IN EVIDENZA

Vota questo articolo
(0 Voti)
No, non è un refuso: il Movimento per incentivare l'uso della bicicletta si chiama proprio 5 selle e nasce a Lecce per volere degli studenti della classe 2°B dell'Istituto "Galilei Costa".

 

Scrivono i ragazzi nel loro comunicato stampa:

Vogliamo una città in cui per la prima volta siano gli automobilisti a dover chiedere "permesso" ai ciclisti – dichiarano convinti Gioia e Martino, due attivisti del movimento – città in cui le auto devono protestare per avere corsie preferenziali e per viaggiare in sicurezza, vogliamo che tutte le mattine migliaia di bambini e ragazzi delle elementari, delle medie e delle superiori possano raggiungere la propria scuola in bici, ...ma riuscite ad immaginare cosa significherebbe per Lecce o per qualsiasi altra città se riuscissimo a realizzare anche solo quest'ultima cosa?.

Il progetto è pulito, ricco di entusiasmo e a costo zero e i ragazzi già preannunciano una task force impegnata a diffondere il movimento attraverso i social network e sopratutto attraverso l'organizzazione di una classifica che premierà le città più amiche delle biciclette. Come? Le città italiane saranno giudicate in base al numero di "selle" che i ragazzi andranno a assegnare.

Lecce in effetti rappresenta un po' la città tipo italiana dove l'uso della bicicletta è assolutamente consigliabile perché come ricordano i ragazzi:

Usare la bici in città, specialmente in città come Lecce dove le strade sono del tutto piane, le giornate piovose sono poche e tutte le destinazioni sono raggiungibili in massimo 15/20 minuti, significa:

ridurre drasticamente la produzione di CO2 nell'atmosfera, a beneficio non solo della città ma di tutto il pianeta;

risparmiare e smettere di sprecare tanto denaro inutile nell'acquisto di carburante (...e di questi tempi ...vogliamo parlarne?);

ridurre radicalmente il traffico, permettendo di arrivare prima, muoversi più in fretta, stressarsi di meno;

non contribuire al finanziamento delle multinazionali del petrolio;

guadagnare tantissimo in salute per via del moto costante, quotidiano, senza trascurare la possibilità di respirare aria più pura se tutti lasciano a casa l'auto;

guadagnare in socializzazione e benessere personale, grazie allo stato d'animo e al buonumore che si prova pedalando anziché pigiando su un pedale, questo sì che sarebbe un "social network".

fonte: ecoblog

Venerdì, 07 Dicembre 2012 12:15

Bici solare. Sara' la due ruote del futuro?

Vota questo articolo
(0 Voti)
Coloro che seguonno Rinnovabili avranno avuto l'occasione di leggere l'avventura che nel mese di Ottobre abbiamo vissuto nel Sud della Tunisia. Costoro sono a conoscenza che il sottoscritto ha affrontato il Deserto in sella ad una bici a pedalata assistita, volgarmente detta: Bici Elettrica! Nelle cronache quotidiane riportate su queste colonne ho più volte glorificato il grande servizio che questo portentoso mezzo mi ha concesso nel realizzare la mia personale impresa permettendomi di attraversare il derserto pietroso e poi sabbioso con un carico di 32 kg e un allenamento da citybiker (ma mi sto sopravvalutando..!). La spedizione in terra tunisina aveva anche lo scopo di verificare la autonomia che la batteria poteva esprimere in condizioni d'uso estreme come quelle in cui è stata utilizzata in questo viaggio.

 

Sebbene abbia alternato la mia alla pedalata assistita, ho terminato le tappe del Tour quasi sempre con le batterie agli sgoccioli, e soprattutto quando ho affrontato il deserto sabbioso, utilizzando la pedalata assistita con le modalità più energiche (la bici Lombardo eSestriere che utilizza motore Bosch dispone di 4 modalità: Eco, Tour, Speed e Sport), ho avuto la necessità di cambiare batteria a metà del pecorso. Ma, tutto ciò va bene se hai una batteria di riserva a portata di mano – e magari te la porta l'auto appoggio... Ed ho anche avuto la possibilità, se non fortuna, di potere caricare le batterie nelle dimore molto "primitive" in cui siamo stati ospiti.

Ecco allora che l'italica creatività prende il sopravvento e mi sono chiesto: ma non esiste uno strumento che mi possa fare ricaricare le batterie con Fonti Rnnovabili? Beh, si certo che c'è lo strumento, ma la batteria deve stare collegata ad un sistema di pannelli fotovoltaici così da reintegrarne l'energia! Ma io lo voglio Portatile!!! Ah, bene, allora non esiste... Pensa e ripensa, googling e rigoogling, decido di chiedere aiuto agli specialisti, così mi rivolgo ad una delle più grandi aziende che opera nel settore delle fonti rinnovabili che, guarda un po' (?!?), ha sede ad Agrigento (in Sicilia, si!) la Moncada Energy Group. Così, dopo una discussione con l'Amministratore della società, abbiamo deciso di avviare una collaborazione per sviluppare un prodotto non ancora in commercio e che spero presto possa dare un contributo alla crescita di questo settore.

scritto da Artedesco per rinnovabili.it

Vota questo articolo
(0 Voti)
"Copenhagen, già dal 1995, ha attuato politiche lungimiranti che prevedono la chiusura del centro storico alle automobili in favore di un piano di mobilità "slow". La bicicletta diventa così il mezzo di trasporto principe per tutti i cittadini e, nello stesso tempo, un nuovo "strumento" per la riduzione delle emissioni di CO2. Il cambio di mentalità proposto dall'amministrazione pubblica è stato accettato da tutti gli abitanti della città che hanno contribuito, con la loro conversione ad abitudini "sostenibili", a rendere la capitale danese la città più "green" d'Europa. Ogni giorno, circa 150mila persone si recano a scuola o al lavoro con il "mezzo di trasporto ecologico".

 

Secondo uno studio statistico del 2010, il 36% della popolazione di Copenhagen si sposta giornalmente sulle due ruote ed è previsto un incremento dell'utilizzo del mezzo pari al 50% entro la fine del 2015. A supporto di questa significativa previsione di crescita, la città ha studiato e proposto il Nuovo Piano Strategico PLUSnet.

PLUSnet è una strategia di pianificazione stradale per lo sviluppo della "slow mobility" da qui al 2025. Entro quell'anno altri cinquantamila cittadini dovrebbero utilizzare la bicicletta per gli spostamenti in città, un risultato che farà di Copenhagen la prima città al mondo per la "slow mobility".

L'obiettivo del piano strategico è l'integrazione tra il "nuovo" e il "vecchio": mantenimento e manutenzione delle vecchie ciclabili come base per la costruzione di nuove piste ed incroci ciclabili al fine di una mobilità sicura e confortevole per tutti i ciclisti.

Le tipologie di piste da realizzare sono, sostanzialmente, due: a tre corsie, quando la strada è a senso unico, e a quattro corsie, quando si è in presenza del doppio senso di marcia.

La strategia PLUSnet per la realizzazione delle infrastrutture cittadine ha individuato quattro punti chiave su cui sviluppare il progetto.

Il primo è City life: ri-progettazione, entro il 2025, di tutte le arterie cittadine esistenti al fine di cambiare il punto di vista della mobilità. Le esigenze dei pedoni e dei ciclisti diventano centrali e quelle degli automobilisti, secondarie. Per questo motivo sono previsti nuovi parcheggi e servizi per le due ruote oltre alla realizzazione dell'illuminazione a led, punti luce ubicati direttamente nel manto stradale, per facilitare la mobilità delle biciclette.

Il secondo è Confort: integrazione, entro il 2025, tra le nuove ciclabili, gli esercizi commerciali cittadini e le aziende private e non che aderisco al progetto. Sono previsti nuovi parcheggi in concomitanza delle zone ad alta densità commerciale e nelle vicinanze delle aree "aziendali"; nuovi sistemi di Bike Sharing integrati con la rete di trasporto cittadina per uno spostamento veloce e senza problema di "parcheggio" delle bici stesse, in tutta l'area metropolitana.

Il terzo è Travel Time: razionalizzazione del tempo di percorrenza della slow mobility. Grazie alla costruzione di nuove infrastrutture, come ponti e ciclabili nelle aree verdi della città, e all'ampliamento delle piste già costruite, è previsto un abbassamento del 15% del tempo di percorrenza degli itinerari metropolitani rispetto a quello attuale. A supporto delle infrastrutture, il progetto prevede un incremento dell'informazione sul traffico grazie alle notizie in real time del servizio e-bike. I dati sono ottenuti grazie ad una piattaforma digitale che invia informazioni alle applicazioni per Smartphone e ai cartelloni digitali lungo i percorsi ciclabili.

Quarto ed ultimo punto: Sense of Security. PLUSnet vuole aumentare il senso di sicurezza dei ciclisti e per questo prevede l'ampliamento delle carreggiate e il miglioramento della segnaletica stradale orizzontale. Le statistiche denotano già un significativo cambiamento dal 1996 ad oggi, con una decrescita del 72% degli incidenti stradali che coinvolgono i ciclisti .

Una prima stima delle politiche per la "slow mobility"

La città di Copenhagen, già oggi, può fare una prima stima delle azioni portate avanti negli ultimi 16 anni. Una stima decisamente positiva, sulla base della quale è stata costruita la strategia fino al 2025. Obiettivo: creare una rete di piste ciclabili capillare e continua su tutto il territorio urbano fino ad arrivare alla zona extraurbana limitrofa alla città.

Attualmente Copenhagen offre: 369 km di piste ciclabili; due ponti dedicati alle sole bici; la sicurezza di tutta la rete ciclabile. La velocità delle biciclette sul manto stradale a loro dedicato è di circa 20km/h grazie alla priorità che l'amministrazione pubblica ha dato alle "greenwaves" nel centro e che continua a potenziare nelle periferie, con i nuovi 42 km dell'area suburbana.

Lo sviluppo della "slow mobility" ha permesso una riduzione significativa delle emissioni di CO2 che si aggira intorno alle 110,000 tonnellate nel periodo che va dal 1995 al 2010.

Grazie a sensori applicati nelle vie della città, gli automobilisti ricevono via radio aggiornamenti in tempo reale al fine di evitare incidenti con i ciclisti.

Tra i servizi pensati per i ciclisti, c'è anche una nuova tipologia di bicicletta, disponibile gratuitamente per residenti e turisti, che grazie a un carrello collegato nella parte anteriore consente di spostare i bambini in maniera sicura nelle arterie cittadine.

Questo tipo di strategia porta alla città benefici di diversa natura: ambientale, con la riduzione dell'inquinamento acustico e atmosferico (emissioni di CO2 pari a 90,000 tons/anno); sociale, con la diminuzione dei costi sanitari/ciclista pari a 1$/km percorso; economica, perché riducendo i tempi di percorrenza dei lavoratori, aumenta la produttività economica nelle aziende.

Il futuro di Copenhagen

Copenhagen sta investendo molto sulla strategia di sviluppo per diventare una città a emissioni zero grazie alla mobilità sostenibile. Il metodo per ottenere il risultato prefissato è unico: riuscire ad avviare politiche lungimiranti e lavorare per modificare i comportamenti e la forma mentis di chi vive la città. La tabella che segue indica gli obiettivi del piano strategico PLUSnet in correlazione con la tempistica stessa.

USO DELLA BICICLETTA PER GLI SPOSTAMENTI 2015 2020 2025

Tutti gli spostamenti per andare al lavoro e a scuola devono essere fatti in bicicletta

(2010: 35%) 50% 50% 50%

QUALITA'

Condivisione dei sistemi di mobilità che hanno 3 corsie (2010: 25%) 40% 60% 80%

Rispetto al 2010, riduzione del tempo di percorrenza dei ciclisti 5% 10% 15%

Percentuale di cittadini che si sentono sicuri nel viaggiare in bicicletta nel traffico (2010: 67%) 80% 85% 90%

Rispetto ai valori del 2005, il numero di ciclisti coinvolti in incidenti dovrà diminuire del 50% 60% 70%

Percentuale di ciclisti che trovano le cycle tracks in ottimo stato (2010: 50%) 70% 75% 80%

Percentuale dei cittadini di Copenhagen che condividono l'idea secondo cui spostarsi in bicicletta possa avere un effetto positivo per l'atmosfera della città (2010: 67%)

Copenhagen è un modello di città sostenibile basata su una forte politica ambientale e sullo sviluppo "intelligente" di una mobilità attenta ai bisogni della cittadinanza. A latere di questo nuovo modo di pensare la città, vi sono progetti di eco-innovazione e un piano di comunicazione e sensibilizzazione al tema "green" che hanno permesso alla città di ottenere la nomina di European Green Capital 2014.

Qual è la differenza tra la cycle track e la cycle lane? Le Cycle tracks sono le piste/autostrade, rivestite da un tipo di materiale, solitamente il tarmac, e separate attraverso marciapiedi dalle macchine della strada e dal pavimento dei pedoni. Le Cycle lanes invece si trovano nello stesso livello della strada e sono disegnate da ampie linee bianche.

 

L'esempio di Copenhagen

E' stato chiesto all'amministrazione pubblica della capitale danese di redigere un piccolo "vademecum" per tutte le capitali o città europee che vogliano seguire il suo esempio.

Ecco tre regole semplici e chiare per iniziare.

Pianificare con cura la strategia per la viabilità, scegliendo quali modalità – tra biciclette, trasporto pubblico e vetture – debbano avere la priorità lungo le vie chiave della città.

Puntare alla progettazione di tutti gli spazi interni e abbandonati della città per conservare la natura compatta e densa del sistema urbano, cosicché gli spostamenti in bicicletta possano avvenire in un raggio d'azione ragionevole per tutta la cittadinanza.

Non è necessario che ci sia bel tempo per utilizzare la bicicletta: "L'inverno di Copenaghen è veramente freddo!", scherzano i danesi.

Per maggiori info visita il sito City of Copenhagen e Link per i ciclisti

Fonte: globalist

Vota questo articolo
(0 Voti)
A Natale regala, regalati o fatti regalare una lezione di Mtb. E' questo l'annuncio che la Scuola Nazionale Mtb – Castello di Masino OUTDOOR ha pubblicato sul proprio sito. Una proposta originale: un corso rivolto a tutti i bikers che vogliono migliorare la loro guida per divertirsi in tutta sicurezza e/o migliorare il loro bagaglio tecnico.

 

I corsi SPECIALIZZAZIONE MTB per adulti, fanno sapere gli organizzatori, "dopo il successo del 2012 vengono riconfermati e le prime 2 date del 2013 sono già state pubblicate sul sito: 13 gennaio e 10 febbraio ... per le altre date siamo in attesa dei calendari agonistici per evitare accavallamenti di impegni ma entro il mese di gennaio comunque saranno rese pubbliche sul sito".

L'offerta è valida solo dal 10 al 20 dicembre 2012: è possibile acquistare il biglietto a prezzo ridotto, 30 euro, invece di 40, per un corso organizzato nell'anno 2013 attraverso un bonifico alle coordinate bancarie riportate qui.

Gli allievi dei corsi verranno divisi in gruppi: principianti, esperti ed agonisti. A seconda delle capacità di guida la lezione prenderà in esame differenti tematiche raggruppate in varie tipologie d'esercizi, da come si affronta un ripido od una curva in sicurezza per i principianti sino ad arrivare, per il livello clinic, a come si affronta un drop, come si "pompa" una curva o come si impara ad eseguire un bunny hop o un nose press... senza tralasciare l'ABC dell'impostazione della bicicletta, soprattutto per i principianti.

I corsi SPECIALIZZAZIONE MTB si svolgono al Bike Park del Castello di Masino - Caravino (TO) o sui sentieri didattici all-mountain/enduro di Maglione (TO). Entrambe le località sono facilmente raggiungibili da Torino, Milano, Genova, Aosta...

Masino (frazione del paese di Caravino TO) è situato a 3 Km. dal casello autostradale di Albiano (TO) sulla bretella Santhià - Ivrea, a 11 Km. dal casello autostradale di Strambino sulla Torino - Aosta ed a 15 Km. dal casello autostradale di Borgo d'Ale sulla Torino - Milano. A Masino è possibile visitare il castello, dimora del Fondo Ambiente Italiano FAI.

Maglione (TO) è situato a 15 Km. dal casello autostradale di Borgo d'Ale sulla Torino - Milano, a 18 km. dalla barriera di Rondissone (TO-MI), a 4 Km. dal paese di Borgo d'Ale (VC), a 3 Km. dal paese di Cigliano (VC) ed a 2 dal paese di Borgomasino (TO).

Per maggiori informazioni sui corsi e sul calendario cliccare qui.

 

Redazione easybike

Giovedì, 06 Dicembre 2012 12:54

Vado a prendere l'albero di Natale... in bici!

Vota questo articolo
(0 Voti)
In Danimarca si fa tutto in bicicletta e le temperature rigide certo non creano problemi ai ciclisti urbani di Copenhagen.

 

Ecco quello che si può vedere in questi giorni sulle strade della capitale danese..

Alberi di natale che si spostano a bordo di ogni tipo di bici!

Le foto si commentano da sole

 

Fonte: urbanciclyng 

Giovedì, 06 Dicembre 2012 12:40

Anche Fasano (Br) va in bici

Vota questo articolo
(0 Voti)
Domenica 9 dicembre, nell'androne di Palazzo di Città, alle ore 10 si terrà la presentazione del progetto CITY4BIKEuna iniziativa dedicata alla mobilità sostenibile.

 

L'iniziativa, lanciata dall'associazione di commercianti Life Class con il patrocinio del Comune di Fasano, prevede il noleggio gratuito di bici di cortesia per uno shopping più pratico, ecosostenibile e salutare.

Ad illustrare i dettagli del progetto il presidente Marco Cedro e il referente della Puglia della società City4Bike, Ferdinando Di Cesare.

In occasione della presentazione dell'iniziativa, la Life Class invita a riflettere sul tema dell'ecosostenibilità cercando di sensibilizzare i cittadini e gli amministratori. A tal proposito interverranno il vice - sindaco Gianleo Moncalvo e l'assessore regionale Fabiano Amati. A coordinare l'incontro il giornalista Alfonso Spagnulo, direttore di

Osservatoriooggi.it.

Per spronare i fasanesi ad utilizzare mezzi alternativi, la Life Class regalerà speciali sconti a coloro i quali domenica decideranno di uscire in bici passeggiando per le vie del paese. I coupon da presentare nei negozi associati per ricevere lo sconto, saranno distribuiti la mattina del 9 dicembre in Piazza Ciaia e saranno validi dal 9 al 16 dicembre.

Itinerari

Tuttobike

Tutto quello che serve agli appassionati delle due ruote, punti vendita, assistenza, riparazioni e abbigliamento.