Redazione

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Il 13 ottobre, PassoBarbasso di Torino, in collaborazione con altre associazioni, ti propone una camminata urbana per scoprire angoli di città che solo a piedi è possibile conoscere veramente. Una giornata dedicata al "camminare " attività che impariamo presto nella vita ma che forse pratichiamo poco. Forse camminiamo in montagna, ma poi il lunedì riprendiamo la vita quotidiana e pressati da tutto quello che dobbiamo fare non riusciamo più ad immaginare i nostri spostamenti se non in automobile.
Al mattino da Piazza Carlo Felice a Porta Palazzo, di piazza in piazza, passando accanto al Campus Universitario Luigi Einaudi ed al cantiere "nuvola".Pranzeremo a Porta Palazzo e una guida migrante di Viaggi Solidali, ci accompagnerà a conoscere il quartiere. L' associazione CoAbitare in occasione dell'inaugurazione del Cohousing Numero Zero curerà l'organizzazione del pranzo. Dobbiamo portarci da mangiare e se ci fa piacere possiamo portare qualcosa da condividere con gli altri camminatori. Il pomeriggio riprenderemo il cammino allo scoperta dell'envipark, il Parco Dora, il museo MAU (museo arte urbana). Il vice presidente del museo ci guiderà attraverso le vie di Borgo Vecchio Campidoglio. Concluderemo la nostra camminata nel Parco della Tesoriera, intorno all' albero più vecchio della città, un Platano piantato nel 1715.
La camminata è aperta a tutti, adulti e bambini, non è necessario essere soci ed è possibile partecipare anche solo per un piccolo tratto. La locandina mostra il tracciato del percorso. Cammineranno con noi anche gli amici dell'associazione "Appiedi"
Ritrovo ore 9.30 in P.zza Carlo Felice (area bici ToBike).
Inizio passeggiata alle 10.
Dalle 12 alle 14.30 pausa a Porta Palazzo, per il pranzo e per conoscere il quartiere.
Inizio passeggiata pomeridiana alle 14.30 e conclusione alle 17 circa nel Parco della Tesoriera.
Per informazioni / prenotazioni (per sapere indicativamente quanti siamo)
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Laura 3489100275 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
La coordinazione della giornata del camminare è di Federtrek.
Per saperne di più: www.giornatadelcamminare.org
Fonte: www.giornatadelcamminare.org

Venerdì, 11 Ottobre 2013 09:48

Un Altro Mondo Possibile - COMINCIO IO

I primi due Forum mondiali della bicicletta si sono svolti, nel 2012 e nel 2013, a Porto Alegre, la città brasiliana che ha ospitato anche numerose edizione del Forum sociale mondiale. La prossima, invece, sarà sempre in Brasile ma a Curitiba, dal 13 al 16 febbraio 2014. Curitiba è una città di circa due milioni e mezzo di abitanti, situata a quasi mille d'altezza ed è nota nel mondo per il suo trasporto pubblico, per il baratto tra rifiuti e cibo, per le piste ciclabili, per l'utilizzo di fonti rinnovabili e per le sue enormi e diffuse isole pedonali. Insomma, una città che grazie ai cittadini e all'amministrazione ha scelto di essere una città ecologica.
Oggi il World Forum Bike è già il più grande evento mondiale incentrato sulla ciclomobilità e il cicloativismo. La terza edizione del Forum coinvolge cittadini comuni, docenti, artisti, architetti e ha per titolo "Una città in equilibrio". Ci saranno relatori provenienti da tutto il mondo (tra gli altri, Mona Caron, Lars Gemzøe Carlos Cadena Gaitán, ma anche Chris Carlsson, autore di «Nowutopia» per Shake edizioni e di «Critical mass. Noi siamo il traffico», Memori) per un programma completamente gratuito, che include conferenze, workshop, ciclofficine ma anche gite e feste. Il Forum si svolgerà nel Teatro del Rettorato di Ufpr , Memorial di Curitiba e al Museo Oscar Niemeyer, dove ci saranno anche negozi di bici e cineteca. L' idea dei promotor i, naturalmente, è di occupare la città con le biciclette.
Ma che cosa si discuterà nel Forum? Prima di tutto di come i cittadini possono ripensare e sperimentare una pianificazione delle città e di come utilizzare la bici non solo come mezzo di trasporto, ma come mezzo di trasformazione del tessuto urbano e sociale per rendere subito le città pià umane, ecologiche, autogestite e solidali.
L'organizzazione, decisamente "orizzontale", è in corso da alcuni mesi. Questo è il sito del Forum: forummundialdabici.org.

Fonte: www.fabionews.info

Giovedì, 10 Ottobre 2013 08:08

Bici Parchi e... stelle

Sabato 12 ottobre ritorna al Parco di San Giuliano la manifestazione "Bici Parchi e... stelle", organizzata dall'Assessorato comunale all'Ambiente, Servizio Educazione ambientale, in collaborazione con l'Istituzione Bosco e Grandi Parchi, i gruppi astrofili locali e la Fiab (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) di Mestre. L'obiettivo dell'evento è quello di invitare la popolazione ad una riflessione sull'inquinamento luminoso e sull'importanza di non perdere il senso della ricerca e dello stupore che nascono dall'osservazione del cielo, promuovendo al contempo una pratica legata alla mobilità sostenibile. La serata avrà inizio alle ore 20.30 con una biciclettata che partirà da Piazzetta Pellicani. Dopo un breve tragitto lungo le vie ciclabili del centro, i cicloturisti arriveranno al Parco di San Giuliano (il percorso è su www.amicidellabicicletta.org). Per chi non partecipa alla bicicletta, l'appuntamento è alle ore 21 al parco, zona collinetta, per l'osservazione del cielo. La serata sarà dedicata alla Luna in quanto coincide con la "Notte internazionale dedicata all'Osservazione della Luna", promossa anche dall'Istituto nazionale di Astrofisica e dall'Unione Astrofili Italiani. Per l'occasione la zona collinetta sarà oscurata e saranno posizionati alcuni telescopi e altra strumentazione digitale, per osservare la Luna al suo primo quarto, Urano e i suoi satelliti, la galassia di Andromeda, la nebulosa planetaria della Lira, la via Lattea e l'agglomerato M13 nella costellazione di Ercole. In caso di condizioni meteo avverse la manifestazione verrà annullata. Si consiglia di vistare i siti www.astrofilimestre.it e www.astrovenezia.netper eventuali cambiamenti di programma. Per maggiori informazioni contattare il Servizio Educazione ambientale telefonando ai numeri 041.2748274 e 041. 2747946 o scrivendo alla Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Fonte: www.comune.venezia.it

La cittadina sudcoreana di Suwon, a circa 30 km da Seoul, in occasione dell'EcoMobility Festival, ha dimostrato che è possibile vivere senza l'auto. Per trenta giorni i motori delle auto sono rimasti spenti. Niente automobili inquinanti, ma ampio spazio alla mobilità sostenibile. Stop alle auto a Suwon e via libera a biciclette, mezzi elettrici e come ovvio alle passeggiate. Un'iniziativa quella dell'EcoMobility Festival che ha messo a dura prova le abitudini dei cittadini, in molti casi preoccupati della possibile perdita di quella che viene vista soprattutto come "status symbol". A detta degli organizzatori, per i cittadini non è stato facile abituarsi da subito, visto che molti non avevano mai pedalato prima e quasi non si ricordavano come si andasse in bicicletta.
La manifestazione nella città sud coreana di Suwon rientra in una iniziativa mondiale nata in Germania ad opera del Consiglio per le iniziative ambientali locali (ICLEI), che cerca annualmente l'adesione di città di tutto il mondo con la volontà di interdire l'accesso alle auto per un periodo di un mese. Il responsabile del consiglio, il tedesco Konrad Otto-Zimmermann, ha da sempre guardato soprattutto all'Europa, dove i centri urbani interamente o parzialmente senz'auto sono già una realtà, e invece non senza sorpresa ha ricevuto due anni fa il primo interessamento della città sud coreana a partecipare all'esperimento. "E' sorprendente – spiega Otto-Zimmermann – Suwon è come altre città della Corea del Sud ancora molto "auto-oriented" e questo evidenzia un particolare coraggio dell'amministrazione nel tentare di cambiare le abitudini dei cittadini.
Fonte: www.bikeitalia.it

3144 biciclette argentate occupano la Nathan Phillips Square di Toronto. E' la nuova installazione dell'artista cinese Ai Wei Wei, lunga 30 metri e alta 10, il maggior numero mai usato da Weiwei fino ad oggi. L'opera si intitola "Forever Bicycles", illuminata con luci rosa e blu, e sta incantando i visitatori, i quali si sono ritrovati a passeggiare nello spazio labirintico creato dalle biciclette.
Ai Weiwei utilizza la bicicletta come oggetto iconico: da sempre principale mezzo di trasporto – ricordiamo che "Forever" (Yong Jiu Pai in cinese) è il nome del marchio di biciclette più diffuso in Cina – rappresenta la vita di milioni di cittadini cinesi. Inoltre, composta da un ingranaggio a catena, l'opera raffigura la matrice stessa della forza lavoro: il popolo. Ai Weiwei lavora sulla comunicazione e sui significati sociali per far ritrovare la parola a un paese reso muto dall'ideologia delle masse e dall'utopismo sociale che agisce uniformando il pensiero e eliminando la possibilità di un approccio critico alla vita. L'opera sarà esposta dal 5 al 27 ottobre 2013.
Fonte: www.huffingtonpost.it

Il 7 ottobre si è svolta l'Eroica, la cicloturistica d'epoca più importante e famosa al mondo per i valori e le caratteristiche che la propongono come un modello da imitare e d'amare un po' ovunque, sia in Europa che in Asia che nelle Americhe, come molto probabilmente accadrà presto. Oltre cinquemila; per la precisione 5025, dunque poco oltre la soglia dichiarata come limite massimo per le opportunità offerte dal territorio e per la qualità della proposta che caratterizza L'Eroica: "Ma quando arrivano le richieste dei grandi campioni che hanno scritto la storia del ciclismo e sono tuttora i beniamini degli appassionati è impossibile resistere", hanno dichiarato gli organizzatori durante la cena degli Eroici, il mega raduno culinario della vigilia, che anticipa il menù dei ristori da favola dei quattro percorsi de L'Eroica. Quest'anno a L'Eroica di campioni veri del ciclismo ce ne sono stati numerosissimi; da Italo Zilioli a Franco Bitossi, Erik Zabel, Silvano Contini, Tommy Prim, Peter Thaler, Idrio Bui, Daniele Righi, Patrizio Gambirasio. Poi i due Moser, zio Francesco, festeggiatissimo come sempre, e il giovane Moreno che a marzo scorso ha dominato un'altra gara eroica, quella volta per professionisti, con la stessa identica partenza da Gaiole in Chianti e arrivo a Siena, per lui un arrivo da autentico dominatore a braccia levate. E poi l'immenso Felice Gimondi, accolto da mille abbracci e strette di mano per il campione, non solo in sella alla bicicletta, che ha guadagnato l'amore di milioni di tifosi per il confronto con uno dei più forti corridori di sempre, Eddy Merckx. Per L'Eroica 2013 Felice Gimondi ha indossato la maglia di campione del mondo che conquistò a Barcellona nel 1973 quando batté in volata Freddy Maertens, Luis Ocana e proprio Eddy Merckx. Giornata di suggestioni fortissime, dunque a L'Eroica, che ha visto la presenza record di donne al via, ben il dodici per cento dei partecipanti e, altro record, il 34 per cento di stranieri da 39 diversi Paesi. L'Eroica affascina sempre più, dal lontano oriente con la seconda edizione de L'Eroica Japan, che si disputerà il 22 maggio 2014, e la neonata L'Eroica Britannia in programma dal 20 al 22 giugno 2014 (www.eroicabritannia.co.uk).

Fonte: comunicato stampa l'Eroica

Il 5 ottobre, è stato inaugurato, con l'escursione di circa duecento appassionati di trekking e mountain bike, la Ciclovia del Parco Nazionale dell'Alta Murgia "Jazzo Rosso - San Magno - Castel del Monte" che si sviluppa per una rete di 67 km suddivisi in 7 percorsi nei territori di Ruvo di Puglia, Corato e Andria. Il progetto del percorso ciclopedonale rappresenta una delle opere più importanti realizzate all'interno del Parco Nazionale dell'Alta Murgia: tutti i percorsi si caratterizzano come multifunzionali e sono in grado di soddisfare differenti utenze legate al turismo di natura. L'intera rete è, per le sue caratteristiche, percorribile con l'uso di mountain bike. Il taglio del nastro, effettuato dal Presidente del Parco Cesare Veronico, si è svolto presso Jazzo del Demonio (Ruvo di Puglia) alla presenza dell'Assessore Regionale ai Trasporti e alle Infrastrutture Giovanni Giannini, del Sindaco di Ruvo di Puglia Vito Nicola Ottombrini, dei delegati delle province di Bari e Barletta-Andria-Trani, del Direttore dell'Ente Parco Fabio Modesti, di una rappresentanza del Corpo Forestale dello Stato e del personale dell'Ente Parco. Tutti i tracciati sono stati attrezzati con segnaletica, punti di sosta e quattro aree pic nic. L'opera è stata interamente progettata da personale interno al Parco ed è stata cofinanziata con fondi FESR per un ammontare totale di circa 400.000 Euro. Responsabili dell'organizzazione delle escursioni, le associazioni Asd Talos e CAT Bari che hanno curato tutti gli aspetti logistici dell'evento in collaborazione con i tecnici dell'Ente che hanno curato il progetto: l'Arch. Maria Giovanna Dell'Aglio, il Geom. Luigi Bombino, la Dott. Luciana Zollo.
"Con questo progetto – ha commentato il Presidente del Parco, Cesare Veronico – possiamo dire che abbiamo mezza Carta Europea del Turismo Sostenibile in tasca. Già questa mattina è stato allestito da Vivilitalia- Talenti Italiani il primo pacchetto turistico per chi, da tutta Europa, fosse interessato a percorrere i nostri itinerari: l'intermodalità del progetto prevede infatti che un turista possa partire da Berlino in aereo, arrivare all'aeroporto di Bari Palese e raggiungere direttamente, con il treno della Ferrotramviaria, la stazione di Ruvo da cui partire direttamente per il Castel del Monte.
Fonte: www.parcoaltamurgia.gov.it

Si chiama Nirit Levav Packer ed è un'artista israeliana che ha raggiunto una certa fama per un suo stile particolare: La sua specializzazione principale risulta essere infatti quella che lui stesso definisce arte approssimativa, o meglio riciclata. Le sue invenzioni preferite sono davvero tante, ma in primis risultano essere soprattutto i cani, che realizza utilizzando un tipo di materiale davvero insolito per queste cose, vi stiamo parlando di catene di bicicletta.
I suoi soggetti preferiti sono i cani, che ricrea impiegando un materiale decisamente insolito: le catene di bicicletta.
L'artista, diplomata alla Parson School of Desing di New York lavorava precedentemente nel settore della moda, ed in particolare disegnava abiti da sposa, ma sentiva che questo ruolo limitava la sua creatività e ha deciso di dedicarsi all'arte "pura". Unita con una passione per l'ambiente ed il riciclo, ha portato alla nascita di opere decisamente insolite e curiose.
Fonte: notizie.delmondo.info

Martedì, 08 Ottobre 2013 08:44

Ryohei Oguchi. Giro del mondo in bici

Viaggia da quasi cinque anni in bicicletta e nel suo giro del mondo, ha già attraversato Nuova Zelanda, Australia e diversi Paesi dell'Estremo e Medio oriente. Due anni fa ha fatto tappa anche in Italia. Il progetto dei due ciclisti prevede di puntare sull'Africa e concludere la grande fatica entro il 2014, in Sud America. Ryohei è stato un consulente finanziario, ma ha deciso di lasciarsi tutto alle spalle per inseguire il suo sogno universitario di pedalare in tutto il mondo. Parlando del suo incredibile viaggio con Laura Scott del blog The Locals, che li ha incontrati su un traghetto nel loro tragitto da Parigi a Londra, l'uomo ha raccontato: "Ho tenuto questo desiderio nel mio cuore e si è avverato. Ogni giorno vado in bicicletta e incontro moltissime persone e vedo tanti bei paesaggi".
Quali sono le prossime tappe previste per questa coppia di intrepidi ciclisti? Da Londra vogliono dirigersi in Irlanda, poi puntano dritti verso il Sud della Francia, la Spagna, il Portogallo e il Marocco. Sperano di viaggiare per altri 2 o 3 anni, coprendo tutta l'Africa occidentale e le Americhe.
Fonte: http://greenme.it

Polibikes è un servizio di bike-sharing – avviato attraverso il recupero di biciclette dismesse - nato con l'intento di migliorare la mobilità del campus Bovisa, un progetto promosso in collaborazione con l'Università in cui gli studenti sono co-progettisti ed utenti del servizio. Mobilità intesa come utilizzo e condivisione di biciclette, con il fine di offrire un modo alternativo di spostarsi all'interno e all'esterno del campus sollecitando gli utenti a modificare quelle abitudini che hanno un pesante impatto ambientale. L'idea alla base di Polibikes è quella di non investire sull'acquisto di nuove biciclette ma di effettuare un recupero di quelle abbandonate in ambito urbano. A Milano, come riporta una denuncia dell'Ente AMSA sul Corriere della Sera del Gennaio 2012, ogni anno vengono smaltite circa 800 bici. Questo recupero, sia fisico che funzionale, verrà effettuato dagli studenti stessi; da qui l'idea di un servizio "co-progettato e destinato agli studenti". Sono previste una serie di modalità possibili per il recupero biciclette quali: (I) una collaborazione diretta con l'AMSA e la Polizia Comunale, (II) la creazione di un evento "CALL 4", in cui si invitano i cittadini a donare oggetti che riguardino il mondo della biciclette ed infine (III) una sponsorizzazione da parte degli negozi storici milanesi, uno su tutti "Rossignoli". Anche per quanto riguarda la riparazione dei mezzi recuperati è prevista una partecipazione attiva da parte degli studenti attraverso uno scambio di saperi. Il tutto avrà luogo in uno spazio dedicato all'interno del campus che fungerà da ciclo-officina e da laboratorio di recupero biciclette. Nella sua fase di lancio, il servizio Polibikes si sviluppa basandosi su un bike sharing di tipo "one way" in cui le biciclette siano prelevate e rilasciate nello stesso posto. Nella fase di sviluppo, sono comunque previsti dei modelli di sviluppo alternativi, come la creazione di cluster di utenza, lo studio di una rete di connessione capace di unire le varie sedi e punti di raccordo con le fermate dei mezzi di trasporto pubblico. I primi passi di questo progetto prevedono una sensibilizzazione dell'utente verso l'utilizzo della bicicletta, uno sviluppo della mobilità privata "nel campus" per poi implementare a questo concetto l'interconnessione fra le varie sedi universitarie. Tecnici universitari che, ogni giorno, si trovano a fare i conti con gli spostamenti — dalle sedi principali ai vari dipartimenti sparsi nell’hinterland e in alcuni casi anche in altre città della Lombardia come Como e Lecco — di una massa tale di persone che, contando anche personale, dottorandi e borsisti, per i numeri potrebbe essere paragonato a una città mediamente popolata. Un agglomerato in continuo movimento che richiede strategie continue per essere reso meno impattante. E per cui l’attenzione si sposta in modo repentino. Passando dai veicoli elettrici al carpooling e bikesharing. Fino alla riconquista degli spazi urbani e alla contrattazione degli incentivi sui mezzi di trasporto pubblico. Mosse che, in diversi casi, per diventare operative coinvolgono anche gli studenti, oppure i residenti dei quartieri che ospitano gli atenei milanesi. Una sterzata sicura verso la mobilità sostenibile che, oltre quella di Milano, sembra diffondersi anche in altre città italiane. Ad esempio, ultimo in ordine di tempo, il comune di Jesi (in provincia di Ancona), che ha lanciato un piano integrato per migliorare l’efficienza dei mezzi di trasporto con card multiuso per gli spostamenti ecosostenibili.

Fonte: www.politesi.polimi.it  www.corriere.it

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