Tutto quello che serve agli appassionati delle due ruote, punti vendita, assistenza, riparazioni e abbigliamento.
I progetti di ciclabilità che riguardano il Regno Unito sono faraonici, anche se molto va fatto per quanto riguarda la sicurezza. Eppure uno dei più vecchi bike shop del Paese rischia la chiusura dopo ben 173 anni di attività.
Il bike shop si chiama Howes Cycles e ha sede a Cambridge. A dare la notizia sono stati John Howes e la moglie Pat che hanno annunciato al quotidiano Cambridge News che hanno annunciato l'intenzione di chiudere la loro attività.
Visto che nel 1840 le biciclette erano solo prototipi (senza pedali, né sistemi di trasmissione) la bottega al numero 104 di Regent Street aprì come punto riparazione per carrozze e calessi. Soltanto nel 1869, Howes convertì la propria attività in uno dei primi negozi di biciclette dell'epoca. Fra i clienti della bottega, la famiglia Howes ebbe anche Charles Darwin, il fondatore delle teorie evoluzionistiche.
A convincere John Howes a spostare il proprio main business sulle biciclette fu un viaggio compiuto a Parigi nel 1868. L'anno dopo venne avviata la produzione che per quasi un secolo e mezzo è stata tramandata di generazione in generazione fino a oggi. Ma Michael e Pat sono rimasti senza eredi e hanno deciso di chiudere il negozio piuttosto che lasciarlo a qualcuno che non portasse il loro cognome.
Fonte: www.ecoblog.it
Video reportage dell'ultimo Bike to School Day a firma Voyager Factory, il nuovo programma di Rai 2 ideato da Roberto Giacobbo, che riunisce in un unico contenitore A come Avventura e Ragazzi. La truope di Voyager Factory ha seguito il gruppo della scuola romana Di Donato, scuola da cui tutto è partito. Grazie ad un gruppo di genitori con la voglia di cambiare la mobilità dei bambini e ai tanti volontari e ciclo attivisti che hanno accompagnato i bambini in questa splendida avventura.
Fonte: bicycletv.it
L'idea del Festival nasce per diverse ragioni: la prima, ovviamente, è che sempre più persone comuni a Montevideo e in altre città latinoamericane scelgono la bicicletta come mezzo di trasporto di ogni giorno e anche l'amministrazione comunale sembra consapevole dell''importanza di sostenere (con piste ciclabili, piani di altra mobilità, maggiore comfort e sicurezza per le strade...) questo cambiamento enorme. Un primo passo verso questa direzione, ad esempio, è stata la creazione di un percorso ciclabile tra le facoltà universitarie di Scienze sociali, Diritto, Economia, Architettura e Ingegneria: un percorso misto di piste ciclabili e Zone 30 (cioè, il cui limite di velocità è di 30 chilometri orari) e passaggi agevolati per chi sceglie la bici e, naturalmente, per chi va a piedi.
La seconda ragione che ha favorito la nascita del Festival è che il cinema e le biciclette sono sempre andati di pari passo. Ci sono tantissimi film dove la bicicletta è la vera protagonista della scena. Il Festival non fa altro che dare visibilità all'amicizia tra bici e grande schermo, dentro e fuori le sale cinematografiche. Per questo saranno proiettati nuovi film e vecchi classici, fiction e documentari e tanti cortometraggi, tre giorni davvero intensi. Ci saranno film proiettati al chiuso ma sopratutto si utilizeranno alcuni spazi pubblici della città dove saranno posti schermi all'aperto, come al Parco Rodo o di fronte alla "stazione fantasma". L'ingresso ovunque è gratuito e in molti luoghi saranno organizzati parcheggi sorvegliati per le bici.
Sono tante le pellicole in programmazione, tra queste segnaliamo "La bicicletta" dello spagnolo Sigfrid Monleón che mescola tratti di pura fantascienza con riprese attuali sulle battaglie per avere piste ciclabili a Valencia. Per questo filmato hanno lavorato grandi figure del cinema spagnolo come Pilar Bardem , Barbara Lennie o Sancho Gracia. C'è anche una sezione dedicata ai cortometraggi e documentari soprattutto di giovani artisti. Chiaramente saranno proiettati anche film uruguaiani che hanno avuto un certa diffusione a livello internazionale, come "Il bagno del Papa" e "I miei piedi sono un paio di ali". Non potrà mancare un grande classico a chiusura del festival: Ladri di biciclette, di Vittorio de Sica.
Fonte: comune-info.net
La prima bicicletta gialla fu sganciata alle 7.12 del mattino del 3 dicembre 2008. Da allora BikeMi ha avuto una crescita esponenziale, evidenziata dal numero dei prelievi di bici, cresciuto del 155% tra il 2009 e il 2013: in questi cinque anni, infatti, i prelievi annuali sono passati da 702.599 a 1.789.959.
“In questa occasione è giusto ringraziare la precedente Amministrazione che ha lanciato il servizio BikeMi nel 2008. Un progetto al quale abbiamo fortemente creduto, tanto da dedicargli 3 milioni di euro derivanti da Area C, per potenziarlo e portarlo al di fuori della Cerchia dei Bastioni: dalla primavera del 2012 a oggi, infatti, le stazioni sono passate da 120 a 188 e sono arrivate fino alla circonvallazione della 90/91”, ha dichiarato l’assessore alla Mobilità e Ambiente Pierfrancesco Maran. “Il prossimo obiettivo è riuscire a raggiungere il sito di Expo, per poi ridistribuire in città le nuove stazioni una volta terminata l’Esposizione”.
Oggi BikeMi conta 3.370 biciclette in condivisione, 24.478 abbonamenti annuali (+97,5% rispetto al 2009), 43.292 occasionali (+210,5% rispetto al 2009).
E, per festeggiare questo importante compleanno, da questa notte è online il nuovo sito BikeMi con tante novità, come per esempio la versione Mobile, la nuova mappa che permette di vedere con maggior dettaglio la disponibilità delle bici nelle stazioni (più o meno di 5 disponibili, stalli liberi, stazioni temporaneamente senza bici o non operative), la possibilità di abbonarsi contemporaneamente a più di un occasionale con la stessa carta di credito nella stessa pagina di abbonamento.
Inoltre, saranno disponibili nuove pagine, come quella Downloads, da cui scaricare diversi documenti utili (come la mappa o il contratto utenti, etc.), o quella con le previsioni meteo.
Fonte: Comune Milano
La grande novità della Copenaghen Wheel è concentrare tutte le componenti di una bicicletta elettrica (motore, batteria e sensori per l'assistenza della pedalata) in un "disco rosso" da montare al mozzo della ruota posteriore. Il che significa poter installare questo kit su qualsiasi telaio già in uso e, soprattutto, offrire alle biciclette una linea essenziale e accattivante, lontana dalle goffaggini dei classici modelli elettrici. Più che di un progresso estetico, però, si tratta di una vera e propria rivoluzione tecnologica. Per esempio, ci sono una serie di sensori in grado di rilevare le condizioni delle strade in cui si muove la bicicletta: traffico, inquinamento, rumore, temperatura e umidità. Dati che, poi, possono essere anche condivisi con le amministrazioni pubbliche, qualora fossero attrezzate per sfruttare questo genere di informazioni.
Progettata nei laboratori del Mit (Massachussets Institute of Technology) di Boston, è ufficialmente in vendita. Sul sito di Superpedestrian, la piccola azienda che ne ha curato la produzione e la commercializzazione, è possibile ordinarla per 700 dollari (circa 520 euro), quasi 800 con i costi di spedizione. A quasi quattro anni dalla sua prima apparizione, alla fine del 2009, la Copenaghen Wheel arriva sul mercato con ambizioni proporzionali ai finanziamenti ricevuti per la fase di start-up, oltre due milioni di dollari, parte dei quali provenienti da David Karp, fondatore di Tumblr.
La Copenaghen Wheel pesa poco meno di 6 kg e, in accordo con i limiti di legge, arriva in Europa con un motore da 250 watt di potenza (le versione Usa prevede un motore da 350 watt), che interrompe la sua azione alla velocità di 25 km/h. È compatibile con ruote da 26 e 28 pollici e, per il montaggio, è sufficiente la sostituzione dei raggi.
Fonte: www.ilsole24ore.com
Sono arrivati. E sono tanti. Tutti belli, ecologici ed etici. Sono i regali per un Natale tutto nuovo, pensati da CISV Torino per queste festività 2013. Ne avevamo parlato poco tempo fa, ma dal 4 dicembre il progetto è concreto, nonchè online. Si tratta di www.regalisolidali.cisvto.org, lo shop online dell'ONG torinese.
Tutto quello che serve agli appassionati delle due ruote, punti vendita, assistenza, riparazioni e abbigliamento.