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Martedì, 06 Novembre 2012 11:42

Prestando libri in bicicletta

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"Con un libro in mano sono pericoloso: penso, sogno, pongo domande, sono responsabile, vivo il tempo... inizio la rivoluzione silenziosa che farà un altro mondo migliore".

 

Chissà se queste parole dello scrittore Pep Bruno, autore dell'articolo "La rivoluzione silenziosa", sono state fonte di ispirazione per l' americana Laura Mourol che ha avuto un'idea davvero originale: condividere il piacere della lettura attraverso la bicicletta.

Da qualche giorno per le strade di Portland (USA), Laura distribuisce libri in prestito con la sua bicicletta un po' particolare formata da una grande cassa simile a quelle dei gelati, al cui interno c'è una intera enciclopedia di libri da prestare a chiunque ne faccia richiesta e in particolare ai senza fissa dimora. Per partecipare all'iniziativa basta effettuare una registrazione, lasciare il proprio nome e si ha il libro in prestito per un periodo di sette giorni, trascorso il quale andrà restituito a Laura che ne darà in prestito degli altri.

Resta da augurarsi che iniziative del genere prendano piede anche qui da noi.

Fonte: bicizen

Martedì, 06 Novembre 2012 11:32

Le "info lady", in bici per portare la Rete

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Dozzine di donne con laptop e connessioni in zone remote del Paese. Un servizio per migliaia di persone.

 

Amina Begum ha 45 anni. Vive in un remoto villaggio del Bangladesh. Dal quale riesce a parlare via Skype con il marito lontano. Può farlo grazie alle info ladies, giovani donne che arrivano in bicicletta nelle zone più povere e sperdute del Paese, portando con sé laptop e connessioni Internet. Un importante servizio per le comunità abitate da famiglie di contadini in miseria, che possono così avere accesso alla Rete e acquisire informazioni su qualsiasi cosa.

SERVIZIO PER MIGLIAIA DI PERSONE

Sathi Akhtar ha ventinove anni. È una info lady, conosciuta da quelle parti come «Tattahakallayani». Ogni settimana pedala fino a Saghata, nel distretto di Gaibandha a 120 chilometri a nord della capitale Dacca. Come Sathi, dozzine di info ladies svolgono regolarmente un servizio per migliaia di persone, principalmente donne. Una attività quasi vitale in un Paese in cui solo cinque milioni su più di centocinquanta hanno accesso facilmente a Internet. L'«Info Ladies project», creato dal gruppo di sviluppo locale D.Net nel 2008, si aggiunge ad un altro importante finalizzato a diffondere l'uso del telefono cellulare in Bangladesh.

Fonte: corriere della sera

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Un pensiero a pedali: da Piacenza a Mirandola in bicicletta per donare tre biciclette ai bambini. Il racconto del viaggio fra i posti, i profumi, la gente e le emozioni delle terre colpite dal sisma.

 

Diario di viaggio

"Che il sole sia con voi"... è l'augurio che abbiamo gradito di più. Sono le 11 di giovedì primo novembre...la ricorrenza non delle più allegre, ma noi siamo scaramantici e alla partenza, dopo due giorni ininterrotti di pioggia, c'è il sole. Partiamo sulle nostre biciclette alla volta di Mirandola per portare? Bicilette! E' il nostro modo di regalare sorrisi.

Questo viaggio, di gran lunga più breve rispetto ai nostri, questa volta ha uno scopo diverso: portare qualcosa che significhi tutto e niente ai bambini che hanno vissuto la paura del terremoto in un momento in cui invece la vita dovrebbe essere per loro solamente tranquillità e spensieratezza. L'idea è nata in un pomeriggio fra amici, uno di quelli in cui si parla del prossimo viaggio, della prossima meta in posti che incantano gli occhi. E se questa volta portassimo qualcosa invece che prendere? E se questa volta fossimo noi a dare anziché ricevere? Detto fatto, l'idea ha preso forma.

Partiti dalla stazione di Piacenza tocchiamo le terre verdiane per raggiungere Zibello, dove ci attende un altro compagno di viaggio: Giuseppe Galli, solo per caso, oltre che cicloviaggiatore, assessore allo sport di Zibello. La cena nella patria del culatello non può essere che a base di affettati e profumatissimi formaggi nel locale "La boutique delle carni e dei salumi" il cui titolare, ci dicono, è il produttore più bravo della bassa. E' un commento di parte, ma non facciamo fatica a crederci. Divoriamo tutto. Pernottiamo alla locanda Jolly e il mattino siamo pronti per sparire nella nebbia in direzione Guastalla.

Da queste parti la nebbia è di casa, tutto profuma di nebbia, "sai che i salumi qui sono più buoni proprio a causa della nebbia?" mi dice Alessandro, un mio compagno di viaggio. Non lo sapevo e mentre pedalo la mia mente costruisce immagini di cantine pervase di prosciutti e odore di nebbia. Il freddo non è ancora troppo freddo, passatemi la ripetizione, ma è di quello che si attacca alle ossa, almeno fino a quando, da uno strappo nel cielo, appare il sole e improvvisa su Guastalla. Lungo l'argine del Po, arriviamo all'ostello, quattro casette in legno su strutture anti-piena. Una doccia calda è d'obbligo, come la cena, e il sonno che cresce insieme alla notte.

Il mattino seguente la nebbia ha lasciato il posto a qualche nuvola. Continuiamo a pedalare in direzione Mirandola, questa volta sulla provinciale parallela al Po. Arriviamo a Reggiolo, uno dei paesi danneggiati dal terremoto. Chiediamo informazioni da un uomo che indossa la divisa della protezione civile. E' incuriosito dalla nostra numerosa e strana presenza: il passaggio dei cicloviaggiatori con le loro bici cariche, desta sempre curiosità e di solito la domanda è "da dove venite?". Questa volta, forse perché trainiamo sui carrelli

tre biciclette, forse perché da quelle parti, passato il rumore della notizia è curioso vedere viaggiatori, ci chiede "dove andate?" Ci piace raccontare, non senza un po' d'orgoglio, il nostro intento. C'invita a passare oltre le transenne che delimitano le macerie dalla strada.

Il palazzo comunale è notevolmente danneggiato. Mario Bertazzoni, così si chiama, è il presidente della protezione civile di San Venerio. Pochi secondi e arriva anche il sindaco, Barbara Bernardelli. Con loro visitiamo l'antico palazzo del municipio. All'ingresso, tra ponteggi e

travi di sostegno, una tavola di legno precaria, come il resto, ricorda che "l'importante non è ciò che facciamo, ma quanto amore mettiamo in ciò che facciamo....". Sorrido, perché mai come adesso mi trovo d'accordo.

La loro accoglienza e la loro gentilezza sono quasi imbarazzanti, avrei voluto avere anche per loro qualcosa da portare, ma questa sensazione rende tutti noi ancora più orgogliosi del piccolo gesto che stiamo portando a termine. Ci offrono il caffè e ci lasciano il permesso di entrare e percorre in bicicletta la via centrale del paese. Questa volta ci accompagna Domenico Andreoli un ragazzo del posto. Con la sua in bici e la mano in tasca ci accompagna a comprare un bullone e qualche camera d'aria...anche le buone intenzioni forano! Anche qui la gentilezza e l'altruismo mi lasciano di stucco: il proprietario Alberto Soprani saputo il motivo del nostro viaggio non ci lascia pagare. Anche questo mi riempie d'orgoglio e un po' di rammarico per non aver portato anche qua un segno.Attraversiamo il paese. Ci fa una certa impressione vedere il centro chiuso e transennato e la gente carica di speranza e voglia di rifare e rifarsi.

Riprendiamo il nostro viaggio, e cominciamo a vedere i cartelli stradali che ci indicano Mirandola. Man mano che diminuiscono i chilometri verso la meta, cresce il silenzio tra noi, come se stessimo per entrare in una zona sacra. Il tempo di una foto ricordo sotto il cartello "Mirandola", poi via verso la scuola, ora anche sede del Comune. Ora non saprei spiegarvi, ma tra la contentezza di

consegnare le biciclette e la malinconia del viaggio terminato con i compagni, c'è una strana sensazione.

Ci accolgono Lara Cavicchioli, assessore ai servizi alla persona del Comune di Mirandola e Gino Mantovani, presidente dell'associazione sportiva "Folgore". Siamo contenti di vederli contenti. Montiamo le biciclette e le consegniamo. "sarà difficile scegliere quali bambini si meritano di più questo bellissimo regalo" ci dice Gino Mantovani "per questo non le consegneremo adesso, ma in occasione di una manifestazione che si terrà in dicembre. Le biciclette potranno così essere assegnate ai tre bambini che si saranno distinti di più in ambito

scolastico, sportivo e comportamentale". L'assessore ci offre un gradito ristoro. Dopo un brindisi e una foto di gruppo, ci salutiamo.

Prima di percorrere i trenta chilometri che ci separano dalla stazione di Modena per prendere il treno e tornare a casa, percorriamo il centro per dare un ultimo sguardo a ciò che ha lasciato il terremoto. Mentre torniamo verso casa ripenso al cartello visto il mattino nel palazzo di

Reggiolo. La frase continuava: "bisogna fare piccole cose con grande amore". La nostra "cosa" è sicuramente piccola, ma fino a qui non ci hanno portato le nostra gambe ma i nostri cuori.

Un doveroso ringraziamento agli sponsor che hanno contribuito ad acquistare le biciclette: "La Orsi Bike", il circolo arci Tuxedo, l'associazione "Misericordia", Kc Industrie s.r.l., e l'associazione Run & Bike. E un grazie di cuore ai compagni di viaggio che hanno condiviso con me questa bella esperienza: Marzia, Giuseppe G., Giuseppe C., Silvano, Emilio, Tommaso, Alessandro, Daniele.

Fonte: Piacenza Sera

Martedì, 06 Novembre 2012 10:50

Una guida per viaggiare in bici

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Semplici escursioni o veri e propri viaggi, questo e altro ancora possono essere le vacanze in bicicletta. Orientandosi a seconda dei gusti verso itinerari avventurosi e impegnativi, naturalistici e rilassanti o perché no anche cittadini, scoprendo qualche città d'arte italiana o europea, viaggiare in bici potrebbe rivelarsi un'esperienza emozionante e inaspettatamente positiva anche per gli scettici.

 

Il consiglio principale è quello di non lasciare i dettagli importanti del vostro viaggio in bici a caso. Valido in ogni occasione, questo avviso è ancor più rilevante quando si viaggia con una bicicletta e in special modo se all'estero. Sicurezza, documenti e preparazione verso i principali inconvenienti che potrebbero presentarsi renderà di certo la vacanza più serena e tranquilla. Partiamo proprio da quegli aspetti che potranno aiutare a orientare le giornate seguenti nella giusta direzione.

Come prepararsi al viaggio

Innanzitutto la scelta della destinazione. Da questa decisione dipenderanno molte delle possibili necessità di preparazione pre e durante il viaggio. Su tutto conterà la difficoltà del percorso che si desidera affrontare, che potremmo dividere idealmente in: facile, medio e avventuroso. Alla prima categoria appartengono quei percorsi alla portata di tutti, solitamente con la quasi totalità dei tratti in pianura e con spostamenti limitati nella distanza prevista dalle singole "tappe".

Un percorso medio può prevedere alcune difficoltà al suo interno come frequenti, anche se non particolarmente impegnative, salite e terreni non sempre agevoli. Il percorso avventuroso è dedicato solitamente ai veri e propri sportivi e contiene frequenti passaggi in tratti sterrati, salite impegnative e lunghi tratti da percorrere prima del punto di arrivo previsto. In base a queste divisioni possiamo già definire le prime indicazioni per il viaggio.

In primo luogo in funzione del percorso scelto occorrerà valutare una differente tipologia di bicicletta. I percorsi più facili ben si adatteranno a qualsiasi modello di bici, mentre per le scelte più impegnative il mezzo scelto avrà necessità di maggiore disponibilità di "rapporti", resistenza della struttura oltre eventualmente ad ammortizzazione degli urti per i tratti sterrati e diversa ampiezza dei raggi delle ruote.

Protezioni e caschetto sono importanti soprattutto in caso optiate per una vacanza in bici avventurosa e magari con ampi tratti in stile "ciclocross", ma sono ovviamente ben accette in qualsiasi situazione. Oltre a questo, per chi sceglierà di noleggiare il proprio mezzo in loco sarà probabilmente sufficiente portare con sé un po' di disinfettante, garze e qualche cerotto, sempre meglio averli e non usarli che l'opposto, mentre il discorso cambia per chi viaggia con il proprio mezzo.

Sarebbe in questo caso opportuno scegliere di avere a portata di mano un kit di riparazione gomme (comprensivo di camera d'aria di riserva) e un piccolo set di attrezzi (chiavi fisse o a brugola, fili dei freni, un piccolo cacciavite e una pinza), sempre per il motivo che di fronte agli imprevisti è bene farsi trovare preparati.

Solitamente non è richiesta documentazione particolare per il viaggio in bicicletta oltre ai soliti documenti d'identità del viaggiatore, salvo ovviamente condizioni specifiche poste dall'eventuale tour operator di riferimento.

Trasporto Bici o Bike Sharing

Se è molto probabile che chi possiede una bici di alto livello sia più propenso a viaggi in completa autonomia, chi si orienterà per percorsi meno impegnativi potrebbe avere maggiore interesse nel noleggiare una due ruote presso la località di destinazione. Molte le possibilità in Italia come nel resto d'Europa di usufruire di un servizio pubblico di bike sharing.

Ne sono dotate grandi città quali Milano (BikeMi), Roma, Genova, Torino, Brescia, Bari e Salerno, come anche centri più piccoli come ad esempio Trani, Cuneo e Savignano. In Europa risultano attivi servizi di noleggio pubblico di biciclette a Barcellona, Siviglia, Parigi, Londra, Lione e Bruxelles. Si segnala inoltre attivo un servizio di bike sharing in Israele, il Tel-O-Fun a Tel Aviv. Per conoscere eventuali servizi di condivisione attivi nella località scelta rimandiamo a una ricerca su Google così impostata "bike sharing (nome località di destinazione)".

Chi viaggia con bici di proprietà al seguito potrà scegliere tra il trasporto privato in auto o camper (o altro mezzo analogo) oppure affidarsi ai trasporti pubblici. Il mezzo pubblico per eccellenza in caso di "abbandono" a casa della propria vettura è il treno, il servizio che per costi e conformazione si presta maggiormente agli spostamenti con bicicletta al seguito. Meno consueto il pullman, i cui modelli spesso rendono meno agevole se non vietato il trasporto delle due ruote.

Per quanto riguarda il territorio italiano Trenitalia consente il trasporto delle bici su praticamente tutti i treni, attenzione però soltanto nelle carrozze contrassegnate dal simbolo di una bicicletta bianca su sfondo blu. Inoltre sarà utile sapere che qualora ci si doti di un'apposita sacca per il trasporto in treno del proprio mezzo, questo viaggerà gratuitamente su tutti i treni della compagnia, siano essi regionali o nazionali.

I Regionali consentono il trasporto anche a biciclette sprovviste di sacche, ma il viaggio comporterà una tariffa di 3,5 euro (in caso di supplemento bici della durata di 24 ore a partire dalla convalida) o con un biglietto di seconda classe valido per la stessa tratta del proprietario. Sui treni nazionali non è richiesto alcun biglietto in funzione del fatto che è possibile portare la propria due ruote con sé unicamente all'interno dell'apposita sacca.

Se fra le vostre possibili destinazioni avete inserito anche Ginevra o Basilea in Svizzera oppure Monaco di Baviera in Germania sarà utile sapere che Trenitalia conferma la possibilità di trasporto della propria bici su alcuni treni internazionali diretti e provenienti da queste località. Il costo sarà in questo caso di 12 euro, mentre non si fa menzione sulla pagina del sito ufficiale di Trenitalia dell'apposita sacca di cui sopra. Il consiglio è di dotarsi in via precauzionale di quest'ultima o informarsi presso la compagnia su eventuali limitazioni.

Infine per quanto riguarda il trasporto aereo della bici decisamente varie e non sempre convenienti le tariffe delle compagnie. Per quanto riguarda le low-cost si parla di quote che vanno dalle 25 alle 50 sterline (talvolta con costosi servizi di prenotazione telefonica). Gratuito invece il trasporto con la British Airways, a fronte di un biglietto passeggero a tariffa "normale".

Organizzare il proprio viaggio

Se pianificare un viaggio nelle principali città italiane o europee può presentarsi relativamente agevole, occorrerà sostanzialmente solo contattare l'hotel per la sistemazione dell'eventuale bici al seguito (qualora quindi non si usufruisca o non si disponga del bike sharing), differente è il discorso per quanto riguarda i viaggi nella natura o con escursioni fuori porta.

In caso di viaggio fuori dalle "comodità cittadine" sarà opportuno valutare un possibile allestimento della bici che preveda portapacchi, luci e catarifrangenti oltre eventualmente anche a parafanghi e ruote robuste in caso di frequenti escursioni su strade sterrate. Scegliere con accortezza anche i propri bagagli, che devono essere funzionali, ma anche facilmente rimovibili dal portapacchi.

A questo punto ci si dovrà porre una domanda su tutte: sarà un viaggio itinerante o avrà un punto base da cui partiranno le varie escursioni? Sapere di avere a disposizione un luogo relativamente vicino considerato d'appoggio potrebbe consentire una netta semplificazione al momento di stabilire le vostre necessità per la giornata, su tutto il poter alleggerire il vostro bagaglio e portare con voi durante l'uscita solo lo stretto necessario.

Prendiamo in esame principalmente la possibilità che richiederà maggiore impegno da parte dei ciclisti viaggiatori, ovvero la modalità di viaggio "itinerante". Nonostante possa per alcuni rivelarsi emozionante e dare una maggiore sensazione di libertà decidere di volta in volta l'approdo giornaliero, stabilendolo magari in base alle sensazioni che la località di transito riesce a trasmettere, il consiglio per tutti è però quello di pianificare ogni singola località d'arrivo scegliendo opportunamente in base alle proprie potenzialità fisiche.

Andranno evitate tappe troppo lunghe o stancanti, che rischierebbero di togliere piacere al viaggio e rendere l'arrivo in albergo (o altra sistemazione, ad esempio B&B) più difficoltoso di quanto desiderato. A meno che il vostro desiderio sia rivivere le epiche imprese degli atleti del Giro d'Italia, il consiglio è di prendervi il tempo necessario per fermarvi durante il tragitto e ammirare i luoghi che avete scelto di visitare, evitando (qualora non desiderato) di trasformare il vostro viaggio in una "crono a squadre".

Ora un piccolo consiglio per coloro che proprio non vogliono rinunciare completamente alla possibilità di variare il proprio percorso sul posto. Un suggerimento che non rappresenta quello preferibile, ovvero la prenotazione anticipata, ma che può soddisfare coloro che sono maggiormente disposti a "arrangiarsi" e soprattutto non hanno particolari esigenze di budget (i prezzi per il pernottamento potrebbero rivelarsi superiori rispetto alle prenotazioni anticipate).

In alternativa alla prenotazione anticipata di tutte le strutture si potrà estendere il ventaglio di possibilità valutando un maggior numero di hotel o B&B senza effettuare alcuna prenotazione anticipata. Opportuno in questo caso contattarle con il giusto anticipo, qualora possibile almeno la mattina per la sera, così da conoscerne la reale disponibilità e poter adattare la propria tappa alla nuova destinazione.

In ultimo non resta che munirsi dello strumento base per poter pianificare il proprio viaggio a tutti gli effetti, una cartina topografica. Fra le più consigliate troviamo quella pubblicata dal Touring Club Italiano, completa di altimetrie, indicazioni di massima sul fondo stradale e sulle pendenze.

Fonte: greenstyle

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Grazie all'originale idea della startup Old Bond, la bicicletta diventa nuovo strumento di comunicazione pubblicitaria, ecologico e fatto su misura per ogni cliente - Attraverso la proiezione di immagini o video in 3D sulle ruote può essere veicolato qualsiasi messaggio, catturando in giro per le strade l'attenzione di 250mila persone al giorno.

 

La bicicletta è sempre di più il mezzo del terzo millennio: non solo di trasporto, ma anche di comunicazione. Per lo meno a Londra, dove grazie alla startup OldBond ora anche la pubblicità si fa ecologica. L'originale idea è sintetizzata al meglio dallo slogan della piccola società di ideas boutique, come lei stessa si definisce, fondata il 20 giugno 2012 e già vincitrice di diversi riconoscimenti internazionali: "Reinventing the wheel". Reinventare le ruote, quelle delle biciclette a

ppunto, per proiettare immagini, loghi, testi e video in 3D e catturare così l'attenzione dei passanti in tutta la città, o ancora meglio nelle aree target richieste dal cliente che vuole promuovere un prodotto, pubblicizzare l'apertura di nuovi negozi, di eventi sportivi o musicali, spettacoli, anteprime dei film e perché no compleanni, matrimoni, slogan politici e messaggi d'amore per San Valentino.

Il tutto "environmentally-friendly", senza alcun impatto ambientale, e con una capacità di eye-catching superiore ai soliti cartelloni pubblicitari sulle strade, che non godono dello stesso impatto visivo di una o più biciclette che sfrecciano per le strade o che richiamano la folla intorno a uno stationary show, dove lo spettacolo di luci e immagini può essere accompagnato da hostess che distribuiscono volantini. OldBond ha infatti stimato che il 60% dei pedoni è attratto da questa curiosa forma di interazione pubblicitaria, e che un video proiettato su una singola bicicletta in giro per le strade di una città come Londra può essere visto da 250mila persone al giorno, mentre è addirittura del 90% la percentuale di passanti che si ferma volentieri per le performance stazionarie.

La nuova frontiera dell'advertising arriva dunque dalla City, e non è detto che sia diretta solo ad aziende e agenti commerciali: il "wow-effect", come viene definito sul sito di OldBond, potrebbe fare anche le fortune di un politico nei confronti dell'elettore o di uno spasimante verso la sua amata. Una cosa è certa, la qualità del prodotto lanciato dalla giovane fabbrica di idee londinese è di assoluta avanguardia: resistente agli urti e impermeabile, il sistema è durevole, autonomo e adatto a tutte le situazioni climatiche cittadine, e può caricare fino a 1000 immagini (risoluzione 70x70) e video di oltre 90 secondi, per la cui realizzazione c'è anche il supporto dei tecnici di OldBond. Il tutto monitorabile 24 ore su 24 dal cliente grazie al sistema Gps montato sulla bicicletta, che rende visualizzabili gli itinerari in tempo reale.

fonte: firstonline

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Sono le bici illuminate le protagoniste di "Luci d'Artista" 2012, manifestazione da anni considerata fiore all'occhiello della città di Torino e punto di riferimento del mondo dell'arte contemporanea, arrivata ormai alla XVa edizione. Le installazioni di Luce d'Artista sono ormai un must della stagione di Contemporary Art Torino Piemonte, nonchè simbolo di una concezione "universale" dell'arte, che la porta in contatto diretto con il pubblico.

 

[TO]BIKE, il servizio di bike sharing della città, sarà mezzo protagonista di una delle installazioni di Luci d'Artista 2012. Martino Gamper, artista di Luci in Bici, trasformerà le biciclette del servizio in luminose opere d'arte proiettando video sulle ruote. L'installazione si compone di una sezione fissa in via Carlo Alberto e di una parte itinerante che coinvolgerà tutti coloro che vorranno essere protagonisti di un'opera d'arte.

Prenotandosi online sul sito, infatti, sarà possibile "accendere" ogni sera, per un'ora, una delle [TO]BIKE d'artista.

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