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Giovedì, 08 Marzo 2012 09:34

Top to Bottom MTB MAGAZINE

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Top to bottom è la prima rivista in Italia dedicata esclusivamente ed interamente al down hill e freeride mountain bike.
La rivista è nata nel 2011 dalla passione di un gruppo di bikers e professionisti della MTB chehanno deciso di unirsi per aiutare lo sport a
svilupparsi e coinvolgere sempre più appassionati.
Il magazine è bilingue (italiano ed inglese) e gratis; cosi da raggiungere il maggior numero dipersone, in qualunque parte del mondo!
La rivista viene distribuita gratuitamente presso i migliori bikeparks italiani. Inoltre vienedistribuito attraverso una rete di negozi selezionati,
sul sito internet www.toptobottom.it è presente la lista completa!
Il progetto è cresciuto molto rapidamente coinvolgendo sempre più persone, tra cui personaggi di spicco del mondo della Mtb come Elisa Canepa
– pluri campionessa italiana DH e Super Enduro, Claudio Conte - meccanico della nazionale italiana di DH e Davide Dolfin – campione italiano 4X.
Da quest’anno la rivista è media partner ufficiale dei circuiti italiano DH (Circuito Nazionale Gravitalia) e circuito centro Italia (Gravity Race
Cup), il magazine verrà quindi distribuito a tutte le gare!

Fonte: bike-mtb

Mercoledì, 07 Marzo 2012 10:20

Preparazione mentale agli sport di resistenza

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Preparazione mentale agli sport di resistenzaAutore: Trabucchi PietroPagine: 176Prezzo: € 15,49Editore: elikaFinalmente ecco il primo rivoluzionario testo disponibile in Italia per affrontare una preparazione atletica…
Mercoledì, 07 Marzo 2012 09:55

Berlino capitale delle due ruote

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Berlino ha approvato un progetto molto ambizioso, che riguarda l'aumento delle piste ciclabili, che andranno dritte e saranno ben più visibili anche agli incroci. Una soluzione ideale in un inizio d'anno dove il caro-benzina allarma e fa soffrire anche la Germania. "Fahhradfreundliches Berlin", Berlino città amica della bici, è lo slogan. Piano bipartisan, come il governo della città-Stato: con il giovane, popolare borgomastro-governatore socialdemocratico Klaus Wowereit, gay dichiarato, il suo vice democristiano (il partito della cancelliera) tutto legge e ordine Frank Henkel, e la responsabile dell'Integrazione dei migranti, la turco-tedesca Dilek Kolat, d'amore e d'accordo sulla priorità alle due ruote. È un esempio che vale la pena di studiare, pensando a casa nostra. In Italia, informa la Legambiente, le città-regine della bici sono Bolzano e Mestre, mentre le metropoli se la cavano proprio male e Roma è maglia nera. Nel capoluogo altoatesino avvengono in bici 29 spostamenti su cento, a Mestre 20 su cento, a Roma, Palermo e Genova zero su cento. A Napoli si spostano in bici un cittadino su cento, a Torino due, a Milano 4. Quassù è diverso. Qui nella prima potenza europea, e patria dell'auto di qualità, viaggiano circa 40 milioni di automobili ma oltre 67 milioni di bici. A Berlino le bici sono in media 128 per ogni 100 nuclei familiari. A livello federale possiedono bici 96 coppie con bimbi su cento e 66 singles su cento.
Infine ma non ultimo, Berlino ce la mette tutta per essere sempre più la location preferita delle grandi esposizioni mondiali sulla bici, l'equivalente a due ruote dei saloni dell'auto. Chiusa da poco Vivavelo, questo week end è stato il turno della Fahhradschau, seguirà l'enorme Velo-Berlin. Il grande pubblico s'incuriosisce, si vede offerti test e corsi di guida di bici gratis, ammira e programma di comprare i modelli più diversi. Bici low cost di artigiani locali, superbolidi in carbonio come un jet moderno, peso 5 chili e costo 10mila euro. E accessori vitali per la sicurezza, come luci fisse e lampeggianti ipervisibili, o gadget cool quali lo stereo per bici. Ecologisti a oltranza, i cari tedeschi? Sì, ma intanto Berlino ti offre anche 26 linee di metropolitana tra sopraelevato e sotterraneo, e tanti bei bus. Con biglietto supplementare sali sulla metro con la bici, poi scendi e prosegui pedalando. Alla salute del caro-benzina.

Fonte: www.repubblica.it

Mercoledì, 07 Marzo 2012 09:54

Arriva Easy tag. Contro il furto delle bici

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L’assessore alla Polizia Municipale Sicurezza e Immigrazione Martina Monti e l’Assessore all’Ambiente e Sport Guido Guerrieri sono promotori della campagna “Io la targo e tu?”, fortemente voluta per contrastare il sempre crescente problema del furto di bici. Il lancio della campagna di promozione dell’utilizzo di questo dispositivo è previsto per domenica 11 marzo che sarà anche “Domenica Ecologica” con la chiusura al traffico delle auto nel centro storico. Le etichette per targare il proprio mezzo a due ruote verranno consegnate gratuitamente a coloro che parteciperanno alla biciclettata che porterà alla scoperta di alcuni dei principali parchi pubblici della città e successivamente distribuite presso i rivenditori e associazioni indicate. La biciclettata partirà alle 10 da Piazza del Popolo a RAVENNA. La targatura lanciata dalla campagna prevede l’utilizzo di una etichetta “Easy tag” da applicare sul mezzo a due ruote quale codice identificativo rendendolo rintracciabile in caso di ritrovamento a seguito di furto. Inoltre, la targa che identifica mezzo e proprietario viene inserita nel Registro Italiano Bici, divenuto ormai lo standard nazionale, attraverso il metodo Bicisicura che oggi conta 70.000 biciclette registrate (una media di 20.000 bici annue a partire dal 2007 anno di lancio del servizio in Italia). Vi fanno riferimento i possessori di due ruote di una trentina delle grandi città e province italiane che si interfacciano con l’unico registro nazionale delle biciclette accessibile dalle Forze dell’Ordine 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Le prime targhe sono state simbolicamente consegnate questa mattina nel corso di una conferenza stampa dall’assessore Monti al sindaco Matteucci e apposte sulla bicicletta di Claudio Matarozzi, di Legambiente, uno dei soggetti che partecipano alla promozione della campagna insieme con Fiab. Erano inoltre presenti rappresentanti della Polizia municipale, di Easy tag, che ha portato in Italia il servizio per l’identificazione e la protezione contro il furto delle biciclette, delle associazioni di categoria che collaborano con il Comune alla realizzazione della campagna – Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti – nonché alcuni rivenditori di biciclette che a loro volta collaborano.
L’assessore Monti si è detta “molto contenta di portare avanti questa iniziativa, che non vuole essere solo uno strumento contro i furti ma anche una occasione per approfondire ulteriormente tutte le questioni legate alla promozione dell’utilizzo della bici in sicurezza, campo nel quale la Polizia municipale ha già fatto e sta continuando a fare molto, sia sul fronte della divulgazione di regole e consigli di comportamento, che su quello della prevenzione di furti e del recupero di mezzi rubati”. Il servizio EasyTag BiciSicura comprende: kit BiciSicura, con libretto Registro Italiano Bici della bicicletta personalizzato con logo/diciture a colori e targa speciale antieffrazione ed automarcante, con numerazione univoca iniziante per RA; la registrazione della targa che può avvenire con varie modalità a scelta: n. verde, sito web, sms/mms così come il servizio di segnalazione del ritrovamento o del recupero, l’iscrizione e mantenimento delle registrazioni nel Registro Italiano Bici per tre anni dalla data del loro inserimento (rinnovo facoltativo per altri tre anni alla scadenza al prezzo di 4 euro; il servizio di “controllo Forze dell’Ordine”, inclusa guida all’accesso al Registro italiano Bici e codici di accesso all’area riservata; il servizio Vst (verifica stato targa) mediante risponditore vocale 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, al n. 0302054588 e quello Tol (targa on line) per visualizzare pubblicamente la scheda bici su web (www.easytag.it/rib/seguito da n. di targa).
Fonte: www.romagnagazzette.com
Mercoledì, 07 Marzo 2012 09:35

Come preparare una gran fondo

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Come preparare una gran fondoAutore: Fagioli FabrizioPagine: 160Prezzo: € 15,49Editore: elikaLe gran fondo rappresentano il fenomeno emergente nel mondo del ciclismo amatoriale. Richiedono una preparazione…
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I limiti di velocità lungo i Fori Imperiali sono, costantemente, superati: 60, 70 chilometri orari di velocità raggiunti in un pochi metri, dopo il semaforo di largo Corrado Ricci. A documentare gli sforamenti, ancora una volta, sono intervenuti i ciclisti urbani della Capitale. Con pistola-autovelox alla mano, gli attivisti si sono radunati – martedì mattina – in via dei Fori Imperiali, a pochi passi dal punto in cui stata travolta e uccisa la giovane ciclista Eva Bohdalova – per rilevare le velocità medie raggiunte dai macchine e moto in una giornata qualunque nel centro di Roma.

I ciclisti urbani tornano a farsi sentire rilanciando temi e obiettivi della campagna “Salvaiciclisti”, partita da Londra, e che in queste settimane spopola sui social network ed ha trovato sponda in un nutrito drappello di senatori e deputati, oltre al consenso di migliaia di persone in tutta Italia. E alcuni di questi senatori, martedì mattina, hanno voluto assistere alla rilevazione lungo i Fori Imperiali. Presenti il radicale Marco Perduca e i senatori del Pd Andrea Sarubbi e Leana Pignedoli. «È indegno – commenta il senatore Marco Perduca- che nella Capitale d'Italia e fianco del Palatino sia consentito ai mezzi privati di scorrere come se si fosse lungo una tangenziale». I parlamentari annunciano di voler presentare una serie di interrogazioni sia alla Camera sia al Senato per chiedere conto della mancata vigilanza dei limiti di velocità in una delle strade più fotografate del mondo. 

Su richiesta degli attivisti, i senatori e deputati sostenitori della campagna invieranno a breve «una lettera al ministro delle Infrastrutture, Corrado Passera, per convincere il governo – dice Perduca – a iniziare un percorso esecutivo il prima possibile per rimettere l’Italia al passo dei paesi più moderni e già ciclabili, come Olanda e Danimarca». Nella lettera a Passera, che verrà firmata dai parlamentari presenti all'incontro con i ciclisti, si legge che «è giunto il momento di riconoscere, ad ogni livello amministrativo e politico, la ciclabilità non solo come parte integrante della moderna mobilità quotidiana ma come l’unica soluzione efficace e a impatto zero per gli spostamenti cittadini personali su mezzo privato. Deve essere riconosciuto l’elevato valore sociale della mobilità ciclistica».

LETTERA AL MINISTRO PASSERA – Gli stessi concetti sono alla base del Ddl presentato al Senato, a firma Francesco Ferrante (Pd) e altri 62 di vari schieramenti politici tranne la Lega. La quota di ciclisti abituali aumenta costantemente anche per causa della crisi, osserva Ferrante, e «cambiando le pessime abitudini stradali degli italiani – aggiunge il senatore – possiamo cambiare finalmente le nostre città, e questo vale per tutti. Siamo avvelenati dal traffico, le strade sono caotiche, gli scontri mortali sono in aumento: è ora di fare qualcosa, e la campagna Salvaiciclisti è la benvenuta».

Fonte: roma.corriere.it/

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