Venerdì, 10 Gennaio 2014 10:36

UMBRIA MARATHON 2014. APERTE LE ISCRIZIONI

Vota questo articolo
(0 Voti)

Dopo molta attesa si aprono finalmente le iscrizioni per la stagione 2014 dell'Umbria Marathon, il prestigioso circuito MTB umbro, che anche quest'anno si preannuncia ricco di novità, ma anche di gradite conferme.
Si partirà il 23 marzo dalla città della Rupe, Orvieto, con l'Orvieto Wine Marathon, organizzata dal Team Eurobici Orvieto, per poi spostarsi il 25 aprile nella splendida Baschi, in casa dell'AVIS Baschi. Appena due settimane di stop e sarà la medievale Nocera Umbra, con la sua Gran Fondo delle Sorgenti dell'11 maggio, ad ospitare la nutrita moltitudine di biker, che si ritroveranno poi l'8 giugno a Costacciaro, antico castello difensivo ed ora cuore del parco del Monte Cucco, per disputare appunto la Gran Fondo Monte Cucco. La tappa finale è prevista, invece, nell'antica città romana di Massa Martana con la Martani Superbike del 29 giugno.
L'abbonamento sarà diviso in due tranche: la prima di 70 Euro entro il 22 febbraio per poi passare ad 80 Euro entro il termine ultimo del 23 marzo 2014. A tutti gli abbonati in regalo un simpatico gadget Umbria Marathon e l'accesso garantito in prima griglia a tutte le gare.
Il montepremi finale sarà di € 2.000,00 per le prime 10 società a punteggio.
Fonte:orvietosi.it

Letto 6752 volte

Potrebbero interessarti anche

  • In MTB tra le Americhe

    Non sono recentissimi, ma sempre attuali e soprattutto stupefacenti. Sette itinerari per MTB, tra i deserti, le montagne e gli sconfinati orizzonti di Canada, U.S.A. e Perù.

  • Groninga. Citta' delle biciclette (VIDEO)

    A Groninga (nel nord dei Paesi Bassi, 190mila abitanti) il 50 per cento degli spostamenti in città avviene in bicicletta, al punto da essere nominata la Città Ciclabile per eccellenza in Olanda, è sicuramente in bicicletta
    A partire dagli anni settanta l'amministrazione cittadina ha realizzato una serie di progetti che hanno scoraggiato l'uso dell'auto a favore della bici. Il risultato è che oggi a Groninga ci sono 75mila macchine e circa 300mila biciclette. La bicicletta a Groninga è il mezzo di trasporto più pratico per andare al lavoro, a scuola, all'università o a fare acquisti in centro. Grazie a oltre 145 km di piste ciclabili che scorrono lungo tutte le arterie del traffico, Groninga è a ragione una città importante per i ciclisti.
    "Le aziende devono incoraggiare i loro dipendenti a non usare la macchina e ci sono vari modi per farlo: possono mettere dei parcheggi coperti per le bici, delle docce oppure degli armadietti. Alcune offrono abbonamenti al trasporto pubblico o dei bonus per chi non usa la macchina. L'ideale, però, è rendere difficile parcheggiare", spiega il professor Greg J. Ashworth dell'università di Groninga in questo video realizzato da Streetfilms, che produce documentari sul trasporto sostenibile.


    Fonte: www.internazionale.it

  • India. Le eletric bike aiutano l'economia delle zone rurali

    Le biciclette sono il mezzo di trasporto privilegiato nelle realtà rurali dell'India: le attività lavorative, spesso erranti fra villaggi diversi, sono direttamente influenzate dalla capacità di spostamento delle persone e, in questo, più si è fisicamente forti, più si è in grado di guadagnare. Per chi fa il medico o il piccolo commerciante, spostarsi vuole dire raggiungere clienti: più ci si può spostare e più clienti si possono servire. Per chi fa fatica a mettere assieme un centinaio di dollari all'anno, una bici o uno scooter elettrico possono rappresentare un salto di qualità notevole.
    "Non c'è nessuna idea di riscaldamento globale o protezione dell'ambiente in loro – dice il responsabile di un produttore di EV indiano – ciò che interessa dei veicoli elettrici è che aiutano a guadagnare di più e fanno spostare più facilmente nelle campagne, dove l'auto privata non ce l'ha nessuno".
    In alcune aree il ritmo di vendita per le due ruote elettriche è salito sino alle 600 unità al mese, non male rispetto alle 2,500 auto elettriche vendute in tutta l'India da Mahindra dal 1990 ad oggi. La stessa SMEV (Society of Manufacturers of Electric Vehicles) riporta il passaggio dalle 40,000 unità di scooter elettrici del 2009 alle oltre 100,000 del 2011: ragioni dominanti sono il prezzo, più basso di una moto tradizionale, e il costo ogni km percorso, circa un terzo di un due ruote a carburante.
    Certo, la strada per un cambiamento globale del mercato dei trasporti del gigantesco Paese asiatico è ancora lunga e disseminata di ostacoli: gli scooter elettrici costano comunque tanto per chi è nel vortice della povertà e le banche non si fidano a prestare loro soldi perché si tratta di veicoli che in India non richiedono immatricolazione e patente, dando quindi poche garanzie di rintracciabilità.

    Fonte: veicolielettricinews.it

Itinerari

Tuttobike

Tutto quello che serve agli appassionati delle due ruote, punti vendita, assistenza, riparazioni e abbigliamento.