Redazione

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Venerdì, 23 Dicembre 2011 10:52

Tre Bike 2012

Sabato 14 gennaio 2012 si disputerà la quinta edizioni della 3-Tre bike, fantasiosa staffetta per mountain bike sulla neve che ogni anno vede la partecipazione di oltre 200 atleti.
 Dopo essere stata ospitata per due volte nella prestigiosa cornice di Madonna di Campiglio e la trasferta fuori Val Rendena, a Bondo, la piana innevata di Carisolo, a pochi minuti dalla “Perla delle Dolomiti”, è pronta ad ospitare, per il terzo anno consecutivo, la sesta edizione dell’evento.
Sono ammessi atleti che corrono in solitaria e squadre maschili, femminili e miste da tre componenti. Il via sarà dato alle 17 di sabato 14 gennaio 2012, mentre alle 20 la competizione si concluderà al passaggio sul traguardo della squadra che avrà percorso in quel momento il maggior numero di giri.
 Sono ammesse, anzi consigliate, ruote speciali chiodate per ottenere una maggiore aderenza sulla neve e pedali non ad attacco rapido, ma scarponcini sganciati dai pedali per affrontare i punti del tracciato maggiormente impervi.
 L’evento è organizzato dall’Unione Sportiva e dalla Pro loco di Carisolo.

Fonte: campigliodolomiti

Venerdì, 23 Dicembre 2011 10:42

La potenza della bici contro la CO2

Se in Europa tutti iniziassero a usarla quanto i danesi, da sola la bicicletta basterebbe per coprire più della metà dell'obiettivo 2020 sulla CO2 nei trasporti. Raddoppiandone l'uso, farebbe risparmiare fino a 54 milioni di tonnellate di CO2 l'anno. La bici è tra le soluzioni più efficaci e cost-effective nel tagliare i gas serra, mostra un nuovo report. 
Le soluzioni migliori sono quelle che già esistono ma sono sottoutilizzate. Il concetto appare abbastanza ovvio, ma spesso non viene considerato. Ad esempio, nella riduzione delle emissioni nei trasporti, mentre si attendono i benefici che potranno portare in futuro i mezzi con motorizzazioni alternative, come le auto elettriche o a idrogeno, si trascura ampiamente il contributo che può dare già ora una tecnologia vecchia di quasi due secoli ma che rimane tra le più efficienti ed ecologiche.
Stiamo parlando della bicicletta. Se in Europa tutti iniziassero ad utilizzarla per spostarsi quanto la usano i danesi, da sola la bici basterebbe per coprire più della metà dell'obiettivo Ue 2020 sulla CO2 nei trasporti:  darebbe dal 64 al 144% di quella riduzione del 10% delle emissioni rispetto ai livelli del 2005. Un contributo determinante anche per la riduzione della CO2 in generale: vorrebbe dire tagliare tra 62 e 139 milioni di tonnellate di CO2 cioè tra il 5 e il 12% dell'obiettivo Ue 2020 (-20% rispetto ai livello del 1990).
Sono le stime fornite da un report appena pubblicato dalla European Cyclist's Federation  (vedi allegato). Nello studio si quantifica la carbon footprint, ossia l'impronta in termini di emissioni, degli spostamenti in bici e la si confronta con quella delle altre modalità di trasporto. Lo si fa con un life cycle assessment che considera sia le emissioni provocate dalla produzione di bici, pneumatici e quant'altro che quelle legate alla produzione del cibo che dà energia al ciclista. Ne emerge che per ogni chilometro percorso in bici si hanno un decimo delle emissioni che per un chilometro percorso in auto, un po' più alte ma paragonabili a quelle delle bici normali anche le emissioni delle biciclette elettriche.
A partire da questi dati si stima appunto quanto l'utilizzo della bici in sostituzione ad atri mezzi negli spostamenti quotidiani possa fare per ridurre le emissioni. I trasporti, ricordiamo, pesano per circa un quarto del totale delle emissioni europee (solo quelli su strada un quinto) ma soprattutto sono l'unico settore in cui la CO2 continua ad aumentare: se dal 1990 al 2007 le emissioni dagli altri settori sommati sono calate del 15%, nei trasporti sono invece aumentate del 36%. Per raggiungere l'obiettivo al 2050 proposto dalla Commissione europea – tagliare le emissioni dell'80-95% rispetto ai livelli del 1990 – le emissioni nei trasporti dovrebbero arrivare a una riduzione del 60% nello stesso anno (si veda il White paper europeo).
Dal report emerge che una fetta, dal 14 al 31%, di questo obiettivo potrebbe essere raggiunta semplicemente se in Europa si utilizzasse la bici quanto la si usa in Danimarca. In questo scenario, i chilometri percorsi annualmente in bici nel vecchio continente passerebbero dai 94 miliardi attuali a 481 miliardi e creerebbero un risparmio in termini di emissioni da 63 a 142 milioni di tonnellate di CO2 l'anno.
Ovviamente è difficile immaginare che in tutto il continente si arrivi ad usare la bici a livelli danesi, ma anche un obiettivo più modesto darebbe grandi vantaggi:  raddoppiando i chilometri percorsi in bici e arrivando così ad avere il 15% degli spostamenti (contro l'8% attuale) coperti a pedali, nell'Ue si risparmierebbero tra i 24 e i 54 milioni di tonnellate di CO2. Questo, beninteso, non significa affatto che gli europei dovrebbero diventare dei Cunego o degli Evans: la bici coprirebbe sempre comunque distanze minime. Le statistiche (fonte Consiglio europeo dei ministri dei trasporti 2004)  mostrano infatti che il 30% dei viaggi su mezzi a motore sono sotto ai 2 km e il 50% sotto ai 5 km, distanze dove la bici è veramente competitiva con i mezzi a motore.
Insomma la bici può fare veramente molto per ridurre le emissioni e, cosa importante, può farlo a costi nemmeno paragonabili con altre soluzioni per ridurre le emissioni nei trasporti, come potenziare i trasporti pubblici o promuovere le auto meno inquinanti. I costi di investimento sono infatti trascurabili rispetto ai benefici che l'uso della bici dà: oltre alla riduzione della CO2, un enorme risparmio in termini di costi sanitari - perché chi pedala si mantiene più sano e fa meno incidenti - di traffico e inquinamento. Per ogni chilometro percorso in bici anziché in auto, stima uno studio dell'Università di Vienna (Trunk G., Gesamtwirtschaftlicher Vergleich von Pkw- und Radverkehr. 2011) la collettività risparmia in costi indiretti quasi un euro (97 centesimi) e al livello di uso attuale la bici sta facendo risparmiare all'Europa 91 miliardi di euro l'anno.
Insomma, puntare sulla bicicletta converrebbe non poco all'Europa. Al momento però non sembra che queste potenzialità siano chiare alla Commissione: per le infrastrutture legate a questo mezzo di trasporto dal 2007 al 2013 - fa notare ECF - sono stati stanziati 600 milioni di euro, lo 0,7% degli 82 miliardi stanziati per i trasporti in generale.

Fonte: qualenergia

Il FAI, Fondo Ambiente italiano propone Natale responsabile, rassegna che si tiene a Villa dei Vescovi, a Luvigliano di Torreglia in provincia di Padova. La kermesse ospita artigiani e produttori agroalimentari a Km0 e dunque occasione pratica per garantire acquisti ecologici, sostenibili e responsabili. L’albero di Natale è stato decorato grazie ai piccoli doni portati dai visitatori e illuminato da 800 luci LED alimentate dalle pedalate di due biciclette: una grande e l’altra più piccola, in cui il pubblico ha avuto l’eccezionale opportunità di decorare personalmente Villa dei Vescovi portando i propri addobbi e contribuendo così all’ornamento di un grande albero posizionato nella loggia. L’albero, una volta adornato, è stato illuminato dai visitatori stessi che, pedalando una bicicletta - messa a disposizione da Blubike e Energold – hanno fatto accendere le luminarie grazie all’energia cinetica e quindi senza spreco di elettricità. La conclusione della giornata è stata affidata alla musica: alle 18 si è svolto, infatti, un concerto di melodie di Natale a cura del Coro San Martino di Luvigliano e del Coro della Parrocchia di Torreglia.

Venerdì 23 dicembre, dalle ore 10 alle 21, sarà, invece la volta di una coinvolgente giornata all’insegna di artigianato di qualità, melodie da terre lontane e buon cibo. Nel pomeriggio una ricca pesca natalizia permetterà ai partecipanti di vincere bellissimi doni come speciali creazioni d’artista, rigorosamente “fatte a mano”, cibi biologici e prodotti a Km 0. Per gli appassionati di cartomanzia e oroscopi, sarà allestito un angolo dedicato ai tarocchi e alle previsioni per il nuovo anno. L’atmosfera natalizia sarà resa ancora più suggestiva dalle note caucasiche della musicista armena Gayanée Movsisyan, ospite d’eccezione per questa giornata, che sarà accompagnata da Claudia Benasciutti. La manifestazione si chiuderà “in dolcezza” con panettone per tutti e un caloroso scambio di auguri.

In entrambi i giorni di manifestazione: dalle ore 10 alle 17 i visitatori potranno inoltre scegliere idee regalo originali nel bookshop di Villa dei Vescovi, dove sarà possibile comporre cesti personalizzati per tutti i gusti; dalle  ore 17 sono previste visite guidate alle stanze della Villa e agli affreschi del Sustris, a cui seguirà degustazione di dolcetti locali e vin brũlé.

Fonte: FAI

Pubblicato il rapporto Euromobility 2011 che fotografa la mobilità sostenibile in Italia. Immagine di una politica sul trasporto pubblico e attento all'ambiente sbiadita rispetto alle altre città europee e alle richieste dei cittadini che sono sempre più orientati al bike sharing, alle auto condivise e ad un trasporto pubblico efficiente. Torino vince la classifica sui trasporti ma come è risaputo perde quella sulla qualità dell'aria, contraddizioni della politica italiana.
E' Torino la città più "eco-mobile" d'Italia. Il capoluogo piemontese si aggiudica il trofeo italiano della mobilità sostenibile. Vince grazie a un trasporto pubblico che funziona, al miglior car sharing della penisola e ad un efficiente servizio di biciclette messe a disposizione dei cittadini, ad una quota significativa di auto a basso impatto ambientale e ad una elevata sicurezza sulle strade cittadine. Condizioni che tutte insieme non riescono tuttavia a far rientrare i valori di inquinamento atmosferico nei limiti, a causa delle sfortunate condizioni climatiche che interessano Torino e tutto il bacino padano. Nella "top ten", che vede sul podio tutte città del nord, tranne Firenze al nono posto, ci sono Venezia che guadagna il secondo posto, seguita da Milano, Brescia e Parma. Dal sesto all’ottavo posto troviamo Bologna, Padova e Bergamo, mentre al decimo posto si piazza Genova. Fanalini di coda nella classifica della mobilità sostenibile, Campobasso e Foggia.
Questa graduatoria delle città italiane alla ricerca della mobilità sostenibile è contenuta nel quinto Rapporto "Mobilità sostenibile in Italia: indagine sulle principali 50 città", elaborato da Euromobility con il contributo di Assogasliquidi, Consorzio Ecogas e Bicincittà e con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
Si arricchisce in questa quinta edizione l’insieme degli indicatori di cui si è tenuto conto per stilare la classifica: oltre alle innovazioni introdotte per la gestione della mobilità (car sharing, bike sharing, mobility manager, ecc) e alla loro efficacia, allo stato di salute delle città in relazione alla presenza di auto di nuova generazione o alimentate a combustibili alternativi (gpl, metano), all'offerta di trasporto pubblico, alle piste ciclabili, all'adozione di strumenti di gestione e di pianificazione del traffico, si è tenuto anche conto del numero di parcheggi di scambio e di quelli a pagamento, del numero di incidenti e dell’indice di mortalità, del numero di autovetture per kmq, della qualità dell’aria e delle iniziative di promozione e comunicazione a favore della mobilità sostenibile. Per le innovazioni (car sharing, bike sharing ed eventi di comunicazione) si è anche tenuto conto dei miglioramenti registrati nel 2011. Le 50 città monitorate sono tutti i capoluoghi di Regione, i due capoluoghi delle Province autonome e le città con una popolazione superiore ai 100.000 abitanti.
Per la prima volta Euromobility ha sondato anche le abitudini e i gusti dei cittadini. Oltre il 55% dei cittadini delle 50 città usa l’automobile (quasi il 70% invece come media nazionale) e solo per il 10% degli spostamenti ci si reca fuori città (33,4% invece come media nazionale). Nell’ultimo anno è aumentato soprattutto l’uso del trasporto pubblico extraurbano e quello della bicicletta, merito forse anche della crisi economica.
"Questo quinto Rapporto - ha detto Lorenzo Bertuccio, Direttore scientifico di Euromobility- ha registrato qualche passo in avanti sulla strada dell’eco mobilità. Nell’ultimo anno si conferma la diffusione del bike sharing e il forte aumento delle auto a gpl e metano: oltre 7 auto su 100 sono a gas, anche se negli ultimi mesi la crescita si è arrestata a causa della mancanza degli incentivi che avevano così tanto contribuito a raggiungere questi obiettivi. E ciò a dispetto di quello che chiedono i cittadini: oltre l’85% vorrebbe che i carburanti gpl e metano costassero di meno e l’82% chiede incentivi economici per l’acquisto o la trasformazione a gas della propria automobile.” Gli fa eco il Presidente Riccardo Canesi che invita ad “ascoltare di più i cittadini, che spesso si dimostrano più maturi dei loro amministratori e di chi li governa: l’83% di loro è ad esempio convinto che la diffusione del bike sharing può essere un valido contributo alla riduzione del traffico e dell’inquinamento in città e circa l’80% vorrebbe una flotta di biciclette anche nella propria città o, dove già esiste vorrebbe, che aumentassero il numero di parcheggi dove trovare una bicicletta disponibile. E' importante che si spinga con maggiore convinzione sull' innovazione e su una nuova cultura della mobilità che renda più vivibili le nostre città”.
Tutti i record città per città
Tutti pazzi per la bici, soprattutto a Torino e Milano
Torino e Milano sono le città più attive nell’adottare misure di mobilità alternativa come il bike sharing, il servizio di biciclette condivise. Sono 27 su 50 le città in cui è attivo il bike sharing elettronico (a tessera magnetica) o meccanico (a chiave codificata). Nelle 16 città che usano il sistema elettronico gli utenti sono aumentati di oltre il 50%. Le new entry della bicicletta condivisa sono Torino, Cagliari e Venezia. Il numero maggiore di biciclette si registra a Milano (1.400), che distanzia nettamente Roma (120), e a Torino (300). Nel capoluogo piemontese però nei primi mesi del 2011 le biciclette sono già diventate 540. Fra chi ha scelto il sistema meccanico, in testa si conferma Modena con 272 bici. Secondo l’indagine commissionata dal Club delle Città per il Bike Sharing ad Euromobility, un italiano su 3 conosce questo servizio, mentre circa 4 cittadini su 5 vorrebbe che le biciclette condivise fossero disponibili anche nella propria città.
Car sharing e mobility manager non crescono
Il car-sharing, l’auto condivisa, segna invece nel 2010 una battuta d’arresto: gli utenti crescono solo dello 0,7% rispetto all’anno precedente e le automobili disponibili addirittura diminuiscono (-3,6%). Milano è in testa per numero di utenti (4.097), seguita da Venezia con 3.300 e Torino con 3.290. Nei primi mesi del 2011 Milano, Bologna, Torino, e Genova ritornano però ad investire aumentando l’offerta di auto disponibili: 30 in più a Milano, 10 a Bologna, 6 Torino e 5 a Genova.
Anche i mobility manager non aumentano rispetto all’anno precedente: sono sempre 41 le città in cui è presente almeno un mobility manager. Le città, tutte del centro-sud, in cui mancano sono Campobasso, Cagliari, Catanzaro, L’Aquila, Latina, Pescara, Livorno, Sassari e Taranto.
Trasporto pubblico, maggiore offerta a Milano e Venezia
La migliore offerta di trasporto pubblico locale (vett*Km/ab) si registra a Milano, Venezia e Roma; la peggiore a Siracusa, Monza e Reggio Calabria.
Auto a tutto gas, Ravenna, Ferrara e Bologna in testa
Si conferma nel 2010 il boom delle auto a gas nelle 50 città, grazie anche agli incentivi. Le auto a GPL sono aumentate, rispetto all’anno precedente, del 19,7% e quelle a metano del 7,8%. Le città che vanno a tutto gas sono Ravenna, Ferrara e Bologna, con una media intorno al 18%. Fanalini di coda in questa classifica Trieste, Udine e Siracusa.
Auto che passione, a Latina, L’Aquila e Catania il possesso più elevato
Il tasso di motorizzazione, l’indicatore che misura la consistenza della flotta veicolare in rapporto alla popolazione residente, resta in Italia il più alto d'Europa (60,67 auto ogni 100 abitanti contro la media europea di circa 46), ma registra nel 2010 una lieve flessione rispetto all’anno precedente (61,13). Solo un terzo delle città registra nel 2010 un incremento rispetto al 2009. Eppure quasi il 70% dei cittadini percepisce come grave il problema del traffico e del conseguente inquinamento ambientale. Le città con più auto sono Latina e L’Aquila con oltre 72 auto ogni 100 abitanti, seguite da Catania, con quasi 71 auto per 100 abitanti, e Potenza (70,4). Nella classifica delle città virtuose Venezia, naturalmente, e Genova, Bolzano e Bologna. Napoli, Torino e Milano sono invece le città con il più alto numero di autovetture per ogni kmq di territorio. Sempre Napoli svetta nella classifica negativa delle auto più inquinanti (sono quasi il 60% le auto con più di 11 anni di vita), seguita da Catania, con il 54,9%. E sono proprio le città del sud che presentano il maggior numero di auto più inquinanti. Relativamente agli standard emissivi più recenti (Euro 4 ed Euro 5), le città di Aosta, Firenze e Brescia mostrano le percentuali più alte (il dato di Aosta è però falsato perché molte società di autonoleggio immatricolano qui le autovetture della propria flotta). Per le due ruote a motore, il tasso di motorizzazione più elevato si registra a Livorno (25 ogni 100 abitanti), seguita da Genova (21,3) e Catania (21.1), mentre le città con meno motocicli e ciclomotori sono Foggia (5.5), Venezia (6.5) e Potenza (6.9). Il primato delle due ruote più inquinanti spetta ad Aosta (il 50,3% sono Euro 0), seguita da Perugia (49,0%) e
Udine (48,6%), mentre Livorno (20,5%), Firenze (24,0%) e Roma (24,4%) annoverano il minor numero di motocicli e ciclomotori Euro 0.
Inquinamento, aria buona a Genova e Potenza, cattiva ad Ancona e Torino
Il rapporto esamina anche la qualità dell'aria delle città italiane per quanto riguarda le pericolose polveri sottili, PM10. Ancona ha registrato il maggior numero di superamenti (140 rispetto ai 35 consentiti), seguita da Torino (131). La media annuale di PM10 più elevata si è registrata a Torino (50 microgrammi al metro cubo, superiore al limite consentito di 40), seguita da Ancona (48,4) e Napoli (48.0). L’aria più buona tira invece a Genova, dove si sono registrati solo 5 superamenti, e a Potenza che ha una media annuale di 22 microgrammi al metro cubo.
Sicurezza, a Bergamo il maggior numero di incidenti e a Potenza quello dei morti
Il maggior numero di incidenti ogni 100 abitanti si registra a Bergamo (2,7), seguita da Vicenza (2.1) e Salerno (2.0), mentre l’indice di mortalità più elevato (numero di morti ogni 100 incidenti) spetta a Potenza (4.8), seguita da Foggia e Campobasso (4.4).
Parcheggi a pagamento e parcheggi di interscambio, a Firenze il primato della tariffazione, a Venezia quello dei parcheggi scambiatori
Firenze conta il maggior numero di parcheggi a pagamento (158 ogni 1.000 autovetture circolanti), seguita a ruota da Bologna (154) e Ancona (133), mentre Venezia, che si classifica prima per dotazione di parcheggi di scambio (140 posti ogni 1.000 autovetture circolanti), stacca di gran lunga Piacenza (71.8) sola al secondo posto.
Si moltiplicano gli eventi dedicati alla mobilità sostenibile
L’iniziativa di maggior successo del 2010 è risultata la Giornata Nazionale della Bicicletta promossa dal Ministero dell’Ambiente (alla quale hanno aderito 38 città su 50). Molto seguita è risultata anche l’iniziativa Bimbinbici (35 città su 50). Seguono poi Bicincittà (28 su 50) e Vivincittà (27 su 50). Sono solo 14, invece, le città che hanno aderito alla Settimana Europea della Mobilità.


Fonte: Comunicato stampa Euromobility
Venerdì, 23 Dicembre 2011 09:33

BATTISTA AL GIRO D'ITALIA

BATTISTA AL GIRO D'ITALIA
Autore: CAMPANILE ACHILLE
Prezzo: € 10,50
Pagine: 252
Editore: Campanile

 

Questo racconto si fa burla del Giro, diverte e confonde, ma racconta la storia di un Giro spesso fantastico e paradossale, in un'epoca, il 1932, in cui la televisione non esisteva e il Giro era un grande evento popolare.

www.campanile.it

Venerdì, 23 Dicembre 2011 09:27

Dino Buzzati al giro d'Italia

Dino Buzzati al giro d'Italia
Autore: Dino Buzzati
Prezzo: € 8,00
Pagine: 208
Editore: Mondadori

 

Dino Buzzati è stato anche cronista sportivo, cantore si potrebbe dire di memorabili tappe del giro d'Italia. Il mito di Coppi e del suo grande rivale Bartali è solo uno dei tanti esempi di come Buzzati riesca a trasformare lo sport in letteratura.

www.librimondadori.it

Giovedì, 22 Dicembre 2011 10:22

Ciclofficina Senza Moneta

Sabato 17 dicembre, dalle ore 15.00 alle ore 18.00, in Via Nizza 11 si è svolto l'evento; "Fate un regalo alla vostra bc e all'aria di Torino: venite a riparare la vostra bc senzamoneta". L'evento è stato organizzato dall'associazione commerciale "via Nizza Viva" con la collaborazione dell'associazione Manamanà. La manifestazione  è stato un momento di incontro dedicato allo scambio di beni, prodotti e conoscenze senza passaggio di denaro, un’opportunità per sperimentare il riuso ed evitare lo spreco. Le regole del mercato Senza Moneta sono semplici: tra chi dà e chi riceve non deve passare denaro; il prezzo di mercato non conta, si decide al momento dello scambio.
Per questo motivo la ciclofficina ha applicato le regole della giornata:
1. puoi far riparare la tua bici scambiando il nostro tempo con il tuo : noi aiuteremo te nella tua riparazione, o ti offriremo gli utensili per farla, e in cambio, insieme a noi, offrirai un pò del tuo tempo per aiutare qualcun altro.
2. I ricambi necessari alla tua riparazione saranno barattabili con oggetti di natura ciclistica (dalla borraccia del nonno, alla bici del nipotino, dal cestino vintage al copertone griffato), con cibo o bevande.
Sarà anche presente la bacheca dello scambio in cui proporre scambi per costruire la bici dei vostri sogni!
Sito internet
administrator
Giovedì, 22 Dicembre 2011 09:52

Quando la bicicletta fa bene all'economia

In America è stato coniato il termine Bikenomics, da fusione delle parole bike, bicicletta ed economics. Questo per due ragioni principali: in primo luogo usare più la bici significa risparmiare e aumentare il reddito disponibile per i consumi locali. In secondo luogo, muoversi in bici nel proprio quartiere / città e non usare la macchina per fare acquisti magari a decine di chilometri di distanza, ci costringe a scoprire meglio e privilegiare l’offerta più vicino alla nostra residenza. Last, but not least, l’indotto, anche solo turistico, delle due ruote: si pensi che in uno stato medio-grosso degli USA, il Wisconsin, uno studio parla di una bike economy, di un impatto economico, turistico in primis, della bicicletta, che da solo vale 1,5 miliardi su base annua per lo Stato. Insomma, bicicletta vuole dire più soldi che restano nella comunità: partendo dalle realtà più immediate come il fatto che l’utilizzo della bicicletta per recarsi al lavoro migliora chi la utilizza di conseguenza il datore di lavoro vedrà più profitti o che lasciando l’auto in garage, e girando la città pedalando, i negozi della città risulterebbero essere un’attrattiva maggiore. La comunità, inoltre, vedrebbe destinarsi più soldi dato che i cittadini non si impegnerebbero più grosse somme per la benzina, le assicurazioni e per l’acquisto dell’auto. Per far sì che questo avvenga è dunque necessario mettere a disposizione i giusti strumenti: il Comune di Milano, ad esempio, propone Bike Mi, cioè un servizio di bike-sharing semplice, comodo e valido ecologicamente parlando. Si tratta di offrire un mezzo di trasporto vero e proprio da alternare a quelli tradizionali come tram e metropolitane, è pratico specialmente perché le postazioni Bike Mi sono collocate nelle zone più strategiche di Milano. Per al massimo due ore è possibile effettuare brevi spostamenti che in pratica permettono ad esempio di partire dalla stazione Cadorna e raggiungere l’università restituendo il mezzo alla postazione più vicina. Tuttavia, nonostante questi modelli positivi, è fondamentale mantenere costante l’impegno di dar sempre più opportunità agli utilizzatori della bicicletta sia per non farli allontanare da questa realtà sia per far avvicinare ad essa altri consumatori. Dunque il territorio deve essere predisposto a tale scopo attraverso piste ciclabili, segnaletica opportuna, parcheggi sicuri.. insomma l’obiettivo è promuovere la bicicletta in ogni modo possibile anche per ciò che riguarda il cosiddetto cicloturismo, un fenomeno che si sta affermando sempre più a cui bisogna affiancare strumenti come l’intermodalità, cioè la possibilità di trasportare le due ruote anche sui treni, traghetti, metro, ma anche strutture in grado di ospitare chi con la bici si muove, esemplare l’esperienza dei Bed & Bike tedeschi imitati dagli Albergamici italiani con successo.
Giovedì, 22 Dicembre 2011 09:38

Coppi e il diavolo

Coppi e il diavolo
Autore: Brera Gianni
Prezzo: € 7,90
Pagine: 155
Editore: Dalai Editore

 

Il libro segue le tappe della carriera del campione con grande realismo e la cronaca dell'ambiente sportivo è fedele come può esserlo la testimonianza di un critico che in quegli anni era già in pista. Brera racconta quello che si nasconde dietro la facciata: i retroscena della vita di un uomo con le sue debolezze, le sue gioie, i suoi errori, che ha scelto il duro mestiere di pedalare per vincere il diavolo che segue ognuno di noi e che per Coppi è stato dapprima la bicicletta, poi Bartali, poi l'amore passionale e distruttivo per la "Dama Bianca", infine la malaria mortale. Il libro ha fatto di Coppi, personaggio romanzesco per natura, un vero personaggio da romanzo epico.

bcdeditore.it/

Giovedì, 22 Dicembre 2011 09:32

Addio, bicicletta

Addio, bicicletta
Autore: Brera Gianni
Prezzo: € 6,20
Pagine: 232
Editore: Dalai Editore

 

La bicicletta è nata come l'anticavallo, dice Brera. Per essa l'uomo divenne somiero di se stesso e si esaltò del proprio vigore. I cosiddetti "giganti della strada" nacquero dall'impulso turistico dei poveri e dal loro desiderio di rivincita sociale. Uomini difformi, piccoli, sgraziati ottennero con la bicicletta risultati sportivi strabilianti. In "Addio, bicicletta" Gianni Brera ha scritto l'epopea della povera gente attraverso i ricordi di un leggendario protagonista di imprese ormai inconcepibili: Eberardo Pavesi.

bcdeditore.it/

Legenda difficoltà bici da corsa

  • Legenda difficoltà BICI DA CORSA
    Legenda difficoltà BICI DA CORSA

    Difficoltà: La valutazione della difficoltà dei percorsi in bici da corsa prende in considerazione la lunghezza e il dislivello del percorso.

Scala cicloturismo in MTB

Legenda difficoltà trial

  • Legenda difficoltà TRIAL
    Legenda difficoltà TRIAL

    Singletrail-Skala: comprende sei gradi di difficoltà che vanno da S0 fino a S5 e valuta esclusivamente le difficoltà tecniche che riguardano un sentiero, sia esso pianeggiante, in salita o in discesa.

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