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Fornire una base-dati utile a supportare e orientare gli Enti Territoriali nella progettazione di infrastrutture e servizi a favore della mobilità ciclistica: è questo lo scopo del Primo Rapporto Annuale degli interventi a favore della mobilità ciclistica in Lombardia.

 

Le attività di Rilevamento delle Infrastrutture e dei servizi per la mobilità ciclistica avranno una cadenza annuale dal 2012 al 2015 e daranno la possibilità, da un lato, di verificare quante risorse economiche vengono messe in campo dagli Enti pubblici per il potenziamento dei percorsi ciclabili in Lombardia, dall'altro, di orientare le scelte future di tutti i soggetti territoriali per la realizzazione di una rete di percorsi ciclabili che trova, nella dorsale degli itinerari regionali, la sua "ossatura" principale.

Il Progetto per il Rilevamento Infrastrutturale e dei servizi è stato coordinato dalla Direzione Generale Infrastrutture e Mobilità in collaborazione con la Sede Territoriale di Varese, che ha svolto il ruolo di raccordo con tutte le altre Sedi Territoriali.

Il Coordinamento regionale FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) ha messo a disposizione le proprie persone e competenze per la predisposizione della scheda di rilevazione, per la raccolta, sistematizzazione, lettura dei dati da elaborare.

 

Per consultare il rapporto completo (formato PDF) della Regione Lombardia clicca qui

Fonte: Fiab-onlus

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Il Presidente ha fatto pervenire ieri agli "Stati Generali della Bicicletta e della Mobilità Nuova" che si tengono quest'anno a Reggio Emilia un appello ad incentivare l'uso della bicicletta per "colmare il grave ritardo" dell'Italia rispetto alla mobilità sostenibile.

 

Il segretario generale del Quirinale ha inviato al presidente dell'ANCI e sindaco di Reggio Emilia, Graziano Delrio, una lettera in cui specifica che il Capo dello Stato "desidera esprimere vivo apprezzamento al Comitato promotore dell'iniziativa, che riunisce i rappresentanti delle istituzioni e del mondo dell'associazionismo in un comune impegno civile". Il Colle auspica "che i risultati degli incontri promuovano soluzioni concrete e attuabili nel breve periodo, idonei alla progressiva e radicata diffusione di comportamenti responsabili, a basso impatto ambientale e capaci di migliorare in modo significativo nelle grandi città italiane la vita di tutti".

Nel nostro paese, evidenzia ancora il Quirinale, "persistono ancora seri ostacoli [che] ci allontanano dagli standard europei [sia] per la tutela dell'ambiente [sia per] lo sviluppo di una mobilità sostenibile e la salvaguardia della sicurezza su strada. E' necessario che l'Italia si avvii a colmare questo grave ritardo attraverso l'adozione di misure efficaci e lungimiranti capaci di definire un sistema integrato dei trasporti e di valorizzare forme alternative per lo spostamento quotidiano".

Gli Stati Generali – che si aprono il prossimo 5 ottobre – saranno un'occasione di confronto sulle proposte sulla mobilità sostenibile urbana. Non si parlerà solo di bici, ma anche di sicurezza per i ciclisti e i pedoni. Sarà una manifestazione a tutto tondo che cerca di coinvolgere il maggior numero di associazioni e organizzazioni in prima linea per una migliore mobilità e qualità urbana.

Lunedì, 01 Ottobre 2012 10:49

La bici sorpassa l'auto nelle vendite

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Nel 2011 si sono vendute più biciclette che auto. Lo rivela stamattina il quotidiano La Repubblica, che pubblica i dati: le auto immatricolate sono state 1.748.143, le bici vendute 1.750.000. Sono solo circa 2000 in più ma è significativo di come gli italiani stiano cambiando le loro scelte del vivere quotidiano. E' vero che c'è la crisi economica che frena gli acquisti delle auto, ma è un dato che fa pensare ad un cambiamento degli stili di vita degli italiani.

E' un segnale più che positivo, in vista della settimana che vedrà protagonisti a Reggio Emilia gli Stati Generali della Bicicletta e della Mobilità Nuova, appuntamento organizzato da #salvaciclisti, Legambiente, Anci e Fiab.

Ecco cosa scrive Fabio Tonacci nel suo articolo di oggi: un'occasione per cambiare stili di vita.

 

Ripeteva in continuazione lo scrittore inglese di fantascienza Herbert George Wells: "Ogni volta che vedo un adulto in bicicletta penso che per il genere umano ci sia ancora speranza". La fantascienza è diventata realtà, la bicicletta oggi si vende più della macchina. E anche se dall'altro lato della medaglia si scorge la più grave crisi del settore automobilistico degli ultimi decenni (il mercato è ripiombato ai livelli del 1964, ad agosto si è avuta la nona contrazione consecutiva a due cifre, con un meno 20 per cento di vendita rispetto al 2011), qualcosa si muove in avanti.

Anche perché alle biciclette vendute vanno aggiunti 200 mila restauri. Racconta Pietro Nigrelli, direttore del settore cicli di Confindustria Ancma: «Sempre più gente decide di recuperare vecchi modelli ritrovati in garage o in cantina. Con 100-150 euro i negozi specializzati, ce ne sono 2700 sparsi in Italia, ti propongono un restyling completo, seguendo le mode del momento: manubrio dritto, ruote colorate con lo scatto fisso, telaio riverniciato. Così si valorizzano bici vecchie ma che erano fatte su misura, con telai d'acciaio».

Insomma, ci piacciono talmente tanto che andiamo a recuperarle tra i bauli e la polvere delle cantine. Ma perché? Cos'è cambiato? La crisi, il prezzo della benzina arrivato a 2 euro al litro e i 7 mila euro all'anno (calcolati da Federconsumatori) per mantenere l'auto ci hanno sicuramente convinto a pedalare di più. «Ma non è solo questo — sostiene Nigrelli — il segreto del successo sta nel fatto che la bici è easy, facile da usare, costa poco, è maneggevole, comoda, oggi anche hi-tech nelle versioni ibride ed elettriche. Su un tratto di 5 km batte qualsiasi altro mezzo». Sarà per questo che è l'unico mezzo di trasporto privato che non ha subito un crollo di vendita. I produttori ne fanno di pieghevoli, a tre ruote, rétro, anfibie, senza pedali, placcate d'oro e in pelle di struzzo per chi vuole sì pedalare, ma con glamour.

Si usa per andare al lavoro, per spostarsi in città, per fare le gite. Eccolo, un altro motivo del successo: la vacanza a pedali. «La tendenza è quella di ricercare sempre di più il "turismo personalizzato" — dice Franco Isetti, presidente del Touring Club Italiano — le persone scelgono da sole mete e itinerari non omologati, che uniscono la visita ai beni culturali, il tour enogastronomico e il contatto con l'ambiente e i centri storici. La bicicletta è il mezzo ideale, il più semplice per coniugare tutto questo. Oltretutto, con i modelli ibridi la pedalata assistita e la possibilità di sfruttare anche il motore elettrico, si è aperto il mercato ai più anziani».

Il sorpasso della bicicletta sull'automobile è avvenuto anche in Germania. C'era da aspettarselo, lì le città sono decisamente "bikefriendly", grazie al record europeo: 40 mila km di piste ciclabili. In Italia l'ultimo finanziamento ad hoc risale a 13 anni fa. «Questo rinnovato amore — ragiona Antonio Della Venezia, presidente della Federazione italiana amici della bicicletta — aprirà la mentalità a chi ha sempre usato soltanto l'auto. Non credo che l'Italia tornerà ai livelli di vendita di auto precedenti al 2008. È l'occasione per cambiare stile di vita».

Fonte: La Repubblica

Lunedì, 01 Ottobre 2012 10:11

Luci in Bici il 10 ottobre a Milano

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In occasione della Giornata Mondiale della Vista, CBM Italia promuove la campagna sms di lotta alla cecità "Apriamo gli occhi". La campagna sarà attiva dal 7 al 28 ottobre e sarà a favore dei progetti di CBM in 12 Paesi in Via di Sviluppo tra Africa, America Latina, Asia.

 

Il lancio ufficiale della campagna sarà mercoledì 10 ottobre, a partire della ore 19.30, in Piazza San Babila a Milano.

Da qui partirà una marcia notturna con bici fluorescenti per illuminare la notte milanese e dire basta alla cecità evitabile. Pedaleranno con CBM Italia i testimonial dell'associazione, i rappresentanti delle istituzioni locali, amanti della bicicletta e tutti coloro che vorranno "aprire gli occhi" sul problema della cecità infantile, un fenomeno che colpisce 1,4 milioni di bambini, soprattutto nei paesi più poveri del mondo.

maggiori info: www.cbmitalia.org

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Sembra incredibile! Pensavamo che la bici avesse raggiunto il massimo della sua evoluzione e invece no. Alcuni ingegneri appassionati delle due ruote hanno messo a punto un sistema che elimina addirittura la catena, rendendo la bicicletta sempre più efficiente e comoda.

Un gruppo di ingegneri ungheresi ha formulato una proposta davvero interessante. Soprannominato Stringbike, il nuovo progetto prevede la sostituzione della catena con un sistema più complesso basato su corde di polietilene ad alta densità e pulegge: un sistema simmetrico con i componenti montati su entrambi i lati, permettendo così – spiegano gli inventori – di risolvere «molti problemi». Gli ingegneri non entrano nel merito dei problemi che l'invenzione risolverebbe ed affermano che non si notano finché non si prova il nuovo sistema simmetrico. Insomma, provare per credere.

Tra i vantaggi, comunque, quello di non dover più usare lubrificanti, una maggiore durata dei componenti e la possibilità di regolare differentemente i due lati del sistema, permettendo di compensare l'eventuale presenza di una gamba più debole dell'altra. Senza dimenticare che i pantaloni non si sporcherebbero di grasso o di olio.

Una seconda proposta arriva da Dynamics Bicycles che utilizza la tecnologia Chainless – senza catena, appunto, un sistema con un albero motore che trasmette il movimento dai pedali alla ruota posteriore; tutti gli ingranaggi sono poi nascosti e ospitati in un apposito alloggiamento che fa parte del mozzo della ruota posteriore. Il sistema permette più facilità nel cambio delle marce e in qualsiasi momento: mentre si pedala, si fa marcia indietro o, addirittura, mentre si sta fermi. Inoltre, è previsto un indicatore di marcia che segnala la marcia inserita in qualsiasi momento.

Un'altra proposta in fase di ideazione – esiste solo qualche prototipo – prende il nome di Lunartic bike: sviluppata da Luca Douglas, studente della Loughborough Design School, si basa sull'utilizzo di una ruota posteriore priva di mozzo e una trasmissione a cinghia. Questo sistema dovrebbe permettere di sfruttare meglio la forza di ogni pedalata, riducendo quindi la fatica necessaria per spostarsi; qualche perplessità resterebbe sulla comodità della seduta, mancando per ora un sistema di sospensioni adeguato.

Una ulteriore novità arriva dalla Western Michigan University. Un gruppo di studenti ha presentato la BroncoBike alla Human Assisted Green Energy Vehicle competition e sono stati premiati vincendo la competizione. BroncoBike sostituisce la catena con un sistema idraulico che adopera un liquido per trasmettere il movimento della ruota; la bici è stata testata in una gara di velocità (su un percorso di 200 metri), in una di efficienza e in una di resistenza (lungo un percorso di circa 17 km), vincendo quest'ultima e guadagnando il punteggio maggiore per affidabilità e sicurezza, realizzazione, design e analisi dei costi.

Date tali premesse, ci aspettiamo grandi cose dalla ricerca.

Lunedì, 01 Ottobre 2012 09:59

Una pista ciclabile laser sempre con te

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La sicurezza sulle due ruote è una cosa veramente seria e man mano che cresce il numero di cittadini in bici, le amministrazioni comunali denotano carenze in materia.

Vi presentiamo questo gadget che chiaramente non può e non deve andare a sostituire le azioni che dovrebbero mettere in campo le istituzioni preposte, però aiuta il ciclista a rendere il suo percorso più sicuro.

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