata anche di uno speciale slot per iPhone posto sul manubrio che ricarica la batteria sfruttando la dinamo posta sulla ruota anteriore.
Il telaio è fatto interamente in fibra di carbonio e include in un unico pezzo anche la forcella, sterzo e parafango. Esistono tre versioni della bici a seconda del tipo di manubrio e del colore. I vari elementi non sono quindi montati sopra il telaio come avviene di solito attraverso l'uso di dadi o bulloni ma sono incastrati in modo tale da essere un tutt'uno col telaio. Una soluzione che è stata adottata proprio per aumenta la sicurezza del veicolo e prevenire eventuali furti che nelle città si ripetono con una non trascurabile frequenza. I ladri così avranno la vita un po' più complicata perché sarà più difficile smontare la bici per rubarla o solamente portarne via dei pezzi.
Fonte: www.stilenaturale.com
La pista ciclabile del quartiere E27/E29 è stata completata ed è stata inaugurata dall'assessore all'Innovazione e all'Ambiente Enzo Lavolta presso la passerella ciclopedonale della Pellerina. La pista permette di completare il collegamento ciclabile tra il Parco della Pellerina e il Parco delle Vallette, mettendo in sicurezza tutto il tracciato. La pista bidirezionale – larga 2,5 metri – permette inoltre di completare il collegamento Venaria-Stupinigi attraverso il Parco Ruffini. Un primo tratto congiunge via Pianezza con il Parco della Pellerina; un altro percorso si dirama da questo per connettersi con il parco delle Vallette e da qui la Reggia di Venaria. La lunghezza totale del nuovo percorso è di 1400 metri, che si aggiungono ai 300 già esistenti. La segnaletica orizzontale e verticale è stata applicata sulla base delle norme del Codice della Strada, a cui si è aggiunta una segnaletica verticale che sperimenta le proposte inserite nel Biciplan della Città di Torino. La sperimentazione della nuova segnaletica permetterà di valutarne l'efficacia e di fornire importanti suggerimenti, attuando le linee guida del Biciplan in vista della sua applicazione su tutto il sistema ciclabile urbano. Il costo per l'amministrazione dei nuovi lavori è di 244mila euro. I tecnici del servizio Grandi opere del verde hanno inoltre realizzato un'area cani nell'area vicina all'imbocco della passerella per la Pellerina, vista l'elevata presenza di possessori di animali possibili fruitori del servizio. L'area è recintata con rete metallica plastificata alta circa 1,80 metri ed è suddivisa in due zone di circa mq 500 e mq. 1000, a disposizione rispettivamente di cani di taglia piccola e di cani di taglia grande. Il costo di quest'opera è di 30mila euro. Le due zone sono accessibili attraverso due cancelli pedonali e la rete che le divide è oscurata con teli ombreggianti per impedire la vista diretta tra i due settori.
Fonte: www.spaziotorino.it
AMI Ferrara ha presentato lo studio sulla mobilità in città: tempi, modalità, "gusti" degli utenti e il confronto fra le necessità dei cittadini e quello che l'azienda può offrire. Lo studio ha preso in esame 901 persone, tutte magggiorenni e residenti a Ferrara e dintorni.
Ad oggi gli spostamenti pro-capite del campione si assesta a quota 2,81, con un tempo di spostamento totale di 56 minuti: confrontando questo dato con quello della ricerca effettuata nel 2005, si può dire che sono diminuite le tratte di spostamento ma è aumentato il tempo impiegato: in media, rispetto a 10 anni fa ci si impiega 13 minuti in più per fare lo stesso percorso nei mezzi pubblici. Crescono gli spostamenti centro-centro (dal 19,9 al 22), mentre calano molto quelli periferia-periferia che passano dal 32,4 del 2005 al 19 del 2013.
Negli ultimi anni è cresciuta fino al 13,9% la percentuale di chi si sposta a piedi, mentre resta al 26,7% l'uso della bicicletta. Cresce molto anche l'uso del mezzo pubblico, che passa dal 3,1% del 2005 al 13% ; l'uso dell'auto cala molto, di circa 14 punti percentuali, passando dal 48,2% del 2005 al 34,9% del 2013. A conti fatti la mobilità sostenibile è scelta dal 56,4% degli intervistati.
Mi Muovo in bici è in effetti un servizio importante per l'implementazione della mobilità sostenibile a Ferrara portando la possibilità di avere una bici a disposizione laddove serve. Il servizio è attivo tutti i giorni dalle 6.00 alle 24.00, è libero da vincoli di tragitto, orario e attesa, garantendo comodità e flessibilità ad un costo annuale di 30 euro.
La AMI ha comunicato da lunedì 11 novembre sarà possibile non solo acquistare ma anche attivare la tessera "MI MUOVO" per il servizio bike sharing. Le tessere sono disponibili nelle 3 biglietterie Tper di Ferrara: Puntobus, Rampari di San Paolo e Piazza Municipale. resta comunque valida la possibilità di abilitarla collegandosi anche al sito mimuovoinbici.it.
Fonte: www.ferrara24ore.it
"Girl Revolution", è la campagna online lanciata da una ragazza egiziana di 22 anni, Ghadeer Ahmed, in favore dei diritti delle donne e della loro emancipazione nella società egiziana. Grazie ai social network, Girl Revolution è riuscita a raggiungere un pubblico di quasi 90 mila persone e proprio nelle scorse settimane è stata lanciata una nuova iniziativa che invoglia le ragazze ad andare in bicicletta, una pratica non vietata in Egitto come accade in altri Paesi Arabi (e non solo, anche in Corea del Nord), ma certamente non vista di buon occhio dalla gente comune, che giudica il pedalare per le donne un atto non appropriato e poco elegante.L'idea è quella di incoraggiare le donne egiziane a percorrere le strade cittadine in bicicletta nonostante questa sia una pratica sgradita alla maggior parte della popolazione maschile che giudica il pedalare per le donne come un atto poco elegante e non appropriato.
Fonte: www.moamagazine.com
Il rapporto evidenzia in modo marcato peculiarità e linee di tendenza della sicurezza stradale in Italia. Complessivamente si è confermata una riduzione di incidenti e morti sulle strade. La riduzione, precedentemente molto marcata, si sta esaurendo.
Complessivamente, con qualche anno di ritardo, ci si sta avvicinando al dimezzamento delle morti rispetto al 2001 (-48,5%). Questo dato è però sempre più sbilanciato verso le quattro ruote (-55%, dimezzamento abbondantemente superato) a scapito dell'utenza debole (-39% pedoni, -11% ciclisti, - 43% motociclisti). I morti nell'utenza debole sono pari a quelli delle quattro ruote a motore (leggermente meno per il miglioramento del dato dei motociclisti). I ciclisti sono l'unico segmento che ha visto un seppur minimo incremento di morti sia rispetto al 2010 che al 2011 (289 contro 282), ma anche per i pedoni la riduzione è stata minima. Più marcata invece la riduzione registrata tra i motociclisti Questo dato non va letto in valore assoluto, ma rapportato agli spostamenti, a causa dell'incremento del numero di ciclisti e dei km percorsi in bicicletta. Di conseguenza l'incidentalità per km percorso è diminuita.
Un altro dato emerge con evidenza. La riduzione di incidenti e morti dell'ultimo anno è da ascrivere per il primo anno anche alle strade urbane, oltre che alle extraurbane ed autostrade (essenzialmente per le quattro ruote a motore e, parzialmente, per le due ruote a motore), ma i morti in città in Italia sono passati solo dal 45% (dato 2011) al 43% del totale (dato 2012), mentre la media europea è al 33%. Ciò è strettamente collegato al fatto che l'81% delle vittime in città (5 morti su 6) è da ricondurre all'utenza debole. Le politiche di sicurezza urbana e quelle di tutela di ciclisti, pedoni e motociclisti sono quindi quelle su ci occorre intervenire con priorità e urgenza, per diminuire il divario con le altre grandi città europee.
Non va infine dimenticato che il dato presentato dalle statistiche ACI-ISTAT è costantemente sottodimensionato rispetto alle statistiche sanitarie, pubblicate con 2 anni di ritardo, che danno un valore superiore del 10% (non tutti decessi ritardati sono registrati da ACI-ISTAT), per cui il dato reale 2012 è di circa 4000 morti complessivi.
Tutte queste considerazioni fanno ritenere che la spinta propulsiva alla riduzione dei morti sulle strade si è affievolita e che occorre riprogettare gli interventi come richiesto dal 4° programma quadro (2011-2020) della Comunità Europea intervenendo nelle città a favore dell'utenza debole.
Fonte: fiab-onlus.it
HUGBIKE®, la prima bicicletta solidale degli abbracci, nasce da un progetto sviluppato dalla Cooperativa Sociale "Opera della Marca"e realizzato dalle mani di giovani autistici, che operano nella Provincia di Treviso, a Godega di Sant'Urbano, presso il villaggio Cohousing 4Autism. Proprio dall’incontro, come in un abbraccio di solidarietà, tra professionisti del settore, volontari e ragazzi disabile nasce HUGBIKE®, un tandem davvero speciale.
HUGBIKE®è stata presentata in occasione del Gran Gala Ciclistico di Conegliano(TV)con un testimonial d'eccezione Jury Chechi, che ha affermato: "Si tratta di un progetto meraviglioso perché la bici è in grado di portare grandi emozioni anche alle persone disabili. Questo progetto apre a tutti la possibilità di pedalare, creando anche un'importante opportunità di inserimento umano e professionale."
L'assemblaggio della bicicletta, infatti, coinvolge soggetti affetti da autismo che, grazie al supporto di personale specializzato, sperimentano l'integrazione nella società mediante il lavoro.
La bicicletta HUGBIKE® è già in produzione e da oggi è acquistabile compilando il form presente sul sito http://www.hugbike.it sotto la sezione "Prenota!". Per essere sempre aggiornati sulle iniziative che interessano HUGBIKE® si può seguire l'account Twitter @HugBikes oppure visitare il profilo Facebook http://www.facebook.com/Hugbikeitaly
Fonte: www.hugbike.it
Il 14 novembre nella sedi di Palazzo Nervegna, Sala Convegni Università (Brindisi) si svolgerà il convegno internazionale: "IN BICI! Buone prassi italiane ed europee per la mobilità ciclistica".
Il convegno internazionale - organizzato dall'Assessorato alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Puglia - è un'iniziativa promossa nell'ambito del progetto di cooperazione "CiELo - City-port Eco Logistics", cofinanziato dall'Unione Europea attraverso il Programma di Cooperazione Territoriale Europea Grecia - Italia 2007/2013.
Sono partners del progetto CiELo i Comuni di Bari, Brindisi, Corfù e Patrasso (attraverso la "Patras Municipal Enterprise for Planning & Development S.A."), oltre allo stesso Assessorato alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Puglia. Il convegno si propone l'obiettivo di condividere e promuovere alcune delle migliori e recenti esperienze italiane ed europee nell'attuazione di politiche a favore della mobilità ciclistica. Analoga iniziativa si terrà a Patrasso (Grecia) il prossimo 27 novembre 2013.
Ulteriori informazioni sulle conferenze internazionali di Brindisi e Patrasso sono disponibili sul sito www.bikeconference.eu, mentre per il progetto CiELo è possibile consultare il sito www.cieloproject.eu.
Fonte: www.alternativasostenibile.it
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