Tutto quello che serve agli appassionati delle due ruote, punti vendita, assistenza, riparazioni e abbigliamento.
I quartieri più colpiti dalle interruzioni sono Fuorigrotta e Pozzuoli, dove la pista si interrompe per ben 37 volte ed è difficile fare 200-300 metri in bici senza mettere mai il piede per terra. Non solo, le difficoltà derivano anche dalla decifrazione delle scritte, frutto di una scelta stilistica alquanto originale: le C rovesciate significano zero, il 3 sta per B e la A è priva della stanghetta centrale. Si lamentano anche alcuni commercianti che hanno visto diminuire il passaggio degli automobilisti con conseguente riduzione del numero dei clienti. Senza contare che alcuni residenti di Fuorigrotta hanno contestato la riduzione dei parcheggi per auto e firmato una petizione inviata al sindaco De Magistris per chiedere lo spostamento del percorso.
Il tratto ciclistico che non ha ricevuto polemiche da parte dei cittadini è senza alcun dubbio il lungomare, molto attrezzato e reso pedonale e ciclabile dalla scorsa primavera. Non ci sono interruzioni e la vista del paesaggio è decisamente gradevole.
Malgrado le lamentele, giuste o sbagliate, è giusto che l'amministrazione cittadina vada avanti nella scelta di rendere la città più moderna e congeniale al rispetto dell'ambiente. La mobilità sostenibile non è un capriccio dei primi cittadini, ma un'esigenza umana e ambientale. Le polemiche fanno parte del gioco.
Fonti: Comune di Napoli, tuttogreen
Secondo l'architetto le corsie sarebbero costituite da tunnel chiusi in acciaio e vetro – un elemento importante per una città piovosa come Londra – al cui interno verrebbe creato un sistema di ricircolo dell'aria così da assicurare un vento a favore costante e permettere ai ciclisti di spostarsi ancora più velocemente. Non soltanto: i tunnel verrebbero messi in collegamento con le principali stazioni dei bus e la metropolitana londinese, per integrarsi con la rete dei trasporti pubblici e consentire di muoversi in completa autonomia sulle lunghe distanze tra un quartiere e l'altro.
In realtà il progetto non è nuovo; Martin – un tempo ciclista, ora non più per paura degli incidenti – si è ispirato alla High Line di New York, la sopraelevata per sole bici che attraversa tutta la città.
Anche a Toronto è stata lanciata un'idea simile. L'architetto Chris Hardwicke ha progettato il Velo-City un sistema di vie di comunicazione sopraelevato completamente libero da inquinamento e del tutto riparato dal traffico automobilistico, che potrebbe spingere molte più persone a fare uso della bicicletta per gli spostamenti in città, anche tenuto conto che a Toronto durante l'inverno le piste ciclabili esistenti si trasformano in spazi per accumulare la neve caduta sulle carreggiate, cosa che succede, purtroppo, anche in Italia.
A Melbourne in Australia è stata proposta la B1 Veloway, la sopraelevata per biciclette che sfrutterebbe un percorso di una linea ferroviaria attualmente esistente, scorrendole accanto in sicurezza, mentre a Minneapolis esiste la Greenway Bike Trail, una pista ciclabile di grandi dimensioni realizzata per favorire gli spostamenti in bici e la mobilità sostenibile in città. Si trova in posizione sopraelevata rispetto al traffico per gran parte del proprio tragitto. Gli stessi cittadini si stanno attivando per proteggerla e per migliorarla, organizzando eventi su due ruote, cene tra ciclisti e raccolte fondi. Il percorso verde di Minneapolis è amatissimo da coloro che si muovono sulle due ruote e che si oppongono ad un suo possibile degrado, tanto da aver dato vita alla Midtown Greenway Coalition.
Tornando al progetto della City, non tutti sono entusiasti all'idea dell'architetto ciclista. A parte le difficoltà realizzative ed i costi altissimi, ciò che lascia perplessi è la strategia nel suo insieme: anziché decongestionare il traffico cittadino incentivando la bicicletta e il trasporto pubblico, si spostano i ciclisti in uno spazio riservato. Probabilmente in questo modo si ridurranno gli incidenti, si, ma non diminuirà il traffico, non si risolverà il problema dei parcheggi, dell'inquinamento, non si imparerà la condivisione della strada, e le automobili andranno ancora più veloci sicure che le biciclette sono state tutte spedite nei cieli di Londra.
Fonti: amicoinviaggio.it; casaeclima.com
La città emiliana è stata scelta quale sede dell'iniziativa, in quanto la più ciclabile d'Italia (metri equivalenti di piste ciclabili ogni 100 abitanti) e per le attività di educazione e promozione dell'uso della bicicletta e della mobilità sostenibile in generale, come confermato da alcuni anni da diversi studi, fra cui il rapporto sull'Ecosistema urbano di Legambiente. Reggio Emilia è dotata ad oggi 180,7 chilometri di piste ciclabili (1,053 chilometri pro capite); l'utilizzo della bicicletta supera il 20% del totale della mobilità urbana; il 60% dei trasporti casa-scuola su bici, su mezzi pubblici, a piedi e con il car pooling.
I temi ritenuti centrali saranno affrontati da cinque gruppi tematici coordinati da un responsabile:
1) proposte di modifiche Codice della strada e altre norme correlate;
2) Moderazione del traffico, Zone 30 e sicurezza;
3) Allocazione risorse e Ufficio nazionale;
4) Formazione, informazione, comunicazione, educazione;
5) Rete ciclabile nazionale e reti locali.
Il calendario dei lavori prevede una plenaria introduttiva agli SG (la mattina del 5 ottobre), il lavoro dei cinque gruppi tematici (il pomeriggio del 5 ottobre e la mattina del 6). Il pomeriggio del 6 gli SG si concludono con un primo confronto sulle proposte emerse dai cinque gruppi tematici con rappresentanti istituzionali.
Compito dei cinque gruppi tematici sarà quello di proporre un documento sintetico di soluzioni per la mobilità urbana articolate in base ai diversi interlocutori (Stato, Enti Locali, Aziende...) e soprattutto divise in base alla diversa scansione temporale: azioni da realizzare subito, azioni da realizzare nel medio periodo e azioni da realizzare nel lungo periodo.
Il 7 ottobre si chiuderanno gli Stati Generali con un'iniziativa di piazza.
Per maggiori informazioni si può consultare il sito del Comune di Reggio Emilia.
Fonti: Fiab, Comune di Reggio Emilia.
Promotore della Mobilità Ciclistica
La mobilità ciclistica, un tema complesso ed articolato
In Europa la bici assieme al trasporto pubblico sta diventando l'elemento centrale, la sfida per migliorare la qualità dell'aria, la vivibilità dei centri urbani e per modificare la mobilità spesso impostata sull'uso dell'auto privata sia in ambito urbano che tra centri abitati diversi.
Anche il turismo vede nella bici una risorsa ormai affermata per alleggerire la congestione dei centri turistici principali, inoltre attraverso il cicloturismo itinerante favorire le economie locali minori oppure attraverso la pratica del ciclismo sportivo, della mountain bike e del cicloturismo stanziali su area ristretta ma pregevole, aumentare in modo consistente le presenze turistiche di un territorio elevando in nodo importante i corrispondenti fatturati.
La promozione della mobilità ciclistica necessita di azioni costruttive, come la messa in sicurezza di percorsi, piste ciclabili, zone 30, e di allestimento di servizi, come bici-stazioni, noleggi e bike sharing, fino alla realizzazione di segnaletica di indirizzamento turistico accompagnata da relative cartografie specifiche.
Le predette azioni di tipo "hard", devono essere accompagnate da altrettante e sofisticate azioni di tipo "soft" finalizzate a cambiare atteggiamenti, stili di vita, scale di valori personali. Queste azioni ed interventi sono spesso dimenticati o non intrapresi con la necessaria determinazione per valorizzare con un effetto di rimbalzo le citate azioni costruttive e di attivazioni di servizi.
I benefici di un miglioramento della mobilità ciclistica ricadono sul clima, sull'inquinamento e sulla salute delle persone e delle città.
Figura professionale sue competenze, aspetti formativi e sbocchi professionali
La figura professionale che si individua viene chiamata Promotore della Mobilità Ciclistica.
Le conoscenze necessarie sono fortemente multi disciplinari in quanto il soggetto deve padroneggiare le seguenti competenze con una specificità mirata alla promozione della bicicletta e soprattutto arricchite da una forte motivazione personale al tema:
- aspetti di tipo tecnico:
- una significativa esperienza personale diretta di fruizione di sistemi di mobilità ciclistica con relativi servizi, in ambiti urbani ed extraurbani di qualità effettuata in contesti europei evoluti;
- problemi climatici, ambientali, energetici e della salute;
- codice della strada, percorsi e piste ciclabili, zone 30, loro pianificazione in area ristretta, (quartieri), vasta (province o insieme di comuni o ambito regionale);
- principi generali e specifici della mobilità urbana, PUM, PUT, PPTU, modal spit, azioni di mobility managment;
- servizi integrativi alla rete ciclabile come intermodalità con treno (di interscambio e di trasporto all'interno della carrozze), ciclostazioni, ciclonoleggi, bike sharing;
- la bici, postura, ergonomia e allenamento
- aspetti di tipo gestionale - commerciale:
- cicloturismo e servizi annessi, pianificazione e organizzazione di prodotti turistici e reti di percorsi cicloturistici differenziati per tipo di utente/mezzo, bici da corsa, cicloturismo, mountain-bike, (ognuno di essi con i diversi gradi di difficoltà e di prestazione sportiva richiesta), sistemi cicloturistici adatti a famiglie, ciclisti poco esperti o allenati; redazione ed esecuzione di piani di segnaletica di indicazione e produzione di cartografie specifiche;
strategie di marketing cicloturistico;
- aspetti di tipo formativo - comunicativo:
- processi formativi e di comunicazione, azioni di base nelle scuole elementari, medie, superiori e università, mobility manager scolastici, ed aziendali;
- tecniche di comunicazione persuasiva ed emozionale a mezzo carta stampata, filmati, web e spazi pubblicitari;
- spiccata capacità relazionale, di lavorare in gruppo, di fare rete, di distribuire e raccogliere materiali e collaborazioni
La figura professionale del promotore della mobilità ciclistica non ha provenienza da un curriculum scolastico particolare, ma viene formata sia in aula che sul campo attraverso una fase di approfondimenti interdisciplinari che gli consentiranno di operare mediante le diverse modalità applicative possibili.
Sbocchi professionali; per promuovere anche in Italia una mobilità ciclistica di livello europeo, sia urbana, che di area vaste e di tipo cicloturistico, è necessario oltre ad una volontà politica chiara che metta a disposizione fondi dedicati, anche di una rete di figure competenti che attivino le azioni: Sarebbe necessaria una Direzione generale per la mobilità ciclistica a livello centrale – ministeriale, Uffici regionali di pianificazione degli interventi e individuazione delle priorità da finanziare, uffici a carattere provinciale o comunque di bacino-area vasta per le pianificazioni intermedie fino agli Uffici comunali che dovranno contenere uno specifico ufficio per la mobilità ciclistica con finzione di pianificazione e costruzione di interventi, manutenzione, promozione e che si interfacci con gli uffici educazione e per la promozione della salute.
Oltre a tutti questi ambiti definibili "pubblici" esistono poi gli impieghi privati nell'ambito della progettazione delle infrastrutture, negli ambiti del marketing e comunicazione, ne cicloturismo e nel modo educativo attraverso studi professionali tecnici, di comunicazione o cooperative di servizi.
I laureati in scienze motorie potrebbero essere interessati come promotori di sport ed attività outdoor che oggi sono in crescita
Direttore
Prof Federico Schena, Professore Ordinario, Vicepreside Facoltà di Scienze Motorie
Dipartimento promotore
Scienze neurologiche, neuropsicologiche, morfologiche e motorie dell'Università di Verona -
Approvato con nota del Direttore del Dipartimento del 14 maggio 2012.
maggiori info Università di Verona
http://www.univr.it/main?ent=offerta&fac=8&tcs=P
Fonte: FIAB
SETTIMANA EUROPEA PER LA MOBILITA' SOSTENIBILE
Nell'ambito della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, e in particolar modo il 22 settembre, giornata europea senz'auto, i cittadini europei sono invitati a non usare né auto né moto privata ma a servirsi di mezzi alternativi di trasporto.
Noi speriamo che siano numerosi i cittadini in tutta Italia in grado di accogliere questo invito e che sia un'occasione per sperimentare la bicicletta per andare al lavoro, a scuola o a fare la spesa. Chi va regolarmente in bici aiuta la città: è più in forma e si ammala di meno, è più allegro, non inquina, occupa poco spazio e non fa rumore.
La FIAB- Federazione Italiana Amici della Bicicletta lancia durante questa settimana la campagna nazionale Chi sceglie la bicicletta merita un premio!
Come funziona?
Per ringraziare tutti quelli che hanno scelto la bicicletta le associazioni FIAB offriranno regali a tutti i ciclisti che, una mattina di questa settimana, attraverseranno i varchi d'ingresso delle loro città. In genere offriranno ai ciclisti un cioccolatino con il logo FIAB "In bici x l'ambiente". In alcune città verranno regalati altri oggetti o buoni sconto per colazioni, l'importante è ringraziare e "coccolare" chi va in bicicletta perchè con il suo gesto migliora la vita di tutti!
Cliccando sul link sotto è possibile conoscere le associazioni FIAB e le città che hanno finora aderito all'iniziativa FIAB con la data in cui avverrà l'evento.
http://fiab-onlus.it/bici/attivita/campagne-ed-interventi/chi-sceglie-la-bici-merita-un-premio/item/80-chi-sceglie-la-bici-2012.html
Fonte: FIAB
Con #salvaciclisti altre sette nomination: Mattia Donadel, leader del Comitato ambiente e territorio che combatte contro le "grandi opere inutili" del Veneto; Marco Benedetti, che ha brevettato e produce pannolini compostabili; Leonardo Dapporto, protagonista della nascita del Santuario delle farfalle all'Isola d'Elba; Gaetano Capizzi, che ha creato Cinemambiente di Torino; Claudia Cusimano, l'11enne palermitana che sensibilizza gli adulti al rispetto dell'ambiente; Linda Guarino, l'insegnante che ha salvato la scuola dell'Isola di Favignana con il progetto "Scuola 2.0"; Vincenzo Ramasco, che aveva avvertito del rischio alluvione alle Cinque Terre e poi è stato protagonista dei soccorsi.
E' previsto il voto via mail, le preferenze devono essere indirizzate all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Fonte: La Nuova Ecologia
Tutto quello che serve agli appassionati delle due ruote, punti vendita, assistenza, riparazioni e abbigliamento.