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Martedì, 19 Marzo 2013 10:26

CRITICAL MASS. NOI SIAMO IL TRAFFICO

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Memori Editrice per i 20 anni del movimento dei biker pubblica Critical Mass. Noi siamo il traffico. Un manuale per la riappropriazione di spazi urbani – gemello di quello uscito in contemporanea negli Stati Uniti – che ruota intorno alla parola magica di Chris Carlsson, fondatore e ambasciatore globale del movimento dei ciclisti di massa critica, ispiratori su due ruote di una filosofia nuova e rivoluzionaria dello stare in città, per strada e con gli altri. 

I critical massers o biker sono tanti, sono trendy e trasversali e occupano tutti i gradini della scala sociale. Fanno rete su web, non hanno guru, né leader, o almeno così dicono. Hanno in comune tre cose: l’amore per la bicicletta, l’amore per l’ambiente e l’odio per il traffico. Si ritrovano nelle ciclofficine, dove costruiscono i loro mezzi di trasporto o li riparano e si radunano almeno una volta al mese per pedalare tutti insieme e fare massa critica – da qui appunto il nome – contro gli abusi delle auto, l’inquinamento che esse producono e il male di vivere urbano.
La casa editrice Memori con Critical Mass. Noi siamo il Traffico ha voluto dare voce ai ciclisti di tutto il mondo che si riconoscono nel movimento, raccogliendone le appassionate testimonianze, gli ideali, le esperienze: da San  Francisco, dove massa critica è nata, a Quito, in Ecuador, dove i ciclisti sono arrivati a ottenere fondi dal governo per ridisegnare a misura umana lo scenario urbano, a Città del Messico, a Buenos Aires, New York, Londra, Parigi e altre metropoli, fino a Milano, Napoli e Roma.
Al di là dei luoghi geografici, delle visioni e delle strategie, quel che emerge dal racconto di ciascuno è la speranza di cambiare con l’arma del pedale il "modello di spostamento costruito intorno all’automobile e ciò che ne deriva: stress, frustrazione…, ingombro, separazione dagli altri, irritazione, rabbia latente, inquinamento… fino alle conseguenze meno ovvie, cioè la costruzione di quartieri cittadini sempre più lontani dal centro e mal serviti dal servizio pubblico perché ‘tanto c’è la macchina’: un cane che si morde la coda, una catena di schiavi", scrive nell’introduzione al libro Paolo Bellino, giornalista ADN Kronos e più conosciuto dai ciclisti italiani come Rota Fixa. "La massa – spiega – vuole spezzare questa catena mostrando ciò che potrebbe essere e ancora non è: una città libera dalle lamiere spesso vuote delle automobili e una vita normalmente svolta semplicemente utilizzando il mezzo di spostamento più ingegnoso e più semplice mai inventato dall’uomo: la bicicletta". 

CRITICAL MASS
NOI SIAMO IL TRAFFICO
A cura di Chris Carlsson, Lisaruth Elliot, Adriana Camarena
Introduzione di Paolo Bellino
Edizioni Memori
1ª edizione dicembre 2012.
Pagg. 256. Euro 15,00

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Da Santa Margherita Ligure a Paraggi, alla piazzetta di Portofino, a Camogli , ma anche Ruta e San Rocco. È il Tigullio che, con il nuovo servizio di bike sharing presentato in mattinata nella seicentesca Villa Durazzo, a Santa Margherita Ligure, apre gli angoli più suggestivi dell’area Parco di Portofino a turisti e residenti in un modo nuovo: pedalando in bicicletta. 

Con una sessantina di mezzi a due ruote a pedalata “assistita” da un motore elettrico e una decina di ciclo stazioni di posteggio dislocate nelle varie località e accessibili 24 ore su 24, il servizio Portofino Park&Bike nato su iniziativa dei comuni di Santa Margherita Ligure e Camogli e l’Ente Parco di Portofino che sarà inaugurato sabato prossimo, 23 marzo 2013, per l’assessore regionale Renata Briano “è una forma di mobilità sostenibile per il turismo all’aria aperta destinata in futuro a trovare seguaci anche negli altri parchi della Liguria. Portofino Park&Bike, ha aggiunto la Briano, è infatti una iniziativa di grande prestigio per tutto il comparto eco-turistico ligure”.
Il servizio, che partirà in modo sperimentale, è gratuito per la prima mezz’ora, con un costo di un euro all’ora per quelle successive, ma con una serie di convenienti abbonamenti settimanali, mensili anche per famiglie. Il progetto di bike sharing, gestito da Santa Progetti, costa circa 400 mila euro, di cui 300 mila frutto di un finanziamento del Ministero dell’Ambiente. Il sindaco di Santa Margherita Roberto De Marchi ha annunciato di aver fatto già la propria scelta: “Visto che una postazione sarà nella piazza del comune, userò la bicicletta come taxi”.
Dopo che il sindaco, nel 2009, donò l’auto blu al comune di Popoli, in provincia di Pescara, colpito dal terremoto dell’Abruzzo, nasce ora in Liguria la “bicicletta blu”. 

Fonte: genova24.it

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Compratevi una bicicletta!” il libro di Federico Del Prete, che uscirà (contrariamente a quanto riportato nel video), il 28 marzo prossimo.

Scendi dalla macchina e monta in bicicletta: scoprirai un mondo nuovo, darai una svolta alla tua vita. A metà tra guida pratica e saggio semiserio, “Compratevi una bicicletta” riesce pienamente nel suo intento: convincervi che l’auto fa male. Con l’auto spendi e ingrassi; con la bici risparmi e sei in forma. Non ci credi? Leggi questo libro! Un motociclista convinto si trasferisce da Roma a Milano e si converte alla bicicletta. Partendo dalla propria esperienza e dalle due metropoli messe a confronto nei loro vizi e virtù sulla mobilità, Federico Del Prete ci insegna ad affrancarci dall’uso compulsivo della macchina, abbracciando in modo liberatorio e costruttivo la mobilità ciclistica; spiega come liberarsi definitivamente delle spese per l’automobile investendo in una bicicletta solida ed efficiente; con un linguaggio caustico e dissacrante, mette in evidenza le anomalie di comportamento che regolano la mobilità individuale di base nelle grandi città. Non soltanto attraverso dati statistici e prove scientifiche, ma anche dando voce a dialoghi e ad aneddoti raccolti sia dall’esperienza dell’autore sia dalla cronaca, questo libro dimostra come l’uso indiscriminato della viabilità a motore non sia più sostenibile e appartenga a un mondo già vecchio. È ora di cambiare. 

Fonte: ediciclo.it

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“Compratevi una bicicletta!” il libro di Federico Del Prete, che uscirà (contrariamente a quanto riportato nel video), il 28 marzo prossimo.  Scendi dalla macchina e…
Giovedì, 14 Marzo 2013 12:43

LA SCUOLA E LA BICI CONTRO L'INQUINAMENTO

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A scuola? Meglio andarci in bici. Saranno 400 gli studenti che dal prossimo 21 marzo prenderanno parte al progetto promosso da Comune e Bicinsieme a favore della due ruote e della mobilità sostenibile. 

Dal prossimo 21 marzo per gli studenti della don Milani, San Vitale e dell'istituto Puccini la sfida sarà arrivare in classe servendosi della bici, contribuendo così ad abbattere l'inquinamento e promuovendo l'uso della due ruote. Torna per il settimo anno il progetto “Biciantismog” promosso dal Comune di Parma e l'associazione Bicinsieme, con la collaborazione di Infomobility. Fino al 21 maggio tutti in sella dunque, totalizzando più viaggi possibile, in una vera e propria gara verde. I 400 ragazzi che prenderanno parte all'iniziativa riceveranno una scheda dove appuntare un bollino rosso ogni volta che useranno la bici, o cammineranno, per andare a scuola. A fine maggio un premio per tutti, ma i migliori - nelle edizioni passate c'è chi ha riempito tutta la scheda - avranno ulteriori premi e riconoscimenti. Al progetto - indirizzato a elementari e medie - parteciperanno le 17 classi della scuola Don Milani, cinque/sei classi della Iacopo San Vitale e le prime classi medie ed elementari del comprensivo Puccini. L'iniziativa - come illustrato dal presidente dell'associazione Andrea Mozzarelli - rientra nel progetto europeo “Asmartbike” e mira a promuovere l'uso della bicicletta così da ridurre l'inquinamento. “L'obiettivo è educare e abituare i ragazzi all'uso della mobilità sostenibile, utilizzando negli spostamenti, la bici”. Ulteriore cappello all'evento sarà la presenza, sabato 16 marzo al Puccini, dello scrittore-ciclista Emilio Rigatti, fondatore della filosofia dello spostarsi in modo lento, e autore de “La strada per Istanbul”, narrazione del viaggio a due ruote - insieme a Paolo Rumiz e Francesco Tullio Altan - da Triste a Istanbul.
La mobilità sostenibile - spiega l'assessore all'Ambiente Gabriele Folli - interessa molto quest'Amministrazione. Stiamo cercando di fare tutto il possibile, compatibilmente con il bilancio, per spostare verso l'uso del trasporto pubblico e di mezzi come la bicicletta, che vogliamo far crescere proprio partendo dalla nuove generazioni”. 

Fonte: Raffaele Castagno di parma.repubblica.it

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Brescia è una città di ciclisti. Una ricerca condotta da Amici della Bici e Regione Lombardia, conferma la tendenza. In città quindici biciclette ogni cento automobili. In provincia gli «Amici» aprono sezioni a Pompiano e Borgosatollo. 

A testimoniare la passione dei bresciani per le due ruote sostenibili sono i numeri in continuo aumento degli iscritti agli Amici della Bici, l'associazione ciclo-ambientalista fondata nel 1989 da Corrado Ponzanelli e presieduta da Giorgio Guzoni, che oggi ha aperto due nuove sedi distaccate a Borgosatollo e Pompiano. Secondo i dati di uno studio condotto in collaborazione con Regione Lombardia, sono oltre 20 mila i passaggi quotidiani di ciclisti che entrano ed escono da uno dei quattro punti di monitoraggio cittadini. In città la media è più che positiva, con il passaggio di 15 biciclette ogni 100 automobili. Se si considera che a Bolzano, la città più virtuosa d'Italia in fatto di biciclette, la percentuale è di 22 a 100, «ci si rende conto della grande e crescente passione dei bresciani per la bicicletta». Passione che in città trova una rete di strutture ad essa dedicate: prima fra tutte BiciMia, che solo nello stallo della Stazione ferroviaria ha media di 171 operazioni giornaliere in quattro ore di rilevazione, ma anche le decine di rastrelliere sparse in giro per la città e l'innovativa pensilina della Stazione che permette di parcheggiare il proprio mezzo in tutta sicurezza. Un modello comunque migliorabile. Specie nell'intermodalità tra la nuova metropolitana e le biciclette. Per gli Amici della Bici sarebbe sufficiente intervenire in tre direzioni: innanzitutto «lasciare libero l'accesso delle bici ai treni del Metrobus senza limitazioni orarie (al massimo mezz'ora durante l'orario di punta del mattino), ma anche istallare nuove postazioni di BiciMia all'interno dei quartieri, specie dove la distanza dalla prima fermata del Metrobus richiede 15 o 20 minuti di strada a piedi». A ciò andrebbero aggiunto "un ulteriore implemento delle rastrelliere vicino alle stazioni metropolitane, magari con la videosorveglianza". Oltre ai suggerimenti rivolti alle istituzioni, gli Amici della Bici per il 2013 propongono un calendario di eventi ricco di possibilità e calibrato sulle esigenze dei più allenati ma anche di chi non può e non vuole fare troppa fatica. Si va dalla gita alla scoperta delle superstiti mura bresciane e delle torri cittadine organizzata in collaborazione con gli Amici della Fondazione Civiltà Bresciana (17 marzo) al percorso Gimondi Bike e Montisola (28 aprile) fino alle più impegnative gite in Val Valeriana (26 maggio), Val Brembana (9 giugno) e Val Rendena 825 agosto). Il programma completo delle manifestazioni è consultabile sul sito www.amicidellabicibrescia.it. Tra le iniziative dell'associazione anche una raccolta fondi per sostenere il progetto della Fiab in aiuto ai terremotati dell'Emilia Romagna che prevede la realizzazione "di una pista ciclabile che unisca i comuni terremotati e si colleghi alla già esistente ciclopista del sole", ha ricordato il vicepresidente bresciano Gianni Busecchian. Ma non è tutto. Nelle scorse settimane gli Amici della Bici di Brescia hanno lanciato una nuova campagna per il recupero di tutte le biciclettine, seggiolini o carrellini che i bambini non utilizzano più e che, invece, se donati all'associazione "potranno essere riutilizzati dai figli e dai nipoti dei nostri associati". 

Fonte: Elisabetta Bentivoglio di bresciaoggi.it

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