Tutto quello che serve agli appassionati delle due ruote, punti vendita, assistenza, riparazioni e abbigliamento.
La Avenue Verte (www.avenuevertelondonparis.com) e' un progetto curato e promosso dai francesi delle regioni comprese tra Parigi e Dieppe e dagli inglesi dell'associazione Sustrans (www.sustrans.org.uk), che sviluppa e promuove piste ciclabili nel Regno Unito. Il percorso ciclabile nasce con l'obiettivo di sviluppare il turismo in bicicletta nelle regioni coinvolte, fenomeno che negli ultimi due anni ha conosciuto un vero e proprio boom e che altrove in Europa ha fatto la fortuna delle economie locali (si pensi al celebre caso della ciclabile del Danubio in Austria, 326 km percorsi ogni anno da centinaia di migliaia di cicloturisti).
ll percorso e' pianeggiante quando segue i principali fiumi Senna, Marne ed Epte, diventa invece leggermente piu' impegnativo nelle zone di campagna, soprattutto nel territorio inglese.
E' consigliabile raggiungere Londra in treno, perche' il tratto finale e' piuttosto impegnativo non solo per le caratteristiche morfologiche del terreno, ma anche per il traffico che aumenta sempre piu' in prossimita' della metropoli inglese.
L'intero viaggio in bicicletta puo' essere affrontato in 8 giorni, con tappe lunghe in media 55 chilometri ed e' facilmente percorribile in entrambe le direzioni (Parigi verso Londra o viceversa).
Il percorso e' abbastanza segnalato ma si consiglia di partire equipaggiati di una buona guida ciclabile (la migliore e' edita dalla francese Chamina www.chamina.com).
In alternativa ci si puo' affidare a un operatore turistico specializzato che fornisce ai ciclisti anche altri servizi, rendendo la vacanza piu' comoda: prenotazioni alberghiere, trasporto bagagli di hotel in hotel, assistenza in loco o telefonica in caso di necessita', cartografia ciclabile, bici a noleggio.
Girolibero, il tour operator italiano specializzato in vacanze in bicicletta ha messo a punto un pacchetto di 8 giorni/7 notti, con pernottamenti in hotel al costo per persona di 670 euro in camera doppia.
PROGRAMMA
1° Arrivo individuale a Londra e primo pernottamento.
Per chi arriva nel pomeriggio possibilità di prendere la bicicletta. Londra è una metropoli e, pur essendo il ciclista ben accolto, non vi sono in città moltissime piste ciclabili esclusive e continue.
2° Londra-Newhaven.
Oggi avrete la possibilità di scegliere tra due percorsi: il primo un po' più impegnativo, il secondo invece più facile, per permettervi di visitare Brighton e soffermarvi lungo la sua splendida costa.
A Londra-Newhaven via Polegate (55 km): da Londra prendete un treno (non compreso nella quota) che raggiunge in un'ora e un quarto Uckfield. Da qui pedalerete in direzione di Polegate collegandovi al tracciato originale della Parigi–Londra. Passando per il parco delle Seven Sisters raggiungerete Newhaven per il pernottamento.
B Londra-Newhaven via Brighton (35 km): in treno (non compreso nella quota) si arriva a Brighton in circa un'ora. Potrete visitare la città, una delle più amate della Gran Bretagna e poi sui pedali, seguendo la costa, raggiungere Newhaven per il pernottamento.
3° Newhaven-Dieppe (20 km).
Traversata della Manica per raggiungere Dieppe, la prima stazione balneare francese. La partenza in traghetto è prevista per le ore 10, ma dovrete presentarvi all'imbarco circa un'ora prima. La traversata dura 4 ore, pertanto tenendo conto del fuso orario il vostro arrivo a Dieppe è previsto per le ore 15. A Dieppe potrete sgranchirvi le gambe percorrendo la costa, oppure rilassarvi a prendere il sole in una delle sue spiagge.
4° Dieppe-Forges-les-Eaux (55 km).
Lasciate il mare e il colore azzurro della prima parte della tappa per immergervi nella campagna francese disseminata di fattorie che riforniscono i mercati del nord della Francia. Prima di raggiungere la città termale di Forges-Les-Eaux, consigliamo una sosta a Neuchâtel per gustare il famoso formaggio del luogo.
5° Forges-les-Eaux-Gisors (65 km).
Siamo nel Pays de Bray in Normandia dove i sapori e i prodotti del territorio raggiungono livelli altissimi: burro, formaggi, mele, pere, miele, legumi e carne di prima scelta. È per questo che i francesi, con un simpatico gioco di parole, dicono: "benvenuti in Gourmandie"! Seguirete poi la valle del fiume Epte per raggiungere Gisors e il suo castello, un tempo situato lungo l'antica frontiera franco-normanna.
6° Gisors-Conflans-Sainte-Honorine e dintorni (60 Km).
Seguite il fiume Epte fino a Bray-et-Lû, per entrare nella regione del Vexin Français e immergervi nell'omonimo parco naturale, un pianoro calcareo, che raggruppa molti comuni della valle dell'Oise. A Théméricourt consigliamo la visita della casa del parco, che ne rappresenta l'ingresso e dove potrete visitare anche il museo dedicato al parco naturale.
7° Conflans-Sainte-Honorine e dintorni -Parigi (55 km).
Lascerete il fiume Oise per incontrare infine la Senna e il suo parco caro agli impressionisti. Sarà lei a condurvi verso il Canal Saint-Denis e quindi al cuore di Parigi. Se preferite dedicare più tempo a visitare la capitale, potrete sempre prendere un treno o la metropolitana per raggiungere più rapidamente il cuore della città.
8° Parigi.
Dopo colazione, fine dei servizi e au revoir Paris!
fonti: biciclettaweb; girolibero
30 mila euro sono stati messi a disposizione dalla Regione Abruzzo sul bilancio regionale 2013, per una convenzione con Trenitalia finalizzata al trasporto gratuito sui treni regionali delle biciclette al seguito dei viaggiatori.
L'iniziativa è stata assunta a seguito di una lettera del Coordinamento Ciclabili Abruzzo Teramano all'assessore regionale ai trasporti Giandonato Morra, per chiedere che anche in Abruzzo, come nelle Marche e in Puglia, ci fosse la possibilità per i viaggiatori di trasportare gratis le bici sui treni regionali abilitati al servizio.
Tale richiesta è stata successivamente tradotta in emendamento alla legge finanziaria regionale 2013 dal consigliere regionale Maurizio Acerbo, al fine di favorire l'integrazione tra trasporto collettivo e trasporto ciclistico ed offrire una concreta possibilità di incentivazione sia ai fini della mobilità sostenibile che della promozione del turismo in bicicletta.
Il Presidente della FIAB Antonio Dalla Venezia, esprime viva soddisfazione per la sensibilità dimostrata da tutti coloro che si sono attivati per aver messo in campo un'azione concreta per l'incentivazione del trasporto combinato bici e treno.
"Lo stanziamento in bilancio di una somma certa per il 2013 e l'impegno del Consiglio regionale abruzzese a provvedere in maniera adeguata negli anni successivi - precisa il Presidente della FIAB - potrà sicuramente garantire alla convenzione da sottoscrivere tra Regione Abruzzo e Direzione regionale abruzzese di Trenitalia, la certezza degli accordi e l'adeguato svolgimento di un servizio di trasporto bici al seguito effettivamente rispondente alla domanda dei viaggiatori sia per fascia oraria che per copertura stagionale".
"Sarebbe ora auspicabile - continua Dalla Venezia - non solo che la Regione Molise si attivi in maniera analoga come già fatto da Puglia, Marche e Abruzzo, ma che quelle Regioni insieme alle relative direzioni regionali di Trenitalia si coordinino funzionalmente per mettere in servizio, a partire dal prossimo orario estivo, almeno una coppia di treni interregionali autorizzati e attrezzati al trasporto bici al seguito che, facendo servizio lungo la fascia costiera, facilitino l'accessibilità dell'itinerario ciclabile nazionale n. 6 di Bicitalia, denominata Ciclovia Adriatica, visto che i treni a lunga percorrenza di fatto ignorano l'esigenza dei viaggiatori, pendolari o turisti, di poter trasportare al seguito la propria bicicletta senza dover provvedere a non semplici e operazioni di smontaggio e impacchettamento".
Fonte: Fiab onlus
L'iniziativa é rivolta specificatamente a studenti delle scuole superiori e dell'Università e si propone di stimolare l'osservazione e il desiderio dei giovani a evidenziare attraverso immagini originali, esempi di città più a misura umana, meno trafficate, più sicure e vivibili.
Gli elaborati saranno valutati da una giuria composta da nomi illustri di chi conosce tutti i segreti dell'obiettivo di una macchina fotografica ma ha anche specifica esperienza del pedalare: scrittori, giornalisti, esperti di mobilità sostenibile.
"Tale concorso - spiega Germana Prencipe, consigliera nazionale FIAB e ideatrice del bando - attraverso la partecipazione degli studenti e dei docenti può essere un modo per creare occasioni di proficua collaborazione tra gli stessi istituti superiori e le Università con la Federazione Italiana Amici della Bicicletta, per mettere a punto, insieme, studi specifici che promuovano nuove strategie di sviluppo della ciclabilità urbana, al fine della valorizzazione del decoro urbano e del senso civico, come meglio specificato tra le principali finalità del concorso".
"Sarebbe infine interessante attivare - conclude Germana Prencipe - approfondimenti specifici sui temi della ciclabilità nei Corso di laurea di Scienze umane dell'ambiente, del territorio e del paesaggio e di Geografia del turismo".
Tutti i particolari sul sito http://www.fiab-scuola.org/
Fonte Fiab
Introdotti a seguito della modifica del codice della strada del 10 gennaio 2012 che ha introdotto la nozione di «strada ciclabile», i cartelli «F111» e «F113» ne annunciano l'inizio e la fine.
Nonostante la comparsa del concetto di «strada ciclabile» il codice della strada belga non menzionava ancora i cartelli di segnalazione relativi a questa zona. Si è dovuto attendere che le Regioni accettassero questo progetto federale. Così più di dieci mesi dopo, i due cartelli sono arrivati.
Il governo ha finalmente optato per un cartello di segnalazione di colore blu intitolato «strada ciclabile» che mostra un'auto (in rosso) e un ciclista (in bianco). Alla fine della strada si troverà lo stesso cartello sbarrato di rosso. La menzione «strada ciclabile» non è però obbligatoria.
Il concetto di «strada ciclabile», nuovo in Belgio, ma già in vigore in Olanda e Germania, è una strada in cui non c'è sufficiente spazio per installare una pista ciclabile e dove il passaggio delle vetture è comunque possibile. I ciclisti hanno però priorità assoluta sul traffico motorizzato. I veicoli a motore vi sono autorizzati al transito ma non possono superare le bici. Inoltre, la velocità non può mai superare i 30 km/h.
Fonte: Fiab Onlus
Tutto quello che serve agli appassionati delle due ruote, punti vendita, assistenza, riparazioni e abbigliamento.