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Il rifugio Pian della Ballotta sorge sopra un piccolo sperone roccioso alla destra idrografica del canalone detto Piccolo Colluret, alla testata della Valle dell’Orco ed al fondo del Lago formato dalla diga del Serrù. Il rifugio è una costruzione in muratura con tetto terrazzato e vista a picco sul lago. La costruzione, di proprietà della Sede Centrale del CAI, è stata riadattata dalla Sezione di Rivarolo Canavese, restaurando il preesistente fabbricato militare, che fungeva da presidio per le guardie di frontiera e che fu gravemente danneggiato durante la seconda guerra mondiale. Il rifugio è stato inaugurato il 7 settembre 1969.
l rifugio "G. Melano - Casa Canada" del Club Alpino Italiano - Sezione di Pinerolo - è ubicato in alta Val Noce, nel Comune di Frossasco, ad una quota di 1060 m.s.l.m., in posizione dominante sulla valle, ai piedi della ormai famosa palestra di arrampicata della Sbarua.
Dalla frazione Perlà di Bobbio Pellice si risale la verde Comba dei Carbonieri, confluente della Val Pellice, fino al Rifugio Barbara Lowrie (1753 m.). Un percorso di circa 9 km e 1045 metri di dislivello, si sviluppa su di una salita ininterrotta con pendenza media superiore al 10% e con diversi punti oltre il 20%. Per le sue caratteristiche è recensita come una delle salite più dure d’Italia. Ogni anno su questa salita si disputa una cronoscalata.
Il rifugio Infernotto nacque nel 1928 su iniziativa dell’allora Corpo Reale delle Foreste e con il contributo di lire duemila stanziate dal Comune di Barge. L’opera fu costruita con lo scopo di agevolare i lavori di rimboschimento della valle Infernotto e fu poi sfruttato dal Corpo Forestale dello Stato come deposito attrezzi e ricovero per gli operai addetti alla manutenzione del vivaio. Nel 1997 la proprietà del rifugio tornò al comune di Barge che lo cedette in comodato d’uso alla locale sezione del CAI per l’utilizzo come capanna sociale.
Il rifugio Vitale Giacoletti situato a quota 2741 mt., è di proprietà della sezione CAI di Barge, e venne costruito sui ruderi della vecchia caserma militare del Losas. Il rifugio è dedicato al forte alpinista bargese Vitale Giacoletti caduto sul Cervino l’8 agosto 1955 e fondatore della locale sezione CAI.Il rifugio, gestito con funzione d’albergo in estate, serve da comoda base per le ascensioni alle punte Udine, Venezia, Roma, Gastaldi, e come punto d’appoggio nel giro del Viso.
Correndo in piano fra le case, lasciata a destra una fontana, la strada scende dolcemente fino a raggiungere il Centro Fondo, che fiancheggiamo sulla sinistra, scartando poi, sempre a sinistra, la strada che riporta le indicazioni “Cuneo 25”. Corriamo in falsopiano con bella vista sulla conca delimitata dalla diga, ai piedi della quale transitiamo, dopo aver superato un sottopasso e proseguito sulla principale che riporta indicazioni per San Giacomo. Dopo la diga la strada inizia a salire con decisione, lasciando sulla destra la centrale elettrica e un punto informativo dell’Enel, e arrivando infine su una strada più importante, la S.P. 301, che imbocchiamo a sinistra seguendo le indicazioni per San Giacomo, Tetti Suet, Tetti Patron, Tetti Garghetti e Rifugio Soria Ellena.
A 1.760 m. d'altitudine, il Rifugio I RE MAGI si trova in Valle Stretta nel Briançonnais (FRANCIA), dipartimento delle Hautes-Alpes. La Valle Stretta, territorio italiano prima della seconda Guerra Mondiale ed attualmente francese – sotto il Comune di Nevache, conserva un fascino italo-francese unico nel suo genere. Situata tra il famoso parco des Ecrins ed il Piemonte, è un piccolo angolo di sole a 30 Km. da Briançon, 10 Km. da Bardonecchia e 80 Km. da Torino.
Bella e lunga gita, sulle tracce della mitica corsa in montagna "3 rifugi"; preparatevi a portare a spalle la bici!! itinerario molto ben segnalato da frecce gialle. molto gentili i gestori dei vari rifugi incontrati.
da non sottovalutare il meteo (zona di temporali e con rocce molto scivolose), il dislivello notevole e la discesa molto ma molto tecnica.
Escursione adatta a chi è già più esperto di MTB, ma comunque che può essere fatta anche da bikers meno esperti che al massimo faranno a piedi alcuni brevi tratti in discesa che presentano difficoltà più elevate e altri con salite un pò più ripide, ma che verranno ripagati dalla bellezza dei territori, che si sviluppano nella maggior parte sulle famose "Colline Rosse" nei comuni di Brusnengo e Curino con il finale sulle colline di Masserano tra boschi, ruscelli e antichi borghi.
Si parte da Brusnengo (BI) e quindi potete parcheggiare le auto o sul piazzale di fronte al Cimitero appena fuori paese andando sulla SP per Masserano, o su quello dove si svolge il mercato che si trova in paese (davanti al distributore di benzina che è sempre sulla SP per Masserano - Curino).
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