Tutto quello che serve agli appassionati delle due ruote, punti vendita, assistenza, riparazioni e abbigliamento.
La manifestazione si è tenuta ieri ed ha avuto un grande successo sia di partecipanti sia di pubblico. Una grande partecipazione per la solidarietà da parte di medici, infermieri e tecnici: in prima fila Massimo Corona, direttore amministrativo della Asl e Franco Testore, primario di oncologia, il quale ha spiegato: «Abbiamo pedalato sulle strade che tutti i giorni copre il Pulmino Amico per portare i pazienti dalle loro case al Massaia e lo abbiamo fatto stando in gruppo, così come i percorsi di malattia al Massaia li decidiamo in équipe».
Oltre a molti cicloamatori, la "Pedalatamica" ha raccolto malati, ex pazienti e un buon numero di ragazzini: 30 gli adolescenti tra gli 8 e i 12 anni. Il gruppo più numeroso (34 partecipanti) è stato quello del Pedale Canellese. A sensibilizzare sul tema del volontariato oncologico anche la manifestazione sportivo-amatoriale "Ciclotappo Amico" che si è svolta, sabato pomeriggio, nella piazza interna del Massaia. Il ricavato, quest'anno va alle casse dell'Astro, che gestisce il Pulmino Amico.
Fonte: quotidianopiemontese
Stabilito un percorso , con un punto d'incontro, tappe intermedie e punto di arrivo (in questo caso la scuola Monterisi), il Bicibus vedrà gli alunni partecipanti percorrere il tragitto casa-scuola in bici.
Inserito nel progetto "La Strada", promosso dall'Assessorato ai Trasporti della Regione Puglia e che vede coinvolti il 2° ed il 1° Circolo Didattico, il Bicibus a Bisceglie è stato organizzato dalle associazioni locali Biciliæ, Moviplan, Legambiente e Zona Effe/Cea.
A livello nazionale, Il Bicibus è un progetto sviluppato in molte città italiane dalla FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta).
In Italia il 15% degli spostamenti urbani non supera 1 Km e il 40% non supera i 2 Km (dati ISFORT). Ogni auto, che trasporta generalmente il solo conducente, circola solo per due ore al giorno. Nelle altre 22 ore rimane parcheggiata. L'Italia ha il più alto indice di motorizzazione privata in Europa (62%) e oltre l'83% degli italiani usa l'auto per spostarsi (dati EUROMOBILITY).
A Bisceglie i dati non sono difformi. Tanti sarebbero i concittadini disponibili a non usare l'automobile, risparmiando anche parecchio sul bilancio familiare, se ci fossero valide e concrete alternative possibili.
Il Bicibus è quindi un importante esperimento di mobilità ciclistica nel tragitto casa-scuola, che promuove fortemente la bicicletta come strumento fondamentale di trasporto per tutti gli studenti.
L'auspicio delle associazioni promotrici è che l'utilizzo della bici diventi sistematico, andando così a produrre molteplici risultati positivi:
decongestionamento del traffico automobilistico, problema che si acuisce nei pressi delle scuole cittadine;
momento di socializzazione e di attività ludico/sportiva per studenti e genitori;
incentivazione alla cultura della sostenibilità ambientale e della sicurezza stradale.
Maggiori info sul sito della Fiab
Una passione praticata per molti anni nel laboratorio personale, legata alla volontà di offrire un servizio nuovo, pensato al fine di "calzare a pennello" le diverse esigenze degli sportivi e degli appassionati di bici (da corsa o mountain bike) unito ad un'esperienza pluriennale maturata sul campo, o meglio, sul 'tracciato'.
"Avviare un'attività in tempi duri come quelli che stiamo vivendo è una scommessa – afferma Renzo Alfier – ma partiamo da una buona base e abbiamo degli obiettivi ambiziosi, forti della professionalità e competenza artigianale che abbiamo acquisito negli anni. Dal design alla personalizzazione fino alla produzione le biciclette vengono disegnate e curate per rispondere alle diverse esigenze della clientela e ai diversi budget".
Una curiosità che rende ancora più singolare il nuovo negozio è il progetto eco-friendly, pensato per valorizzare il territorio circostante e dare un'ulteriore possibilità al turismo sostenibile: "abbiamo attivato un servizio di affitto di bici assistita, una mountain bike di alta qualità con autonomia di 60/80 km: uno spunto per lasciare a casa l'auto e per muoversi in sinergia con l'ambiente circostante.
Un servizio – sottolinea Alfier – pensato soprattutto per promuovere il turismo in luoghi come Asolo ed il territorio degli Ezzelini che meritano l'attenzione anche dei residenti, un modo accessibile anche ai non professionisti e sostenibile per scoprire nuove mete da soli o in compagnia".
Fonte: oggitreviso.it
I lavori erano stati promossi da Anci, Legambiente, Fiab e #salvaciclisti con la collaborazione del Comune di Reggio Emilia e si sono avvalsi della collaborazione di un Comitato scientifico composto da esperti in campo nazionale ed internazionale. La manifestazione si è chiusa con un documento, un "Libro di impegni" per le amministrazioni che sintetizza le proposte avanzate durante i lavori a favore di una mobilità più sostenibile: la riduzione al limite dei 30 chilometri orari della velocità urbana, il rafforzamento degli investimenti sul trasporto pubblico e sulle infrastrutture minori e gli spazi a servizio di ciclisti e pedoni, il dimezzamento della mortalità causata da incidenti in ambito urbano, la creazione di una rete di slow cities impegnate a promuovere una nuova filosofia di mobilità nelle città e a continuare il confronto e lo scambio di idee e best practice, l'introduzione di corsi di mobilità ciclistica nelle scuole, il ridisegno delle città mettendo al centro della pianificazione pedoni e ciclisti.
Tra le proposte una ci è sembrata molto interessante, anche se per certi versi sorprendente: diminuire le piste ciclabili in città a favore della moderazione del traffico. Ad avanzare la proposta è stato Matteo Dondè, architetto e autore del piano bici della provincia di Milano e di quello di Reggio Emilia: «Fondamentale è la moderazione del traffico. Solo così si può sviluppare la ciclabilità diffusa, permettendo che i ciclisti si integrino col resto della mobilità. Le zone a 30 km/h devono essere estese. E in queste zone le piste ciclabili, o anche solo le corsie in carreggiata, non servono. Anzi. Servono invece nelle vie a scorrimento veloce».
Graziano Delrio, sindaco di Reggio Emilia, è intervenuto in chiusura dei lavori, ricordando che "l'alleanza tra associazioni e Comuni di cui questo evento è testimone costituisce una grande potenzialità da sfruttare per rendere il cambiamento ineluttabile. Per questo – ha continuato - occorre che chi si candida a governare il Paese, chiunque sia, prenda impegni precisi in materia di mobilità dolce sia in termini di azioni, sia di monitoraggio delle città attraverso indicatori. Il tema della mobilità sostenibile deve entrare nell'agenda del Paese e il lavoro svolto in questi giorni deve proseguire con i sindaci in prima fila in questa grande campagna per una mobilità nuova".
Fonte: reggionline
Tutto quello che serve agli appassionati delle due ruote, punti vendita, assistenza, riparazioni e abbigliamento.