Redazione

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Mercoledì, 19 Giugno 2013 08:41

Verona. Bici-Aperitivo di HK

Sembra superato il refrain ecologista che insisteva solo sul quanto è bello andare in bicicletta. Oggi il marchio di accessori Hell’s Kitchen punta anche sul quanto si è “belli” pedalando. E lancia un bici-aperitivo per festeggiare il primo giorno d’estate davanti al nuovo flagship HK Shop: in Piazza S. Tomaso 2, a Verona, dalle 19 in poi, il giorno 21 giugno. Ma dove vai bellezza in bicicletta? All’aperitivo in sella di Hell’s Kitchen!

Sembra superato il refrain ecologista che insisteva solo sul quanto è bello andare in bicicletta. Oggi il marchio di accessori Hell’s Kitchen punta anche sul quanto si è “belli” pedalando. E lancia un bici-aperitivo per festeggiare il primo giorno d’estate davanti al nuovo flagship HK Shop: in Piazza S. Tomaso 2, a Verona, dalle 19 in poi, il giorno 21 giugno.

Segnate l’evento sul calendario, pedalatori incalliti, nanerottoli su due rotelle ed ecologisti tutti, dalla “pedalata assistita”, ma col cuore che pompa. Lo stile sulle due ruote scende finalmente in pista e si fa fotografare sul set che premierà il bicycle look più cool dell’estate: GET THE RE-CYCLE LOOK!

Per tutti gli aspiranti “belli in bicicletta” che si presentano in sella partecipando allo shooting, Hell’s Kitchen offre l’aperitivo gratis. Per chi “la bici giel’han rubata”, varrà anche un simbolico freno, copertone, sellino o campanello.

Da recuperare alla ciclo-officina La Scatenata www.azioniacatena.it; dove la bici te la fai tu come nuova, riciclando le defunte biciclette dal garage del nonno. Hell’s Kitchen premia il vincitore (decretato dai friends di HK Shop su Facebook www.facebook.com/marco.lai.3511) con la bike messenger Penne personalizzata e la pubblicazione sul numero di luglio/agosto 2013 della rivista BC della FIAB www.rivistabc.com.

La stampa della t-shirt che fodera la borsa in palio verrà realizzata durante il party con lo scatto di voi “favolosi” in bici. Mentre il tessuto riciclato, la camera d’aria e le cinture di sicurezza delle auto, le recupera Hell’s Kitchen dalla sua “diabolica cucina”.

Insomma, inforcate la bici e partecipate tutti!

In Collaborazione con: BC – Rivista della FIAB; AB Aeterno Wodden Watches

Ciclo-officina LA SCATENATA

Fonte: www.hellskitchen.it

Il laboratorio "In bici sui viali", coordinato da Urban Center Bologna, si terrà mercoledì 26 giugno alle ore 17.00 presso la sala Atelier e avrà l'obiettivo di discutere la proposta progettuale degli ultimi tratti non ancora analizzati. I tecnici e i partecipanti interessati proseguiranno l'incontro (ore 18.30 circa) con un sopralluogo esplorativo in alcuni punti particolarmente significativi del tracciato (in particolare Porta San Donato). 

La progettazione di un anello ciclabile lungo i viali, che permetterà di collegare al centro storico le piste e i percorsi provenienti dalle diverse parti della città, è parte del più ampio progetto di una nuova pedonalità "Di nuovo in centro", promosso dal Comune di Bologna. Il progetto prevede di realizzare una pista ciclabile bidirezionale ricavata - dove possibile - sullo spartitraffico centrale dei viali che circordano il centro storico di Bologna. I primi due tratti che verranno attivati sono quello tra viale Vicini e Porta San Mamolo e quello tra Porta Mascarella e la Stazione FS. Ad essi seguiranno via via gli altri tratti.

La futura “tangenziale delle biciclette” è oggetto del laboratorio di progettazione partecipata “In bici sui viali”, coordinato da Urban Center Bologna, che ha chiamato a collaborare all’elaborazione e alla denifizione del progetto le associazioni di ciclisti attive in città e tutti i cittadini e le cittadine interessati.
Si sono svolti ad oggi 5 incontri durante i quali i tecnici del Comune di Bologna si sono confrontati con i ciclisti e altri cittadini nel definire il progetto dei primi tratti dell’anello da tutti i punti di vista: dal percorso della pista ai materiali da utilizzare, fino ai colori, ecc.

Fonte: www.urbancenterbologna.it

Si è appena conclusa la 33° edizione di VeloCity, il più grande evento al mondo sul tema della ciclabilità. 1.400 delegati da paesi dei cinque continenti si sono incontrati e confrontati nelle sale dello sfarzoso municipio della città di Vienna, trasformata per l’occasione nella capitale mondiale della bicicletta.

Vienna si è presentata all’appuntamento in forma smagliante, con una rete di percorsi ciclabili perfetta, rastrelliere a prova di bruto dislocate pressoché ovunque e con una serie di campagne di comunicazione  capaci di farti sentire un vero figo solo per il fatto di stare in sella a un cancello del bike sharing.

Per me partecipare a questo convegno ha significato mettere un piede in paradiso, seppure per un attimo, se non altro perché potevo finalmente confrontarmi con persone che non mi prendevano per un pazzo monomane ogni volta che aprivo bocca. Ogni giorno sfogliavo famelico le 32 pagine del fittissimo programma di eventi nella speranza di scegliere quello in cui venissero dispensate le informazioni più interessanti. Nella maggior parte dei casi, le aspettative non sono state disattese.

Come da copione, danesi e olandesi hanno tenuto banco in buona parte delle occasioni, facendo sfoggio , da bravi secchioni, dei risultati raggiunti nel corso degli ultimi anni, spiegando come costruire dei parcheggi multipiano per bici anche sull’acqua, fino ad arrivare a lamentarsi che a Groningen il traffico generato dalle bici è diventato quasi ingestibile.

Il vicesindaco di Vienna, Maria Vassilakou, ha aperto i lavori dicendo che l’obiettivo della capitale austriaca è di diventare leader dell’era post fossile e che “Garantire la migliore qualità della vita per i bambini deve essere l’obiettivo primario: i bambini sono il nostro futuro e solamente se cresceranno in un ambiente sano e accogliente potremo avere domani degli adulti responsabili”. A seguire, un profluvio di dati, statistiche e iniziative di comunicazione degne di questo nome.

È stata poi la volta di Hep Monatzeder, vicesindaco del comune di Monaco ha raccontato del progetto di marginalizzare l’uso dell’automobile proprio nella città della BMW: obiettivo è arrivare nel 2025 ad avere la quota di spostamenti in automobili in centro città al di sotto del 20% includendo nella quota anche taxi e auto in condivisione (oggi sono al 27%). Per raggiungere l’obiettivo, la città ha destinato alla ciclabilità solamente nell’ultimo anno circa 10 milioni di euro, un quarto dei quali sono stati utilizzati per attività di comunicazione rivolte alla cittadinanza.

E che il problema dell’Italia rispetto alla ciclabilità sia culturale è stato ben evidenziato dall’assenza di politici e amministratori nazionali e locali (fatta eccezione per il vice sindaco di Pescara), ovvero coloro che, quando poi vai a proporre questo o quell’intervento, ti rispondono che non si può, che mancano i soldi e che la città non è un interruttore. Sono quei soggetti che progettano e approvano costosissime strutture in pieno centro storico per poi dimenticarsi di far sapere alla cittadinanza che andare in bicicletta è bello, divertente e, soprattutto, è cool.

Purtroppo però proprio la comunicazione sembra essere il tallone di achille di molti di coloro che si occupano di ciclabilità: è un vero peccato che un evento tanto straordinario come Velo-City non sia riuscito ad arrivare nel circuito della stampa generalista. Gli unici giornalisti presenti erano quei bike blogger che però rischiano di trovarsi a raccontare le cose solamente a chi già le sa e solamente all’interno dei soliti circuiti dove si discute e ci si scanna sulle differenze tra piste, corsie e strade ciclabili. Il rischio che siamo sempre e solo noi a cantarcela e suonarcela è quindi molto elevato.

Aritcolo preso da PiCiclisti

Fonte: piciclisti.wordpress.com

 

Prima di acquistare la bici, bisogna farla provare al bambino per capire se l’altezza è giusta. Avendo posizionato il sellino in corrispondenza dell’anca, il provetto ciclista può inforcarla, e controllare che i piedi poggino bene a terra, senza trovarsi troppo piegato sul manubrio, né al contrario troppo in punta di piedi. Piero Nigrelli, direttore del settore bicicletta e statistiche di Confindustria-Ancma consiglia di “non lesinare sul prezzo, perché le componenti, come le catene e i mozzi, rischiano di essere poco scorrevoli e rendere più pesante l’utilizzo per i bambini. Il prezzo giusto è tra i 150 e i 200 euro”.

Quando si acquista una bici per bambini, soprattutto se ci si rivolge a un negozio non specializzato, è importante controllare che il mezzo sia conforme alle norme tecniche Uni, che ne garantiscono la conformità agli standard di qualità dell’Unione europea. Per farlo basta controllare che ci sia un codice impresso sul telaio in modo visibile e durevole, contenente un numero progressivo di telaio, il nome del fabbricante o del suo rappresentante,  la sigla alfa-numerica EN, e il numero della norma. Per quanto riguarda le bici “da ragazzo”, quelle per i più piccoli, la sigla corrispondente è EN 14765.

Dopo, scegliere la misura giusta

Per i bambini di 2-3 anni con altezza da 80 a 100 cm si consiglia la misura 12”

Per i bambini di 4-5 anni con altezza da 95 a 115 cm si consiglia la misura 16”

Per i  bambini da 6 a 8 anni con altezza da 115 a 130 cm si consiglia la misura 20”

Per i  bambini da 8-11 anni con altezza da 130 a 145 cm si consiglia la misura 24”

Oltre i 145 cm di altezza si consiglia una bici da adulto 26”, taglia Small

Fonte: testicicli.it

Un cartello sui tram, annuncia le modalità del servizio di trasporto delle biciclette. Finalmente i fiorentini potranno trasportare la propria bici in tramvia. Ne dà l'annuncio il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, in un post sul social network Facebook. All'interno dello stesso un commento sulla serata in tv a Piazza Pulita.  Ma  ciò che incuriosisce maggiormente i fiorentini, è sicuramente la novità riguardante la due ruote. "Abbiamo vinto la battaglia contro Sua Maestà la Burocrazia - afferma il sindaco sul social network - e finalmente sarà possibile portare la bici sul tram. Tra poco l'annuncio ufficiale, credo che il servizio sarà possibile già dalla settimana prossima".

Il consigliere per la bici, Giampiero Gallo, sul suo profilo Facebook rende merito al presidente Eros Cruccolini: "Dopo anni di tentativi ce l'abbiamo fatta grazie anche a Eros Cruccolini. Bici sul tram a Firenze"

Limitati gli orari del servizio, che escludono due ampie fasce orarie di "punta": dalle 7:00 alle 10:00 e 17:00 alle 20:00. Sabato e domenica il trasporto è sempre consentito.

Fonte: www.stamptoscana.it

Partiti da Piacenza il 19 giugno, dopo essere passati da Cremona, Parma e Reggio e aver fiancheggiato il Po, centinaia di turisti “a pedali” arriveranno nel centro di Modena, in sella alle loro bici, per partecipare sabato 22 e domenica e 23 giugno al “Festival del cicloturismo culturale”, che intende promuovere una forma di vacanza e viaggio stimolante ed ecologica. Con la collaborazione del Comune e il sostegno della Fondazione cassa di risparmio di Modena, il Festival, e il cicloraduno che lo anticipa, sono organizzati dal Circuito Città d’arte della pianura padana, associazione di Comuni che ha lo scopo di valorizzare e promuovere le ricchezze culturali e turistiche delle città aderenti tra cui Modena, e la Fiab (Federazione italiana amici della bicicletta).

La manifestazione, che si sviluppa nelle piazze del centro storico, oltre a mostrare tante biciclette da turismo di diverse case produttrici (che si potranno anche provare in una pista allestita in piazza XX Settembre) vedrà la presenza in piazza Mazzini di stand di nazioni (Irlanda, Austria, Slovenia, Croazia, Romania) e regioni straniere e italiane (Fiandre, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Marche) che, insieme ad alcuni operatori, presenteranno opportunità di viaggio e di vacanza per tutti, ma in particolare per i cicloturisti.

L’iniziativa prevede anche mostre, concerti, degustazioni e incontri culturali.

La Fiab e il Circuito – dichiara l’assessore comunale alla Cultura e al Turismo di Modena Roberto Alperoli – grazie anche alla collaborazione e partecipazione di Enti e associazioni locali, durante il weekend vivacizzeranno piacevolmente il centro di Modena, stimolando l’interesse dei cittadini e degli ospiti verso una forma di turismo sana e conviviale, attenta all’ambiente e alla cultura”.

Il Cicloraduno e il Festival sono il primo atto del progetto “Biciclette a Fiumi” ideato da Fiab e Circuito a favore delle popolazioni colpite dal sisma in Emilia. Il progetto si propone di completare, nell’ambito della pianificazione della rete di piste ciclabili della Provincia di Modena, tratti di ciclabili nella Bassa e collegarli alle ciclovie europee che attraversano l’Italia da Nord a Sud, da Est a Ovest e viceversa.

Il “Festival del CicloTurismo Culturale”, in programma a Modena nel weekend di sabato 22 e domenica 23 giugno a conclusione di un cicloraduno internazionale, prevede stand e palchi nelle piazze del centro storico e ai Giardini Ducali, con in programma numerose attività: presentazioni di itinerari e destinazioni turistiche, degustazioni enogastronomiche, concerti, escursioni in bici nel territorio circostante, mostre, visite guidate, incontri culturali.

In particolare, in piazza Matteotti saranno presenti diverse nazioni e regioni europee (Austria, Slovenia, Croazia, Romania, Irlanda e Fiandre) e alcune regioni italiane per promuovere e valorizzare le ricchezze turistiche dei loro territori, editori e operatori del settore cicloturistico, operatori enogastronomici e, oltre a Enti e associazioni nazionali e locali, anche uno stand di Google che curerà gli ambiti tecnologici del viaggio. Sul palco, dove si avvicenderanno animatori e dj, si svolgerà sia sabato che domenica sera un concerto per i visitatori. In piazza XX Settembre, invece, saranno allestiti stand che daranno a tutti la possibilità di vedere e provare, in una pista apposita, biciclette da vacanza e turismo di diverse tipologie, abiti, strumenti e accessori da viaggio.

La giornata di sabato 22 incomincerà alle 11 con l’inaugurazione ufficiale in piazza Matteotti. Contemporaneamente inizieranno tutte le attività e apriranno anche gli stand in piazza XX settembre. Animazione e intrattenimento a cura di Radio Bruno, partner della manifestazione. Alle 17 in piazza Matteotti Francesco Ricci presenta il suo libro “Velopensieri / Un ciclista fuori dal gruppo” (Edidiclo) con il direttore di Trc-Telemodena Ettore Tazzioli e l’attore Gino Cervi, mentre alle 18 in piazza Mazzini si svolgerà un brindisi di accoglienza per i ciclisti ospiti e modenesi che incontreranno parlamentari, assessori regionali e autorità locali. Alle 18.45 piazza Matteotti ospita un concerto Blues, alle 20.15 è in programma la cena di gala riservata agli iscritti del Cicloraduno e alle 22.30 ai Giardini Ducali si chiude la giornata con un concerto: sul palco Morris, Lara e la Slow Bike Orchestra.

Il programma di domenica 23 giugno prevede dalle 9 alle 13 visite guidate alla città per tutti a cura di Modenatur. Alle 10.30 in piazza Matteotti e piazza XX settembre prendono il via le attività espositive e le offerte enogastronomiche e di intrattenimento, prova delle biciclette in mostra, incontri culturali e tematici con ospiti fino alle 17.30.

In mattinata lo sciame di cicloturisti della Fiab e modenesi, attraverso itinerari turistici nella Bassa, raggiunge in bicicletta Sozzigalli. Nella frazione di Soliera alle 11.30 sull’argine del Fiume Secchia si posa la prima pietra del progetto “Biciclette a Fiumi” con le autorità, Vittorio Zucconi, testimonial, e promotori e partner del progetto.

Alle 17.30 in piazza Matteotti incomincia la festa musicale del gran finale del Festival, intitolata “Auf Wiedersehen Konzert”.

La due giorni modenese, infatti, è il punto di partenza di iniziative in tutta Italia, delle quali si faranno carico le associazioni che hanno aderito, per raccogliere fondi da destinare alla realizzazione del progetto “Biciclette a Fiumi”

Fonte: www.comune.modena.it www.sassuolo2000.it

La  Conferenza  Internazionale  “VIVERE  E  CAMMINARE  IN  CITTÀ”,  giunta  alla  sua ventesima edizione, affronta ogni anno diversi temi relativi alla qualità della vita in ambito urbano. La Conferenza Internazionale a vent’anni dal primo FORUM SULLA SICUREZZA STRADALE,  tenutosi  a  Brescia  nel  giugno  del  1993  torna  ad  approfondire  il  tema  della sicurezza degli utenti deboli della strada.
Il  forum  si  configura  come  un  incontro  tra  utenti,  amministratori,  esperti  per  affrontare  i problemi di chi si muove senza protezione nel traffico cittadino: per una mobilità sicura di bambini, anziani, disabili.
Il numero di morti e feriti gravi che si registra tra gli utenti vulnerabili della strada, quali ad esempio i conducenti di motociclette e ciclomotori, i ciclisti e i pedoni, è elevato e in alcuni Stati  europei  continua  ad  aumentare.  Nel  2008,  gli  utenti  vulnerabili  della  strada rappresentavano il 45% del totale dei morti sulle strade e le statistiche mostrano che fino ad ora non hanno ricevuto sufficiente attenzione. In Italia quasi 2 pedoni al giorno perdono la vita.
La   Comunicazione   della   Commissione   Europea   “Verso   uno   spazio   europeo   della sicurezza  stradale:  orientamenti  2011-2020  per  la  sicurezza  stradale”  evidenzia  come  la sicurezza stradale è una questione di importanza fondamentale per la società.
Nel   2009,   sulle   strade   dell’Unione   europea   sono   morte   più   di   35   000   persone (l’equivalente di una città di medie dimensioni) e i feriti sono stati non meno di 1 500 000. Il costo per la società è altissimo: nel 2009 ammontava a circa 130 miliardi di euro.

TEMI  
Gli  orientamenti  europei  per  la  sicurezza  stradale  nell'orizzonte  temporale  fino  al  2020 intendono definire un quadro di governance generale e obiettivi ambiziosi che servano a orientare le strategie nazionali o locali.
In  Europa  nel  2008,  ciclisti  e  pedoni  rappresentavano  il  27%  dei  morti  sulle  strade  (e  il 47%  nelle  aree  urbane).  Per  molti  potenziali  ciclisti  i  rischi,  reali  o  percepiti,  legati  alla sicurezza stradale rimangono un ostacolo determinante. Poiché i governi nazionali e locali promuovono sempre più attivamente gli spostamenti in bicicletta e a piedi, è necessario considerare  con  attenzione  crescente  le  questioni  legate  alla  sicurezza  stradale.  Alcuni utenti,  indipendentemente  dal  ruolo  nel  traffico  (pedone,  conducente,  passeggero),  sono per  loro  stessa  natura  "fragili",  ad  esempio  gli  anziani,  i  bambini,  i  disabili.  La  loro vulnerabilità risulta particolarmente elevata nelle aree urbane.

La XX Conferenza Internazionale “VIVERE E CAMMINARE IN CITTÀ – la sicurezza degli utenti deboli della strada” intende approfondire i seguenti temi:
1. “La sicurezza stradale come obiettivo della ricerca scientifica”  
La  sessione  vuole  essere  occasione  di  riflessione  sui  risultati  di  ricerca  conseguiti attraverso la partecipazione gruppi di lavoro internazionali, nazionali (progetti di ricerca, programmi e azioni comunitarie).
2. “Metodi, strumenti e stato dell’arte della sicurezza stradale oggi”
La sessione si propone di approfondire sia gli strumenti in uso per migliorare le condizioni di  sicurezza  stradale  in  ambiente  urbano  che  i  metodi  innovativi  per  l’analisi  e  il monitoraggio della sicurezza degli utenti deboli della strada.
3. “Ambiente urbano e incidentalità: esperienze”
La  sessione  vuole  approfondire  esperienze  e  buone  pratiche  finalizzate  alla  sicurezza stradale  degli  utenti  deboli  in  ambito  urbano,  approfondendo  anche  sotto  il  profilo quantitativo i risultati conseguiti.

Per informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Lunedì, 17 Giugno 2013 08:42

La bicicletta conquista i Piemontesi

Per un Piemontese su due la bici è sinonimo di rispetto dell’ambiente e ben il 70 per cento degli utilizzatori abituali delle due ruote arriva a percorrere anche fino a 5 km al giorno. Aiuta a fare una vita meno sedentaria, consente di risparmiare tempo e denaro, trasmette benessere fisico e mentale. Per i piemontesi è “bici-mania” e il 70% dei ciclisti arriva a percorrere anche 5 km al giorno cavalcando la tendenza del momento, ovvero il “Well-biking”. Circa 2 su 10 (21%) dichiarano di utilizzare la bicicletta almeno 3 volte a settimana sia che si tratti di andare a fare la spesa (36%) o una semplice passeggiata (52%) e 2 piemontesi su 10 (20%) la scelgono anche come mezzo migliore per i suoi spostamenti. Per quasi 6 piemontesi su 10 (62%) l’uso della bicicletta aiuta soprattutto a stare in forma e in salute, mentre circa il 49% inforca le due ruote per promuovere il rispetto dell’ambiente e stare in contatto con la natura (38%). I vantaggi dell’andare in bici? Il relax mentale che ne consegue (46%), risparmiare i soldi della benzina e dei mezzi pubblici (33%) e rappresenta un modo piacevole di stare in forma (40%). É questo quanto emerge da uno studio promosso da Beltè, condotto attraverso circa 265 interviste telefoniche su un campione casuale di piemontesi che usano la bicicletta, in età tra i 18-65 anni, per verificare tic e manie dei piemontesi in bici. La bella stagione favorisce senz’altro i piemontesi a prendere dimestichezza con le due ruote (43%) ma qual è il motivo principale che li spinge a prendere la bici? La maggioranza (51%) sale in sella per farsi la classica passeggiata al parco. Ma adesso, anche tra i piemontesi, prende piede anche l’abitudine di utilizzarla per le attività pratiche della vita quotidiana come fare la spesa (36%,) e mezzo ideale per spostarsi (27%). E non mancano coloro che sono spinti a pedalare dalla voglia di tenersi in forma fisicamente (39%) e mentalmente (41%).

Quali sono le problematicità che incontrano nell’andare in bici?
Circa 4 piemontesi su 10 (38%) indicano soprattutto l’imprudenza degli automobilisti, seguita dalla mancanza di piste ciclabili e corsie preferenziali in città. Nonostante ciò ben 7 piemontesi su 10 (70%) arrivano a pedalare fino a 5 km. Il 17% degli intervistati percorre dai 5 ai 10 km, mentre il 7% si attesta in media tra i 10 e i 15 km. Dove si e’ soliti andare in bicicletta? Strano ma vero si pedala di piu’ per le vie trafficate della citta’ (40%), rispetto alla periferia e alla campagna, che insieme arrivano al 24%, e al parco (19%). Quante volte alla settimana i piemontesi decidono di prendere la bici? Circa 2 su 10 (21%) si muovono in bicicletta almeno tre volte alla settimana, mentre gli stakanovisti dei pedali che la utilizzano tutta la settimana sono il 14% e infine l’11% degli intervistati la riscopre solo nei week end.
Ma quali sono i vantaggi dell’andare in bici? Dalle risposte emerge come l’aspetto salutistico sia il più associato al mondo delle biciclette; secondo la maggioranza, infatti, pedalare rilassa e trasmette benessere interiore (46%), aiuta a fare una vita meno sedentaria (31%), a stare in forma facilmente, con gusto e in modo piacevole (40%). Ad emergere è anche l’altra anima delle bici, quella volta maggiormente alla cura dell’ambiente; i piemontesi preferiscono i pedali per salvaguardare l’ambiente (50%) e stare piu’ a contatto con la natura (38%) e perché è il modo più facile e immediato per abbassare l’inquinamento in città (22%).
Alla domanda su quale oggetto ritengono indispensabile avere con sé quando si è in bici, i piemontesi non si smentiscono e mettono al primo posto il telefonino o lo smartphone (47%), seguito da una percentuale consistente (32%) che non rinuncerebbe mai a portarsi dietro una bibita fresca, soprattutto acqua minerale (89%) e thè freddo (7%), di gran lunga preferiti a integratori (3%) e succhi di frutta (1%).

Fonte: www.localport.it

Lunedì, 17 Giugno 2013 09:02

Un vaso come porta bici ecologici

Wasobuky è un oggetto a metà tra un vaso d’arredo urbano ed un portabiciclette, creato dal designer Alessio Silvi per Decor Style. Un elemento per l’arredo urbano che contribuisce a ornare gli spazi pubblici unendo la funzionalità e l’utilità ad un’estetica piacevole e accattivante. Wasobuky è formato da una struttura di diciotto elementi in metallo tagliato al laser che costituiscono il sostegno per le biciclette sormontato da un contenitore in vetroresina. Il colore, sia della parte metallica sia del vaso, è personalizzabile a seconda delle richieste. Il rack può ospitare fino ad un massimo di cinque biciclette.

Per info, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

www.decorstyle1975.it

Fonte: www.designstreet.it

Il Mercatino di Fixedforum va live per la seconda volta. Sabato 22 giugno, dalle 15 del pomeriggio fino a tarda notte (23.30), in collaborazione coi ragazzi dell’Ex-Forno (Mambo) di Bologna, si terrà la seconda edizione del Mercatino Live presso il parco del Cavaticcio. Prendete il meglio che avete in cantina e portatelo al MERCATINO LIVE” recitava il claim della prima edizione del Mercatino Live.
Per questa edizione dobbiamo assolutamente aggiungere un “Preparatevi a stare all’aria aperta, in una situazione e location degna dei migliori party estivi, sorseggiando ottimi drink e gustando il miglior buffet di Bologna”. Una grande mostra scambio legata alle bici di tutti i tipi, aperta a tutti coloro che vorranno partecipare sia come venditori che come compratori.
L’evento totalmente gratuito, birre e drink esclusi.

INFO PER I VENDITORI: sarà possibile prendere gratuitamente uno spazio per il proprio banchetto, previa prenotazione via mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Potrete vendere e scambiare qualsiasi oggetto legato al ciclismo: bici, pezzi, abbigliamento, parafernalia, spoke usate, tette coi piercings, palmares di fausto bocchi, e chi più ne ha più ne venda.
Si ricorda che si tratta di vendite tra privati quindi negozianti e gestori di attività commerciali sono tenuti ad agire come tali.

RIASSUMENDO
- Sabato 22 giugno
- Dalle 15 alle 23&30
- Presso il Parco del Cavaticcio, Bologna
- Gratuito sia per venditori che per compratori
- I venditori devono prenotare lo spazio alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
- Drink, food, bella gente

Fonte: www.fixedforum.it/

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