Non sono recentissimi, ma sempre attuali e soprattutto stupefacenti. Sette itinerari per MTB, tra i deserti, le montagne e gli sconfinati orizzonti di Canada, U.S.A. e Perù.
Dopo molta attesa si aprono finalmente le iscrizioni per la stagione 2014 dell'Umbria Marathon, il prestigioso circuito MTB umbro, che anche quest'anno si preannuncia ricco di novità, ma anche di gradite conferme.
Si partirà il 23 marzo dalla città della Rupe, Orvieto, con l'Orvieto Wine Marathon, organizzata dal Team Eurobici Orvieto, per poi spostarsi il 25 aprile nella splendida Baschi, in casa dell'AVIS Baschi. Appena due settimane di stop e sarà la medievale Nocera Umbra, con la sua Gran Fondo delle Sorgenti dell'11 maggio, ad ospitare la nutrita moltitudine di biker, che si ritroveranno poi l'8 giugno a Costacciaro, antico castello difensivo ed ora cuore del parco del Monte Cucco, per disputare appunto la Gran Fondo Monte Cucco. La tappa finale è prevista, invece, nell'antica città romana di Massa Martana con la Martani Superbike del 29 giugno.
L'abbonamento sarà diviso in due tranche: la prima di 70 Euro entro il 22 febbraio per poi passare ad 80 Euro entro il termine ultimo del 23 marzo 2014. A tutti gli abbonati in regalo un simpatico gadget Umbria Marathon e l'accesso garantito in prima griglia a tutte le gare.
Il montepremi finale sarà di € 2.000,00 per le prime 10 società a punteggio.
Fonte:orvietosi.it
Arrivano sul web i migliori itinerari ciclistici della Provincia di Modena. Scaricabili sul web sono realizzati per la Provincia da la lumaca edizioni, che da diversi anni cura la pubblicazione di guide ciclo-pedonali per la promozione del territorio. Ad oggi sono stati realizzati i primi 2 itinerari: “Dal centro lungo il Panaro, tra vigneti, rocche e torrenti” e “Un tuffo nel verde e in un passato di 3.500 anni fa”. Sono facilmente scaricabili on line, insieme alla mappa e alla traccia GPX. Nel corso dei prossimi mesi saranno realizzati altri 13 itinerari per coprire, in modo omogeneo, l’intero territorio provinciale. Il progetto “Pedalate Amiche” si inserisce il linea di continuità con la guida “Passeggiate Amiche” - edita lo scorso anno sempre da la lumaca edizioni - confermando l’interesse dell’Amministrazione provinciale a tutelare e promuovere il proprio territorio.
I due itinerari in formato Pdf
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Su EasyBike il portale delle due ruote in Piemonte, puoi trovare altre informazioni sull'uso della bici a Torino e in Piemonte.
Lunghezza: 16,49 km complessivi
Tempo percorrenza: 3 ore
Dislivello: 540 metri effettivi
Difficolta': B.C.A.
Tipo: asfalto 9,99 Km (61%), sterrato 6,50 (39%)
Periodo consigliato: tutto l'anno (meteo permettendo)
Località di partenza: piazza Modena (Torino)
Cartografia: Carta dei Sentieri della Collina Torinese (Le guide di Alp escursionismo) Scala 1:15.000 Vivalda Editori
Descrizione: Azzerare il ciclocomputer davanti ai cancelli della tranvia a dentiera che, nel 1934, prese il posto della funicolare a vapore progettata dall'ingegner Tommaso Agudio (inaugurata nel 1884). Le carrozze d'epoca, ovviamente restaurate, raggiungono Superga coprendo un dislivello di circa 400 metri in poco piu' di 3 chilometri. Iniziamo l'itinerario, percorrendo la strada comunale di Superga, cercando di fare attenzione alle automobili essendo assai frequentata e, inizialmente, piuttosto stretta. L'edificio sul poggio alla nostra sinistra e' l'ex Chiesa Parrocchiale di Sassi, ora adibita ad uso civile. La salita, ripida e tortuosa, si snoda tra numerose ville settecentesche. Poco prima che la strada transiti sotto la dentiera, a lato di una casa recente con civico 99, si prende la pista forestale chiusa da sbarra (1,44 Km) sino ad incrociare il sentiero 29 che va seguito a sinistra (1,93), con discesa ripida. Lo si lascia (2,34 - continuare diritto) poco prima di arrivare al "pont ed la carossera" che consente di superare il Rivo di Costa Parigi e raggiungere l'asfaltata via Croce, che va percorsa a destra. Si racconta che una donna che abitava in una delle ville piu' a monte, era solita ricevere le visite di numerosi corteggiatori, i quali erano pero' costretti a lasciare le loro carrozze in questo punto e procedere a piedi, giacche' a quel tempo la via era piuttosto accidentata. Tale ponte rese possibile l'accesso al prato situato al di la' del rio che venne cosi' impiegato come parcheggio per le vetture, da cui l'origine del nome. Superati alcuni tornanti si raggiunge la Villa Viretti, con annessa cappella: qui si affronta lo sterrato che transita tra due piglie in mattoni recanti il numero 108 (3,76). In questo tratto attraverseremo con alcuni saliscendi alcuni corsi d'acqua, mentre ai lati si staccano i proseguimenti dei sentieri, piuttosto ripidi, numero 29 (3,94 - scalini), 28 (4,22) e 28/29 (4,66). Si arriva nuovamente alla strada comunale di Superga (4,89), dove si riprende la salita. Superata la fermata di Pian Gambino (5,90) e strada Tetti Bertoglio (6,01), si svolta sulla sterrata situata sul lato opposto della strada (6,26 - cartello 241bis) che raggiunge l'ex casa cantoniera della tranvia. Transitati sotto i binari (6,39), si continua seguendo sempre la carrareccia in piano, contrassegnata da segni di zampe di volpe blu su fondo bianco. Si arriva cosi' ad incrociare nuovamente il sentiero 29 (7,05), seguendolo a destra. Poco piu' sotto si noti il sentiero 60 che arriva dalla cascina Catalinette. Affrontiamo ora l'unico tratto non ciclabile dell'intero itinerario: il sentiero sale infatti, con alcuni gradoni, molto ripido. Percorsi 130 metri (7,18) rimontiamo, ad un quadrivio, nuovamente in sella, procedendo a sinistra lungo la GTC, tralasciando alcuni sentieri che scendono lungo il pendio: 7,34; 7,43 (sentiero 62 "degli Asini", cosi' chiamato perche' fu il cammino principale, durante la costruzione della Basilica di Superga, utilizzato dai lavoratori di San Mauro per portare il materiale da costruzione sul dorso di asini e muli); 7,94; 8,20 (sentiero 65). Giunti in strada Moncanino (8,42), nei pressi di villa Trinelli, si continua in salita sino alla strada proveniente da Baldissero (9,47), ove si gira a destra. Percorsi poche decine di metri (9,51), svoltare ancora a destra. La via ora percorsa termina dinnanzi alla Basilica (10,06) ed e' adornata dalle edicole, erette in onore della Madonna tra il 1794 ed il 1796, per scongiurare l'invasione di Torino da parte di Napoleone. La realizzazione fu affidata all'architetto Francesco Dellala mentre gli affreschi ovali furono dipinti da Luigi Piantini. Il piazzale sul quale sorge la Basilica, fu ottenuto abbassando il colle di circa una quarantina di metri. La costruzione dell'edificio, progettato da Filippo Juvarra, avvenne tra il 1717 ed il 1731, in seguito ad un voto fatto da Vittorio Amedeo II nel 1706, durante l'assedio di Torino da parte dei francesi. Le dimensioni dell'opera sono considerevoli: 34 metri in larghezza, 51 in lunghezza mentre la cupola raggiunge i 75 metri di altezza. Nei sotterranei si trova il mausoleo dei Savoia, adorno di pregiate sculture. Al centro del piazzale adibito a parcheggio, e' il monumento (di Tancredi Pozzi) a Umberto I: l'aquila ferita in cima alla colonna rappresenta il re, mentre il guerriero alla base simboleggia il popolo torinese pronto a vendicare l'assassasinio del sovrano (compiuto da un anarchico nel 1900 a Monza). Effettuiamo il giro dell'intero complesso iniziando alla nostra sinistra. Sul retro (10,38), una lapide ricorda la sciagura aerea (4 maggio 1949) nella quale morirono i calciatori del Torino, di ritorno da una partita amichevole disputata a Lisbona. Si salgono quindi alcuni gradini al termine dei quali, nei pressi di una palina segnaletica (10,58) indicante vari itinerari escursionistici, si scende su sentiero sino alla sottostante strada Torino - Baldissero, seguendola in direzione di Sassi (10,98 - a destra). Si svolta quindi sulla sterrata strada Tetti Rocco (11,74) sino al bivio seguente (12,10), dove si scende a destra su asfalto (cartello "solo al n° 30" - l'altro ramo conduce alla vicina borgata Tetti Rocco). Si raggiunge un cancello (12,33), a lato del quale, affrontiamo il sentiero che si inoltra nel bosco con alcuni saliscendi. Si seguono d'ora innanzi sempre le indicazioni del percorso numero 26. Senza lasciarsi ingannare da un sentiero proveniente da sinistra tra 2 piglie in mattoni (12,90), si continua diritto varcando un cancello aperto, raggiungendo l'asfaltata strada Tetti Canera (12,96). Questa scende presso una casa con civico 119 (dal lato opposto e' invece la variante del sentiero 26 che sale alla strada Sassi - Superga). Dalla casa si prosegue sulla carrareccia alla sinistra del cancello di ingresso (13,05). Dopo la cappella del Beria Grande, realizzata nel 1788 dall'architetto Rocca, si costeggiano per un breve tratto le mura della villa settecentesca situata su un ampio pianoro, utilizzata in passato come campo di villeggiatura dai cadetti dell'Accademia Militare di Torino. Pervenuti ad una strada asfaltata (13,43), si va a destra sino ad una casa con civico 79, dove, aiutati anche dai cartelli indicatori, si continua sulla carrareccia alla nostra destra che termina presso una ennesima casa con civico 44 (13,69). Avanzando sulla strada di accesso, si attraversa la borgata Tetti Bertoglio. Poco dopo il ponte sulla statale SS 10 (14,13), ad un bivio, si tiene la stradina che fiancheggia un muro di cinta (14,16), raggiungendo strada Cartman (15,62). Seguirla a destra sino alla strada Mongreno. Ancora a destra (15,62), si attraversa piu' avanti la piazza Giovanni dalle Bande Nere sulla quale si affaccia la chiesa Madonna del Rosario (16,25) sino a raggiungere la strada al traforo di Pino (16,35). A sinistra, in pochi istanti, l'anello si conclude presso la stazione della tranvia (16,49).
segnalazioni:
dopo aver preso la pista forestale al Km 1.44, dopo circa trecento metri, si incontra sulla sinistra una stradina sterrata (freccia rossa nel riquadro a lato) che forse non c'era quando e' stato effettuato il percorso nel 2000. Questa stradina, non segnalata sulla mappa, potrebbe essere scambiata con lo sterrato 29 da prendere poco dopo, specialmente se non si possiede il computer da bici. Questo sterrato tra l'altro scende molto e poi si interrompe, costringendo a risalire la ripida discesa appena fatta.
Parenzana era la linea ferroviaria a scartamento ridotto Trieste – Parenzo. È stata utilizzata dal 1902 fino 1935 anno, in cui viene soppressa per motivi di scarsa convenienza economica, a favore di altri modi di trasporto su strada più veloci e più economici.
Ciclovacanza in Istria lungo la Parenzana dal 11 al 18 agosto 2012 è un'evento che viene organizzato dall'associazione modenese (FIAB-Amici della bicicletta di Modena).
Il giro quest'anno parte da Trieste, che contiamo di raggiungere in treno.
"Seguiremo la Parenzana, la ciclovia costruita sul vecchio percorso della linea ferroviaria Trieste – Parenzo ora dismessa, percorreremo i ca 150 km fino a Rovigno, costeggiando l'istria slovena e croata ed inoltrandoci anche nei caratteristi paesini interni, alternando bici e giornate al mare. Pernottamenti in agriturismo/alberghi."
Programma
Prima di tornare a scuola: Ciclovacanza in Istria lungo la Parenzana dal 11 al 18 agosto 2012 Treno + Bici
Iniziativa per famiglie con bambini
Sabato 11.08
arrivo a Trieste con spostamento a Muggia con motonave e veicoli alternativi per le bici - Partenza da Muggia e arrivo in serata a Isola/Strugnano per pernottamento Km 22
Domenica 12.08
Tratto fino a Buie con passaggio frontiera sloveno/croata e sistemazione presso struttura lungo il tracciato - Km 28
Lunedì 13.08
Da Buie verso Grisignana, Livade e sosta serale presso agriturismo nei pressi di Montona - Km 38
Martedì 14.08
Tratto finale verso Visinada e poi verso Parenzo per sistemazione serale - Km 27
Mercoledì 15.08
Visita a Parenzo e dintorni con pernottamento nella stessa struttura della sera prima
Giovedì 16.08
Da Parenzo ad Orsera verso Rovigno e sistemazione nei pressi della città per 2 notti
Venerdì 17.08
Visita a Rovigno e dintorni con tratto in bici verso il Montauro e poi fino al Polari - una dozzina di km lungomare..
Sabato 18.08
rientro a Trieste e poi in treno a Modena
Fonte: http://www.modenainbici.it
Gli Amici della Bicicletta di Mestre aderiscono alla FIAB - Federazione Italiana Amici della Bicicletta, e tramite questa all'ECF - European Cyclist's Federation. La FIAB organizza più di 80 associazioni in tutto il territorio nazionale ed è stata riconosciuta dal Ministero dell'Ambiente quale associazione di protezione ambientale ai sensi della legge 349/86. Tra le prime iniziative dell'associazione vi è la raccolta di oltre 10.000 firme a sostegno di una petizione inviata all'amministrazione comunale per la realizzazione di una rete ciclabile continua, sicura e protetta.
Il 5 agosto gli amici della bicicletta di Mestre organizza l'evento "Altopiano di Asiago - l'uso pratico del GPS"
Programma dell'evento
Salendo da Bassano verso Asiago, alcuni km prima di arrivare al paese, si incontra uno storico ristorante in loc. IL TURCIO a m. 1100. Parcheggiate le auto ci avvieremo per una delle tante stradine che scorrono nella fitta abetaia che ricopre gran parte dell'altopiano nella zona sud ovest.
Salendo a Granezza il bosco si dirada lasciando spazio a vaste praterie fino allo scollinamento di Monte Corno. Da qui ci si porta sulla strada panoramicache percorre il bordo sud dell'altopiano e che consente allo sguardo di spaziare sulla pianura veneta.
Procedendo in dir. ovest si arriva al belvedere di Bocchetta Paù, a strapiombo sulla sottostante Val D'Astico. Rientrati nel bosco, si scende ai Granatieri del Cengio potremo rifocillarci e fruire anche della colazione al sacco.
Si risale fin nei pressi di Asiago utilizzando la ciclabile ricavata sulla ex sede ferroviaria (Piovene - Asiago). Ottimo il fondo e mite la pendenza con una sola avvertenza: incontreremo due gallerie (scarsamente illuminate) per cui è d'obbligo munirsi di torce elettriche .
Nel finale, la breve risalita del Pennar ci consentirà di rientrare al Turcio evitando la strada statale.
Mezzo di trasporto: Auto personali con portabici
Ritrovo e partenza: ore7.00 da Mestre – Via Torino - Mercato Ortofrutticolo
Rientro: a Mestre ore 18
Lunghezza: 45 Km
Dislivello in salita: 700 m
Percorso: 70% sterrato buono + 30% asfalto
Difficoltà: medio/impegnativo ****
Bicicletta: mountain bike con ruote grosse
Pranzo: al sacco o presso Rif. Granatieri o Cesuna
Quota Contributo Soci € 3,00 (esclusi autisti) + carburante auto
Iscrizioni in sede negli orari di apertura:
Martedì ore 15.00 – 18.00
Giovedì ore 18.00 – 20.00
Venerdì ore 15.00 – 18.00
NOTA 1: si richiedono casco, guanti, occhiali e "LUCI" oltre a copertoni in buono stato per evitare forature su sterrato.
NOTA 2: durante la gita verrà data una dimostrazione pratica sull'uso del GPS, ma non è indispensabile esserne muniti.
Scheda dell'evento
Raduno ore 19,45 Piazzale del Ponte della Libertà Reggio Calabria,
Partenza ore 20,00.
Percorso circa 15 KM
Al paese di Ortì Degustazione di prodotti tipici
Partecipazione gratuita
Rispetto del codice della strada
Casco obbligatorio -
luce anteriore e posteriore
piccoli attrezzi per riparazioni e camere d’aria.
L’organizzazione declina ogni responsabilità per danni arrecati dal partecipante alla propria persona e/o a persone o cose durante lo svolgimento della manifestazione.
Fonte: http://www.facebook.com/events/462581713760544/463618173656898/?notif_t=plan_mall_activity
Spazio al divertimento ed al relax; grazie alle numerose opportunità ed infrastrutture turistiche della "magnifica terra".
Appuntamento imperdibile all'"Oliver Bar": pub, ristorante, tavola calda nel centro di Bormio in zona lungo Frodolfo, con ampio parcheggio.
L'Oliver bar in veste di partner della granfondo, nel corso della settimana precedente la manifestazione, presenterà un esclusivo menù dedicato ai bikers i quali oltre a degustare delle ottime pietanze, troveranno un ampio solarium ed un ambiente tipico particolarmente accogliente corredato da una sala con megaschermo TV; spazio anche per i più piccoli con un attrezzato e moderno parco giochi ed un servizio di miniclub.
Il "clou"sarà il sabato sera, quando dopo la classica presentazione delle squadre e degli atleti nella storica Piazza del Kuerc, l'Oliver Bar invita tutti alla famosa festa della birra Carlsberg fra le note del concerto rock dei "JUNCKY GROVE".
Sempre nel corso del fine settimana, presso "L'Alta Valtellina Bike Village" al palazzo polifunzionale il Pentagono di Bormio sarà allestita un'interessante area espositiva con articoli tecnici di settore, vendita e degustazione di prodotti tipici valtellinesi; il tutto allietato da intrattenimenti musicali e folkloristici.
Un appuntamento per campioni ed appassionati dell'off road, una grande festa dello sport ed un'ottima occasione per trascorrere una piacevole vacanza in montagna con tutta la famiglia; non perderla, iscriviti alla granfondo Alta Valtellina!!!
Comunicato stampa
Verrà pertanto:
- diminuito il dislivello del circuito, con la creazione di nuovi passaggi all'interno di aree d'ombra coperte da vegetazione naturale;- prevista l'installazione di nuovi vaporizzatori di acqua lungo il circuito per alleviare l'effetto delle temperature sui partecipanti alla gara;
Tenuto conto delle norme di sicurezza e prevenzione degli incendi boschivi, si è deciso inoltre di effettuare la prova del Guinness dei Primati nella fascia oraria dalle ore 19.00 alle ore 20.00, rinunciando quindi all'impiego di attrezzature elettriche ed a scoppio nelle aree potenzialmente soggette al rischio di incendio.
La partenza sarà effettuata alle ore 13.00 di sabato, con assembramento dei concorrenti in Piazza Roma e successivo giro di lancio lungo la via Marinoni e Castello, rientrando successivamente nel percorso stabilito.
Il Comitato Organizzatore della 24H della Serenissima
in collaborazione con
Polizia Locale di Barbarano Vicentino
Fonte: Comunicato stampa
La Guida di Mountain Bike racchiude in se le straordinarie potenzialità professionali proprie di una figura operante in un settore turistico che è in continua rescita. Dal punto di vista formale la figura di Guida di Mountain Bike è oggi ormai assimilata, dopo anni di importante rodaggio e sviluppo, alle altre figure professionali operanti nel mondo del turismo, della tutela dell’ambiente e del tempo libero. La Guida di Mountain Bike deve essere in grado di coinvolgere e di rendere consapevole delle proprie azioni e delle proprie emozioni l’individuo riguardo l’ambiente in cui si muove e facilitare la scoperta delle opportunità e delle problematiche che nascono dal rapporto uomo-ambiente naturale. Dal 12 al 15 Luglio 2012 il Corso per Guide di Mountain Bike sarà una quattro giorni ricchissima di contenuti. La meccanica e la manutenzione della propria bici e di quella dei propri clienti non avranno più segreti. Potranno essere provate individualmente le più attuali metodologie di allenamento e tutti gli aspetti della corretta alimentazione e della integrazione sportiva. La bussola e il GPS diventeranno strumenti di uso comune e soprattutto le ore passate in sella al proprio mezzo permetteranno a tutti di conoscere i piccoli ed i grandi segreti di una tecnica di guida efficace e sicura. Troveranno spazio anche tematiche come l’esame delle metodologie e delle tecniche di comunicazione più efficaci, l’analisi degli aspetti delle dinamiche relazionali dei gruppi o la programmazione dell’attività sul territorio, tutte conoscenze indispensabili per accedere con successo alle straordinarie opportunità occupazionali sia nel mondo del turismo che in quello del tempo libero. Le lezioni vengono integrate dalla proiezione delle video-riprese effettuate nella giornata. Durante lo svolgimento del corso vengono effettuati test su tutte le materie affrontate. Come detto, la ricerca di miglioramento tecnico, culturale, professionale della Guida presuppone un’attività di aggiornamento continuo. I quattro giorni di corso sono pertanto da considerare come l’inizio di un cammino personale che potrà essere fatto individualmente con il supporto di Accademia, che durante l’anno organizzerà giornate di approfondimento su argomenti specifici già toccati nelle quattro giornate, proponendo anche nuovi contenuti.
Per maggiori info
Fonte: http://www.scuoladimtb.eu