Tutto quello che serve agli appassionati delle due ruote, punti vendita, assistenza, riparazioni e abbigliamento.
Velorapida, una bici vintage ma tecnologica, costruita da due amici attenti alla sostenibilità ambientale e appassionati del lifestyle, che, alla ricerca di soluzioni alternative alla normale bicicletta a pedalata assistita, hanno individuato un produttore con 90 anni di esperienza e insieme hanno studiato un modello originale partendo dal design classico e rispettandone la tipica eleganza.
La bicicletta è dotata di motore a 250 watt e batteria elettrica che le consente di sviluppare una velocità di 25 kmh con un autonomia di ben 60 km. Il telaio è uno dei più leggeri della categoria bici elettriche, è verniciato a liquido come nella migliore tradizione italiana e il colore risulta più vivo mettendo in evidenza i particolari. Le ruote motorizzate sono montate a mano con raggi rinforzati e anche i cerchi sono italiani, in acciaio per i modelli con freno a bacchetta, in alluminio per le altre. I freni sono V-brake, Calliper e contropedale delle migliori marche vengono scelti appositamente per modello a seconda delle caratteristiche dello stesso. Le selle sono BROOKS nei modelli Flyer e B17. In più dispone di display LCD per controllare e regolare la velocità (5 livelli) e verificare i km percorsi. Nelle strade urbane di media percorrenza è il mezzo di trasporto più rapido.
Usare meno la macchina, non inquinare l’ambiente, avere a che fare poco con la burocrazia, non preoccuperasi di patente, bollo e assicurazione: nasce così Velorapida...... e in futuro nasceranno molte altre cose. La bici si può acquistare esclusivamente online sul sito www.velorapida.com
Fonte: www.velorapida.com
Il 20 Giugno 2013 è approdata alla Camera dei deputati la proposta di legge ‘mobilità nuova’ che si articola in tre punti:
-la ridistribuzione delle risorse economiche dall’alta velocità e dalle grandi opere verso il trasporto urbano e pendolare;
-il porre ai comuni l’obbligo di ridurre progressivamente il trasporto motorizzato privato, con un sistema di bonus malus che premia eo/ penalizza chi raggiunge o meno gli obiettivi;
-la riduzione a 30 km/h, al posto dei 50 km/h attuali, della velocità nei centri urbani.
Prima della presentazione del ddl alla sala stampa della camera abbiamo intervistato in bicicletta, con al seguito una delegazione di #salvaiciclisti, Paolo Gandoli, parlamentare PD e membro della Commissione Trasporti e Alberto Fiorillo di Rete Mobilità Nuova. Intervista di Francesco D. Ciani e Giselle Martino, realizzata da Francesco D. Ciani per BicycleTV.it e condotta da Giselle Martino.
Tra le norme proposte la Rete Mobilita' Nuova ipotizza anche l'obiettivo di obbligare i sindaci, entro due anni, a far scendere gli spostamenti motorizzati individuali con mezzi privati almeno sotto il 50%. ''E' un cammino non facile e periglioso - afferma il deputato PD Paolo Gandolfi, appena sceso dalla bici - siamo un gruppo di circa 60 deputati, tra maggioranza e opposizione, che si interessano ai problemi della mobilita' sostenibile urbana. Siamo di fronte a temi divenuti ormai di politica nazionale perche' mirano a salvaguardare la qualita' di vita dei cittadini divenuta spesso critica. Pensiamo dunque di poter far approvare almeno le parti fattibili e piu' importanti della proposta di legge''. Altro punto chiave in discussione e' quello delle risorse pubbliche, ''fagocitate dall'alta velocita' e dalle autostrade, anche se le lunghe distanze assorbono meno del 3% degli spostamenti di persone e merci''. La legge sulla Mobilita' Nuova prevede invece lo stanziamento di un Fondo per la mobilita' non motorizzata dove ''confluiscano ogni anno il 75% dei fondi complessivi al trasporto e alle infrastrutture per la mobilita''', anche se la norma appare di difficile applicazione.
Fonte: Ansa; bicycletv.it
Nel mese di maggio le città di Bolzano di Schio e di Venezia, si sono aggiudicate la maglietta rosa del terzo Giretto d'Italia, campionato nazionale della ciclabilità urbana organizzato dalle amministrazioni comunali insieme a Legambiente, Fiab e Città in bici in 23 comuni.
A Bolzano infatti in media oltre 7 persone su 10 usano la bicicletta per andare a scuola o al lavoro La sfida si è svolta monitorando durante una normale giornata lavorativa, il passaggio attraverso i check-point allestiti per l'occasione in vari punti della città di mezzi a pedali e a motore.
La vittoria tra le città medie se l’è aggiudicata Bolzano (75,1%), che ha oltrepassato di qualche punto Reggio Emilia (74,4%) e Padova (74,1%) dove il passaggio dei ciclisti compie un notevole balzo in avanti rispetto alla scorsa edizione della gara (38,8% la percentuale della città veneta nel 2012). Un risultato che scalza Ferrara, in terza posizione, nonostante l’ottima performance (66,8%) anch’essa per altro aumentata significativamente rispetto al 2012 (55,7%). Tutti ottimi comunque i risultati della categoria e tutti in crescita: Trento (56,9%), Modena (50,2%), Vicenza (49,4%), Parma (36,7%), Ravenna (23,8%), Brescia (7,0%).
Per le città grandi la percentuale più alta (33,5%) di mezzi a pedali rispetto quelli a motore è stata raggiunta nella terraferma di Venezia anche se va ricordato che la città lagunare ha un flusso ciclistico particolare, difficilmente paragonabile con altre città. Conserva il suo secondo posto Torino (28,9%) e sono meritorie anche le performance di Firenze (18,1%), Milano (17,4%) e Bologna (16,7%). Genova, nonostante le salite, migliora la sua performance rispetto alla precedente edizione e raggiunge il 6,1% confermando l’impegno verso la crescita della mobilità ciclabile. Va ricordato che il monitoraggio del Giretto d’Italia ha un valore simbolico e che la diversità delle città in gara in termini di urbanistica, densità abitativa e dinamiche di traffico rende complesse le valutazioni. Bolzano è in testa tra le città medie anche in numeri assoluti con il passaggio notevolissimo di 3829 bici. Da segnalare che nel solo varco di via Leonardo da Vinci sono passate 2100 biciclette: circa 18 al minuto per due ore! Per le città grandi e piccole, i numeri assoluti avrebbero invece premiato Bologna e Pordenone che hanno visto passare dai loro check-point rispettivamente 1667 e 1552 ciclisti. Per le piccole città va inoltre considerato che veniva data loro la possibilità di scegliere se fare due o tre check-point ma per omogeneità le percentuali sono state calcolate sui risultati dei due migliori varchi per ogni città. Ai sindaci delle 3 città vincitrici andrà in premio una Ricicletta®, la city bike in alluminio riciclato di CIAL (Consorzio Imballaggi Alluminio), bellissima, funzionale ed ecologica. La premiazione delle città vincitrici del Giretto d’Italia 2013 si terrà a Bologna venerdì 31 maggio alle ore 11.30, nell’ambito della "Borsa del turismo delle 100 città d'Arte d'Italia" (http://www.100cities.it/).
Fonte: Legambiente
Un weekend “eroico” a Buonconvento da vivere su due ruote tra sport, mercatini e teatro. Da venerdì 21 a domenica 23 giugno il borgo della Valdarbia sarà sede della prima 36 ore in bicicletta disputata in Italia “L’Eroica x36h”, che porterà in strada mountain bike, specialissime da strada e le gloriose bici d’epoca.
In Giappone trovare lo spazio per collocare le stazioni per sole biciclette in ambito urbano può essere veramente un impresa ardua. Masanori Mitobe, una società giapponese ha trovato una nuova soluzione innovativa: Eco Bicycle, un parcheggio per biciclette... sotterraneo. Un rappresentante della società Masanori Mitobe, ha così descritto il progetto: “Questi parcheggi per biciclette si basano sul concetto di trasportare sottoterra ciò che occupa inutilmente spazio in superficie. Così facendo, si ha più spazio per le cose che davvero servono ogni giorno. Ogni macchina può contenere fino a 200 biciclette e ne installeremo diverse in Giappone”. Eco Bicycle è un progetto che ha coinvolto varie città del Giappone, costruito per non rubare ulteriore spazio in superficie con rastrelliere per biciclette, che spesso intralciano i pedoni. Il parcheggio progettato dalla Giken ha una capienza di oltre 204 biciclette, è sotterraneo, eco-compatibile e a prova di terremoto. Una volta parcheggiata la bici, il proprietario se la vedrà riconsegnata da un funzionale sistema automatico in meno di 13 secondi. Infatti quando si vuole ritirare il mezzo, basta avvicinare una carta elettronica a un apposito sensore per avviare il processo inverso. Ogni bicicletta è inoltre identificata univocamente e completamente protetta da furti e atti vandalici. Come spiegato nel video, tutti possono lasciare le loro bici in una macchina che le parcheggia e le riconosce grazie ad un chip montato sulla ruota avanti.
Fonte: life.wired.it
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