Redazione

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Nel mese di maggio le città di Bolzano di Schio e di Venezia, si sono aggiudicate la maglietta rosa del terzo Giretto d'Italia, campionato nazionale della ciclabilità urbana organizzato dalle amministrazioni comunali insieme a Legambiente, Fiab e Città in bici in 23 comuni.

A Bolzano infatti in media oltre 7 persone su 10 usano la bicicletta per andare a scuola o al lavoro La sfida si è svolta monitorando durante una normale giornata lavorativa, il passaggio attraverso i check-point allestiti per l'occasione in vari punti della città di mezzi a pedali e a motore.

La vittoria tra le città medie se l’è aggiudicata Bolzano (75,1%), che ha oltrepassato di qualche punto Reggio Emilia (74,4%) e Padova (74,1%) dove il passaggio dei ciclisti compie un notevole balzo in avanti rispetto alla scorsa edizione della gara (38,8% la percentuale della città veneta nel 2012). Un risultato che scalza Ferrara, in terza posizione, nonostante l’ottima performance (66,8%) anch’essa per altro aumentata significativamente rispetto al 2012 (55,7%). Tutti ottimi comunque i risultati della categoria e tutti in crescita: Trento (56,9%), Modena (50,2%), Vicenza (49,4%), Parma (36,7%), Ravenna (23,8%), Brescia (7,0%).

Per le città grandi la percentuale più alta (33,5%) di mezzi a pedali rispetto quelli a motore è stata raggiunta nella terraferma di Venezia anche se va ricordato che la città lagunare ha un flusso ciclistico particolare, difficilmente paragonabile con altre città. Conserva il suo secondo posto Torino (28,9%) e sono meritorie anche le performance di Firenze (18,1%), Milano (17,4%) e Bologna (16,7%). Genova, nonostante le salite, migliora la sua performance rispetto alla precedente edizione e raggiunge il 6,1% confermando l’impegno verso la crescita della mobilità ciclabile. Va ricordato che il monitoraggio del Giretto d’Italia ha un valore simbolico e che la diversità delle città in gara in termini di urbanistica, densità abitativa e dinamiche di traffico rende complesse le valutazioni. Bolzano è in testa tra le città medie anche in numeri assoluti con il passaggio notevolissimo di 3829 bici. Da segnalare che nel solo varco di via Leonardo da Vinci sono passate 2100 biciclette: circa 18 al minuto per due ore! Per le città grandi e piccole, i numeri assoluti avrebbero invece premiato Bologna e Pordenone che hanno visto passare dai loro check-point rispettivamente 1667 e 1552 ciclisti. Per le piccole città va inoltre considerato che veniva data loro  la possibilità di scegliere se fare due o tre check-point ma per omogeneità le percentuali sono state calcolate sui risultati dei due migliori varchi per ogni città. Ai sindaci delle 3 città vincitrici andrà in premio una Ricicletta®, la city bike in alluminio riciclato di CIAL (Consorzio Imballaggi Alluminio), bellissima, funzionale ed ecologica. La premiazione delle città vincitrici del Giretto d’Italia 2013 si terrà a Bologna venerdì 31 maggio alle ore 11.30, nell’ambito della "Borsa del turismo delle 100 città d'Arte d'Italia" (http://www.100cities.it/).

Fonte: Legambiente

 

Il sistema di bike sharing comunale è uno strumento di mobilità sostenibile che ha lo scopo di incentivare l'utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico e alternativi all'automobile. Due le stazioni a disposizione dei cittadini: una nei pressi della stazione SFM, dotata di pensilina con copertura in pannelli fotovoltaici che producono parte dell'energia occorrente per ricaricare le batterie dei mezzi elettrici, ed un’altra in via Repubblica, nei pressi del parco due agosto. Ogni stazione conta 5 posteggi per biciclette a pedalata assistita e 5 per biciclette tradizionali.
Lorenzo Fortunato, ciclista sanlazzarese che ha vinto lo scorso 28 aprile il giro del Friuli Venezia Giulia nella categoria juniores, è stato il testimonial della manifestazione. Dopo un momento dedicato a giochi in bicicletta per i più piccoli curato dal Monte Sole Bike Group ed il taglio del nastro della postazione in via Repubblica, amministratori e cittadini, accompagnati dalla Polizia Municipale in mountain bike, dalle Guardie Ecologiche e dal WWF, hanno raggiunto la seconda stazione di bike sharing percorrendo alcuni percorsi ciclabili del territorio.
Il progetto è stato finanziato per l’80% dal Ministero dell'ambiente e per il restante 20% più IVA dal Comune e in parte dalla Regione Emilia Romagna, che ha concesso in comodato d'uso gratuito le biciclette tradizionali, complete delle attrezzature necessarie per il loro funzionamento. Il sistema prevede l'utilizzo della tessera MI MUOVO, l’abbonamento annuale che nella regione Emilia Romagna rende possibile lo spostamento in treno, in bus e in bicicletta. Per accedere la prima volta al servizio occorre registrarsi sul sito www.mimuovoinbici.it, poi si può noleggiare la bici 7 giorni su 7, dalle ore 6 alle 24. L’iscrizione annuale al servizio è di 15 euro, la card Mi muovo e l’assicurazione facoltativa costano 5 euro ciascuna, la ricarica minima è di 5 euro. La bici noleggiata può essere riposta in qualunque rastrelliera “Mi muovo in bici” entro e non oltre le 24 ore. La prima mezz’ora di utilizzo è gratis, ogni mezz’ora fino alla terza ora costa 80 centesimi ed oltre la terza ora fino alla ventiquattresima costa 2 euro l’ora.

Sul sito del Comune è disponibile il pieghevole di presentazione del servizio:
http://www.comune.sanlazzaro.bo.it/comunicazione/notizie/ambiente-e-mobilita-domenica-12-maggio-inaugurazione-del-nuono-servizio-di-bike-sharing.

Fonte: Comune di San Lazzaro

In Giappone trovare lo spazio per collocare le stazioni per sole biciclette in ambito urbano può essere veramente un impresa ardua. Masanori Mitobe, una società giapponese ha trovato una nuova soluzione innovativa: Eco Bicycle, un parcheggio per biciclette... sotterraneo. Un rappresentante della società Masanori Mitobe, ha così descritto il progetto: “Questi parcheggi per biciclette si basano sul concetto di trasportare sottoterra ciò che occupa inutilmente spazio in superficie. Così facendo, si ha più spazio per le cose che davvero servono ogni giorno. Ogni macchina può contenere fino a 200 biciclette e ne installeremo diverse in Giappone”. Eco Bicycle è un progetto che ha coinvolto varie città del Giappone, costruito per non rubare ulteriore spazio in superficie con rastrelliere per biciclette, che spesso intralciano i pedoni. Il parcheggio progettato dalla Giken ha una capienza di oltre 204 biciclette, è sotterraneo, eco-compatibile e a prova di terremoto. Una volta parcheggiata la bici, il proprietario se la vedrà riconsegnata da un funzionale sistema automatico in meno di 13 secondi. Infatti quando si vuole ritirare il mezzo, basta avvicinare una carta elettronica a un apposito sensore per avviare il processo inverso. Ogni bicicletta è inoltre identificata univocamente e completamente protetta da furti e atti vandalici. Come spiegato nel video, tutti possono lasciare le loro bici in una macchina che le parcheggia e le riconosce grazie ad un chip montato sulla ruota avanti.

Fonte: life.wired.it

European Cycling Challenge ha come obiettivo promuovere l’uso della bicicletta per gli spostamenti realizzati in ambito cittadino, facendo leva sugli aspetti motivazionali e derivanti da una sana competizione amichevole, con l’opportunità per i partecipanti di entrare a far parte di una comunità vivace e dinamica.

Anche per questo, sono nate numerose iniziative a margine della gara, anche attraverso i social network più diffusi (facebook e twitter), e un contest fotografico dedicato al tema della bicicletta bolognese lanciato su Instagram.

Il calendario con le migliori foto del concorso Instagram. Per chi si è perso la versione cartacea ecco quella scaricabile in pdf!

Fonte: Bologna in bici

Sono 21 studenti della classe 2^B dell'Istituto "Galilei - Costa" di Lecce che dal dicembre scorso stanno facendo parlare molto di sé, un po’ per via del nome che hanno dato al loro progetto “Movimento 5 Selle” (parafrasando il ben noto movimento di Beppe Grillo) e un po’ per il loro impegno così a fondo nel settore della mobilità verde e sostenibile, attivando dal basso una propria personale battaglia affinché la loro città e tutto il resto d’Italia decidesse finalmente di utilizzare la bicicletta al posto dell’automobile. Il loro progetto, è quello di individuare e applicare ogni possibile idea per incentivare a 360 gradi e definitivamente l'uso della bicicletta.

Ora i ragazzi salentini sono pronti con la loro prima iniziativa, si tratta di attribuire a Maggio e a Settembre di ogni anno il titolo di “Mese Tuttinsella”, e far sì che questi due mesi siano interamente dedicati all’incentivazione e all’organizzazione di campagne e iniziative su tutto il territorio nazionale volte a sensibilizzare la popolazione ad utilizzare la bicicletta quale mezzo di trasporto principale in città. Parliamo di biciclettate dimostrative, di manifestazioni, di iniziative che convincano i cittadini ad andare in ufficio e a scuola in bici, di campagne commerciali che prevedano sconti e facilitazioni per l’acquisto di bici nuove e usate, di eventi bikesharing, di incentivi, concorsi e premi e di ogni altra idea valida per convincere gli italiani a riflettere (e agire) su un concetto fin troppo scontato: pedalare fa bene, all’ambiente, alla salute e al portafogli.

Per questo maggio, il primo “Mese Tuttinsella”, i ragazzi si sono limitati a raccogliere le oltre 100 iniziative già programmate in ogni regione del Paese e a pubblicarle su un apposito sito web (autoprodotto naturalmente, sono già dei miniprogrammatori in quanto a scuola studiano il linguaggio Html), raggiungibile all’indirizzo www.movimento5selle.it.

Mentre per settembre 2013 hanno già in mente di proporre e realizzare una miriade di nuove idee, molto originali, che certamente riusciranno a catalizzare l’attenzione dei media e della popolazione. Sul loro sito, nella sezione “Cosa è il Mese Tuttinsella” si legge: “Sembra quasi retorico ripetere ancora concetti banalissimi su cui tutti sono d’accordo ma pochi vogliono applicare. Usare la bici in città significa:

  1. ridurre drasticamente la produzione di CO2 nell’atmosfera, a beneficio non solo della città ma di tutto il pianeta;
  2. risparmiare e smettere di sprecare tanto denaro inutile nell’acquisto di carburante (…e di questi tempi …vogliamo parlarne?);
  3. ridurre radicalmente il traffico, permettendo di arrivare prima, muoversi più in fretta, stressarsi di meno;
  4. non contribuire al finanziamento delle multinazionali del petrolio;
  5. guadagnare tantissimo in salute per via del moto costante, quotidiano, senza trascurare la possibilità di respirare aria più pura se tutti lasciano a casa l’auto;
  6. guadagnare in socializzazione e benessere personale, grazie allo stato d’animo e al buonumore che si prova pedalando anziché pigiando su un pedale, questo sì che sarebbe un social network.”

L'indirizzo del sito internet del movimento è www.movimento5selle.it, ci auspichiamo che diventi un punto di riferimento per tutti i ciclisti e non.

http://www.movimento5selle.it/

http://www.greenme.it

ENERGY TREE FESTIVAL DI TORINO si svolgerà presso Centro Giovani, corso Moncalieri 18, Torino, dal 19 al 26 giugno. Il Festival vuole elogiare la figura della bicicletta, ma anche lo sviluppo ipotetico di una quantità enorme di energia pulita. Durante il festival, sarà possibile provare le bici elettriche di Plug&Go! Nella serata d'apertura sarà possibile assistere allo spettacolo di danza contemporanea che porta in scena i ballerini dentro una scenografia interattiva composta da bici riciclate e che muove e viene mossa dalla dinamica dei corpi, motore di una cinestetica acrobatica e funzionale.

DANCE CICLING
di AMMONIA DANZA CORROSIVA
Coreografie di Valentina Gallo.
Scenografie di Fabio Piazzano.

energytreefestival.blogspot.it

www.ammoniadanzacorrosiva.com
www.junkylab.com

Martedì, 18 Giugno 2013 16:02

Avis…In bici. Un successo a Cerignola

Si è svolta ieri in città L’iniziativa “Avis in…Bici”, organizzata dalla locale sede dell’Avis diretta da Matteo Grillo, con lo scopo di far conoscere le varie attività legate alla donazione di sangue. Tante persone, uomini, donne e bambini con le loro biciclette sono partiti dalla sede situata presso l’ex ospedale Tommaso Russo, e hanno compiuto un percorso di 10 chilometri per le principali vie della città sfidando un caldo asfissiante e con la gioia di poter fare qualcosa di diverso invece di stare a casa. Il Presidente Vicario dell’Avis Giuseppe Raddato, in esclusiva per Lanotiziaweb.it ha raccontato come è andata puntando l’accento sulla necessità di fare del bene a chi sta peggio di noi: “L’obiettivo è di far conoscere ai cittadini quali sono le nostre attività da quelle ricreative, sportive ma soprattutto fare un’opera di sensibilizazzione. Sono ormai 4-5 anni che superiamo le mille donazioni, quest’anno siamo arrivati a 1.250, il plauso va a tutti coloro che partecipano a queste manifestazioni ma anche chi va a donare”. Va detto che c’è anche un gruppo sportivo che si chiama Ciclo Avis, formato da 35 corridori che partecipa alle più importanti manifestazioni in tutta la regione, sia raduni che gare per far capire l’importanza di aiutare il prossimo. Nuovo appuntamento è per domenica 23 giugno per la raccolta sangue, presso il centro trasfusioni dell’Ospedale Tatarella dalle 8.30 alle 12.30.

Fonte: lanotiziaweb.it

Inaugurato il quinto Self SOS Bike. Si allarga il sistema di protezione per chi, andando in bicicletta, si trova improvvisamente in difficoltà.
Anche da Bagni Carlo, sul lungomare Sassonia di Fano, da questa settimana è possibile gonfiare le gomme, cambiare una camera d'aria e fare in autonomia qualche piccolo intervento meccanico sulla propria bicicletta.
Promossa dall'associazione For-Bici di Fano, aderente alla Federazione nazionale Amici della Bicicletta, l'iniziativa ha già attecchito a Cerbara, Fosso Sejore, Gimarra e Carignano dove gestori di pubblici esercizi hanno avuto in omaggio dalla ditta Cascioli l'attrezzatura da mettere gratuitamente a disposizione dei ciclisti.
Il servizio è particolarmente utile là dove nelle vicinanze non sono presenti officine specializzate, il cui personale spesso non ha la possibilità di occuparsi di piccoli interventi immediati.
I Self SOS Bike point, gli Albergabici, ed i servizi di trasporto bici su treno e bus contribuiscono all'economia dei turismi in bicicletta, che, a questo punto, richiedono anche la realizzazione ed il  completamento di infrastrutture come le piste ciclabili costiere (es. Ciclovia Adriatica), cittadine (rete ciclabile urbana) e di collegamento tra la costa e l'entroterra. Infrastrutture utili per il tempo libero, per il turismo, ma, visto il recente gran successo della bicicletta, opere indispensabili anche per la mobilità quotidiana.

Punti Self SOS Bike dislocati sul territorio della Provincia
In ordine di adesione:
1. La Locanda "La Cerbara", a Cerbara di Piagge.
2. Ristorante "Bagnacciuga" a Fosso Sejore.
3. Bar Zanzibar, in via Bevano 53, nelle vicinanze del consorzio Agrario, all'altezza dello svincolo per Carignano Terme.
4. Bar Centauro, presso il distributore Tamoil  (SS Adriatica Nord, tra Fano e Fosso Sejore)
5. Bagni Carlo, lungomare Sassonia a Fano ( bagnicarlo.it ).

Fonte: forbicifano.blogspot.it

Il sito The Active Times, ha pubblicato la classifica delle 10 città migliori per andare in bicicletta. Le 10 città bici-friendly offrono piste ciclabili ben mantenute e un numero crescente di abitanti che vi si muove solo in bicicletta.
Negli ultimi 15 anni le città europee del vecchio continente, hanno subito un nuovo impulso a rendere le città più bici-friendly, sia per i residenti che per i tursiti. Sono tante le città che propongono servizi di bike-sharing, di solito gratuiti per la prima mezz’ora o poco più, che rendono facile spostarsi da un angolo all’altro delle città europee, in modo rapido ecologico e salutare. Un viaggio su due ruote alla scoperta dell’arte, della natura e delle bellezze tipiche di una località, è un’esperienza unica ed emozionate, che offre un punto di vista nuovo, più autentico e coinvolgente.
Secondo il sito The Active Times, la città migliore per i ciclisti è Amsterdam, nei Paesi Bassi. Più della metà dei suoi abitanti usa la bici almeno una volta al giorno. Qui le politiche a favore dei ciclisti sono state avviate negli anni sessanta. Nella capitale olandese i chilometri di pista ciclabile raggiungono quasi i 500 chilometri. Nei Paesi Bassi le aree di parcheggio delle auto separano quasi sempre la pista ciclabile dalla strada, tanto da creare una barriera tra il traffico e gli stessi ciclisti. A Copenaghen, dove l’amministrazione municipale sta implementando le piste ciclabili già esistenti, i semafori per i ciclisti si attivano un poco prima di quelli per le auto, così le biciclette che attraversano la strada sono più visibili. Il 32 per cento degli abitanti di Copenaghen va al lavoro in bicicletta. I ciclisti percorrono in tutto 600 mila chilometri ogni giorno ed hanno una segnaletica dedicata appositamente a loro. Ci sono perfino dei poggiapiedi per i ciclisti fermi agli incroci. La spesa per le infrastrutture utili alle biciclette è di 10-20 milioni di euro all’anno.
La classifica
Ecco la classifica completa delle dieci migliori città per ciclisti compilata da Active Times<
1. Amsterdam, Paesi Bassi.
2. Portland, Oregon - Capitale statunitense delle biciclette, grazie a decenni di politiche e progetti a favore delle due ruote (il 10 per cento degli spostamenti totali si fa in bici e ci sono più di 400 chilometri di piste ciclabili). Ha vinto la medaglia di platino della Lega dei ciclisti statunitensi.
3. Copenaghen, Danimarca - Il 32 per cento degli abitanti va al lavoro in bici. I ciclisti percorrono in tutto 600mila chilometri ogni giorno e hanno una segnaletica pensata apposta per le ciclabili. Ci sono perfino dei poggiapiedi per i ciclisti fermi a un incrocio. La spesa per le infrastrutture utili alle bici è di 10-20 milioni di euro all’anno.
4. Boulder, Colorado - Trecento giorni di sole all’anno e quasi 500 chilometri di percorsi ciclabili, oltre a un programma che promuove l’uso della bicicletta per andare a scuola.
5. Davis, California - Città di riferimento per i ciclisti statunitensi, la prima degli Stati Uniti a promuovere le piste ciclabili (nel 1967), che oggi sono presenti nel 95 per cento delle strade cittadine. Negli ultimi dieci anni ha speso 14 milioni di dollari per progetti legati alle due ruote. Oggi ospita la U.S. Bicycling Hall of Fame.
6. Trondheim, Norvegia - Ogni giorno 32mila persone usano la bici. C’è anche un ascensore per bici (il primo al mondo, sul modello dello skilift) che permette di salire sulle colline della città senza pedalare.
7. Minneapolis, Minnesota - Un programma di bike-sharing, cittadini pazzi per la bici e percorsi per le biciclette dentro e fuori la città (incluso il Cedar Lake Trail, considerato il più bel tragitto per ciclisti degli Stati Uniti).
8. Berlino, Germania - Più di 400mila berlinesi percorrono ogni giorno 620 chilometri di piste ciclabili per andare al lavoro e il governo investe ogni anno 3 milioni di euro per la mobilità su due ruote. Si può consultare il sito dei trasporti della città per capire come spostarsi in bici.
9. Barcellona, Spagna - Ha un “ring-verde” di cento chilometri pensato solo per le biciclette, un efficiente programma di bike-sharing, Bicing, e percorsi ad hoc anche per i turisti. Barcellona ha installato su una delle vie principali un “contabici” che segna quante ne passano ogni giorno e quanto manca per raggiungere il numero di tragitti in bici fissato per quell’anno.
10. Basilea, Svizzera - Piste ciclabili in tutta la città, corsie di svolta a sinistra per i ciclisti e percorsi da fare in bici anche fuori la città.
Come ci si poteva aspettare nemmeno un città italiana è tra le prime 10 di questa classifica riportata da Internazionale. Rispetto a qualche anno fa l’uso della bici in Italia ha fatto enormi passi avanti. Se guardiamo, però, agli altri paesi europei il divario è ancora notevole soprattutto in relazione alle piste ciclabili. Basti pensare che 'Monaco di Baviera può contare su circa 1000 km di pista ciclabile mentre Roma forse su un centinaio. Chissà se prima o poi anche qualche città italiana riuscirà ad entrare nella classifica delle città bici-friendly.
Fonte: theactivetimes.com, internazionale.it

Velorapida, una bici vintage ma tecnologica, costruita da due amici attenti alla sostenibilità ambientale e appassionati del lifestyle, che, alla ricerca di soluzioni alternative alla normale bicicletta a pedalata assistita, hanno individuato un produttore con 90 anni di esperienza e insieme hanno studiato un modello originale partendo dal design classico e rispettandone la tipica eleganza.

La bicicletta è dotata di motore a 250 watt e batteria elettrica che le consente di sviluppare una velocità di 25 kmh con un autonomia di ben 60 km. Il telaio è uno dei più leggeri della categoria bici elettriche, è verniciato a liquido come nella migliore tradizione italiana e il colore risulta più vivo mettendo in evidenza i particolari. Le ruote motorizzate sono montate a mano con raggi rinforzati e anche i cerchi sono italiani, in acciaio per i modelli con freno a bacchetta, in alluminio per le altre. I freni sono V-brake, Calliper e contropedale delle migliori marche vengono scelti appositamente per modello a seconda delle caratteristiche dello stesso. Le selle sono BROOKS  nei modelli Flyer e B17. In più dispone di display LCD per controllare e regolare la velocità (5 livelli) e verificare i km percorsi. Nelle strade urbane di media percorrenza è il mezzo di trasporto più rapido.

Usare meno la macchina, non inquinare l’ambiente, avere a che fare poco con la burocrazia, non preoccuperasi di patente, bollo e assicurazione:  nasce così Velorapida...... e in futuro nasceranno molte altre cose. La bici si può acquistare esclusivamente online sul sito www.velorapida.com

Fonte: www.velorapida.com

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