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Bicicletta, ecco un mezzo di trasporto dai numerosi vantaggi, non soltanto dal punto di vista ambientale. Se preferire la bici all'auto contribuisce a ridurre le emissioni inquinanti nelle nostre città, le pedalate quotidiane di andata e ritorno per recarsi al lavoro rappresentano un vero e proprio toccasana per la salute. 

Compiere movimento ed esercizio fisico con regolarità rappresenta un fondamentale pilastro per il nostro benessere. Secondo uno studio recente, risulta per noi più semplice ampliare il tempo dedicato al movimento nelle nostre giornate scegliendo un mezzo di trasporto dinamico per i nostri spostamenti, piuttosto che decidendo di iscriverci in palestra. A trarne vantaggio sono soprattutto i pendolari della bici, vale a dire coloro che ogni giorno pedalano per recarsi sul luogo di lavoro e lungo il tragitto di ritorno verso la loro abitazione, una volta conclusi gli impegni della giornata. Scegliere la bici come mezzo di trasporto principale aiuta a mantenersi in forma ed in salute e non presenta alcun costo economico aggiuntivo nel bilancio famigliare, al di là dell'eventuale acquisto del mezzo di trasporto. Secondo Takemi Sugiyama, esperto australiano alla guida di uno studio condotto di recente riguardo agli spostamenti sulle due ruote più ecologiche, scegliere la bici come mezzo di trasporto quotidiano rappresenta un vero e proprio esercizio vantaggioso per il nostro corpo, anche per coloro che compiono altre attività fisiche durante la settimana.
Lo studio in questione, pubblicato tra le pagine dell'American Journal of Preventive Medicine, si è svolto per una durata di quattro anni ed ha riguardato 822 persone adulte, evidenziando come coloro che si recavano regolarmente al lavoro in auto accumulassero peso in maniera maggiore rispetto a coloro che si dirigevano al lavoro in bicicletta o a piedi, sebbene svolgessero esercizio fisico regolare. Decidendo di optare per la bicicletta per recarsi al lavoro, o per raggiungere altri luoghi in cui ci si rechi ogni giorno o di frequente durante la settimana, sostituendo le due ruote più ecologiche all'auto, le opportunità di dedicarsi al movimento si incrementano naturalmente, a beneficio di tutto il corpo. Se dunque non si dispone di tempo a sufficienza per praticare regolarmente uno sport o un'attività fisica, muoversi in bici è l'alternativa migliore per mantenere il proprio corpo agile e forte più a lungo. 

Fonte: greenme.it

Martedì, 02 Aprile 2013 17:36

SINDACO E ASSESSORI IN BICI ELETTRICA

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Dalle "auto blu" alla bici elettrica, a San Donato arriva la rivoluzione green. Il comune di San Donato punta sulle “bipe”, le biciclette a pedalata assistita, come mezzo di spostamento dei politici locali e dipendenti dell’ente pubblico. 

La giunta locale ha dato infatti il via libera al progetto che, dietro finanziamento per il cinquanta per cento statale, porterà sindaco, assessori e funzionari della macchina amministrativa a pedalare, senza usufruire più di inquinanti auto blu.
In un’ottica di rispetto dell’ambiente e come segnale culturale a favore della mobilità sostenibile l’amministrazione comunale ha scelto di avvalersi di bicilette tradizionali, ma soprattutto biciclette elettriche. Il comune ha infatti approvato una convenzione per introdurre il bike sharing elettrico anche per gli utilizzi istituzionali, quindi per il personale interno.
L’acquisto iniziale è di dieci bici. La spesa è sostenuta a metà dal bilancio locale, con l’altro cinquanta a carico del Ministero dell’ambiente. In codice le biciclette elettriche sono definiti Epac. L’iniziativa del comune è connessa al Patto europeo dei sindaci per la riduzione delle emissioni atmosferiche e al Paes, il Piano d’azione per l’energia sostenibile per la riduzione entro il 2020 del venti per cento di anidride carbonica in atmosfera.
La prima stazione delle bici elettriche sarà sotto il municipio e farà da “auto blu” del sindaco. 

Fonte: milanotoday.it

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Alla scoperta della via Claudia Augusta: l'antico asse portante che collegava Pianura Padana e Bacino del Danubio. A duemila anni dalla sua realizzazione, l’antica strada romana Claudia Augusta è diventata un itinerario cicloturistico ed anche un percorso per trekking. Ogni anno 40.000 persone, soprattutto ciclisti, attraversano le Alpi ed il Tirolo ripercorrendo lo storico tracciato costruito dalle legioni romane e gustando le pietanze di allora. 

La Via Claudia Augusta, l’antica strada romana che da Altinum (l’attuale Quarto d’Altino) e dall’Adriatico portava fino al Danubio, rivive ora, dopo 2000 anni di storia, una nuova, fresca stagione. Con la fine dei conflitti e l’Europa finalmente unita è diventata un ponte che unisce e mescola culture, ambienti, emozioni; è un percorso-simbolo che attraversa tre nazioni dall’enorme varietà di paesaggio e di tradizioni, bellezze d’arte e specialità enogastronomiche, all’insegna di un turismo dal volto umano, giovane ed ecologicamente compatibile. Un itinerario che invita a lasciare a casa l’orologio, per vedere luoghi e paesaggi con un occhio nuovo, attento ai colori, alle sottili sfumature, ai profumi, al sapore della storia che intride qui ogni cosa. Oggi la ciclovia, in un percorso di quasi 700 chilometri, collega la Pianura Padana, Venezia ed il Delta del Po con Donauwörth in Baviera. Ma allora qual è il motivo che spinge tanti appassionati delle due ruote a valicare le Alpi lungo la Via Claudia Augusta? Presto detto. Per molti ciclisti questa è in assoluto la migliore possibilità per attraversare le Alpi da nord a sud e realizzare così un sogno accarezzato da tempo. Ma non solo. La Via Claudia Augusta ci riporta sulle tracce degli antichi Romani. Tutto cominciò nel 15 a.C., quando il generale romano Druso Maggiore iniziò a sistemare i sentieri disegnati da Celti, Reti ed Etruschi trasformandoli nella prima vera strada a cavallo delle Alpi. Ci vollero ben sessant’anni per portare a termine quest’opera immensa. La strada permetteva non solo una rapida mobilitazione di rinforzi militari, ma rappresentava anche un collegamento tra le popolazioni dell’Adriatico e della Pianura Padana con le genti del bacino danubiano, nella parte settentrionale dell’Impero. La Via Claudia Augusta diventò così uno dei più importanti assi culturali d’Europa. Oggi c’è anche una navetta attrezzata per trasporto bici e ciclisti oltre i passi. In tal modo la Via Claudia Augusta diventa il più facile valico alpino per appassionati delle “due ruote”. Con questi servizi il percorso cicloturistico sulle tracce dei romani è assolutamente adatto anche alle famiglie e agli over 60.

Tirolo: dove la Via Claudia Augusta sale in quota. Oggi la Via Claudia Augusta è uno degli itinerari cicloturistici più amati d’Europa. E a ragione, visto che i suoi 700 chilometri di tracciato rappresentano la via più facile per valicare le Alpi da nord a sud, attraverso zone climatiche diversissime, paesaggi naturali agli antipodi e tante persone che da secoli, ormai, danno il benvenuto ai viaggiatori in marcia lungo l’antica strada imperiale. Il tratto che attraversa il Tirolo è quello che raggiunge la quota più elevata e forse il più emozionante dell’intero viaggio. Perché è qui, tra le montagne tirolesi, che si valica la catena alpina e che si comprendono davvero le difficoltà estreme contro cui devono aver combattuto i Romani per realizzare questa strada.

L’avanzata delle e-bike. Sulla Via Claudia Augusta le biciclette elettriche a pedalata assistita stanno diventando sempre più protagoniste. Tutte le 230 strutture ricettive lungo l’itinerario della Via Claudia Augusta sono attrezzate per accogliere gli e-biker e offrire loro tutto il necessario per ricarica batterie e manutenzione. E per chi desidera attraversare le Alpi ancora più comodamente, in Tirolo sono in funzione delle apposite navette per il trasporto di bici e ciclisti in cima al Fernpass e al Passo Resia, i due tratti più faticosi. In carrozza postale lungo la via Claudia Augusta. Dalla primavera all’autunno è di nuovo possibile, su richiesta, viaggiare lungo la Via Claudia Augusta a bordo di una carrozza postale, fedele riproduzione di una berlina del 1811, che non mostra a prima vista la moderna tecnologia di cui è dotata. Freni a disco, ruote di gomma e luci elettriche fanno in modo che i passeggeri, nonostante la romantica atmosfera, si sentano più comodi dei viaggiatori dei tempi passati. A parte questo, la carrozza non si distingue da quelle utilizzate un tempo soprattutto lungo i tratti impervi della Svizzera, e come allora per costruirla fabbri e carrozzai hanno impiegato quasi 4.000 ore di lavoro. La berlina è dunque un modello di carrozza ideale per viaggiare lungo la Via Claudia Augusta. Per portare Voi e la carrozza a destinazione, è necessario un team di 4 persone. Gli 8 - 10 passeggeri trovano posto davanti sotto la tettoia, in cassetta, nello spazio per i viaggiatori e sulla panca. Gli otto – dieci passeggeri possono godersi tranquillamente dalla carrozza l’avventura del viaggio, i pittoreschi paesaggi e le innumerevoli testimonianze culturali, oppure partecipare attivamente dando una mano. In ogni caso, questo viaggio si rivelerà un’esperienza straordinaria. 

In cammino sulle tracce dei romani. La maggior parte degli antichi romani viaggiava a piedi. Per questo, a intervalli corrispondenti a un giorno di marcia, erano allestite stazioni nelle quali si poteva pernottare e rifocillarsi. Generalmente vi si trovava anche un piccolo impianto termale e un edificio sacro. Attenendosi a questo modello, è stato elaborato un itinerario escursionistico attraverso i più svariati paesaggi naturali e culturali che hanno influenzato nei secoli la Via Claudia Augusta. Centinaia di testimonianze di una storia movimentata e delle culture da essa influenzate attendono di essere scoperte. E non dimentichiamo le specialità culinarie e vini squisiti lungo tutto l’itinerario. I luoghi di pernottamento consigliati suddividono l‘itinerario in tappe giornaliere. Sul sito una lista di alloggi adatti agli escursionisti e molto altro ancora. Camminare lungo la Via Claudia Augusta significa raccogliere le impressioni più diverse e scoprire le proprie radici, ritrovando se stessi. 

Mangiare come 2000 anni fa. Il successo della Via Claudia Augusta sta nella sua autenticità. Il percorso di oggi, che ricalca fedelmente il tracciato originale, conduce i ciclisti attraverso storie e paesaggi naturali indimenticabili. Un viaggio nel passato della Roma imperiale che non manca di coinvolgere nemmeno il palato. Nel solo Tirolo sono 28 i ristoratori aderenti alla Via Claudia Augusta che offrono nel proprio menù pietanze regionali ispirate alla cucina di 2000 anni fa. “Abbiamo reinterpretato questi piatti sotto la guida di studiosi del campo”, spiega Christoph Tschaikner, portavoce della Via Claudia Augusta. “Non ne esistono più ricette dell’epoca. Ci siamo attenuti alle descrizioni originali dei piatti e, con l’aiuto degli storici, abbiamo riportato in vita quest’antica cucina”. Ed ecco che i cicloturisti hanno quindi l’opportunità di terminare la tappa del giorno in una locanda tirolese davanti a una zuppa d’orzo che avrebbero potuto gustare anche 2000 anni fa. “Si tratta di una cucina regionale e molto particolare”, continua Tschaikner, “Non è dissimile alla cucina araba odierna, fa uso di molte spezie, verdure e gioca con il gusto dolce e quello piccante”. 

Un 2013 ricco di novità. Oltre a queste autentiche avventure gastronomiche, nel 2013 i cicloturisti vivranno alcune grandi novità lungo la Via Claudia Augusta. Innanzi tutto l’antica strada imperiale sarà attrezzata di ulteriori 1000 indicazioni, permettendo a ogni ciclista di trovarsi sempre sulla strada giusta. 

Qualche prezzo. Sul sito sono anche prenotabili dei pacchetti-vacanza, per esempio quello di 5 giorni nella parte tirolese che comprende anche i pranzi nelle locande “romane” e un ricettario. La quota di 399 prevede quattro pernottamenti in hotel di seconda categoria i buoni pasto, il trasporto bagagli e le navette per superare i punti più faticosi. Il noleggio bici costa 50 euro (130 euro la e-bike). Il “pacchetto” più completo comprende un tour in bici di 11 giorni da Augusta al Lago di Garda con un costo di circa 1.100 euro. Altre info: www.viaclaudia.org. 

Fonte: estense.com

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Con "bicintreno" a pasquetta bici gratis sui treni regionali si rinnova collaborazione tra fiab e Trenitalia per giornata nazionale del trasporto integrato bici+treno aderisce anche "trenord" in Lombardia. A Bolzano bici gratis solo sui treni regionali veloci. 

Anche a Pasquetta di quest'anno, lunedì 1° aprile, tutti i ciclo escursionisti in tutte le regioni italiane potranno trasportare gratis la loro bicicletta al seguito su uno dei treni regionali abilitati al servizio. Centinaia le gite fuori porta con la formula bici+treno programmate sia dalle associazioni FIAB che da comitive di amici o semplicemente da singole famiglie. Come ogni anno anche quest'anno si rinnova la collaborazione tra la Federazione Italiana Amici della Bicicletta (Fiab) e Trenitalia per l'organizzazione della Giornata Nazionale "Bicintreno". Tutti coloro che vorranno fare un'escursione da soli o in gruppo, potranno viaggiare pagando il solo biglietto del passeggero: quello della bici per quel giorno sarà gratuito.
"La Divisione Passeggeri Regionale di Trenitalia, a seguito della richiesta della FIAB - si legge nella nota di Trenitalia - ha dato il proprio assenso allo svolgimento, per il giorno 1° aprile p. v. dell'edizione 2013 della Giornata Nazionale Bicintreno. In tale occasione, pertanto, come già avvenuto negli anni precedenti, sarà consentito, nel limite dei posti disponibili, ad ogni viaggiatore pagante, il trasporto gratuito della bici su tutti i treni del Trasporto Regionale abilitati al servizio bici al seguito". Precisiamo - prosegue la nota di Trenitalia - che anche Trenord aderisce all'iniziativa, mentre, in coerenza con quanto previsto dal relativo Contratto di Servizio, nell'ambito della Provincia Autonoma di Bolzano la suddetta agevolazione sarà concessa solo sui treni Regionali Veloci. Dell'iniziativa il Gruppo Ferrovie dello Stato provvederà a dare informazione alla clientela attraverso il sito internet aziendale e con un apposito comunicato stampa. Nelle biglietterie delle principali stazioni sarà, inoltre, affissa una locandina informativa".
Giacomo Scognamillo, consigliere nazionale FIAB e responsabile dei rapporti con le società ferroviarie per l'intermodalità dichiara: " Siamo ovviamente soddisfatti per la rinnovata collaborazione con Trenitalia, anche se solo limitatamente ad una giornata. Siamo certi che Trenitalia farà di tutto per sensibilizzare le sale operative regionali a mettere in circolazione, in quel giorno, materiale rotabile più adeguato al trasporto del maggior numero di biciclette e il proprio personale affinchè, a seguito della prevista maggior affluenza di comitive di cicloturisti con bici al seguito, presti la massima collaborazione".
In alcune regioni come Puglia, Basilicata, Campania, Marche e Liguria, il trasporto gratuito della bici sui treni regionali nei soli fine settimana o tutti i giorni già avviene tutto l'anno grazie ad accordi particolari raggiunti localmente tra le direzioni regionali di Trenitalia e le Regioni interessate. 

Lello Sforza
Ufficio Stampa FIAB onlus
(Federazione Italiana Amici della Bicicletta)
Tel. +39 3200313836 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
La bicicletta fa bene al cuore e alla circolazione. 

Fonte: Fiab

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Con "bicintreno" a pasquetta bici gratis sui treni regionali si rinnova collaborazione tra fiab e Trenitalia per giornata nazionale del trasporto integrato bici+treno aderisce anche "trenord" in Lombardia. A Bolzano bici gratis solo sui treni regionali veloci. 

Anche a Pasquetta di quest'anno, lunedì 1° aprile, tutti i ciclo escursionisti in tutte le regioni italiane potranno trasportare gratis la loro bicicletta al seguito su uno dei treni regionali abilitati al servizio. Centinaia le gite fuori porta con la formula bici+treno programmate sia dalle associazioni FIAB che da comitive di amici o semplicemente da singole famiglie. Come ogni anno anche quest'anno si rinnova la collaborazione tra la Federazione Italiana Amici della Bicicletta (Fiab) e Trenitalia per l'organizzazione della Giornata Nazionale "Bicintreno". Tutti coloro che vorranno fare un'escursione da soli o in gruppo, potranno viaggiare pagando il solo biglietto del passeggero: quello della bici per quel giorno sarà gratuito.
"La Divisione Passeggeri Regionale di Trenitalia, a seguito della richiesta della FIAB - si legge nella nota di Trenitalia - ha dato il proprio assenso allo svolgimento, per il giorno 1° aprile p. v. dell'edizione 2013 della Giornata Nazionale Bicintreno. In tale occasione, pertanto, come già avvenuto negli anni precedenti, sarà consentito, nel limite dei posti disponibili, ad ogni viaggiatore pagante, il trasporto gratuito della bici su tutti i treni del Trasporto Regionale abilitati al servizio bici al seguito". Precisiamo - prosegue la nota di Trenitalia - che anche Trenord aderisce all'iniziativa, mentre, in coerenza con quanto previsto dal relativo Contratto di Servizio, nell'ambito della Provincia Autonoma di Bolzano la suddetta agevolazione sarà concessa solo sui treni Regionali Veloci. Dell'iniziativa il Gruppo Ferrovie dello Stato provvederà a dare informazione alla clientela attraverso il sito internet aziendale e con un apposito comunicato stampa. Nelle biglietterie delle principali stazioni sarà, inoltre, affissa una locandina informativa".
Giacomo Scognamillo, consigliere nazionale FIAB e responsabile dei rapporti con le società ferroviarie per l'intermodalità dichiara: " Siamo ovviamente soddisfatti per la rinnovata collaborazione con Trenitalia, anche se solo limitatamente ad una giornata. Siamo certi che Trenitalia farà di tutto per sensibilizzare le sale operative regionali a mettere in circolazione, in quel giorno, materiale rotabile più adeguato al trasporto del maggior numero di biciclette e il proprio personale affinchè, a seguito della prevista maggior affluenza di comitive di cicloturisti con bici al seguito, presti la massima collaborazione".
In alcune regioni come Puglia, Basilicata, Campania, Marche e Liguria, il trasporto gratuito della bici sui treni regionali nei soli fine settimana o tutti i giorni già avviene tutto l'anno grazie ad accordi particolari raggiunti localmente tra le direzioni regionali di Trenitalia e le Regioni interessate. 

Lello Sforza
Ufficio Stampa FIAB onlus
(Federazione Italiana Amici della Bicicletta)
Tel. +39 3200313836 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
La bicicletta fa bene al cuore e alla circolazione. 

Fonte: Fiab

Mercoledì, 27 Marzo 2013 14:59

EUROPA. CAPITALI A TUTTA BICI

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Da Parigi a Vienna, da Amsterdam a Linz, guida alle grandi (e medie) città europee a misura di esplorazione a due ruote. Anche grazie a formule di noleggio sempre più sofisticate. 

«La vita è come andare in bicicletta. Per mantenere l'equilibrio devi muoverti». Lo diceva Albert Einstein in una lettera al figlio Eduard, nel 1930. Noi potremmo aggiungere che per dare anche più equilibrio ad una vacanza, vale la pena andare su due ruote. In punta di pedale si arriva veramente ovunque e si scoprono le città in maniera ravvicinata. Ecco le nostre mete in Europa dove questo economico mezzo di trasporto è non solo protagonista ma anche molto amato, tanto che ci sono persino hotel a misura di "turista-ciclista". 

Parigi
Nella Ville Lumière tutto è all'insegna della ecologia e dei ritmi lenti e si moltiplicano le piste ciclabili: 371 chilometri (è in progetto di aumentare il numero fino a 600 chilometri entro fine anno). Utilizzare questo servizio è semplicissimo dato che ci sono molte stazioni per il noleggio sparse per la città ed è possibile acquistare ticket giornalieri o abbonamenti. Inoltre, durante i weekend, alcuni quartieri come Montmartre, il canale Saint-Martin e le vie lungo la Senna, solitamente riservati al transito di veicoli a motore, si trasformano in vie per altri mezzi di trasporto (non solo la bici, ma anche skateboard e roller). Ogni venerdì sera dall'Hôtel de Ville parte un originale tour gratuito per le strade illuminate. Si replica ogni terza domenica di ogni mese alle 10.30. Tutti gli altri giorni le guide di Paris à Vélo c'est sympa accompagnano i ciclisti in percorsi insoliti alla scoperta di scorci fioriti, atéliers di artisti, cortili nascosti e angoli di città lontani dal traffico. Alla bicicletta provvede Vélib, la formula self service con un parco bici che conta ben 10648 "vetture". Per i più pigri Paris Charms & Secrets propone circuiti romantici a bordo di bici elettriche.
Info: www.franceguide.com.

Valencia
Nella città tra le più verdi d'Europa, andare in bicicletta permette di entrare a contatto con un arcobaleno di colori. Ad iniziare dai giardini del Turia, dove tra un'infinità di alberi e prati, campi da gioco e fontane, si snodano diverse piste ciclabili (10 chilometri). Si va dalla zona del mare fino al Bioparc, una delle attrazioni imperdibili della città spagnola. Un luogo all'aperto senza gabbie ma con barriere naturali, che dà la possibilità di attraversare la savana africana, la foresta equatoriale e il cuore del Madagascar e di conoscere da vicino gli animali che vivono in questi luoghi e gli ultimi nati del parco: la piccola figlia della giraffa "Ramses" e il baby gorilla "Ebo". Con Doyoubike, BEbike e  Valencia Bikes è possibile noleggiare la propria bicicletta con tariffe a partire da 1,90 euro. La sera si può raggiungere Plaza de la Virgin, con la fontana illuminata e si può fare una sosta golosa in uno dei tanti ristoranti che propongono la paella, il piatto valenciano per eccellenza. Tra questi Orio Restaurant, tapas bar tipico, specializzato in "pinchos", stuzzichini su una base di pane.
Info:
www.turisvalencia.es. 

Linz e Vienna. Austria
I ciclisti a Linz hanno sempre la precedenza agli incroci e questo fa capire l'importanza di questo mezzo nella cittadina austriaca. Tutto il centro cittadino di Linz ha corsie ciclabili, semafori per ciclisti e maniglie per sostenersi ai semafori (in modo da non appoggiare i piedi a terra). Ci sono, inoltre, due officine fisse per piccole sistemazioni della bici (mercato Uhrfahr e ingresso del vecchio municipio) con chiavi a frugola, pompe, kit per riparazione della camera d'aria, cacciavite. Nel vecchio municipio sono a disposizione 55 armadietti ad uso dei ciclisti: si possono lasciare gratuitamente le proprie cose e recuperarle durante la giornata. Una buona idea per chi non vuole portarsi dietro tutto il giorno pesi o borse. Sempre gratuitamente ci sono trailer (Carrettini) per trasportare bambini, animali o la spesa. Con la bici si va ovunque, si fa facilmente amicizia, si scoprono angolini deliziosi, si fa sosta in locande dove gustarsi una buona birra artigianale o uno sciroppo di sambuco fatto in casa. Linz, inoltre, è il cuore della pista ciclabile del Danubio, punto centrale del tratto più scenografico della ciclovia, quello tra Passau, in Germania, e Vienna. Sono circa 330 chilometri da percorrere in cinque, sette, dieci, quattordici giorni. Lungo il tragitto ci si ferma in monasteri e chiesette, si assapora la cucina locale e l'ospitalità di fattorie, alberghi a misura di ciclisti o splendi wellness hotel. Le offerte sono tante e a misura di tutte le tasche.
Anche Vienna è a misura di ciclisti: oltre 1.000 km di piste ciclabili e corsie preferenziali. Una bella esperienza è la ciclabile panoramica del Ring, che lungo il maestoso viale, largo fino a 56 metri, costeggia il centro storico, toccando alcune fra le più importanti attrazioni della capitale, tra cui Hofburg, il palazzo imperiale asburgico, il museo delle Belle Arti e quello di Storia Naturale con in mostra grandi scheletri di dinosauri (partenza e arrivo dal ponte Marienbrücke, in un itinerario di 5 chilometri. Le biciclette possono essere noleggiate presso uno dei circa 60 bike-terminal in posizione centrale, di solito nelle prossimità delle stazioni metropolitana, e restituite in qualsiasi altro bike-terminal. Per il noleggio bisogna acquistare una Citybike Tourist Card (€ 2) con cui si può ritirare la bici. La prima ora è gratuita 

Amsterdam
La città delle biciclette d'Europa. Così è chiamata Amsterdam per l'elevato numero di bici in circolazione. I numeri parlano da soli. Si conta che i 750.000 abitanti di Amsterdam abbiano più di 600.000 bici. Un record. Anche la rete di piste ciclabili è piuttosto estesa: circa 400 km, di cui 150 km a senso unico e 250 a doppio senso. Ci sono ben 120 bici d'acqua (pedalò) e esiste perfino un coordinatore per l'utilizzo della bicicletta in costante contatto con l'associazione dei ciclisti e dei quartieri, per garantire sempre sicurezza e comodità. Ovunque si possono noleggiare e c'è anche un grande parcheggio, il "Fietsflat", un edificio di quattro piani (costa circa € 1 al giorno per bici) dove il colpo d'occhio è su una marea di modelli e colori. Certo bisogna fare molta attenzione, soprattutto nell'attraversare. I ciclisti non si fermano mai e vanno sempre velocemente. Anzi, si infastidiscono non poco se qualche pedone "taglia" loro la strada. Vale la pena percorrere il più lungo ponte ciclabile del mondo con una lunghezza totale di 780 metri sul Rijnkanaal, un ponte sospeso con un'arcata di 164 metri. È accessibile solo per pedoni e ciclisti e unisce la "terra ferma" di Amsterdam con il quartiere di Ijburg ricco di isole. Gli abitanti lo chiamano "Palingbrug" (ponte dell'anguilla) per le sue linee serpeggianti. E pedalando si può percorrere la cerchia dei canali, iscritti nel Patrimoni Mondiale dell'Unesco, che quest'anno festeggiano i 400 anni dalla creazione. Ricco il calendario di eventi per i festeggiamenti. Da non perdere una visita al Museo Het Grachtenhuis che, attraverso una mostra multimediale e interattiva (in italiano, con spiritose voci nel dialetto milanese, pugliese, romano) illustra la storia di questi affascinanti navigli. Uno speciale pacchetto lo propone Funactive, in una formula bici più barca. Circa 70 km di facile percorso (4 giorni/3 notti, con guida), attraversando un tappeto colorato di tulipani. Sosta per visitare un mulino a vento (da 379 euro per persona). Anche Klm offre voli a prezzi speciali per la primavera per raggiungere la capitale olandese (in aprile riapre il Rijksmuseum, mentre il primo maggio riapre il Museo Van Gogh).
Info:www.holland.com. 

Malmo
A Malmö, a detta delle mamme, i piccoli iniziano a pedalare forse anche prima di camminare. Una ironia che però testimonia quanta attenzione ci sia verso le due ruote. Nella terza città per importanza in Svezia, affacciata sul Mar Baltico e collegata alla capitale danese Copenaghen, in soli 20 minuti, tramite il ponte sullo stretto di Öresund, gli abitanti si muovono quasi esclusivamente in sella ai loro velocipedi, bambini compresi. Ben 430 chilometri di ampie ciclabili e numerosi ponti dedicati alla mobilità dolce. Così non ci si può lasciare sfuggire l'occasione di prendere una bici a noleggio. Del resto, pedalare è il modo migliore per visitare questa città (nella regione della Scania), che si lascia misurare a giri di ruota, nonostante sia una delle aree metropolitane più dinamiche ed estese del Nord Europa. Quartieri riqualificati, vecchie strutture recuperate e grande attenzione all'ambiente e alla sostenibilità: questo il segreto del make-up di Malmö. La prima tappa non può che essere il quartiere medievale, che si dirama dalla piazza grande di Stora Torget e dalla piazzetta medievale di Lilla Torg, cinta dalle caratteristiche case quattrocentesche a graticcio. Altra zona, altra atmosfera. L'area industriale, Västra Hamnen, che, un tempo, ospitava i cantieri navali della Kockums, costituisce la "città del domani", con edifici dotati di spazi per la raccolta differenziata e fa uso di biogas prodotto come risorsa energetica. Questo moderno e affascinante quartiere, che guarda al mare, è ad alto tasso di vivacità, attorno al celebre Turning Torso. È un titanico grattacielo "a spirale" di 190 metri di altezza e 54 piani (con una torsione di 90° gradi dalla base alla cima), opera dell'architetto spagnolo Santiago Calatrava che si è ispirato proprio ad un torso umano. Rappresenta il simbolo cittadino e si staglia in tutta la sua altezza sull'orizzonte piatto di Svezia e Danimarca. La zona è invasa da centinaia di persone sedute a prendere il sole lungo i gradini che danno sul lungomare. Alla sera, invece, si ritrovano per frequentare i numerosi ristoranti, caffé, bar e locali notturni moderni. Ovunque una marea di bici parcheggiate.
Info:www.visitsweden.com. 

Helsinki
La capitale finlandese è una "metropoli tascabile" (come la definiscono gli stessi abitanti) che ha i suoi punti di forza nella tecnologia, nel design e nella natura. È questo il periodo migliore per visitarla, complici temperature più alte, per girare comodamente in maniera sostenibile (è completamente pianeggiante), con la luce che non finisce mai (il sole nordico soprattutto in estate splende 19 ore su 24). La luminosità cambia di continuo, accende di riflessi ogni cosa e mostra un volto sempre nuovo di negozi, gallerie, case atelier, boutique. In centro si trovano delle citybike gratuite dietro pagamento di un piccolo deposito che poi viene restituito. La maggior parte delle attrazioni turistiche di Helsinki è comodamente raggiungibile e ci sono numerosi parchi, tra cui quello intitolato a Jean Sibelius (sulla via Mechelininkatu), compositore di spicco dell'identità nazionale. Esistono, inoltre, dei veri e propri circuiti, 27 in totale, la cui distanza varia tra i 12 e 25 chilometri, pensati per scoprire la città (peccato che solo 4 siano anche in inglese). Se non vi sentite così sicuri di girare la città da soli, ci si può affidare a Helsinki Cityride che propone un Gran Tour di Helsinki, che si percorre in tre ore, al costo di 39 euro, nolo della bicicletta compreso. Anche i mezzi pubblici sono attrezzati per ospitare le due ruote: nell'area urbana il trasporto è gratuito. Per una sosta golosa e recuperare energia puntate a piazza del Mercato, Kauppatori, a due passi dal porto. Sotto i tendoni dei chioschi, si può ordinare una famosa ciambella munkki, molto zuccherata.
Info:www.visitfinland.com. 

Fonte: viaggi.repubblica.it

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