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I lavori erano stati promossi da Anci, Legambiente, Fiab e #salvaciclisti con la collaborazione del Comune di Reggio Emilia e si sono avvalsi della collaborazione di un Comitato scientifico composto da esperti in campo nazionale ed internazionale. La manifestazione si è chiusa con un documento, un "Libro di impegni" per le amministrazioni che sintetizza le proposte avanzate durante i lavori a favore di una mobilità più sostenibile: la riduzione al limite dei 30 chilometri orari della velocità urbana, il rafforzamento degli investimenti sul trasporto pubblico e sulle infrastrutture minori e gli spazi a servizio di ciclisti e pedoni, il dimezzamento della mortalità causata da incidenti in ambito urbano, la creazione di una rete di slow cities impegnate a promuovere una nuova filosofia di mobilità nelle città e a continuare il confronto e lo scambio di idee e best practice, l'introduzione di corsi di mobilità ciclistica nelle scuole, il ridisegno delle città mettendo al centro della pianificazione pedoni e ciclisti.
Tra le proposte una ci è sembrata molto interessante, anche se per certi versi sorprendente: diminuire le piste ciclabili in città a favore della moderazione del traffico. Ad avanzare la proposta è stato Matteo Dondè, architetto e autore del piano bici della provincia di Milano e di quello di Reggio Emilia: «Fondamentale è la moderazione del traffico. Solo così si può sviluppare la ciclabilità diffusa, permettendo che i ciclisti si integrino col resto della mobilità. Le zone a 30 km/h devono essere estese. E in queste zone le piste ciclabili, o anche solo le corsie in carreggiata, non servono. Anzi. Servono invece nelle vie a scorrimento veloce».
Graziano Delrio, sindaco di Reggio Emilia, è intervenuto in chiusura dei lavori, ricordando che "l'alleanza tra associazioni e Comuni di cui questo evento è testimone costituisce una grande potenzialità da sfruttare per rendere il cambiamento ineluttabile. Per questo – ha continuato - occorre che chi si candida a governare il Paese, chiunque sia, prenda impegni precisi in materia di mobilità dolce sia in termini di azioni, sia di monitoraggio delle città attraverso indicatori. Il tema della mobilità sostenibile deve entrare nell'agenda del Paese e il lavoro svolto in questi giorni deve proseguire con i sindaci in prima fila in questa grande campagna per una mobilità nuova".
Fonte: reggionline