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Prima di acquistare la bici, bisogna farla provare al bambino per capire se l’altezza è giusta. Avendo posizionato il sellino in corrispondenza dell’anca, il provetto ciclista può inforcarla, e controllare che i piedi poggino bene a terra, senza trovarsi troppo piegato sul manubrio, né al contrario troppo in punta di piedi. Piero Nigrelli, direttore del settore bicicletta e statistiche di Confindustria-Ancma consiglia di “non lesinare sul prezzo, perché le componenti, come le catene e i mozzi, rischiano di essere poco scorrevoli e rendere più pesante l’utilizzo per i bambini. Il prezzo giusto è tra i 150 e i 200 euro”.

Quando si acquista una bici per bambini, soprattutto se ci si rivolge a un negozio non specializzato, è importante controllare che il mezzo sia conforme alle norme tecniche Uni, che ne garantiscono la conformità agli standard di qualità dell’Unione europea. Per farlo basta controllare che ci sia un codice impresso sul telaio in modo visibile e durevole, contenente un numero progressivo di telaio, il nome del fabbricante o del suo rappresentante,  la sigla alfa-numerica EN, e il numero della norma. Per quanto riguarda le bici “da ragazzo”, quelle per i più piccoli, la sigla corrispondente è EN 14765.

Dopo, scegliere la misura giusta

Per i bambini di 2-3 anni con altezza da 80 a 100 cm si consiglia la misura 12”

Per i bambini di 4-5 anni con altezza da 95 a 115 cm si consiglia la misura 16”

Per i  bambini da 6 a 8 anni con altezza da 115 a 130 cm si consiglia la misura 20”

Per i  bambini da 8-11 anni con altezza da 130 a 145 cm si consiglia la misura 24”

Oltre i 145 cm di altezza si consiglia una bici da adulto 26”, taglia Small

Fonte: testicicli.it

Mercoledì, 19 Giugno 2013 08:41

Verona. Bici-Aperitivo di HK

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Sembra superato il refrain ecologista che insisteva solo sul quanto è bello andare in bicicletta. Oggi il marchio di accessori Hell’s Kitchen punta anche sul quanto si è “belli” pedalando. E lancia un bici-aperitivo per festeggiare il primo giorno d’estate davanti al nuovo flagship HK Shop: in Piazza S. Tomaso 2, a Verona, dalle 19 in poi, il giorno 21 giugno. Ma dove vai bellezza in bicicletta? All’aperitivo in sella di Hell’s Kitchen!

Sembra superato il refrain ecologista che insisteva solo sul quanto è bello andare in bicicletta. Oggi il marchio di accessori Hell’s Kitchen punta anche sul quanto si è “belli” pedalando. E lancia un bici-aperitivo per festeggiare il primo giorno d’estate davanti al nuovo flagship HK Shop: in Piazza S. Tomaso 2, a Verona, dalle 19 in poi, il giorno 21 giugno.

Segnate l’evento sul calendario, pedalatori incalliti, nanerottoli su due rotelle ed ecologisti tutti, dalla “pedalata assistita”, ma col cuore che pompa. Lo stile sulle due ruote scende finalmente in pista e si fa fotografare sul set che premierà il bicycle look più cool dell’estate: GET THE RE-CYCLE LOOK!

Per tutti gli aspiranti “belli in bicicletta” che si presentano in sella partecipando allo shooting, Hell’s Kitchen offre l’aperitivo gratis. Per chi “la bici giel’han rubata”, varrà anche un simbolico freno, copertone, sellino o campanello.

Da recuperare alla ciclo-officina La Scatenata www.azioniacatena.it; dove la bici te la fai tu come nuova, riciclando le defunte biciclette dal garage del nonno. Hell’s Kitchen premia il vincitore (decretato dai friends di HK Shop su Facebook www.facebook.com/marco.lai.3511) con la bike messenger Penne personalizzata e la pubblicazione sul numero di luglio/agosto 2013 della rivista BC della FIAB www.rivistabc.com.

La stampa della t-shirt che fodera la borsa in palio verrà realizzata durante il party con lo scatto di voi “favolosi” in bici. Mentre il tessuto riciclato, la camera d’aria e le cinture di sicurezza delle auto, le recupera Hell’s Kitchen dalla sua “diabolica cucina”.

Insomma, inforcate la bici e partecipate tutti!

In Collaborazione con: BC – Rivista della FIAB; AB Aeterno Wodden Watches

Ciclo-officina LA SCATENATA

Fonte: www.hellskitchen.it

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ENERGY TREE FESTIVAL DI TORINO si svolgerà presso Centro Giovani, corso Moncalieri 18, Torino, dal 19 al 26 giugno. Il Festival vuole elogiare la figura della bicicletta, ma anche lo sviluppo ipotetico di una quantità enorme di energia pulita. Durante il festival, sarà possibile provare le bici elettriche di Plug&Go! Nella serata d'apertura sarà possibile assistere allo spettacolo di danza contemporanea che porta in scena i ballerini dentro una scenografia interattiva composta da bici riciclate e che muove e viene mossa dalla dinamica dei corpi, motore di una cinestetica acrobatica e funzionale.

DANCE CICLING
di AMMONIA DANZA CORROSIVA
Coreografie di Valentina Gallo.
Scenografie di Fabio Piazzano.

energytreefestival.blogspot.it

www.ammoniadanzacorrosiva.com
www.junkylab.com

Martedì, 18 Giugno 2013 16:02

Avis…In bici. Un successo a Cerignola

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Si è svolta ieri in città L’iniziativa “Avis in…Bici”, organizzata dalla locale sede dell’Avis diretta da Matteo Grillo, con lo scopo di far conoscere le varie attività legate alla donazione di sangue. Tante persone, uomini, donne e bambini con le loro biciclette sono partiti dalla sede situata presso l’ex ospedale Tommaso Russo, e hanno compiuto un percorso di 10 chilometri per le principali vie della città sfidando un caldo asfissiante e con la gioia di poter fare qualcosa di diverso invece di stare a casa. Il Presidente Vicario dell’Avis Giuseppe Raddato, in esclusiva per Lanotiziaweb.it ha raccontato come è andata puntando l’accento sulla necessità di fare del bene a chi sta peggio di noi: “L’obiettivo è di far conoscere ai cittadini quali sono le nostre attività da quelle ricreative, sportive ma soprattutto fare un’opera di sensibilizazzione. Sono ormai 4-5 anni che superiamo le mille donazioni, quest’anno siamo arrivati a 1.250, il plauso va a tutti coloro che partecipano a queste manifestazioni ma anche chi va a donare”. Va detto che c’è anche un gruppo sportivo che si chiama Ciclo Avis, formato da 35 corridori che partecipa alle più importanti manifestazioni in tutta la regione, sia raduni che gare per far capire l’importanza di aiutare il prossimo. Nuovo appuntamento è per domenica 23 giugno per la raccolta sangue, presso il centro trasfusioni dell’Ospedale Tatarella dalle 8.30 alle 12.30.

Fonte: lanotiziaweb.it

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Si è appena conclusa la 33° edizione di VeloCity, il più grande evento al mondo sul tema della ciclabilità. 1.400 delegati da paesi dei cinque continenti si sono incontrati e confrontati nelle sale dello sfarzoso municipio della città di Vienna, trasformata per l’occasione nella capitale mondiale della bicicletta.

Vienna si è presentata all’appuntamento in forma smagliante, con una rete di percorsi ciclabili perfetta, rastrelliere a prova di bruto dislocate pressoché ovunque e con una serie di campagne di comunicazione  capaci di farti sentire un vero figo solo per il fatto di stare in sella a un cancello del bike sharing.

Per me partecipare a questo convegno ha significato mettere un piede in paradiso, seppure per un attimo, se non altro perché potevo finalmente confrontarmi con persone che non mi prendevano per un pazzo monomane ogni volta che aprivo bocca. Ogni giorno sfogliavo famelico le 32 pagine del fittissimo programma di eventi nella speranza di scegliere quello in cui venissero dispensate le informazioni più interessanti. Nella maggior parte dei casi, le aspettative non sono state disattese.

Come da copione, danesi e olandesi hanno tenuto banco in buona parte delle occasioni, facendo sfoggio , da bravi secchioni, dei risultati raggiunti nel corso degli ultimi anni, spiegando come costruire dei parcheggi multipiano per bici anche sull’acqua, fino ad arrivare a lamentarsi che a Groningen il traffico generato dalle bici è diventato quasi ingestibile.

Il vicesindaco di Vienna, Maria Vassilakou, ha aperto i lavori dicendo che l’obiettivo della capitale austriaca è di diventare leader dell’era post fossile e che “Garantire la migliore qualità della vita per i bambini deve essere l’obiettivo primario: i bambini sono il nostro futuro e solamente se cresceranno in un ambiente sano e accogliente potremo avere domani degli adulti responsabili”. A seguire, un profluvio di dati, statistiche e iniziative di comunicazione degne di questo nome.

È stata poi la volta di Hep Monatzeder, vicesindaco del comune di Monaco ha raccontato del progetto di marginalizzare l’uso dell’automobile proprio nella città della BMW: obiettivo è arrivare nel 2025 ad avere la quota di spostamenti in automobili in centro città al di sotto del 20% includendo nella quota anche taxi e auto in condivisione (oggi sono al 27%). Per raggiungere l’obiettivo, la città ha destinato alla ciclabilità solamente nell’ultimo anno circa 10 milioni di euro, un quarto dei quali sono stati utilizzati per attività di comunicazione rivolte alla cittadinanza.

E che il problema dell’Italia rispetto alla ciclabilità sia culturale è stato ben evidenziato dall’assenza di politici e amministratori nazionali e locali (fatta eccezione per il vice sindaco di Pescara), ovvero coloro che, quando poi vai a proporre questo o quell’intervento, ti rispondono che non si può, che mancano i soldi e che la città non è un interruttore. Sono quei soggetti che progettano e approvano costosissime strutture in pieno centro storico per poi dimenticarsi di far sapere alla cittadinanza che andare in bicicletta è bello, divertente e, soprattutto, è cool.

Purtroppo però proprio la comunicazione sembra essere il tallone di achille di molti di coloro che si occupano di ciclabilità: è un vero peccato che un evento tanto straordinario come Velo-City non sia riuscito ad arrivare nel circuito della stampa generalista. Gli unici giornalisti presenti erano quei bike blogger che però rischiano di trovarsi a raccontare le cose solamente a chi già le sa e solamente all’interno dei soliti circuiti dove si discute e ci si scanna sulle differenze tra piste, corsie e strade ciclabili. Il rischio che siamo sempre e solo noi a cantarcela e suonarcela è quindi molto elevato.

Aritcolo preso da PiCiclisti

Fonte: piciclisti.wordpress.com

 

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Un cartello sui tram, annuncia le modalità del servizio di trasporto delle biciclette. Finalmente i fiorentini potranno trasportare la propria bici in tramvia. Ne dà l'annuncio il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, in un post sul social network Facebook. All'interno dello stesso un commento sulla serata in tv a Piazza Pulita.  Ma  ciò che incuriosisce maggiormente i fiorentini, è sicuramente la novità riguardante la due ruote. "Abbiamo vinto la battaglia contro Sua Maestà la Burocrazia - afferma il sindaco sul social network - e finalmente sarà possibile portare la bici sul tram. Tra poco l'annuncio ufficiale, credo che il servizio sarà possibile già dalla settimana prossima".

Il consigliere per la bici, Giampiero Gallo, sul suo profilo Facebook rende merito al presidente Eros Cruccolini: "Dopo anni di tentativi ce l'abbiamo fatta grazie anche a Eros Cruccolini. Bici sul tram a Firenze"

Limitati gli orari del servizio, che escludono due ampie fasce orarie di "punta": dalle 7:00 alle 10:00 e 17:00 alle 20:00. Sabato e domenica il trasporto è sempre consentito.

Fonte: www.stamptoscana.it

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