Tutto quello che serve agli appassionati delle due ruote, punti vendita, assistenza, riparazioni e abbigliamento.
Esiste una bicicletta capace di depurare l’aria che respiriamo. Utilizzare una due ruote per girare la nostra città diventa quindi più volte conveniente: fa bene alla nostra salute, non inquiniamo e depuriamo l’aria che respiriamo.
L’idea della bicicletta capace di depurare l’aria si deve a Matt Hope, un’artista che vive a Pechino, e che ha deciso di trasformare la propria bicicletta in modo tale da filtrare l’aria al suo passaggio. L’idea nasce dalla vera necessità di ripulire l’aria: a Pechino l’aria è diventata irrespirabile a causa del troppo smog e degli sforamenti quotidiani ai limiti di Pm10 e di altre polveri sottili. La bicicletta innovativa ha il filtro dell’aria che si trova nella parte posteriore della bicicletta. Il filtro è stato realizzato grazie al riciclo, sfruttando un contenitore di rifiuti e altri materiali. Il sistema di filtrazione dell’aria è alimentato dall’energia prodotta dal movimento del ciclista. La bicicletta capace di depurare l’aria ha una sola controindicazione: non utilizzare in caso di temporali, il sistema di filtraggio potrebbe attirare i fulmini.
Fonte: ecoseven.net
La bicicletta crea ricchezza e nuovi posti di lavoro. In attesa di strade più sicure, c'è chi ha scommesso, con successo, sulle due ruote: pony express, agenzie turistiche, stilisti e designer.
La bicicletta crea ricchezza e nuovi posti di lavoro. In attesa di strade più sicure, c'è chi infatti ha scommesso sulle due ruote: agenzie turistiche, stilisti, pony express e officine. E ha successo. Come la cooperativa vicentina Girolibero, che si occupa di cicloturismo: ha 42 dipendenti e dal 2002 i clienti sono cresciuti ogni anno del 20%. Alla Stazione delle biciclette di San Donato Milanese oggi lavorano sette persone, era una sola dieci anni fa. Storie che Terre di mezzo - street magazine racconta in "Bike economics", l'inchiesta del numero di marzo secondo cui in estate i 370 chilometri di piste ciclabili del Trentino sono percorsi ogni giorno da 10mila persone: sei su dieci hanno scelto questa regione proprio perché possono pedalare in lungo e in largo in sicurezza. Il loro contributo all'economia locale è di circa 78 milioni di euro, compresi i pernottamenti. Anche i ladri si sono resi conto che la bicicletta può essere un business: Terre di mezzo ha contato almeno 20 grandi furti nel 2012 tra Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna a costruttori o negozi specializzati, con danni per oltre 1,5 milioni di euro. Legambiente stima che ogni anno vengano rubate 1,2 milioni di bici. Sono 12mila persone i lavoratori delle 250 fabbriche che producono bici, con un fatturato di circa 1 miliardo all'anno. Dal 1997 le vendite oscillano tra 1,5 milioni e 1,9 milioni di pezzi. "Il settore tiene, con fatica -spiega Pietro Nigrelli, responsabile dell'area bici dell'Associazione ciclo e motociclo (Ancma), aderente a Confindustria. Ma potrebbe crescere se nelle nostre città ci fosse più spazio per loro". Il mondo della bici è in surplace: aspetta in equilibrio il momento giusto per scattare. Il problema non è solo legato alla mancanza di piste ciclabili: la bicicletta non è ancora considerata un mezzo di trasporto. Nel Regno Unito (la cui popolazione, 58 milioni, è simile a quella italiana) la bici produce, secondo uno studio del 2011 del Ministero dei trasporti, una ricchezza pari a 3,3 miliardi di euro all'anno. Fa' la cosa giusta!, la fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, dedica la sezione speciale di quest'anno alla mobilità sostenibile, con un'attenzione particolare alle biciclette. Sarà possibile provare gli ultimi prototipi delle bici elettriche, sono previsti spettacoli per bambini sull'educazione stradale, una piéce teatrale che racconta storie di vita quotidiana a bordo della bicicletta. Ci saranno anche stand di pony espress su due pedali, agenzie di cicloturismo e si potrà imparare a riparare o a personalizzare la propria bicicletta.
Fonte: magazine.terre.itAndare in ufficio, a scuola, a fare la spesa, partire per le vacanze... Sono azioni che fanno parte del nostro quotidiano e che inevitabilmente ci pongono di fronte a scelte pratiche che hanno un più o meno rilevante impatto ambientale. Scegliere se utilizzare i mezzi pubblici piuttosto che l'auto privata, il treno piuttosto che l'aereo, il bike sharing o un veicolo elettrico, rappresentano una reale opportunità per fare la cosa giusta!
Il tema della mobilità sostenibile sarà al centro della decima edizione di Fa' la cosa giusta!, fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili. Per la 10a edizione, che si svolgerà dal 15 al 17 Marzo 2013 in Fieramilanocity, Fa' la cosa giusta! affronterà in particolare il tema della Mobilità Sostenibile e lo farà proponendo contemporaneamente momenti di confronto culturale e di esperienza pratica. L'universo bici sarà rappresentato attraverso la presenza di produttori, associazioni di ciclisti e istituzioni. Ci sarà, in particolare, un focus su Bici e lavoro. Saranno allestiti due spazi che ospiteranno rispettivamente: una mostra di biciclette attrezzate per antichi mestieri e realtà che promuovono oggi nuove attività che hanno sempre come protagonista la bicicletta, dal corriere su due ruote al ciclo cargo per il trasporto di persone. Sarà una bella occasione per ripercorrere insieme il ruolo della bicicletta nell'esperienza lavorativa passata e presente. La presentazione dei risultati del lavoro di progettazione di un ciclo cargo, compiuto dagli studenti del corso di Product design dello IED di Milano. Quando si parla di mobilità sostenibile non può infine mancare la mobilità per eccellenza, cioè quella a piedi. Mobilità scelta per piccoli spostamenti quotidiani, ma anche per le vacanze e il tempo libero. Lo Spazio Percorsi coniugherà l'importanza delle scelte di sostenibilità ambientale della mobilità sostenibile, con il desiderio di turismo e di scoperta del mondo. Sarà una scoperta dei percorsi italiani e stranieri raccontata attraverso immagini, parole e spettacoli. Lo spazio sarà curato da Terre di mezzo Editore che definisce così la sua collana di punta: "Percorsi, non solo sentieri. Cammini che iniziano in un punto e finiscono in un altro, dove si può entrare e uscire per pochi giorni o per qualche settimana. Ma che, soprattutto, portano con sé un'idea, una storia, un'emozione". E per chi verrà a Fa' la cosa giusta! in bicicletta ci sarà un ampio parcheggio bici in esterna e perché no, anche la possibilità di imparare a riparare la propria bici partecipando a uno dei corsi della Ciclofficina!
Fonte: falacosagiusta.terre.it
Numeri di un’indagine ancora non pubblicata, ma che l'Adnkronos è in grado di anticipare, dell'Agenzia per i servizi alla mobilità del Campidoglio: ogni giorno in bici 170.000 persone. A occhio l'hanno notato tutti, ma adesso ci sono anche i numeri a confermarlo. A Roma è aumentato enormemente il numero dei ciclisti urbani abituali.
Numeri contenuti in un’indagine, ancora non pubblicata ma che l'Adnkronos è in grado di anticipare, in possesso dell'Agenzia per i servizi alla mobilità del Campidoglio. L'indagine, realizzata durante i mesi di aprile, maggio e giugno 2012, fa parte del “Rapporto 2012, il punto sulla ciclabilità a Roma”, che raccoglie il lavoro di un pool di giovanissimi professionisti in tirocinio al Dipartimento politiche ambientali del comune e ha prodotto risultati inaspettati: dall'ultima rilevazione ufficiale, tra 2010 e 2011, che evidenziava una quota di spostamento abituale in bici dello 0,4%, si è passati improvvisamente a quasi il 4%, con una forchetta numerica che varia tra le 150.000 e le 170.000 persone. Il rapporto del pool, guidato dagli architetti Roberto D'Alessandria e Maria Luigia Convertino e dal designer Matteo Rapisarda, ha come l'obiettivo - si legge nella premessa - di “fornire un valore aggiornato e attendibile sul numero degli attuali utenti e la relativa frequenza di utilizzo della bicicletta per gli spostamenti”. Per spostamenti abituali, si legge nell'indagine, si intende almeno 5 spostamenti a settimana. E anche qui è sorprendente il dato di picco: almeno 40.000 persone effettuano almeno 10 spostamenti settimanali in bicicletta. Il campione, oltre 5.000 interviste, è stato suddiviso sia in fasce d'età che in fasce territoriali, queste ultime riguardanti 4 macrozone: zona a traffico limitato più mura Aureliane; anello ferroviario; confini entro il Grande raccordo anulare; confini comunali extra Gra. Le età considerate sono state invece suddivise in tre fasce: giovani sotto i 24 anni; adulti tra 24 e 60 anni; anziani sopra i 60 anni. La massima parte dei utilizzatori abituali di bici, ciclisti urbani a pieno titolo, si situa naturalmente nella seconda fascia, con una percentuale tra il 6 e il 7% dell'intera popolazione romana. L'incrocio delle due componenti, età e territorio, “evidenzia - si legge - il primato della zona 1 (ztl più mura Aureliane), con un picco del 10% tra gli anziani e una media complessiva dell'8%. Tale valore diminuisce allontanandosi dal centro”, in media 5,4% entro l'anello ferroviario, 4,6% entro il Gra per poi risalire nell'area compresa all'interno dei confini comunali al 5,4%. La percentuale di spostamenti calcolata, avvisa l'indagine è determinata dal numero complessivo di ciclisti, che secondo le proiezioni ponderate assommano alla cifra di 1.001.165 persone che usano la bici anche sporadicamente, e dalla loro frequenza di utilizzo del mezzo, media ponderata del numero di spostamenti settimanali dichiarati per il tasso di rappresentatività di ciascuna intervista. Il numero degli spostamenti giornalieri in bicicletta è stato confrontato con l'insieme complessivo degli spostamenti compiuti nel comune di Roma avendo assunto - si legge ancora - un indice di mobilità pari a 2,4 spostamenti al giorno per cittadino. Il totale considerato degli spostamenti all'interno di Roma è quello quotidiano misurato nel 2010, equivalente a 7 milioni, ma secondo i dati del 2011 il totale è sceso a 5 milioni, rendendo dunque ancora più elevata - ma questo punto, avvertono i ricercatori, è controverso all'interno dell'Agenzia mobilità - la quota percentuale di ciclisti urbani rispetto a chi usa altri mezzi. Nel 2012, c'è da ricordare, il dato sulle immatricolazioni di automobili e dei consumi di carburante è sceso del 20%, mentre la vendita di biciclette è aumentata del 10%. Dati sorprendenti, che non mancheranno di provocare polemiche tra chi si batte per misure per la ciclabilità e l'amministrazione. L'aumento, conclamato dai dati ma percepito empiricamente da tutti, avviene in assenza di politiche per la ciclabilità, dunque spontaneamente e malgrado la mancanza di azioni amministrative - attacca infatti Simone Dini, uno degli esponenti di spicco di #salvaiciclisti e tra i principali organizzatori del bis della manifestazione del movimento, quest'anno a Milano dopo il successo dell'anno scorso proprio a Roma, sui Fori Imperiali - se ci fossero politiche per la ciclabilità il dato sarebbe immensamente moltiplicato. Ma la tendenza è ormai inarrestabile, anche se gli amministratori fanno finta di niente. Secondo Dini, occorre favorire la ciclabilità con politiche davvero efficaci, senza agitare la bandiera demagogica dei km di piste ciclabili per raggranellare consenso tanto facile quanto disinformato: non è solo una questione di tutela di ciclisti, per quanto priorità assoluta, ma un modo per iniziare a ragionare sulle reali esigenze di spostamento delle persone, e non più sulla gestione dei flussi di automobili.
Fonte: adnkronos
UniBike Bologna: a partire da sabato 2 marzo fino al 13 aprile, un ciclo di lezioni sul mondo della pedalata con escursioni e asta finale di bici usate.
Si chiama UniBike l’università della bicicletta nata a Bologna da un’idea dell'Associazione SalvaICiclisti Bologna per favorire l'uso del mezzo di trasporto meno inquinante e più salutare che c'è e per salvaguardare la vita e la sicurezza di chi lo utilizza. A livello nazionale, il movimento #salvaiciclisti, nato spontaneamente e indipendente da partiti e associazioni, si compone di tanti altri gruppi locali, totalmente autonomi e chiede alla politica interventi mirati per aumentare la sicurezza dei ciclisti sulle strade italiane. Tutto parte dall'iniziativa Cities fit for cyclists del Times e dal manifesto di 8 punti che viene ripreso dai blogger italiani e rilanciato in rete sotto il nome di #salvaiciclisti. UniBike Bologna organizza corsi di alta formazione di ciclismo urbano e mobilità nuova. I corsi sono dedicati a chi vuole andare in bici, ma non sa come cominciare; a chi già ci va ma vuole conoscere meglio il pianeta della bicicletta e a chi vuole una mobilità nuova e sostenibile a Bologna. Lo scopo? Avere sempre più ciclisti in città, che siano più cittadini e più consapevoli. Il ciclo di lezioni si terrà presso l'Urban Center Bologna - Sala Borsa - in Piazza del Nettuno, nei sabati 2, 9, 16, 23 Marzo - 6 e 13 aprile. La prima giornata prevede una lezione di guida e controllo della bici, gestione dell'equilibrio, efficienza, consapevolezza delle differenze tra varie tipologie di veicoli, comprensione dei meccanismi psicologici degli utenti motorizzati, spazi viabili alternativi alla sede stradale, conoscenza delle opportunità intermodali e si concluderà con un giro Pratico delle piste ciclabili di Bologna. Nei sabati successivi si parlerà di accessori opzionali per l'uso urbano, dotazioni di legge, abbigliamento, biciclette reclinate, di come riparare e manutenzionare le bici (con esercitazioni pratiche!) e di come insegnarlo ai bambini, ma si parlerà anche di città sostenibili, di energia, verranno presentati libri, insomma dopo questo ciclo di lezioni la bici e il suo mondo non avranno più segreti. Infine, la serie di giornate di studio si concluderà con un'asta di biciclette e con un una "ciclo-lotteria". L'iniziativa è organizzata in collaborazione con Urban Center Bologna - Ufficio Mobilità Reggio Emilia - Consulta della Bicicletta - SRM Reti e Mobilità - Bologna Pedonale - Monte Sole Bike Group - L'Altra Babele Studenti - Pedalalenta - A.S.D. Bitone - Legambiente – Pedalando.
Fonte: ilgiornaledellaprotezionecivile.itTutto quello che serve agli appassionati delle due ruote, punti vendita, assistenza, riparazioni e abbigliamento.