Sono 1500 gli iscritti alla quattordicesima edizione della Pedala con i Campioni in programma domenica 8 dicembre a Brinzio, nell'alto varesotto. Non mancheranno nel gruppo le grandi firme: dopo l'adesione della maglia rosa Vincenzo Nibali c'è stata quella del Campione Italiano Ivan Santaromita che rientrerà proprio nella prima mattinata di domenica dal primo ritiro stagionale in Australia, con loro l'ex tricolore Enrico Gasparotto, il giovane Fabio Aru, l'azzurro Luca Paolini, il varesino Eugenio Alafaci, Alessandro Vanotti, Jacopo Guarnieri, Christian Delle Stelle, gli ex professionisti Dario Andriotto, Tupak Casnedi, Simone Zucchi, Massimo Codol, Daniele Nardello, Stefano Zanini, Cristiano Frattini e Oscar Mason, la ciclogirl Valentina Carretta, l'iridato del canottaggio Elia Luini e Antonio Rossi nella duplice veste di olimpionico e Assessore allo Sport della Regione Lombardia. Tutti con sul numero di gara la scritta "Forza Bruno" per onorare e spronare Bruno Arena, l'amico della pedalata che quest'anno non sarà presente, ma che i ciclisti aspettano per la prossima edizione. Ad organizzare c'è la Società Ciclistica Alfredo Binda di Renzo Oldani con la preziosa collaborazione della Federciclo varesina, dell'Associazione Medici Sportivi della Provincia di Varese e di numerose associazioni e società ciclistiche del varesotto. SOLIDARIETA' Da sempre la Pedala con i Campioni ha un fine benefico. Quest'anno le sei associazioni che operano nel sociale che sono state prescelte pere ricevere il contributo saranno presenti a Brinzio, per un contatto diretto coni partecipanti. Ci saranno quindi i responsabili di: La Finestra di Malnate, Gruppo Amicizia di Gorla Minore, La Nostra Famiglia di Castiglione Olona, Casa di Miro di Valmorea, Villaggio SOS di Morosolo di Casciago e Tommaso di Busto Arsizio.
TURISMO Oltre a pedalare su alcune delle zone più belle del varesotto attraverso le valli e sulle rive del lago di Varese i partecipanti potranno avere delle agevolazioni per il oro soggiorno presso i "La go maggiore Bike Hotels", nove strutture che possono ospiterei ciclisti con particolari attenzioni.
Info: www.lagomaggiorebikehotels.com e www.newsciclismo.com
Fonte: www.ruoteamatoriali.it
La prima bicicletta gialla fu sganciata alle 7.12 del mattino del 3 dicembre 2008. Da allora BikeMi ha avuto una crescita esponenziale, evidenziata dal numero dei prelievi di bici, cresciuto del 155% tra il 2009 e il 2013: in questi cinque anni, infatti, i prelievi annuali sono passati da 702.599 a 1.789.959.
“In questa occasione è giusto ringraziare la precedente Amministrazione che ha lanciato il servizio BikeMi nel 2008. Un progetto al quale abbiamo fortemente creduto, tanto da dedicargli 3 milioni di euro derivanti da Area C, per potenziarlo e portarlo al di fuori della Cerchia dei Bastioni: dalla primavera del 2012 a oggi, infatti, le stazioni sono passate da 120 a 188 e sono arrivate fino alla circonvallazione della 90/91”, ha dichiarato l’assessore alla Mobilità e Ambiente Pierfrancesco Maran. “Il prossimo obiettivo è riuscire a raggiungere il sito di Expo, per poi ridistribuire in città le nuove stazioni una volta terminata l’Esposizione”.
Oggi BikeMi conta 3.370 biciclette in condivisione, 24.478 abbonamenti annuali (+97,5% rispetto al 2009), 43.292 occasionali (+210,5% rispetto al 2009).
E, per festeggiare questo importante compleanno, da questa notte è online il nuovo sito BikeMi con tante novità, come per esempio la versione Mobile, la nuova mappa che permette di vedere con maggior dettaglio la disponibilità delle bici nelle stazioni (più o meno di 5 disponibili, stalli liberi, stazioni temporaneamente senza bici o non operative), la possibilità di abbonarsi contemporaneamente a più di un occasionale con la stessa carta di credito nella stessa pagina di abbonamento.
Inoltre, saranno disponibili nuove pagine, come quella Downloads, da cui scaricare diversi documenti utili (come la mappa o il contratto utenti, etc.), o quella con le previsioni meteo.
Fonte: Comune Milano
Per chi deve spostarsi in aereo le diverse compagnie aeree adottano ognuna regolamenti specifici in cui districarsi. A questo proposito Skyscanner vi propone un guida completa su come portare la bicicletta in aereo. Come prima cosa è importante conoscere quelli che sono i regolamenti delle diverse compagnie aeree per quanto concerne dimensioni, peso ed imballaggi.
Aeroflotda 0 €
Le biciclette rientrano nel gruppo di bagagli a trasporto gratuito, nel caso in cui il peso complessivo del peso trasportato assieme alla bicicletta, non ecceda le norme gratuite stabilite per la destinazione in questione. Tale peso generalmente è di 20kg.
Air Berlinda 0 €
La bicicletta può essere trasportata gratuitamente al posto del bagaglio tradizionale. La registrazione della bicicletta rientra nella categoria bagagli sportivi o speciali e può essere effettuata nel corso della prenotazione online oppure in seguito, fino a 48 ore prima della partenza, alla voce servizi extra a bordo oppure contattando il servizio clienti al 199 400 737(0,10 €/min).
Air Franceda 55 €
Le biciclette e i tandem possono essere trasportati in stiva contattando il servizio di vendita telefonica allo 892 057. Il peso massimo è di 23Kg, superati i quali bisogna pagare un sovrapprezzo di 70€ rispetto al prezzo base, variabile in base alle zone considerate dalla compagnia francese.
Zona 1 (Francia, Olanda ed all'interno dei Caraibi): 55€
Zona 2 (resto dell'Europa, Algeria, Marocco, Tunisia e tutti i voli di proseguimento tra Bangkok e Phnom Penh, tra Geddah e Djibouti, tra Conakry e Monrovia o Freetown, tra Kuala Lampur e Giacarta, tra Singapore e Denpasar, tra Muscat e Doha, tra Damman e Kuwait, tra Abu Dhabi e Bahrein): 55€
Zona 3 (dalla Zona 1 e dalla Zona 2 con destinazione Medio Oriente, India, Libia, America del Nord ed America del Sud): 100 €
Zona 4 (tutte le altre destinazioni): 100 €
Air Oneda 30 €
La attrezzature sportive possono essere trasportate come bagaglio registrato, dietro pagamento di speciali supplementi di eccedenza bagaglio al costo di 30€ optando per call center oppure online e 40€ in aeroporto. Il peso massimo in questi casi è di 10 kg.
Alitaliagratis
Per la compagnia di bandiera italiana, le biciclette sono considerate normali bagagli e per questo il loro trasporto é compreso nel prezzo del biglietto, che varia in base alle classi di viaggio ed alle destinazioni. Nel caso infatti di voli nazionali ed indipendentemente dalla classe selezionata (Classica, Classica Plus, Ottima e Magnifica):
se si vuole imbarcare una bicicletta che pesa 23Kg, oltre al costo del biglietto non bisogna pagare assolutamente nulla;
se si viaggia con una bicicletta che pesa 23 Kg ed un borsa da trasporto di altri 23 Kg, bisogna pagare un sovrapprezzo di 30,00€;
nel caso la bicicletta pesi 24 Kg e la borsa 23 Kg, è necessario pagare un sovrapprezzo di 30,00€ per la bicicletta e 100,00€ per l'eccedenza di peso della bicicletta
se la bicicletta pesa 24 Kg e la borsa 24 Kg, allora bisogna pagare un sovrapprezzo di 30,00€ per la bicicletta, 100,00€ per l'eccedenza di peso della bicicletta e 100,00€ per l'eccedenza di peso dello zaino.
in caso di bicicletta che pesa 24 Kg, lo zaino che pesa 24 Kg ed un ulteriore zaino che pesa 23 Kg, allora è obbligatorio pagare un sovrapprezzo di 30,00€ per la bicicletta, 100,00€ per l'eccedenza di peso della bicicletta e 100,00€ per l'eccedenza di peso del primo zaino ed altri 55,00 € per il secondo bagaglio .
Nel caso si tratti invece di voli intercontinentali in Classe Classica:
se la bicicletta pesa 23Kg, non bisogna pagare nessun supplemento;
se la bicicletta pesa 23 Kg e la sua borsa da trasporto 23 Kg, oltre al costo del biglietto non bisogna pagare nessun sovrapprezzo;
se la bicicletta pesa invece 24 Kg, lo zaino per la bicicletta che pesa 23 Kg, è necessario pagare ulteriori 100,00€/Kg per eccedenza peso della bici.
se si viaggia con una bicicletta del peso di 23 Kg, lo zaino di 23 Kg, ed un ulteriore bagaglio che pesa 23 Kg, oltre al costo del biglietto bisogna pagare 60,00€ per la bicicletta.
se la bicicletta pesa 24 Kg, lo zaino per la bicicletta 23 Kg e si viaggia con un altro zaino che pesa 23 Kg, allora è necessario pagare 100,00€ per il peso in eccesso della bicicletta ed altri 60,00€ per l'imbarco della stessa.
American Airlinesda 150 €
È possibile trasportare solamente biciclette non motorizzate del peso massimo di 23kg e delle dimensioni (somma di altezza, larghezza e spessore) di 320 cm. Il prezzo in questi casi è di 150€ per ogni bicicletta trasportata.
Austrian Airlinesda 50 €
Il prezzo per il trasporto di una bicicletta è di 50€ per i voli all'interno dell'Europa e alcune nazioni fuori dal continente, mentre nel caso di quelli intercontinentali il prezzo è di 100€.
Blue Expressda 5 €/kg
Nel caso di trasporto di materiale tecnico e professionale sportivo e non, sono previsti pagamenti di 5€ al Kg per tratta per ciascuna attrezzatura di qualsivoglia tipologia sui voli di linea commercializzati con marchio low-cost "blu-express", ovvero per voli domestici in Italia ed internazionali verso Europa, Turchia e Russia. Nel caso voli di linea internazionali verso Africa, Oriente, Caraibi ed Americhe oltre che in generale per tutti i voli intercontinentali, il prezzo è di 75€ a tratta per bicicletta.
British Airwaysgratis
Per la compagnia aerea inglese, il trasporto della bicicletta avviene gratuitamente se questa non eccede il peso del bagaglio di 23Kg per i voli continentali. Nel caso di quelli intercontinantali, bisogna pagare 90€ aggiuntivi ed in entrambi i casi e se il peso supera i 23Kg, è dovuto anche un sovrapprezzo di circa 50€ per tratta (da pagare in aeroporto, operazione che può richiedere un po' di tempo e che dunque consiglia d'arrivare con un'ulteriore ora d'anticipo).
Brussels Airlinesda 50 €
Easyjet35.88 €
La bicicletta viene considerata attrezzatura sportiva e per 35,88€ permette d'aggiungere ulteriori 12Kg ai 20 già disponibili per la valigia da fatturare, per un peso complessivo di 32Kg. Va comunque detto che questa quantità può essere distribuita a piacere tra i vari articoli. Questo vuol dire che ad esempio si possono trasportare due colli da 14 e 18Kg oppure due da 16 pagando la stessa identica cifra. Al momento di presentarsi per la fatturazione dei bagagli, verranno fatte delle verifiche per dimostrare che si sta effettivamente trasportando attrezzatura sportiva.
Emiratesda 0 €
Le biciclette vengono trattate come parte del bagaglio e se necessario, sono soggette ai supplementi per bagaglio in eccesso che vanno dagli 80 ai 350€ a seconda del volo e della classe. Per viaggiare con esse è necessario contattare il servizio clienti con almeno una settimana d'anticipo allo 02 914 83383.
Iberiada 75 €
Il prezzo per il trasporto della bicicletta in aereo con la compagnia spagnola è di 75€/tratta per tutti i voli, da pagare esclusivamente in aeroporto. L'azienda presenza casse specifiche per l'imballaggio delle biciclette di dimensioni 131+72+21 cm, il cui prezzo è di 20€.
Livingstonda 50 €
Il prezzo per il trasporto della bicicletta in aereo per qualunque volo è di 50€ fino a 15kg e di 10€ in più per ogni kg.
Lufthansada 50 €
Per quanto concerne la tedesca Lufthansa, il trasporto in bicicletta (solo quelle tradizionali e dunque vengono escluse quelle elettriche) ha un costo di 50€ per i voli continentali e di 100€ per quelli intercontinentali. Una comodità viene dal fatto che non è obbligatorio imballare la bicicletta e che di conseguenza manubrio e pedali non devono essere girati o smontati, né è necessario rimuovere l'aria dalle gomme. La bicicletta va segnalata o al momento dell'acquisto del volo via web o chiamando telefonicamente allo 0049 069 86 799 799, così da verificare se c'è spazio sufficiente a bordo.
KLMda 55 €
Nell'aeroporto di Amsterdam Schiphol, sono disponibili, al prezzo di 20€, apposite scatole (176.5 X 23.0 X 101.5 cm – 66,5 x 9 x 39 poll.) per il trasporto di biciclette del peso di 4,5 Kg che assieme alla bicicletta stessa, non deve superare i 23Kg. Si può prenotare a questo proposito sia mediante internet che telefonicamente allo 892 057, possibilmente almeno 48 ore prima della partenza per evitare problemi di spazio nella stiva. Come per Air France, anche qui sono presenti tariffe che variano in base alla zona:
Zona 1 (Francia, Olanda ed all'interno dei Caraibi): 55€;
Zona 2 (resto dell'Europa, Algeria, Marocco, Tunisia e tutti i voli di proseguimento tra Bangkok e Phnom Penh, tra Geddah e Djibouti, tra Conakry e Monrovia o Freetown, tra Kuala Lampur e Giacarta, tra Singapore e Denpasar, tra Muscat e Doha, tra Damman e Kuwait, tra Abu Dhabi e Bahrein): 55€;
Zona 3 (dalla Zona 1 e dalla Zona 2 con destinazione Medio Oriente, India, Libia, America del Nord ed America del Sud): 100 €;
Zona 4 (tutte le altre destinazioni): 100 €.
Meridianada 30 €
Prenotando via web o contattando il call center (tel 89 29 28), le tariffe per il trasporto della bicicletta sono di 30€ per i voli in Italia, 50€ per i voli in Europa e 60€ per quelli intercontinentali. Optando invece per la prenotazione in aeroporto, i prezzi sono di di 40€ per i voli in Italia, 60€ per i voli in Europa e 70€ per quelli intercontinentali.
Qatar Airwaysda 0 €
Possono essere trasporate gratuitamente a patto che rientrino nei limiti di peso imposti dal bagalio di stiva. In caso di superamento dei limiti, per ogni kg si pagano dagli 11 ai 50€/Kg in base alla destinazione e alla partenza. Per ogni bagaglio aggiuntivo si pagano invece dai 50 ai 250€.
Ryanairda 50 €
La compagnia low cost irlandese presenta il servizio "bici in aereo", accessibile al momento dell'acquisto del biglietto selezionando l'opzione:
add Bags/Sports/Musical/Infant equipment/Priority boarding
Il costo per trasportare la bici é di 50€ se avviene online, mentre invece optando per il call center o direttamente in aereoporto, il prezzo sarà di 60€ e da accesso ad un massimo di ben 30Kg, superato il quale viene applicato un sovrapprezzo per ogni Kg.
SAS - Scandinavian Airlineda 40 €
I prezzi per il trasporto della bicicletta sono di 40€ per i voli interni, 60€ per il resto dell'Europa e di 100€ per quelli intercontinentali. Il peso massimo consentito è di 23kg.
Swissda 0 €
È necessario contattare con almeno 24 ore il servizio clienti allo 848 868 120, così da poter trasportare la bicicletta gratuitamente all'interno della franchigia del bagaglio normale. In caso si superi il limite, allora è necessario pagare 50€ per i voli europei e 100€ per quelli intercontinentali.
TAP - Portugalda 35 €
Il peso massimo consentito per il trasporto della bicicletta è di 32kg. La prenotazione deve essere fatta via telefono contattando il numero 02 696 823 34. I prezzi sono di 35€ per i voli in Europa e 100-150€ per quelli intercontinentali a seconda della tratta.
Turkish Airlinesda 30 €
Le tariffe sono di 30€ per i voli interni, in Medio Oriente e in Europa, 50€ per l'Africa, 50€ per l'Asia e 60€ il resto del mondo. Il peso massimo consentito è di 32kg.
Voloteada 30 €
Qui sono presenti due soluzioni, visto che è possibile portare con se 20Kg di attrezzatura sportiva al costo di 30€ oppure 32Kg pagando 60€. Il costo dell'operazione è lo stesso sia che lo si faccia mediante call center, internet ed in aeroporto.
Virgin Atlantic45 €
La bicicletta viene qui considera come bagaglio speciale assieme agli strumenti musicali ed alle altre attrezzature sportive ed ha un costo di 45€.
Fonte: www.skyscanner.it
Da 11 anni il Festival, di rilievo internazionale, promuove attraverso musica, arte e soprattutto film tutto ciò che è BICI. Il Festival, nato nel 2001 a New York, tocca 24 città e arriva a Milano dall'13 al 15 dicembre. Il BFF è curato dal suo fondatore Brendt Barbur con una staff formato da 2-3 persone a New York. In ogni città normalmente si costituisce uno staff locale di organizzatori e volontari. Generalmente gli organizzatori sono figure professionali non interessate a un ritorno economico dalla manifestazione, ma decidono di portare il festival nella propria città con l'obiettivo di diffondere la cultura della ciclabilità, e promuovere gli stili di vita e le forme artistiche che il festival porta con se. Altri motivi che spingono gli organizzatori sono un ritorno di immagine in quanto professionisti nel mondo culturale e della comunicazione, e nei settori commerciali legati alla bicicletta e al ciclismo.
La forma che il festival assume in ogni città è spesso molto diversa, tanto da implicare un impegno non paragonabile da città a città.
Come si apprende dal sito ufficiale del BFF le aree comprese tra via Ventura, via Rubattino, Via Sbodio e Via Dei Canzi si popoleranno con una ricca serie di eventi dedicati alle due ruote. Non curanti del freddo, nelle aree post industriali ora divenuti centri del design internazionale della vecchia Lambrate si svolgeranno quindi gare di BMX, mercatini pubblici, esibizioni di sport urbani, esplorazioni territoriali intervallati da proiezioni cinematografiche e concerti.
Il Bicycle Film Festival esalta la tendenza di una Milano che, tra moda e necessità, riscopre sempre più il valore e il piacere di spostarsi sulle due ruote "a pedali" e la introduce in un circuito di capitali culturali di tutto il mondo (tra cui Helsinki, Londra, Buenos Aires, Chicago, Cape Town, Lisbona, Madrid, New York, Tokyo, Hong Kong e altre) in cui la bicicletta rappresenta uno stile di vita sostenibile, divertente e salutare.
Il cuore del festival ovviamente sono i tanti corti e mediometraggi realizzati da film maker di tutto il mondo che saranno proiettati, ma per i ciclisti appassionati di musica alternative, rock e punk ci sono anche ben altre tappe di sicuro interesse: i concerti live presso lo Spazio A Ex Ansaldo
Dopo una incubazione in grado di coinvolgere comunità ristrette di appassionati e le subculture urbane che hanno visto nella bicicletta una modalità d'identificazione culturale ed espressione artistica, in pochi anni è riuscito a far crescere e crescere insieme a queste comunità tanto da costituire un network internazionale.
Nell'edizione 2012 del BFF si possono stimare circa 10000 presenze (1500 cinema; 4000 eventi musicali; 4500 altri eventi culturali, contest, mostre, expo). Per quanto riguarda l'edizione 2013 di Firenze, sono stati stimati quasi 12000 presenze (1500 cinema; 6000 eventi musicali; 4500 altri eventi culturali, contest, mostre, expo).
Fonte: Fiab
In parlamento è iniziata la revisione del codice della strada. Zone con limite di velocità a 30 km/h, finanziamenti per le piste ciclabili, patentino a punti per minorenni e ciclomotori e un manuale per la conoscenza del codice della strada anche per bici. Sanzioni più severe e reato di omicidio stradale. Gli italiani pedalano più della politica. Ma ora si cambia. il 2014 sarà l'anno del nuovo codice della strada per tutelare pedoni e ciclisti.
Per la mobilità sostenibile, spiega D'Angelis, sottosegretario ai trasporti: "abbiamo dato 500 milioni di euro nella legge di stabilità per il rinnovo del parco mezzi pubblici (autobus in particolare). Nel 2010 eravamo a zero. Ma ci sono anche altre risorse per la sicurezza delle strade (600 milioni all'Anas), per le realizzazione di infrastrutture e ciclabili ai comuni (centinaia di milioni di euro di trasferimenti e in arrivo il piano Città2 che porterà nuove risorse). Ma «la vera novità è che è iniziata in Parlamento la revisione del codice della strada». Tra le cose che cambieranno: «le zone con limite di velocità a 30 km (davanti a scuole, ospedali e luoghi di lavoro), finanziamenti per le piste ciclabili, patentino a punti per minorenni e ciclomotori e un manuale facile per la conoscenza del codice della strada diffuso anche a chi acquista una bici". Alcuni punti sono ancora in discussione, chiarisce il sottosegretario, come il fatto di consentire alle biciclette di circolare doppio senso di marcia nelle strade che sono a senso unico per le automobili. Anche il rovesciamento dell'onere della prova in caso di incidente, per cui toccherebbe all'automobilista dimostrare di non avere torto nei confronti del ciclista «è in discussione». Novità anche sul fronte dei reati stradali: verranno inasprite le sanzioni per chi guida sotto effetto di alcol e droghe. Arrivando persino a immaginare il reato di omicidio stradale.
Fonte: www.ilsole24ore.com
Una società statunitense che realizza macchinari da palestra ha ideato dei bicigeneratori da spinning: le classiche bike sono munite di un generatore e uno schermo digitale installato vicino al manubrio che indica in ogni istante quanta energia viene prodotta dall'atleta.
Ben 75 centri fitness americani hanno installato queste particolari biciclette per alimentare le varie apparecchiature.
Bristol fa eco con la prima palestra autosufficiente: Cadbury House Gym di Congresbury, nelle vicinanze di Bristol, ha acquistato cyclette, bici da spinning ed ellittiche per alimentare i macchinari e il sistema di illuminazione con l'energia generata dagli utenti.
Un progetto simile, sempre di origine britannica, coinvolge la palestra del Sir George Monoux College di Walthamstow: gli studenti che si allenano possono ricaricare gratuitamente il loro smartphone e produrre energia per tutta la scuola. Le bicigeneratori sono sprovviste della ruota davanti e la forcella anteriore è fissata ad un supporto di sostegno in metallo. La ruota posteriore invece è a contatto con una puleggia collegata ad un generatore di elettricità. Pedalando si produce forza cinetica che viene trasmessa al generatore. Da questo esce una corrente di circa 12 volt la cui intensità e tensione dipende dalla velocità della pedalata e che può essere usata immediatamente per usi molto semplici come ad esempio accendere una lampadina.
Se si vuole usare l'energia prodotta per alimentare piccoli elettrodomestici o dispositivi come tablet e smartphone è necessario l'uso di una batteria collegata ad un inverter che trasformerà la corrente continua a 12 volt in corrente alternata a 220 volt. L'inverter è provvisto di una comune presa a cui si può collegare l'apparecchio da alimentare.
In Italia i bicigeneratori vengono usati in molti eventi pubblici volti a divulgare informazioni utili sull'energia pulita e sul risparmio energetico. Sono stati ad esempio utilizzati per l'illuminazione del Teatro La Scala di Milano durante la prima del Don Giovanni di Mozart nel dicembre 2012 e a inizio 2013 a Milano sono diventati protagonisti di Arte e Scienza in Piazza 2013, una manifestazione per la diffusione scientifica. Presso lo START-Laboratorio di culture creative dell'evento, la speciale bicicletta è stata usata per produrre energia elettrica per alimentare un compressore, servito poi per gonfiare dei palloncini. Un modo veloce e divertente per far appassionare i visitatori all'efficienza energetica.
Fonte: www.amando.it
Nel giro di un decennio le biciclette da città sono diventate un vero e proprio oggetto di culto sulle quali designer e creativi hanno scatenato genio e intuizioni artistiche.
Ora con Carma Project si parla addirittura di metempsicosi del metallo, da quello delle vecchie automobili, a quello delle bici. Il progetto è semplice: far nascere biciclette nuove di zecca da pezzi di ricambio di vecchie auto. L'idea è venuta a due giovani imprenditori di Lisbona che hanno deciso di mettere a punto una bicicletta con "il karma di un'auto" e con una missione ecologica da portare a termine: quella di compensare i chilometri percorsi dal veicolo da cui è stata creata.
Nella sua "seconda vita" l'automobile reincarnatasi in una bicicletta espierà i suoi peccati contro l'ambiente. L'idea si diffonde: anche a Madrid i rottami delle vecchie auto si trasformano in biciclette. L’idea è dell’agenzia Lola Madrid. In un video molto bello si vedono tappezzerie trasformarsi in sellini, fari diventare riflettori e cinghie di evolvere in catene
Sempre dalla penisola iberica arriva anche il progetto Bicycled che realizza biciclette a partire dagli scarti provenienti da vecchie auto dismesse. L'intento è di realizzare pezzi unici utilizzando il metallo per la struttura, gli inserti morbidi che rivestono gli interni per il sellino, le maniglie delle portiere per i fari e la cinghia di distribuzione come catena per la nuova bici.
Fonte: comune-info.net
Per fermare le stragi sulle strade si alleano la Rete per la Mobilità Nuova (cartello di oltre 150 associazioni), Aci e Ania. Primo obiettivo - da raggiungere nel nuovo Codice della Strada, ma anche da anticipare con ordinanze emesse direttamente dai sindaci - la riduzione a 30 km/h del limite all'interno delle aree urbane (o comunque la creazione di estese "Zone 30"). Una misura di civiltà e "salva vita" perché, come certifica l'Organizzazione Mondiale della Sanità, una riduzione del 5% della velocità media sulla rete viaria di una nazione può portare automaticamente alla riduzione di un terzo degli incidenti stradali mortali.
Così, mentre l'Aci aveva già firmato un impegno con Legambiente «per promuovere politiche di moderazione della velocità in ambito urbano», ora anche l'Ania - che associa le compagnie assicurative - concorda sulla validità delle misure di "rallentamento" delle auto in città. Di questo si parlerà oggi, dalle 9.30, in un dibattito promosso dalla Rete per la Mobilità Nuova presso la sede dell'Aci in via Marsala 8 a Roma. Con l'occasione saranno presentate le proposte di modifica al Codice della Strada elaborate da parte delle associazioni e verranno presentati i risultati della raccolta di firme lanciata lo scorso luglio, che è andata a gonfie vele. Intanto sono saliti a sette i capoluoghi di provincia italiani che hanno messo un freno alla velocità (Torino, Udine, Reggio Emilia, Ferrara, Catanzaro, Arezzo e Caserta); mentre la prima città ad aver introdotto il limite di 30 km/h su tutto il territorio comunale è stata Saronno all'inizio del 2011. L'esperienza torinese del quartiere Mirafiori ha dato risultati incoraggianti: incidenti ridotti al minimo e qualità della vita dei residenti nettamente migliorata.
Le esperienze all'estero
La prima città al mondo a introdurre il limite di 30 km/h sull'80% delle proprie strade è stata nel 1992 l'austriaca Graz. Parigi ora ha annunciato che entro fine autunno 560 km di strade saranno a 30 o 20 km/h. A Berlino le Zone 30 coprono circa l'80% delle strade secondarie; mentre a Londra ci sono più di 400 Zone 30 (l11% della rete cittadina).
Fonte: www.metronews.it
La bozza allo studio del governo prevede che il lato destro di tutte le strade urbane sia lasciato libero da parcheggi, per trarne spazio per le nuove vie ciclabili protette. E che in caso di incidente che convolga due ruote ecologiche e mezzi a motore, l'onere della prova spetti al conducente del veicolo pesante.
La novità che fa da motore, è il nuovo impegno dei sindaci, scesi in campo per rendere ciclabile l'Italia. In una bozza dell'Anci per il ministero dei Trasporti e infrastrutture vengono infatti proposte alcune sostanziali modifiche al Codice della strada, attualmente in fase di revisione alla Commissione Trasporti della Camera. Modifiche che, se adottate, potrebbero trasformare radicalmente lo stato delle strade italiane, almeno in ambito urbano.Il documento, presentato giorni fa durante una riunione ristretta nella sede romana dell'Anci, prevede una serie di misure che rispondono a un principio di base, esplicitato nella premessa: occorre «procedere a una revisione organica del Codice per favorire la mobilità ciclistica e pedonale in città. Il Codice deve ispirarsi esplicitamente ai principi di mobilità sostenibile».
Altre novità riguardano le ciclabili senza interruzione - In questo senso si iscrive l'ipotesi di ribaltare l'onere della prova in caso di incidente: «L'utenza debole va tutelata attribuendo l'onere della prova al soggetto meno vulnerabile», scrivono i sindaci. Sono molte le misure proposte: al primo punto, «tracciare una corsia ciclabile in continuità» sulle strade urbane nella mano destra; il posizionamento avanzato ai semafori (e la loro ristrutturazione con una lanterna specifica per i ciclisti) rispetto agli altri veicoli, per favorire la ripartenza al verde (il cosiddetto «advanced case»). Limite di velocità da ridurre da 50 a 30 km/h, misura che dovrebbe essere già inserita entro dicembre nel decreto ministeriale che fissa le linee guida del nuovo Codice della strada.
Verrà infine favorito il parcheggio negli spazi condominiali, togliendo al condominio la potestà di vietarlo. Tra le misure accessorie, i sindaci suggeriscono una profonda revisione dell'«arredo delle zone residenziali», ovvero delle «aree del centro storico e di altri quartieri di viabilità locale, privi di strade di attraversamento». In essi - si legge - «si vuole favorire al massimo la circolazione dell'utenza debole e indurre i conducenti di auto e moto a mantenere una andatura estremamente prudente e moderata. Si vuole favorire la sosta e il riposo del pubblico, le attività di pubblico esercizio nella via, in generale il passeggio, lo shopping, e momenti di incontro».
Fonte: roma.corriere.it
Afghan Cycles, il film documentario sulle donne dell' Afghan Women's National Cycling Team, ambientato a Kabul e realizzato dalla giornalista Shannon Galpin, vincitrice del 2013 National Geographic Humanitarian of the Year.
Dalle pericolose strade afgane piene di camion e poi attraverso una tipica giornata a Kabul , il film condivide la storia intima di queste giovani donne coraggiose e passionali che si sentono libere solo quando sono in sella alle loro biciclette, destinate a vivere altrimenti in una realtà cruda ed opprimente.