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Le vendite di biciclette nel 2012 hanno superato quelle delle auto e che i ciclisti aumentano a ritmi vertiginosi, al ministero dei Trasporti hanno pensato che fosse arrivata l'ora di cambiare qualcosa. Così allo studio c'è una riforma del codice che dovrà essere effettuata con il Parlamento. Fra le novità in arrivo ci sarà particolare attenzione a ciclisti e pedoni, maggiore severità nei confronti di motorini e recidivi e premi per i più virtuosi. «Entro dieci giorni - spiega il sottosegretario Erasmo D'Angelis - avremo la discussione delle modifiche e all'inizio del prossimo anno potremo definire il nuovo codice della strada. In legge di stabilità troveremo anche i finanziamenti per il trasporto urbano». Ciò vorrebbe dire rendere meno obsoleto e limitato il parco mezzi pubblici italiani: in totale 45 mila con un'età media di 13 anni, il doppio della media europea.
Nei centri abitati nasceranno sempre più zone a 30, dove il limite di velocità sarà di 30 chilometri orari. Saranno introdotti premi per i conducenti virtuosi e riduzioni delle sanzioni se verranno pagate in breve tempo. Saranno invece inasprite le multe nei confronti dei recidivi e di chi ha dei comportamenti particolarmente pericolosi per la sicurezza stradale.
Il ministero ha voluto dedicare particolare attenzione e severità nei confronti dei minori: sarà introdotta anche per loro la patente a punti, si terranno di nuovo corsi di educazione stradale nelle scuole. Lo richiede la normativa europea che prevede la possibilità di ottenere un titolo abilitativo alla guida solo dopo il superamento di un esame teorico e pratico.
Diritti e doveri anche per i ciclisti. «Avere maggiori diritti significa anche assumersene le responsabilità», spiega il sottosegretario D'Angelis. Quindi è prevista l'adozione di misure di tutela dell'utenza debole, anche con riguardo a sistemi di maggiore visibilità notturna per i ciclisti. «Cercheremo di fare in modo che le biciclette vengano vendute con un kit di sicurezza da indossare di notte o sulle strade dove la circolazione è veloce».
Fonte: www.lastampa.it