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Lunedì, 12 Novembre 2012 12:05

10 consigli per pedalare sicuri

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Considerati alla pari di tutti gli altri mezzi circolanti. Hai gli stessi diritti e doveri. Evita incertezze, soggezioni e senso di inferiorità sono causa di manovre incomprensibili agli altri veicoli e quindi potenzialmente pericolose.

 

Controlla costantemente il perfetto funzionamento dei freni, delle luci (anteriore e posteriore), del campanello e dei pneumatici della tua bicicletta.

 

Indossa il casco: proteggi la parte più preziosa di te stesso.

 

Renditi ben visibile indossando giubbetti o fasce fluorescenti.

 

Invia, con buon anticipo, segnali precisi agli altri utenti della strada:

      - usa il braccio teso per segnalare i cambi di direzione, soprattutto gli allargamenti al centro strada per superare auto in doppia fila;

      - usa il campanello (scegline uno molto rumoroso).

 

Sii sempre vigile nel traffico:

      - cerca di prevenire le manovre degli altri veicoli stabilendo un contatto visivo con i guidatori;

      - tieni sotto controllo: i veicoli che ti precedono, le auto parcheggiate sulla destra, in particolare se vedi qualcuno a bordo perchè potrebbe uscire dal       parcheggio o aprire la portiera,

      - quello che sta avvenendo alle tue spalle, con la coda dell'occhio o percependolo dai rumori (veicoli che ti superano regolarmente sulla sinistra ma         anche spesso motorini sulla destra).

 

Per svoltare a sinistra ad un incrocio semaforizzato attendi sulla destra il verde per attraversare accodandoti ai pedoni. Nelle rotatorie mantieni sempre la destra (anche se è il percorso più lungo).

 

Tieni una adeguata distanza di sicurezza, anche laterale, da furgoni, autocarri e autobus (dal posto di guida sulla sinistra non possono vederti se sei troppo sotto sulla destra).

 

Attraversa le rotaie con un angolo di almeno 30° gradi (senza frenare bruscamente se il fondo è bagnato).

 

Evita di percorrere strade dissestate o molto trafficate; quando i loro marciapiedi sono larghi a sufficienza usali educatamente (sei ospite dei pedoni).

Quando non è possibile scegli un percorso più lungo ma sicuro.

 

Fonte: ciclobby.it/doctorbike

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Un bel video sulla ripartizione di alcune importanti strade di New York City che sono state arricchite con piste ciclabili, corsie bus, attraversamenti pedonali protetti, verde, aree per bar all'aperto.

 

Interessanti i risultati ottenuti con un crollo del numero degli incidenti e un aumento del gradimento dei cittadini, anche non ciclisti e non pedoni. La velocità delle auto è diminuita, ma non i tempi di percorrenza.

Sappiamo che le dimensioni delle strade nei nostri centri storici non permettono sempre queste soluzioni, ma in tutte le nostre città in periferia ci sono talvolta alcune strade molto ampie poco regolamentate con più corsie di auto e in cui ai pedoni e ai ciclisti vengono lasciati solo spazi residuali. Un altro punto di vista è possibile: http://www.streetfilms.org/complete-streets-its-about-more-than-just-bike-lanes/.

Loro le chiamano "strade complete - non solo piste ciclabili".

Il video dura 11 minuti. L'audio è solo in inglese, ma anche se dovesse sfuggire qualche parola la soddisfazione dei residenti è ugualmente tangibile.

Fonte: Fiab onlus

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Una "Zona 30" per agevolare la mobilità dolce, ponendo particolare attenzione alla sicurezza pedonale di bambini, anziani e disabili. È questo il progetto, promosso e ideato dall'associazione Cicloamici Lecce Fiab, che partecipa al primo bando di rigenerazione urbana del quartiere Leuca, a Lecce, finanziato con fondi FESR Puglia 2007 – 2013. Sabato 8 e domenica 9 l'idea sarà presentata ai cittadini a Parco Tafuro.

 

La "Zona 30" è semplicemente un'area della rete stradale urbana in cui il limite di velocità è di 30 chilometri orari; in questo modo, si permette una migliore convivenza tra auto, biciclette e pedoni, si aumenta il margine della sicurezza e si riducono le emissioni inquinanti.

Per facilitare una mobilità più sostenibile, l'associazione Cicloamici Lecce propone sei efficaci e semplici interventi:

1. Via Cimarosa: realizzazione di una "Porta d'Ingresso" e riduzione di

carreggiata con relativo arredo urbano.

2. Realizzazione di un carrabile colorato per il passaggio delle auto.

3. Pitturazione sul manto stradale di un grande cartello "Zona 30".

4. Cartellonistica verticale attraversamento bambini

5. Via Rossini e Via Puccini: realizzazione di "Fine Zona 30".

6. Realizzazione di rastrelliere da 20 posti da collocare a Parco Tafuro in prossimità di Parco delle Cave, nelle zone di maggiore interesse (scuola, negozi). Le rastrelliere saranno realizzate da artigiani del ferro e del legno residenti nel quartiere.

Per conoscere a fondo il progetto di rigenerazione del quartiere Leuca e per sensibilizzare i residenti sul tema della mobilità dolce, sabato 8 e domenica 9 settembre, dalle ore 18 alle ore 20 (i primi due incontri si sono già svolti il 4 e il 6 settembre), l'associazione Cicloamici Lecce incontrerà la cittadinanza al Parco Tafuro.

Un piccolo comitato di quartiere si occuperà di controllo e gestione delle strutture realizzate e dello stimolo all'uso della bicicletta e/o di mezzi pubblici.

Tutti gli interventi saranno fatti di concerto con l'assessorato ai Lavori Pubblici e con l'assessorato al Traffico del Comune di Lecce, cui sarà affidata la gestione della manutenzione.

Fonte: il paese nuovo

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Il caschetto di solito per un ciclista è una mezza assicurazione sulla vita perché si sa che in caso di incidente può proteggere il cranio da colpi violenti. Purtroppo però non è sempre sufficiente, e soprattutto evita traumi gravi, ma non evita l'incidente stesso. Un inventore decisamente fantasioso, l'americano Arlene Ducao, ha invece realizzato un super caschetto con una tecnologia degna delle auto di ultima generazione.

 

Prima di tutto, può evitare che il ciclista si distragga o cada per un colpo di sonno. Sinceramente non penso che sia possibile avere un colpo di sonno su una bici, ma è sempre meglio equipaggiarsi. Il suo elmetto è capace quasi di leggere nel pensiero. In pratica utilizza uno strumento che effettua un encefalogramma le cui valutazioni vengono poi proiettate su un display a LED integrato. Un Arduino, radio bluetooth, una striscia di luce a LED, 3 transistor, e una batteria da 9V completano l'equipaggiamento.

Quando la lucina che compare è verde, vuol dire che il ciclista è ben concentrato sulla guida. Quando si ha un colpo di sonno o non si è molto concentrati, la lucina diventa rossa. Quando invece si è molto ansiosi e si va nel panico le luci diventano rosse e lampeggiano. Ma non finisce qui.

Questo splendido ritrovato della tecnologia, denominato ICEdot, contiene anche un rilevatore sensore di impatto. Nel malaugurato caso in cui nemmeno con gli avvertimenti si è riusciti ad evitare l'incidente, il sensore rileva l'impatto e dopo un certo lasso di tempo invia allo smartphone, su cui era stata scaricata l'applicazione, il comando di avvertire le autorità. Sfruttando il rilevatore GPS del telefonino infatti, i soccorsi possono arrivare sul posto preciso dell'incidente e magari salvare la vita al ciclista. Insomma, il caschetto non riuscirà ad evitare gli incidenti, ma magari le conseguenze negative sì.

Fonte: ecologiae.com

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Duecento chilometri in bicicletta nella campagna toscana per raccogliere fondi a favore della "terapia ricreativa" per bambini. È stata presentata [il 9 novembre - ndr] nella sede milanese del Coni la Bike Challenge per Dynamo Camp, la "gran fondo" di ciclismo che si terrà il 25 e 26 maggio 2013 fra Firenze e le colline pistoiesi con l'obiettivo di raccogliere fondi per Dynamo Camp, il campus-vacanza dedicato ai bambini affetti da gravi patologie o da malattie croniche.

 

L'iniziativa, patrocinata dalla Federciclismo è alla sua prima edizione e si ispira al modello americano della Pan Massachussetts Challenge, corsa nata nel 1980 per finanziare la lotta contro il cancro e diventata nel tempo uno degli appuntamenti di fundraising di maggior successo in Nord America. "Dynamo Camp è un progetto nato sull'idea dei summer camp americani e in pochi anni ha trovato un grande seguito in Italia: dai 60 bambini del 2007 siamo arrivati ad ospitarne più di mille – ha spiegato Vincenzo Manes presidente della Fondazione Dynamo – Così abbiamo pensato di importare un'altra idea di successo, quella della "challenge" ciclistica. Ho scoperto la Pan Massachussetts per caso, ma quando mi hanno spiegato che lo scorso anno sono riusciti a raccogliere 36 milioni di dollari, mi sono particolarmente intrigato".

La raccolta fondi avverrà sia attraverso il coinvolgimento delle comunità locali presenti lungo il percorso, sia attraverso la partecipazione dei ciclisti iscritti che dovranno impegnarsi non solo a pedalare per i 200 km complessivi del tracciato, ma anche a diventare fundraiser a loro volta coinvolgendo nell'iniziativa amici e conoscenti. Diversi i traguardi previsti per la gara di solidarietà: con 200 euro, ad esempio, un gruppo di cicloamatori può regalare a un bambino una giornata di vacanza al camp, mentre con 1.500 euro si arriva a una settimana completa.

Dynamo Camp ha contatti con 36 ospedali italiani e 56 associazioni di patologia e ospita bambini da tutta Italia, con il progetto di estendere la rete all'Europa e al bacino del Mediterraneo. La struttura, immersa nell'oasi del Wwf a S. Marcello Pistoiese ha come finalità la "terapia ricreativa" per i suoi piccoli ospiti e cioè la condivisione di esperienze e avventure nella natura che consentano di riscoprire le proprie capacità. Per il funzionamento il camp ha bisogno di circa 3 milioni di euro l'anno, cui una parte importante è raccolta attraverso donazioni individuale e iniziative innovative come la bike challenge.

Un altro obiettivo della gara (che a fianco della "gran fondo" a due tappe per ciclisti amatoriali prevede anche percorsi brevi e una gara di mountain bike giovanile per ragazzi dai 7 ai 14 anni) è proprio quello di far conoscere la struttura e il territorio circostante. Nell'organizzazione insieme alla Fondazione Dynamo c'è anche Federciclismo: "Abbiamo dato con grande convinzione il patrocinio a questa bella iniziativa – ha detto ieri il presidente della federazione Renato Di Rocco – il ciclismo è uno sport inclusivo e solidale per natura". Intanto, in attesa di partire (e di gareggiare un giorno in raccolta fondi con la Pan Massachussetts), la Bike Challenge per Dynamo Camp ha dato vita a un sito con tutte le informazioni sull'iniziativa.

Fonte: Il Sole 24 Ore

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Il 22 e 23 novembre i leader politici dell'Unione Europea si incontreranno a Bruxelles per discutere e approvare il nuovo bilancio dell'Unione. Si tratta di un evento particolarmente importante, in quanto si andrà a decidere quali progetti l'Europa finanzierà negli anni 2014-2020. Come tutti sappiamo fin troppo bene, la situazione economica al momento non è delle migliori: ci si possono quindi aspettare aspre lotte fra i 27 paesi UE, ognuno dei quali ha delle priorità su cui non vuole scendere a compromessi. In questo scenario caotico, c'è il rischio che le spese per obiettivi importanti, ma che non hanno delle forti lobbies alle spalle, vengano tagliate – prendendo a pretesto l'austerità – in favore di miopi interessi privati. È importante quindi sapere cosa l'UE ha fatto negli ultimi anni a favore della mobilità sostenibile in generale e della ciclabilità in particolare, per contribuire a sostenere dal basso la continuazione di questi progetti.

 

Competitiveness and Innovation Framework Programme (CIP)

Il Programma Quadro per la Competitività e l'Innovazione è caratterizzato da una grande varietà di temi, in quanto si compone di molti programmi più specifici. Ad esempio, il programma per l'Imprenditorialità e l'Innovazione aiuta le piccole e medie imprese ad accedere a finanziamenti nelle fasi di inizio e crescita della loro attività, con un particolare accento sull'innovazione eco-sostenibile. Del CIP fa parte anche il programma Intelligent Energy, descritto nel prossimo paragrafo.

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Intelligent Energy – Europe II Programme

Il programma Intelligent Energy intende contribuire ad ottenere una fornitura di energia sicura, sostenibile, e a prezzi ragionevoli per l'Europa; lo fa promuovendo l'efficienza energetica, l'uso razionale delle risorse energetiche, e l'uso di fonti nuove e rinnovabili per il trasporto, campo in cui dovrebbe sicuramente rientrare anche l'uso della bicicletta.

Questo programma – in sigla: IEE – è uno dei principali metodi con i quali la politica energetica generale dell'UE si trasforma in risultati concreti per andare incontro alle sfide energetiche di oggi promuovendo nuove possibilità di business e nuove tecnologie. L'IEE sostiene progetti e eventi su scala europea, coprendo fino al 50% dei costi. Il programma è gestito dalla IEEA (Intelligent Energy Executive Agency – Agenzia esecutiva per l'energia intelligente). I progetti finanziati rientrano generalmente in due categorie, una denominata STEER, per la promozione dell'uso dell'energia sostenibile nel trasporto, e l'altra chiamata ALTENER, per aiutare l'aumento dell'uso di fonti energetiche nuove e rinnovabili in generale.

Cycling Carma e Cyclelogistic sono progetti finanziati dal programma Intelligent Energy.

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Central Europe

Central Europe è un programma dell'Unione europea che favorisce la cooperazione tra i nove paesi dell'Europa centrale: Austria, Repubblica Ceca, Germania, Ungheria, Italia, Polonia, Slovacchia, Slovenia e Ucraina, mirando a migliorare l'innovazione, la competitività e lo sviluppo sostenibile delle città e delle regioni aderenti.

Grazie a Central Europe sono stati stanziati 231 milioni di euro finanziamenti per progetti di cooperazione transnazionale che coinvolgono sia organizzazioni pubbliche che private. Il programma è finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e va dal 2007 al 2013.

Bicy è un progetto finanziato dal programma Central Europe.

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LIFE+

LIFE+ finanzia progetti che vanno a contribuire allo sviluppo, all'attuazione e all'aggiornamento della politica e della legislazione ambientali dell'Unione. Il programma ha anche lo scopo di facilitare l'inclusione di valutazioni ambientali all'interno di altre politiche dell'Unione, contribuendo così a raggiungere il più ampio obiettivo di uno sviluppo sostenibile nell'UE.

Il programma LIFE+ si distingue in tre principali aree tematiche: "Natura e biodiversità"; "Politica ambientale e Governance"; "Informazione e Comunicazione". Ogni anno la Commissione emana un bando e decide quali dei progetti che vengono proposti verrà finanziato. I progetti sono scelti secondo criteri di fattibilità tecnica, innovazione, efficacia e efficienza.

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Marco Polo Programme II

Il programma Marco Polo finanzia progetti che aiutano a ridurre i costi ambientali, economici e sociali del trasporto. Uno degli obiettivi principali è quello di ridurre il traffico nelle strade, e di conseguenza l'inquinamento, promuovendo dei sistemi di trasporto merci più compatibili con l'ambiente.

Viene posto l'accento anche sul fatto che queste modalità alternative di trasporto merci possono essere anche più efficienti e profittevoli per le aziende stesse.

Il budget per il periodo 2007-2013 era di 450 milioni di euro.

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Interreg IV

Questo programma fornisce finanziamenti per la cooperazione interfrontaliera, transnazionale e interregionale; ha come obiettivo quello di promuovere gli scambi di conoscenza attraverso l'Europa nei campi dell'innovazione e dell'economia della conoscenza, dell'ambiente e della prevenzione dei rischi.

Interreg IV migliora l'efficacia delle politiche regionali e degli strumenti da esse usati. I progetti di solito prevedono lo scambio di esperienze fra i responsabili dello sviluppo di politiche ambientali a livello locale o regionale. L'ambiente non riconosce i confini degli Stati nazionali, per cui il programma è particolarmente importante in quelle regioni la cui gestione ambientale deve essere sviluppata preferibilmente insieme da amministrazioni appartenenti a Stati diversi (pensiamo ad esempio alle linee costiere). Le aree di intervento ricadono nello sviluppo urbano, rurale e costiero, lo sviluppo dei rapporti economici interregionali e la creazione di network fra piccole e medie imprese in queste aree geografiche. La cooperazione si concentra soprattutto su ricerca, sviluppo, ambiente, prevenzione dei rischi, e gestione delle acque.

La realizzazione di un itinerario cicloturistico dall'Emilia Romagna alla Slovenia è un progetto finanziato da Interreg III A, progetto "gemello" dell'Interreg IV.

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MED programme

MED è un programma transnazionale di cooperazione territoriale. E' finanziato dall'Unione Europea come strumento di politica regionale e continua la tradizione dei programmi europei di cooperazione (precedentemente denominati Interreg, di cui sopra).

Si occupa della gestione del rischio ambientale, commercio internazionale e corridoi di trasporto. Finora, 108 progetti sono in esecuzione nell'ambito del programma MED co-finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR).

Cyclo è un progetto finanziato dal MED programme.

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Seventh Framework Programme (FP7)

Il settimo Programma Quadro si occupa delle necessità europee nell'ambito della crescita e del lavoro. Si tratta dello strumento finanziario principale attraverso il quale l'Unione Euroepa sostiene attività di ricerca e sviluppo riguardanti quasi tutte le discipline scientifiche, in modo da creare una Area di Ricerca Europea. Il programma è organizzato in quattro diverse componenti:

Cooperazione: il programma sostiene i progetti di ricerca gestiti a livello transnazionale; comprende anche i progetti fatti in cooperazione con paesi terzi non appartenenti all'UE

Idee: il programma cerca di migliorare il dinamismo, la creatività e l'eccellenza della ricerca europea in tutti i campi scientifici e tecnologici, comprendendo anche le scienze socio-economiche e le scienze umane. Questa parte del progetto è gestita da un Consiglio per la Ricerca Europea

Persone: per il rafforzamento delle capacità e competenze di chi lavora nella ricerca e nella tecnologia in Europa

Capacità: per sostenere le infrastrutture di ricerca e la ricerca a favore delle piccole e medie imprese

L'obiettivo più generale del programma FP7 è comunque quello di contribuire allo sviluppo sostenibile dell'economia europea. Fra le aree tematiche di cui il programma si occupa ci sono anche il trasporto, l'energia, l'ambiente, la salute e l'agricoltura.

sito web

 

Fonte: amicoinviaggio

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