Tutto quello che serve agli appassionati delle due ruote, punti vendita, assistenza, riparazioni e abbigliamento.
La Firenze più vivibile con meno traffico e tante bici che abbiamo sperimentato durante i Mondiali di Ciclismo è svanita come un bel sogno, lasciandoci tutti nel solito pantano fatto di un'alluvione di mezzi a motore.
E' tutta colpa dei fiorentini che hanno ripreso le cattive abitudini?
I cittadini che timidamente avevano provato a muoversi in bici la settimana scorsa a causa delle limitazioni al traffico a motore sono sicuramente tornati al vecchio sistema, sapendo come sono pericolose le strade per i ciclisti.
Per rendere Firenze più a misura di bici, a vantaggio della vivibilità e della salute soprattutto per i nostri bambini vittime principali di questa mobilità malata e che fa ammalare, si può guardare a altre città più evolute, dove le piste ciclabili formano una vera e propria rete, con percorsi continui che uniscono i luoghi attrattori di traffico, come del resto prevede anche una legge approvata l'anno scorso dalla Regione Toscana per lo sviluppo della mobilità ciclistica.
Invece la mappa delle piste fiorentine messa in distribuzione durante i Mondiali per il progetto BECYCLE mostra come circa 1/3 degli 85 Km di piste ciclabili che Sindaco e Assessore hanno più volte orgogliosamente ricordato in questi giorni si trova nei parchi e lungo gli argini dell'Arno, ed è adatto principalmente allo svago, mentre per le strade, soprattutto nelle periferie dove c'è veramente il pericolo, abbiamo uno "spezzatino" fatto ancora di tanti monconi anche dopo le ultime ricuciture, con intere zone densamente popolate che sono complente sguarnite.
Basta paragonare questa mappa per esempio con quella di Bolzano, dove la mobilità in bici, malgrado le condizioni atmosferiche meno favorevoli che da noi, copre quasi il 30% degli spostamenti (a Firenze siamo intorno al 10%) per capire quanto siamo indietro.
Fonte: www.firenzecittaciclabile.org
"Pedicabs", è il nuovo servizio del comune di Parigi, pensato per il trasporto dei turisti o di chi vuole spostarsi in città senza inquinare, per proteggere l'ambiente. I taxi a pedali sono disponibili lungo 12 linee attualmente percorse dagli autobus del trasporto pubblico, sono disponibili 7 giorni su 7, a partire dalle 10 del mattino, con intervalli di 10 minuti
Il servizio del taxi a pedali esiste da un pò di anni in alcune parti del mondo, dagli Stati Uniti, alla Cina, all'Australia, Helsinki e Dublino. Ora è Parigi che metterà in strada le prime 24 unità entro la fine di febbraio.
"Non siamo in concorrenza con i servizi di taxi tradizionali" - assicura Kheir Mazri, responsabile del nuovo servizio. "I "Pedicabs" in realtà sono sono una novità a Parigi: Cyclobulle, Cab Urban, Cyclopolitain sono solo alcune delle aziende attive".
Economici, ecologici e slow hanno già successo. Lanciati dieci anni fa a Lione, oggi sono presenti in diverse città d'Oltralpe. E vengono utilizzati sia dai turisti che dai residenti. I Pedicabs sono economici, ecologici e slow. Lanciati dieci anni fa a Lione, oggi sono presenti in diverse città d'Oltralpe.
Fonte: www.movimentolento.it
La notte scorsa agenti della Polizia Municipale hanno fermato 3 uomini di nazionalità marocchina, responsabili di numerosi furti di biciclette nei garage cittadini. L'operazione ha consentito di recuperare 72 biciclette: si tratta di mountain-bike, di alta gamma ad uso agonistico. Recuperati anche caschi di marca, accessori e abbigliamento sportivo. Il valore presunto della merce supera i 150mila euro. Nel corso delle perquisizioni sono anche stati rinvenuti altri numerosi oggetti di provenienza illecita: attrezzature da cantiere, orologi di pregio, e strumenti musicali. L'intervento è frutto del Progetto Ladri di Biciclette. Si tratta di azioni coordinate, grazie alla costituzione, all'interno del Nucleo di Prossimità del Servizio Sicurezza Urbana del Corpo di Polizia Municipale di Torino, di una task-force dedicata al contrasto del fenomeno dei furti e della ricettazione di biciclette. Sono stati fermati A.R., N.L., e R.L. I tre, dopo gli accertamenti e le perquisizioni effettuati in via Scarlatti, sono stati condotti alla Casa Circondariale Lorusso-Cotugno. Il reato loro contestato è la ricettazione, in concorso, per aver occultato un'ingente quantità di oggetti e materiale vario di provenienza furtiva. L'indagine ha preso spunto dall'individuazione di un uomo che in sella a mountain-bike di alta gamma, alla vista di una pattuglia della Municipale, si era dileguato di gran carriera. Poco dopo il 'ciclista' è stato raggiunto dalla pattuglia in largo Giulio Cesare. Le sue motivazioni e le circostanze in cui si è svolta la fuga, sono state considerate inattendibili. Gli agenti, infatti, hanno verificato che la mountain-bike di colore bianco-nero BMC Team Elite TE29 era rubata.
Fonte: Comune di Torino
Troppi i comportamenti sbagliati dei proprietari di bici che spesso legano distrattamente il loro mezzo con catenacci economici e scadenti, oppure assicurano solo la ruota ad una rastrelliera senza ancorare anche il telaio. Troppo poche le iniziative dei Comuni che non si sono quasi mai preoccupati di attrezzare luoghi sicuri per la sosta delle biciclette nei punti vitali della città o che non hanno ancora adeguato i regolamenti edilizi per obbligare i condomini a mettere a disposizione spazi comuni per il deposito delle biciclette al riparo da maleintenzionati.
Paolo Fabbri, vicepresidente della FIAB e ideatore della campagna nazionale di contrasto al furto delle bici dichiara: "La bici è in crescita in Italia: aumentano le vendite delle biciclette rispetto a quelle delle auto, aumentano i ciclisti in circolazione, aumenta l'immagine della bicicletta sempre più usata nelle pubblicità".
"Ma aumentano anche i furti, una vera piaga sociale. Dopo la paura del traffico - continua Paolo Fabbri - il furto delle biciclette è al secondo posto tra i limiti alla diffusione della mobilità ciclistica nel nostro Paese. Purtroppo mancano dati nazionali sul furto delle bici ma anche protocolli e linee guida a beneficio delle amministrazioni che volessero adottare iniziative concrete per fronteggiare il fenomeno. Per questa ragione la FIAB ha lanciato, già da alcuni mesi, la prima indagine nazionale che vede coinvolti i ciclisti attraverso le associazioni FIAB, le prefetture e le amministrazioni comunali. Tutti i dati verranno presentati a Milano in un convegno che si svolgerà il 21 novembre (il 24 novembre del 1948, 65 anni fa, la "prima" di "Ladri di Biciclette") e che metterà a confronto tecnici e amministratori comunali".
"I risultati del convegno, in forma di linee guida, saranno pubblicati in un quaderno tecnico FIAB, della collana Centro Studi Gallimbeni che contiamo di pubblicare l'anno prossimo" - conclude il vice presidente FIAB.
La campagna FIAB contro il furto è sostenuta da LIBERA e da ANCMA (Associazione Nazionale Cicli Motocicli Accessori di Confindustria).
Documenti e materiali sono liberamente scaricabili dal sito www.fiab-onlus.it
Fonte: www.fiab-onlus.it
La sua storia da ciclista-artista è iniziata recentemente, nel 2010, quando ha ideato questa forma di esercizio sportivo-creativo-tecnologico: disegnare cose buffe usando come griglia le strade di una mappa, e per farlo andare in bicicletta e usare un sistema di tracciamento dei percorsi tramite GPS. I percorsi sono così disegnati su una mappa di Google delle vie della città attraversata, che è sempre Baltimora. Sul proprio sito Wallace spiega come pianificare il proprio percorso.
Fonte: www.ilpost.it
Domenica 27 ottobre a Torino si svolgerà The Bicycle Diares, un evento gratuito dedicato alle famiglie. Si parte da Piazza Statuto e si arriva alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.
Una passeggiata in bicicletta per le strade di Torino, che si conclude con una merenda e dei laboratori speciali. Si potrà: disegnare tutti insieme la biciclettata su una lunghissima striscia di carta, inventare decorazioni divertenti per la bici, creare e personalizzare la propria medaglia... perché a The Bicycle Diaries non importa chi arriva prima, tutti sono vincitori! All'arrivo le famiglie possono passare dalla biglietteria a ritirare il kit a loro dedicato e il voucher per l'ingresso gratuito alla mostra Soft Pictures.
Quando: domenica 27 ottobre 2013
Ritrovo: ore 14.30, Piazza Statuto, angolo via Garibaldi (area portici)
Partenza: ore 15.15
Percorso: piazza Statuto, corso Francia, corso Racconigi, piazza Robilant, via Braccini, via Spalato, via Modane
Arrivo: ore 16.15 circa, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, via Modane 16. All'arrivo le famiglie possono passare dalla biglietteria a ritirare il kit a loro dedicato e il voucher per l'ingresso gratuito alla mostra "Soft Pictures"
Dalle 16.30 alle 19.00: merenda e laboratori per tutti!
Prenotazioni: sono gratuite e si ricevono da lunedi 21 a venerdi 25 ottobre presso la sede della Pro Loco Torino, in via San Domenico 28, 011.5613059, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (orario:10-12/15-18)
Informazioni sui laboratori in Fondazione: 011-3797631, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (orario:10-13/14-18)
Fonte: www.fsrr.org
Il Comune di ColleUmberto ha nominato alla memoria il ciclista Ottavio Bottecchia“patrimonio etico sportivo autentico esempio per le nuovegenerazioni”. Bottecchia, nato a San Martino di Colle Umberto il1° agosto 1894 era deceduto il 15 giugno 1927, a soli 32 anni,nell’ospedale di Gemona del Friuli, dove era stato ricoveratoper le ferite riportate in una caduta a Peonis di Trasaghis. Nei sei anni di carriera professionistica ha vinto due Tour deFrance (1924-1925).
Fonte: ansa
Tante le novità presentate alla fiera elettromeccanica "Coiltech", da poco conclusasi a Pordenone, organizzata dalla società milanese QUiCKFairs®: particolarmente interessanti l'innovativo prototipo di biciletta elettrica senza catena e le bobine superconduttrici per motori elettrici, entrambi premiate con il Coiltech Energy Efficiency Award.
Nella nuova bicicletta elettrica l'energia proviene dalla pedalata e la velocità viene determinata dall'intensità della pedalata. A differenza di altri progetti di bici elettrica, nel prototipo in questione l'energia non viene trasmessa in modo meccanico, ma in modo elettrico. Un software di bordo, applicato sul manubrio, consente al ciclista di programmare se usare la bicicletta in modo "normale" cioè alla velocità determinata dalla pedalata reale, oppure se decidere di "farsi aiutare" dal motore sprigionando un'energia maggiore, precedentemente accumulata, eventualmente per superare una salita impegnativa, o per qualsiasi altro motivo. La bici è senza catena, cioè priva di accoppiamento meccanico tra il pedale e la ruota motrice con il vantaggio di eliminare il cambio meccanico, sostituito da uno elettronico, garantendo un funzionamento anche migliore di quello di una bicicletta convenzionale. Il prototipo è stato realizzato nella facoltà di ingegneria industriale dell'Università tedesca di Harz, in Sassonia, ed ha riscosso un notevole interesse tra le aziende italiane presenti a Coiltech, interessate a collaborare per un eventuale sviluppo industriale del progetto.
Ecco le caratteristiche tecniche del nuovo progetto: il principio di funzionamento si basa sulla realizzazione di un azionamento costituito da un motore sincrono a MP alimentato tramite inverter, con il contributo di un generatore sincrono a MP dotato di raddrizzatore e di una batteria; deve essere consentita la bi-direzionalità del flusso di energia dal motore alla batteria e viceversa. La coppia media: 61 Nm, coppia di picco: 104 Nm; Potenza a 10 Km/h: 700 W, potenza di picco: 1640 W. Le specifiche richieste per il motore e generatore sincroni a MP sono:
- peso e volume contenuti,
- poca manutenzione,
- elevata coppia e ridotte oscillazioni,
- facilità di controllo,
- elevato fattore di sovraccarico.
Il sistema di controllo è quello ad orientamento di campo:
- il motore è controllato in coppia (la coppia di riferimento è il valore attuale della coppia elettromagnetica sviluppata dal generatore),
- il generatore è controllato in velocità (il riferimento di velocità è dato dall'attuale velocità del motore).
Il risultato in tal modo è comparabile con la bicicletta convenzionale, ma con meno sforzo (si può anche ricorrere all'ausilio della batteria). L'interfaccia avviene attraverso uno smartphone con Un App Android, attraverso il quale è possibile gestire il controllo del flusso di energia e visualizzare il valore della potenza sviluppata dal motore, erogata dal generatore e dalla batteria, lo stato di carica della batteria, la velocità della pedalata e la velocità del mezzo in Km/h.
Analogo premio è andato al progetto presentato dall'ing. Giuseppe Messina dell'ENEA (Divisione Superconduttori) di bobine HTS (Higher Temperature Superconductor) per avvolgimento di armatura di macchine elettriche a flusso assiale. Questo tipo di bobine potrebbero essere importanti nello sviluppo di una nuova generazione fortemente innovativa di macchine elettriche, basata sull'impiego di avvolgimenti superconduttori ad alta temperatura.
Come è noto, la scoperta nel 1986 dei materiali superconduttori ad alta temperatura, indicati con l'acronimo HTS: ha dato nuovo slancio alle applicazioni della superconduttività, come magneti superconduttori, levitazione magnetica, macchine elettriche, ed altro. I superconduttori, al di sotto di una certa temperatura critica, assumono resistenza nulla al passaggio di corrente elettrica ed espellono i campi magnetici al loro interno (effetto Meissner); pertanto nei superconduttori può scorrere corrente elettrica di migliaia di Ampérè senza dissipare potenza e, una volta iniettata nell'avvolgimento superconduttivo, può continuare a circolare per lunghissimo tempo senza bisogno di un generatore esterno.
La ragione fondamentale dell'applicazione dei materiali HTS nelle macchine elettriche è legata alle caratteristiche elettriche e magnetiche che li rende attrattivi in confronto ai conduttori convenzionali. Tra queste emerge la capacità di sostenere elevate densità di corrente (per i nastri di seconda generazione HTS anche maggiori di 100 A/mm2 a 77K) e di generare elevate densità di flusso (fino a 5 T). Ciò consente in molti casi di rimuovere il ferro, sia completamente o parzialmente e ottenere macchine più compatte, leggere e più efficienti. I materiali HTS trovano applicazione nelle macchine sincrone rotanti, trasformatori, accumulo di energia, cavi di trasmissione dell'energia elettrica, limitatori di corrente, motori sincroni lineari e veicoli a levitazione magnetica.
L'impiego dei motori HTS è particolarmente indicato nel settore dei trasporti, soprattutto navale, per la propulsione delle navi commerciali e di crociera; di recente si parla anche di applicazioni per la propulsione aerea. Inoltre i motori HTS sono ideali per pompe, ventilatori, soffianti e utilizzati nei grandi processi industriali come laminatoi, cartiere, impianti chimici, nelle trivellazioni offshore ed altro ancora.
In allegato una foto del prototipo di bicicletta elettrica
COS'E' COILTECH
E' la fiera del settore elettromeccanico del "coil & winding" (bobine e avvolgimenti), organizzata dalla milanese QUiCKFairs®. La 4° edizione si è tenuta presso Pordenone Fiere dal 25 al 26 settembre 2013: vi hanno partecipato 182 aziende espositrici ed è stata visitata da 1300 operatori (24% dall'estero). Coiltech rappresenta un'occasione di incontro tra produttori, buyer ed esperti del settore per favorire scambi commerciali e conoscere nuove tecnologie; il momento espositivo è affiancato da workshop e seminari (per informazioni su Coiltech: www.quickfairs.net).
PER INFORMAZIONI ALLA STAMPA:
"Faniniufficiostampa"
Marco Fanini - 339 6668750
Anna Feola - 333 2135978
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Fonte: www.faniniufficiostampa.com
Il 20 ottobre alle ore 11, nei pressi di Via San Donato 68 / Giardino Bentivoglio a Bologna, si svolgerà la manifestazione Transeuropa Festival: Bike to Art.
In bicicletta si può andare a scuola o al lavoro, a trovare gli amici o a fare la spesa, e può essere anche un mezzo di esplorazione della città e dell'arte che vive nelle architetture e sui suoi muri.
Pedaliamo tra le opere di Writing e Street Art realizzate nel 2012 su 13 grandi muri pubblici per il progetto FRONTIER – La linea dello stile, con la partecipazione e la guida dei curatori Claudio Musso e Fabiola Naldi. Il percorso è di circa 10 km e adatto a tutti i tipi di mezzi non motorizzati.
Fonte: salvaiciclisti.bologna.it/
A un anno di sperimentazione i tratti di autostrada gratuita in cui possono circolare le biciclette arrivano a quota 29 con la realizzazione di un accordo tra la capitale danese e 21 circoscrizioni locali per assicurare il collegamento e l'armonizzazione delle autostrade che copriranno un raggio di circa 20 km da Copenaghen alla città di Albertslund.
Lars Gaardhøj, presidente del Comitato ambiente e crescita verde di Copenaghen, sottolinea come, a differenza delle piste ciclabili, in Danimarca l'autostrada per biciclette consente di ridurre possibili situazioni di rallentamento: la frequenza degli incroci, le curve che allungano il tragitto, la contemporanea presenza di altre vetture o l'eventuale accumulo di neve sul tracciato (è attribuita massima priorità alla pulizia, come accade per le autostrade destinate ad autoveicoli). Con il progressivo miglioramento dell'infrastruttura secondo le esigenze emergenti, verranno presto introdotti servizi aggiuntivi, come la presenza di pompe ad aria ogni chilometro e mezzo e l'aumento dell'illuminazione pubblica. Gli urbanisti danesi hanno pensato a questo progetto con la volontà di incrementare l'uso della bici in un Paese in cui già la metà dei residenti usa la bici per spostarsi. Lars Gaardhøj, evidenzia che questo tipo di tracciato è differente dalle piste ciclabili, l'idea è appunto quella di sostituire al 100% gli altri mezzi di locomozione. Più avanti, afferma il presidente Lars Gaardhøj, saranno effettuate altre migliorie, per rendere il servizio ancora più piacevole ed efficiente, come la presenza di pompe ad aria ogni chilometro e mezzo e l'aumento dell'illuminazione pubblica.
Oltre che in Danimarca, anche in Germania e Regno Unito progetti di questo tipo stanno acquistando grande rilievo e supporto da parte dei cittadini e degli amministratori locali e nazionali. L'obiettivo finale è di estendere il progetto a livello di Unione Europea.
Fonte: www.tuttogreen.it
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