Tutto quello che serve agli appassionati delle due ruote, punti vendita, assistenza, riparazioni e abbigliamento.
Fiesole va incontro alla primavera pedalando. In attesa dei Mondiali e per scoprire il territorio con le due ruote ecco che in piazza Mino arriva il primo punto di noleggio biciclette. Dal 13 aprile FiesoleBike di Giovanni Crescioli con la collaborazione del Comune apre il corner dedicato al noleggio delle bici, che organizzerà anche escursioni nel territorio che saranno condotte da un’esperta guida ambientale escursionistica (figura professionale riconosciuta dalla Regione Toscana).
Con la formula del noleggio ci saranno esperti a guidare i cittadini.
Il punto fiesolano sarà appoggiato ad un altro corner fiorentino, così sarà possibile salire in bus e scendere in bicicletta, senza perdersi il panorama e lasciare qui la bicicletta (esclusa la domenica. Costo maggiorato di 5 euro sul noleggio giornaliero). Il punto noleggio sarà aperto fino al 31 ottobre tutti i giorni mattina e pomeriggio e varierà l’orario a seconda della stagione. Ad aprile l’apertura è fissata nelle fasce 9 – 12 e 16 – 18, ma sarà possibile concordare orari specifici direttamente coi gestori del punto, così come fissare il noleggio anche su appuntamento. Il noleggio di una bici - completa di tutti gli accessori compreso casco, luci e strumenti per la sicurezza – avrà il costo di 20 euro al giorno e verrà accompagnato dalla consegna di una mappa del territorio con possibili percorsi lungo i quali avventurarsi; itinerari autoguidati sono consultabili anche direttamente dal proprio smartphone. Per chi desidera andare alla scoperta del territorio insieme alla guida ambientale sarà possibile visitare, con preventivo accordo, anche alcune delle fattorie presenti a Fiesole e degustare i prodotti tipici, oltre che andare alla scoperta di strade secondarie o pedalare tranquillamente lungo l’Arno sulla pista ciclabile che dal Girone arriva fino a Firenze. Un’occasione per conoscere il territorio immerso nella natura, alla ricerca di un tesoro che è lo stesso paesaggio che ci circonda.
Per maggiori informazioni o prenotazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Cell. 345.3350926
www.fiesolebike.it.
Fonte: gonews.it
L’innovazione recupera il passato. Basta una pellicola e la bicicletta prende nuova vita.
Colori psichedelici e forme geometriche, motivi militari o fantasie a pois: attraverso degli stickers è possibile così recuperare e rimodernare lo storico mezzo di trasporto su due ruote, che accompagna i cittadini “green” e non solo nella loro quotidianità.
È anche questo il Fuorisalone 2013: innovare, sapendo recuperare il vecchio. Si tratta di un rivestimento adesivo, presentato un anno fa e sviluppato nell’edizione di quest’anno, da Danilo Leonardi di Studio Tagmi, che permette di personalizzare la propria bici in base alla tendenza del momento, regalandole addirittura una “seconda pelle” protettiva. Il gusto estetico si coniuga infatti con l’esigenza di proteggere il telaio metallico dalla ruggine e dagli agenti atmosferici: i film adesivi che compongono il kit Fix Your Bike sono antiabrasivi e impermeabili. Inoltre il rivestimento è atossico: così per dare un nuovo look al mezzo a due ruote non occorrerà utilizzare la vernice, ma basterà un comune taglierino per modellare la pellicola.
Già presentate in precise dimensioni adattabili alle varie parti dell’intelaiatura, le strisce si applicano facilmente e non creano bolle, “easy apply” come dicono gli addetti.
Fix Your Bike permette così di proteggere, abbellire, recuperare e riconoscere la propria bici nella community dei riders.
Fonte: Claudia Vanni de ilgiornale.it
Mauro Talini, il ciclista insulino-dipendente che corre in solitaria dal 1 gennaio 2013 per sostenere i progetti dell’Associazione Internazionale Padre Kolbe Onlus, ha già percorso circa 11000 km in tre mesi ed ha concluso la sua pedalata attraverso il sud America, percorrendo Argentina, Cile, Perù, Ecuador e Colombia.
Mauro Talini, il ciclista insulino-dipendente che corre in solitaria dal 1 gennaio 2013 per sostenere i progetti dell’Associazione Internazionale Padre Kolbe Onlus, ha già percorso circa 11000 km in tre mesi ed ha concluso la sua pedalata attraverso il sud America, percorrendo Argentina, Cile, Perù, Ecuador e Colombia. Dopo aver raggiunto Panama con un volo aereo, Mauro si rimetterà in viaggio con la sua bicicletta per arrivare all’ultima meta, l’Alaska. In questi tre mesi non è stato tutto facile per il ciclista della solidarietà: pedalare ogni giorno in solitaria, con il caldo o con la pioggia, sullo sterrato o in forte pendenza, con continui saliscendi e anche ad altitudini di 2800 metri, dovendo cercare ogni sera una stanza per dormire o uno spazio in cui piantare la tenda, in paesi stranieri in cui parlano un’altra lingua. Ma non è stato nemmeno tutto difficile: le popolazioni sud americane, nonostante la povertà, sono sempre molto accoglienti e curiose, danno indicazioni, offrono alloggio, cibo, addirittura copertoni per la bici, fanno dei tratti di strada con Mauro o semplicemente si confrontano con lui sulla povertà e sul diabete. Pedalare attraverso le Americhe e vedere paesaggi meravigliosi è di per sé straordinario. Inoltre farlo per sensibilizzare le persone sul diabete, sostenere le Missioni di AIPK Onlus nel segno delle “3S” sport, salute e solidarietà, ha dato a Mauro carica e motivazioni sempre maggiori, e nei momenti di fatica Mauro non è mai da solo, c’è sempre la sua fede che lo accompagna e lo sostiene. Durante il primo tratto del suo viaggio attraverso cinque stati Mauro è stato accolto dalla Viceconsole in Cile Anna Rita Apollonio, dall’Ambasciatore Italiano in Ecuador Gianni Piccato e dalla Console Enza Bosetti, insieme al diabetologo di Quito Dott. Pasquel. Mentre Mauro Talini continua la sua splendida avventura per dimostrare al mondo che il diabete non è un limite, l’Associazione Internazionale Padre Kolbe Onlus dall’Italia, insieme a tutti i volontari e agli innumerevoli sostenitori ha realizzato una campagna di raccolta fondi a favore del Centro Sociale La Città della Speranza a Riacho Grande, San Paolo in Brasile. Il progetto da realizzare riguarda un corso per l’alfabetizzazione all’informatica che permetterà a 180 bambini del Centro di imparare ad utilizzare il computer sia per lo studio sia per una potenziale ricerca di lavoro. Chi vuole contribuire può trovare le informazioni necessarie all’indirizzo www.unabicimillesperanze2013.org. o tramite l’Associazione Internazionale Padre Kolbe A.I.P.K. Onlus Viale Giovanni XIII, 19 40037 Borgonuovo di Sasso Marconi(BO).
Fonte: Marco Tosatti de lastampa.itCicloamatrici tra i 30 e i 50 anni si cimenteranno in Toscana con la Cial-Aluminium Recycling Team: in una due giorni per raccogliere fondi per bambini affetti da diverse patologie e sensibilizzare sul tema del riciclo dell'alluminio.
Diciassette donne fra i 30 e i 50 anni, la passione per il ciclismo è duplice. Raccogliere fondi per la Onlus Dynamo Camp, che in Toscana, nella campagna pistoiese, gestisce un campo estivo per bambini affetti da diverse e gravi patologie; dall'altro farsi portavoce di un messaggio ambientale importante: "riciclare l'alluminio, materiale riciclabile al 100% e infinite volte, rappresenta un atto necessario per la salvaguardia dell'ambiente perché consente un enorme risparmio di energia e materia".
Ci sarà anche una squadra creata dal Consorzio CIAL - Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo degli Imballaggi in Alluminio - alla prossima edizione della Dinamo Bike Challenge (25 - 26 maggio 2013) gara ciclistica di beneficenza nata per raccogliere fondi per i bambini ospiti del Dynamo Camp. Si tratta di ben 17 donne, tutte cicliste amatoriali, unite dalla passione per lo sport e per il rispetto dell'ambiente, le quali correranno in un'unica squadra: CIAL - ALUMINIUM RECYCLING TEAM. Tra le cicliste del team, manager, medici, professioniste di diversi settori ed anche impiegate. Una vera e propria task force ambientale al femminile impegnata in due giorni di gare. Inoltre, per rafforzare il messaggio ambientale di cui è portavoce il Consorzio CIAL, attraverso un concorso online (dal 4 al 26 maggio all'indirizzo: www.ricicloamatore.it) metterà in palio per gli appassionati del ciclismo e dell'ambiente, ogni giorno 1 Ricicletta (city bike realizzata dal riciclo di 800 lattine in alluminio per bevande) e doterà il Camp della Dynamo Onlus di una flotta di ben 10 Riciclette che potranno essere utilizzate dai bambini e dagli animatori del campo. Per seguire le atlete di CIAL, basta collegarsi al sito web www.dynamobikechallenge.org dove sarà anche possibile partecipare alla raccolta fondi per la onlus.
Fonte: repubblica.it
La domenica a piedi, finalmente in coincidenza con una giornata di sole primaverile, ha fatto schizzare all'insù i prelievi delle bici gialle del Comune: gli stralli di Bikemi a Milano sono stati presi d'assalto fin da metà mattina, ed è sovente accaduto che gli utenti dovessero vagare da un punto di distribuzione all'altro alla ricerca di un velocipede disponibile.
Le statistiche fornite in serata da Clear Channel, gestore del servizio, parlano di ben seimila prelievi di bici nella giornata: oltre il doppio degli utilizzi che si registrano di consueto in una giornata festiva, che sono intorno ai 2.500. Di fatto il servizio ha raggiunto i picchi che si registrano normalmente nei giorni feriali, quando le bici municipali vengono usate abitualmente per gli spostamenti lavorativi. Ma se per gli spostamenti casa-ufficio l'utilizzo medio di Bikemi è in genere inferiore ai dieci minuti, ieri le bici sono state impiegate per andare a zonzo, spesso sfruttando fino in fondo la mezz'ora di tempo limite che la tessera concede.
Dalle 176 rastrelliere di Bikemi attualmente operative sono state così prelevate almeno due volte a testa tutte le 3.100 biciclette disponibili. Oltretutto per la giornata di ieri era possibile provare il servizio a costo zero: ai neofiti e ai turisti che hanno sottoscritto l'abbonamento giornaliero, l'importo verrà riaccreditato prossimamente sulla carta di credito.
Fonte: ilgiornale.it
"Tutti in campo per continuare a migliorare il servizio di pulizia urbana nella nostra città".
È partito in questi giorni il servizio di pulizia straordinaria nelle aree circostanti i cassonetti dei rifiuti che vede, su input dell’Amministrazione comunale, la “Latina Ambiente” mettere in campo 15 ragazzi suddivisi per 4 cooperative sociali del capoluogo, al fine di ripulire giornalmente le aree di conferimento rifiuti nella città. I ragazzi, una parte dei quali appartenenti alle categorie svantaggiate, sono coordinati e suddivisi in squadre dotate di bici elettriche adeguatamente attrezzate con scope e raccoglitori e due porter: hanno il compito di ripulire circa 700 aree di conferimento sparse per la città così da rendere ancora più igienico e decoroso lo spazio antistante i cassonetti dei rifiuti.
“E’ un servizio importante, perché tende ad eliminare il degrado legato al meccanismo di conferimento ereditato dalla vecchia gestione, e vale a dire il posizionamento in strada dei sacchetti da parte dei cittadini, modalità che solo in parte si è riusciti a correggere – afferma il vice sindaco e assessore all’ambiente Fabrizio Cirilli - Ma è anche e soprattutto un segnale forte di inserimento socio lavorativo legato alla gestione dei servizi pubblici, che ci riporta gradatamente al sentirci cittadini di una città solidale e sensibile all’ambiente. Da questo punto di vista, il Comune di Latina è un modello, è tra i primi Comuni nel Lazio per quanto riguarda il coinvolgimento delle persone svantaggiate attraverso la cooperazione sociale”.
“L’iniziativa avviata dall’assessorato all’ambiente ha una doppia valenza – afferma il sindaco Giovanni Di Giorgi – Da un lato si lavora per migliorare il servizio di raccolta di rifiuti, garantendo maggiore igiene attorno alle aree individuate, dall’altro si tende a incentivare una cultura, un senso civico che è sempre necessario per consentire ai servizi pubblici di poter essere erogati nel migliore dei modi ai cittadini”.
Fonte: ilfaroonline.it
Bicicletta, ecco un mezzo di trasporto dai numerosi vantaggi, non soltanto dal punto di vista ambientale. Se preferire la bici all'auto contribuisce a ridurre le emissioni inquinanti nelle nostre città, le pedalate quotidiane di andata e ritorno per recarsi al lavoro rappresentano un vero e proprio toccasana per la salute.
Compiere movimento ed esercizio fisico con regolarità rappresenta un fondamentale pilastro per il nostro benessere. Secondo uno studio recente, risulta per noi più semplice ampliare il tempo dedicato al movimento nelle nostre giornate scegliendo un mezzo di trasporto dinamico per i nostri spostamenti, piuttosto che decidendo di iscriverci in palestra. A trarne vantaggio sono soprattutto i pendolari della bici, vale a dire coloro che ogni giorno pedalano per recarsi sul luogo di lavoro e lungo il tragitto di ritorno verso la loro abitazione, una volta conclusi gli impegni della giornata. Scegliere la bici come mezzo di trasporto principale aiuta a mantenersi in forma ed in salute e non presenta alcun costo economico aggiuntivo nel bilancio famigliare, al di là dell'eventuale acquisto del mezzo di trasporto. Secondo Takemi Sugiyama, esperto australiano alla guida di uno studio condotto di recente riguardo agli spostamenti sulle due ruote più ecologiche, scegliere la bici come mezzo di trasporto quotidiano rappresenta un vero e proprio esercizio vantaggioso per il nostro corpo, anche per coloro che compiono altre attività fisiche durante la settimana.
Lo studio in questione, pubblicato tra le pagine dell'American Journal of Preventive Medicine, si è svolto per una durata di quattro anni ed ha riguardato 822 persone adulte, evidenziando come coloro che si recavano regolarmente al lavoro in auto accumulassero peso in maniera maggiore rispetto a coloro che si dirigevano al lavoro in bicicletta o a piedi, sebbene svolgessero esercizio fisico regolare. Decidendo di optare per la bicicletta per recarsi al lavoro, o per raggiungere altri luoghi in cui ci si rechi ogni giorno o di frequente durante la settimana, sostituendo le due ruote più ecologiche all'auto, le opportunità di dedicarsi al movimento si incrementano naturalmente, a beneficio di tutto il corpo. Se dunque non si dispone di tempo a sufficienza per praticare regolarmente uno sport o un'attività fisica, muoversi in bici è l'alternativa migliore per mantenere il proprio corpo agile e forte più a lungo.
Fonte: greenme.it
Dalle "auto blu" alla bici elettrica, a San Donato arriva la rivoluzione green. Il comune di San Donato punta sulle “bipe”, le biciclette a pedalata assistita, come mezzo di spostamento dei politici locali e dipendenti dell’ente pubblico.
La giunta locale ha dato infatti il via libera al progetto che, dietro finanziamento per il cinquanta per cento statale, porterà sindaco, assessori e funzionari della macchina amministrativa a pedalare, senza usufruire più di inquinanti auto blu.
In un’ottica di rispetto dell’ambiente e come segnale culturale a favore della mobilità sostenibile l’amministrazione comunale ha scelto di avvalersi di bicilette tradizionali, ma soprattutto biciclette elettriche. Il comune ha infatti approvato una convenzione per introdurre il bike sharing elettrico anche per gli utilizzi istituzionali, quindi per il personale interno.
L’acquisto iniziale è di dieci bici. La spesa è sostenuta a metà dal bilancio locale, con l’altro cinquanta a carico del Ministero dell’ambiente. In codice le biciclette elettriche sono definiti Epac. L’iniziativa del comune è connessa al Patto europeo dei sindaci per la riduzione delle emissioni atmosferiche e al Paes, il Piano d’azione per l’energia sostenibile per la riduzione entro il 2020 del venti per cento di anidride carbonica in atmosfera.
La prima stazione delle bici elettriche sarà sotto il municipio e farà da “auto blu” del sindaco.
Fonte: milanotoday.it
Alla scoperta della via Claudia Augusta: l'antico asse portante che collegava Pianura Padana e Bacino del Danubio. A duemila anni dalla sua realizzazione, l’antica strada romana Claudia Augusta è diventata un itinerario cicloturistico ed anche un percorso per trekking. Ogni anno 40.000 persone, soprattutto ciclisti, attraversano le Alpi ed il Tirolo ripercorrendo lo storico tracciato costruito dalle legioni romane e gustando le pietanze di allora.
La Via Claudia Augusta, l’antica strada romana che da Altinum (l’attuale Quarto d’Altino) e dall’Adriatico portava fino al Danubio, rivive ora, dopo 2000 anni di storia, una nuova, fresca stagione. Con la fine dei conflitti e l’Europa finalmente unita è diventata un ponte che unisce e mescola culture, ambienti, emozioni; è un percorso-simbolo che attraversa tre nazioni dall’enorme varietà di paesaggio e di tradizioni, bellezze d’arte e specialità enogastronomiche, all’insegna di un turismo dal volto umano, giovane ed ecologicamente compatibile. Un itinerario che invita a lasciare a casa l’orologio, per vedere luoghi e paesaggi con un occhio nuovo, attento ai colori, alle sottili sfumature, ai profumi, al sapore della storia che intride qui ogni cosa. Oggi la ciclovia, in un percorso di quasi 700 chilometri, collega la Pianura Padana, Venezia ed il Delta del Po con Donauwörth in Baviera. Ma allora qual è il motivo che spinge tanti appassionati delle due ruote a valicare le Alpi lungo la Via Claudia Augusta? Presto detto. Per molti ciclisti questa è in assoluto la migliore possibilità per attraversare le Alpi da nord a sud e realizzare così un sogno accarezzato da tempo. Ma non solo. La Via Claudia Augusta ci riporta sulle tracce degli antichi Romani. Tutto cominciò nel 15 a.C., quando il generale romano Druso Maggiore iniziò a sistemare i sentieri disegnati da Celti, Reti ed Etruschi trasformandoli nella prima vera strada a cavallo delle Alpi. Ci vollero ben sessant’anni per portare a termine quest’opera immensa. La strada permetteva non solo una rapida mobilitazione di rinforzi militari, ma rappresentava anche un collegamento tra le popolazioni dell’Adriatico e della Pianura Padana con le genti del bacino danubiano, nella parte settentrionale dell’Impero. La Via Claudia Augusta diventò così uno dei più importanti assi culturali d’Europa. Oggi c’è anche una navetta attrezzata per trasporto bici e ciclisti oltre i passi. In tal modo la Via Claudia Augusta diventa il più facile valico alpino per appassionati delle “due ruote”. Con questi servizi il percorso cicloturistico sulle tracce dei romani è assolutamente adatto anche alle famiglie e agli over 60.
Tirolo: dove la Via Claudia Augusta sale in quota. Oggi la Via Claudia Augusta è uno degli itinerari cicloturistici più amati d’Europa. E a ragione, visto che i suoi 700 chilometri di tracciato rappresentano la via più facile per valicare le Alpi da nord a sud, attraverso zone climatiche diversissime, paesaggi naturali agli antipodi e tante persone che da secoli, ormai, danno il benvenuto ai viaggiatori in marcia lungo l’antica strada imperiale. Il tratto che attraversa il Tirolo è quello che raggiunge la quota più elevata e forse il più emozionante dell’intero viaggio. Perché è qui, tra le montagne tirolesi, che si valica la catena alpina e che si comprendono davvero le difficoltà estreme contro cui devono aver combattuto i Romani per realizzare questa strada.
L’avanzata delle e-bike. Sulla Via Claudia Augusta le biciclette elettriche a pedalata assistita stanno diventando sempre più protagoniste. Tutte le 230 strutture ricettive lungo l’itinerario della Via Claudia Augusta sono attrezzate per accogliere gli e-biker e offrire loro tutto il necessario per ricarica batterie e manutenzione. E per chi desidera attraversare le Alpi ancora più comodamente, in Tirolo sono in funzione delle apposite navette per il trasporto di bici e ciclisti in cima al Fernpass e al Passo Resia, i due tratti più faticosi. In carrozza postale lungo la via Claudia Augusta. Dalla primavera all’autunno è di nuovo possibile, su richiesta, viaggiare lungo la Via Claudia Augusta a bordo di una carrozza postale, fedele riproduzione di una berlina del 1811, che non mostra a prima vista la moderna tecnologia di cui è dotata. Freni a disco, ruote di gomma e luci elettriche fanno in modo che i passeggeri, nonostante la romantica atmosfera, si sentano più comodi dei viaggiatori dei tempi passati. A parte questo, la carrozza non si distingue da quelle utilizzate un tempo soprattutto lungo i tratti impervi della Svizzera, e come allora per costruirla fabbri e carrozzai hanno impiegato quasi 4.000 ore di lavoro. La berlina è dunque un modello di carrozza ideale per viaggiare lungo la Via Claudia Augusta. Per portare Voi e la carrozza a destinazione, è necessario un team di 4 persone. Gli 8 - 10 passeggeri trovano posto davanti sotto la tettoia, in cassetta, nello spazio per i viaggiatori e sulla panca. Gli otto – dieci passeggeri possono godersi tranquillamente dalla carrozza l’avventura del viaggio, i pittoreschi paesaggi e le innumerevoli testimonianze culturali, oppure partecipare attivamente dando una mano. In ogni caso, questo viaggio si rivelerà un’esperienza straordinaria.
In cammino sulle tracce dei romani. La maggior parte degli antichi romani viaggiava a piedi. Per questo, a intervalli corrispondenti a un giorno di marcia, erano allestite stazioni nelle quali si poteva pernottare e rifocillarsi. Generalmente vi si trovava anche un piccolo impianto termale e un edificio sacro. Attenendosi a questo modello, è stato elaborato un itinerario escursionistico attraverso i più svariati paesaggi naturali e culturali che hanno influenzato nei secoli la Via Claudia Augusta. Centinaia di testimonianze di una storia movimentata e delle culture da essa influenzate attendono di essere scoperte. E non dimentichiamo le specialità culinarie e vini squisiti lungo tutto l’itinerario. I luoghi di pernottamento consigliati suddividono l‘itinerario in tappe giornaliere. Sul sito una lista di alloggi adatti agli escursionisti e molto altro ancora. Camminare lungo la Via Claudia Augusta significa raccogliere le impressioni più diverse e scoprire le proprie radici, ritrovando se stessi.
Mangiare come 2000 anni fa. Il successo della Via Claudia Augusta sta nella sua autenticità. Il percorso di oggi, che ricalca fedelmente il tracciato originale, conduce i ciclisti attraverso storie e paesaggi naturali indimenticabili. Un viaggio nel passato della Roma imperiale che non manca di coinvolgere nemmeno il palato. Nel solo Tirolo sono 28 i ristoratori aderenti alla Via Claudia Augusta che offrono nel proprio menù pietanze regionali ispirate alla cucina di 2000 anni fa. “Abbiamo reinterpretato questi piatti sotto la guida di studiosi del campo”, spiega Christoph Tschaikner, portavoce della Via Claudia Augusta. “Non ne esistono più ricette dell’epoca. Ci siamo attenuti alle descrizioni originali dei piatti e, con l’aiuto degli storici, abbiamo riportato in vita quest’antica cucina”. Ed ecco che i cicloturisti hanno quindi l’opportunità di terminare la tappa del giorno in una locanda tirolese davanti a una zuppa d’orzo che avrebbero potuto gustare anche 2000 anni fa. “Si tratta di una cucina regionale e molto particolare”, continua Tschaikner, “Non è dissimile alla cucina araba odierna, fa uso di molte spezie, verdure e gioca con il gusto dolce e quello piccante”.
Un 2013 ricco di novità. Oltre a queste autentiche avventure gastronomiche, nel 2013 i cicloturisti vivranno alcune grandi novità lungo la Via Claudia Augusta. Innanzi tutto l’antica strada imperiale sarà attrezzata di ulteriori 1000 indicazioni, permettendo a ogni ciclista di trovarsi sempre sulla strada giusta.
Qualche prezzo. Sul sito sono anche prenotabili dei pacchetti-vacanza, per esempio quello di 5 giorni nella parte tirolese che comprende anche i pranzi nelle locande “romane” e un ricettario. La quota di 399 prevede quattro pernottamenti in hotel di seconda categoria i buoni pasto, il trasporto bagagli e le navette per superare i punti più faticosi. Il noleggio bici costa 50 euro (130 euro la e-bike). Il “pacchetto” più completo comprende un tour in bici di 11 giorni da Augusta al Lago di Garda con un costo di circa 1.100 euro. Altre info: www.viaclaudia.org.
Fonte: estense.com
Con "bicintreno" a pasquetta bici gratis sui treni regionali si rinnova collaborazione tra fiab e Trenitalia per giornata nazionale del trasporto integrato bici+treno aderisce anche "trenord" in Lombardia. A Bolzano bici gratis solo sui treni regionali veloci.
Anche a Pasquetta di quest'anno, lunedì 1° aprile, tutti i ciclo escursionisti in tutte le regioni italiane potranno trasportare gratis la loro bicicletta al seguito su uno dei treni regionali abilitati al servizio. Centinaia le gite fuori porta con la formula bici+treno programmate sia dalle associazioni FIAB che da comitive di amici o semplicemente da singole famiglie. Come ogni anno anche quest'anno si rinnova la collaborazione tra la Federazione Italiana Amici della Bicicletta (Fiab) e Trenitalia per l'organizzazione della Giornata Nazionale "Bicintreno". Tutti coloro che vorranno fare un'escursione da soli o in gruppo, potranno viaggiare pagando il solo biglietto del passeggero: quello della bici per quel giorno sarà gratuito.
"La Divisione Passeggeri Regionale di Trenitalia, a seguito della richiesta della FIAB - si legge nella nota di Trenitalia - ha dato il proprio assenso allo svolgimento, per il giorno 1° aprile p. v. dell'edizione 2013 della Giornata Nazionale Bicintreno. In tale occasione, pertanto, come già avvenuto negli anni precedenti, sarà consentito, nel limite dei posti disponibili, ad ogni viaggiatore pagante, il trasporto gratuito della bici su tutti i treni del Trasporto Regionale abilitati al servizio bici al seguito". Precisiamo - prosegue la nota di Trenitalia - che anche Trenord aderisce all'iniziativa, mentre, in coerenza con quanto previsto dal relativo Contratto di Servizio, nell'ambito della Provincia Autonoma di Bolzano la suddetta agevolazione sarà concessa solo sui treni Regionali Veloci. Dell'iniziativa il Gruppo Ferrovie dello Stato provvederà a dare informazione alla clientela attraverso il sito internet aziendale e con un apposito comunicato stampa. Nelle biglietterie delle principali stazioni sarà, inoltre, affissa una locandina informativa".
Giacomo Scognamillo, consigliere nazionale FIAB e responsabile dei rapporti con le società ferroviarie per l'intermodalità dichiara: " Siamo ovviamente soddisfatti per la rinnovata collaborazione con Trenitalia, anche se solo limitatamente ad una giornata. Siamo certi che Trenitalia farà di tutto per sensibilizzare le sale operative regionali a mettere in circolazione, in quel giorno, materiale rotabile più adeguato al trasporto del maggior numero di biciclette e il proprio personale affinchè, a seguito della prevista maggior affluenza di comitive di cicloturisti con bici al seguito, presti la massima collaborazione".
In alcune regioni come Puglia, Basilicata, Campania, Marche e Liguria, il trasporto gratuito della bici sui treni regionali nei soli fine settimana o tutti i giorni già avviene tutto l'anno grazie ad accordi particolari raggiunti localmente tra le direzioni regionali di Trenitalia e le Regioni interessate.
Lello Sforza
Ufficio Stampa FIAB onlus
(Federazione Italiana Amici della Bicicletta)
Tel. +39 3200313836 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
La bicicletta fa bene al cuore e alla circolazione.
Fonte: Fiab
Tutto quello che serve agli appassionati delle due ruote, punti vendita, assistenza, riparazioni e abbigliamento.