L’Unione Europea promuove la sostenibilità e fa delle sue città dei centri per la salvaguardia dell’ambiente.
Nell’ambito della campagna triennale ‘Do the Right Mix’ (‘Fai la corretta combinazione’) sulla mobilità urbana sostenibile, la Commissione ha approvato a inizio mese 18 ulteriori iniziative a tema trasporti, oltre le 380 azioni già organizzate, che otterranno finanziamenti fino a 7.000 euro ciascuna.
I progetti, presentati da scuole, organizzazioni non governative e amministrazioni pubbliche di diversi Paesi europei prevedono attività come corsi di ciclismo nel cuore di Vienna e giornate di ‘electric car –sharing’ a Rotterdam, in Olanda, durante le quali automobili elettriche saranno messe a disposizione dal Comune e condivise tra i cittadini che devono percorrere lo stesso tragitto. In Danimarca si svolgeranno anche incontri tra aziende e società di trasporti per agevolare i pendolari all’uso dei mezzi pubblici mentre il 19 settembre a Oslo ci sarà il ‘Carbon free day’ durante il quale verranno esibiti diversi tipi di veicoli a emissioni zero. Curiosa l’iniziativa proposta da un’associazione naturalista spagnola che a Girona presenterà un concorso fotografico che premia la migliore foto sexy in bicicletta.
Dal 2012, anno di inizio della campagna, questo era il secondo invito che la Commissione europea aveva rivolto ai Paesi ammissibili e ha raccolto oltre 70 partecipazioni. Tutte le iniziative attive e in programma sono elencate nel sito ufficiale www.dotherightmix.eu e presentate nella mappa della mobilità.
Nel marzo 2014 sarà lanciato il terzo e ultimo bando per presentare progetti anche se l’Italia, insieme con Bulgaria, Grecia, Lettonia, Romania e Regno Unito, sono esclusi dalla partecipazione in quanto ricevono già un sostegno specifico per l'organizzazione di campagne nazionali tese alla salvaguardia dell’ambiente.
Lo scopo dell’iniziativa è quello di sensibilizzare i cittadini e le autorità a variare di volta in volta il mezzo di trasporto per ogni spostamento, un vantaggio per la salute, per la natura urbana e anche per il portafoglio.
"Non è facile creare una cultura della mobilità urbana sostenibile – ha affermato il Vicepresidente della Commissione europea Siim Kallas, responsabile dei Trasporti – ma il successo che ha incontrato nel 2012 il primo invito a presentare candidature ci ha rivelato che moltissimi europei sono pronti ad affrontare questa sfida. Vogliamo aiutarne il maggior numero possibile a produrre cambiamenti fondamentali".
‘Do the Right Mix’ è competenza della Direzione Generale della Mobilità e dei Trasporti della Commissione europea e rientra nei progetti legati alla Settimana europea della Mobilità, che si svolge ogni anno dal 16 al 22 settembre sotto lo slogan ‘In città senza la mia auto!’ e che culmina nella ‘Giornata senza automobile’ alla riscoperta del verde urbano.
La campagna è poi finanziata tramite il programma "Energia intelligente – Europa" che sostiene iniziative di carattere non tecnologico nel settore dell'efficienza energetica e delle fonti di energia rinnovabili.
Fonte: Provincia di Fermo
Passare in bicicletta sui binari sarà presto abitudine diffusa in Piemonte. Non si tratta di un nuovo sport estremo ma di un progetto sostenibile pensato per riqualificare il territorio regionale favorendo la mobilità dolce. L’iniziativa prevede la riconversione delle reti ferroviarie in disuso da più di dieci anni a piste ciclabili tramite un intervento sperimentale già avviato da qualche mese: le rotaie e i binari abbandonati verranno ricoperti con pannelli in gomma in modo da rendere lo spazio utilizzato una pista ciclabile a doppio senso di marcia. Questi pannelli potranno essere rimossi facilmente qualora sia necessario riavviare una tratta del vecchio percorso ferroviario, conferendo così una duplice funzione alle zone interessate. Si tratta di un progetto molto efficiente che ottimizzerà l’offerta turistica e sportiva della regione in poco tempo offrendo nuove risorse al territorio piemontese e ai suoi abitanti. Le innovative piste ciclabili che nasceranno tra qualche mese costituiscono un passo avanti importante per la mobilità sostenibile, condotto nel pieno rispetto dell’ambiente e che permetterà a tutti di percorrere nuove strade nonché di riappropriarsi di zone finora rimaste inutilizzate.
Correre sui binari non è mai stato così ecologico!
Fonte: Greenme.it
I World Masters Games sono un evento sportivo internazionale, che ogni quattro anni richiama decine di migliaia di atleti, allenatori, dirigenti, accompagnatori e migliaia di spettatori provenienti da ogni parte del mondo. L’International Masters Games Association (IMGA) è l’organismo che riconosciuto dal Comitato Olimpico Internazionale, ispirandosi alla Carta Olimpica organizza la manifestazione partendo da un concetto condiviso e vincente lo “sport per tutti”. Domenica, 4 agosto, si e svolta la prima gara di duathlon, 5 km di corsa, 20 di bici e altri 2,5 di corsa, naturalmente senza sosta. Inserito tra i 30 sport dei World Masters Games con le distanze della specialità sprint. Decine di atleti hanno popolato stamattina i viali del parco del Valentino, indossando scarpe da ginnastica e cavalcando biciclette da corsa. Alle 9 la partenza della gara femminile, a categorie raggruppate; a seguire la prova maschile, terminata verso mezzogiorno. Prima classificata tra le donne Cristiana Barchiesi, ex atleta della nazionale azzurra: “il percorso è spettacolare per la location anche se non velocissimo, per i saliscendi e le curve strette”. Per l’astigiana classe 1969 una carriera nel duathlon cominciata nel 2001 e terminata con i Campionati del Mondo di Rimini nel 2008. Negli ultimi anni Cristiana si è dedicata prevalentemente alla corsa: “il mio primo sport è stato l’atletica ed è lì che ultimamente mi sono rituffata, quasi per gioco”. Senza però dimenticare come si pedala: “purtroppo non ho molto tempo per allenarmi in bicicletta, giusto nel week end”. Seconda all’arrivo la coetanea Silvia Gallina; terza la tedesca Carmen Burmeister (categoria master 30). In campo maschile è andata in scena la sfida tra due triathleti master 40: il tre volte olimpionico Volodymyr Polikarpenko e il torinese Bruno Pasqualini, pluricampione nazionale di triathlon e duathlon. Si è imposto quest’ultimo, grazie a una poderosa frazione centrale: “ho patito un po’ le fasi iniziali della gara” commenta Bruno, “ma in bicicletta ho guadagnato un buon margine e l’ho amministrato fino al traguardo”. Grande l’emozione di vincere in casa, per un atleta abituato a distanza molto più lunghe: “domenica scorsa sono arrivato secondo all’Aronamen: 1,9 km di nuoto, 90 di bici e la mezza maratona. Anche i titoli italiani di duathlon sono arrivati dopo parecchi kilometri in più (10/40/5)”. A chiudere il podio il francese Sebastian Bousser. Ucraino di nascita ma italiano di adozione Volodymyr Polikarpenko, da 11 anni residente nel capoluogo piemontese. Per lui lo sport è una filosofia di vita: “dopo trent’anni ad alto livello non posso più farne a meno. Mi piace tenermi in forma e continuare a ottenere buoni risultati nelle competizioni”. Allenatore e promotore dell’attività fisica nelle scuole, l’ex olimpionico di Sydney, Atene e Pechino parteciperà anche a due gare di nuoto (800 e 400 stile libero), alla cronometro in bicicletta e, ovviamente, al triathlon, in programma nella giornata conclusiva. In queste ultime due ritroverà l’amico-rivale Bruno Pasqualini. “In discesa non è neanche male - scherza Vladimir - certo che in salita si fa una bella fatica. Però, di certo, è molto sicura. Io sono venuto ai Master di Torino soprattutto per gareggiare nell'atletica leggera e nel badminton, che pratico, fin da quando ero giovane, a Mosca. Poi sono arrivato alla zona accrediti mi sono detto: "Perché non tentare con questa disciplina?" Ho deciso all'ultimo, e così è stato impossibile trovare una bicicletta migliore di questa. Ma tutto sommato è un buon mezzo. E poi, sono qui per prendere parte a questo evento, non per vincere”. Riguardo all’evento non ci sono dubbi: “anche se poco pubblicizzati, i World Masters Games sono importanti per far conoscere Torino e moltissimi sport. Al Games Center l’atmosfera è davvero simile a quella di un’Olimpiade”.
Fonte: La stampa
L’associazione 5&9 MTB Bikers Turi, anche per il 2013 ha organizzato l’evento “Turi in bici”. L’evento nasce per affrontare in maniera diversa il gran caldo e incentivare la gente ad utilizzare la bici come alternativa all’auto nel rispetto dell’ambiente. Una carovana di gente si è precipitata per non mancare al primo via dell’estate. Nonni, bambini, intere famiglie in sella alle loro bici con la gioia di pedalare in compagnia di tanta gente che come loro approfittano di questa iniziativa per spolverare quel mezzo che, un po’ per mancanza di tempo, un po’ perché la macchina è sempre più veloce, ma soprattutto perché la pigrizia rende tutti più comodoni, diventa un bel ricordo da annoverare quasi con nostalgia. Tutti erano presi dalla guida del loro mezzo, ma nello stesso tempo non si poteva rimanere sorpresi dalle novità che il paese e le sue strade, offriva. Al passaggio della carovana tra le vie, attirava l’attenzione di tutti coloro che, seduti a tavola per cenare e sdraiati sulle loro poltrone a guardare la tv, accorrevano sui balconi o si affacciavano alle finestre incuriositi ed un po’ insospettiti per questo insolito corteo di “biciamatori” che quasi come se fossero ad una festa salutavano tutto e tutti con i loro assordanti campanelli. Immancabile giro nelle periferie, mettendo sotto torchio la resistenza dei partecipanti, affrontando qualche salita un po’ impegnativa, ma la ciliegina sulla torta è stata indubbiamente la visita al meraviglioso centro storico di Turi che sembrava quasi fiero di mostrarsi ai suoi cittadini in tutto il suo splendore antico. Una capatina anche all’oratorio ed infine raduno nuovamente in piazza municipio, dove Pierino ed i suoi amici del 5&9 hanno ringraziato tutti i partecipanti, dando appuntamento al prossimo raduno.
Fonte: www.turiweb.it
Il sindaco di Roma Ignazio Marino è stato intervistato per il progetto Radio Bici, facendo un giro in tandem nel centro storico della città (sotto la pioggia). Marino, parlando di mobilità sostenibile, ha dichiarato che entro due anni vorrebbe riuscire a togliere dalle strade di Roma almeno il 20 per cento delle automobili e ha rivolto un messaggio al suo collega di Milano, Giuliano Pisapia.
Fonte: www.ilpost.it
Minicicloraduno annuale degli ADB di Siena il 6-7-8 Settembre 2013 a Pienza città di PAPA PIO II ( la città ideale) posta al centro del grande parco della val d’Orcia sito Unesco dal 2 luglio 2004. Pienza è una città nata con il Papa e da lui pensata insieme al Rossellino, ha delle piazze, dei palazzi, delle chiese meravigliosi voluti proprio dal PAPA per costruire la “città ideale”. Il Cicloraduno proverà a far conoscere ai partecipanti oltre ai paesi di Pienza, S.Quirico, Montepulciano etc. il territorio della val d’Orcia con i sui scorci mozzafiato, i suoi paesi pieni di storia e di tradizioni ,le sue pievi , gli affreschi del Sodoma e quanto altro di meraviglioso si trova in questa parte della Provincia di Siena. I percorsi saranno tre come sempre , uno facile, uno lungo su strada ed uno mountain-bike per strade sterrate sia il sabato che la domenica mattina, la sera cene in trattorie tipiche con i prodotti tipici dei luoghi.
Locandina PDF con il programma
Programma e info sulle strutture ricettive nel sito FIAB AdB di Siena
Fonte: Fiab Siena
Girolibero è oggi il principale operatore in Italia specializzato in vacanze in bicicletta. Nasce nel 2002, dall'esperienza dell'Associazione Zeppelin, associazione vicentina che dal 1998 organizza viaggi con mezzi "alternativi" (bicicletta, barca a vela, trekking...). Girolibero si specializza in vacanze in bicicletta offrendo pacchetti cicloturistici (prenotazione hotel, trasporto bagagli, bici a noleggio, materiale informativo, assistenza) in Italia e in Europa, sia a stranieri (che preferiscono l'Italia) che a italiani, che scelgono di pedalare all'estero.
• Girolibero è rivolto prevalentemente a clienti individuali. Organizza e vende vacanze in bicicletta al mercato italiano, con oltre 200 proposte tra Italia ed Europa suddivise nelle seguenti sottocategorie:
• Bici e Hotel. Sono i tour in bicicletta normalmente a tappe che possono essere di più tipologie (itineranti, semi itineranti, a margherita, in linea, ad anello). Le caratteristiche sono: tappe da 50km, percorsi facili e sicuri lungo ciclabili o strade secondarie, itinerari di interesse turistico (natutalistico e/o storico-culturale). Vengono proposte in questa categoria più di 200 destinazioni in Europa. La ciclabile per eccellenza è la Passau-Vienna in Austria.
• Bici e Barca. Di giorno sui pedali e la sera a bordo di confortevole battello fluviale o imbarcazione marittima. Sono tour che si sviluppano lungo i grandi fiumi (Danubio, Reno, Mosella) o i canali del nord Europa (Olanda, Fiandre).
• Bici e Famiglia. Pacchetti per le famiglie con tappe più ridotte e su ciclabili sicure, alberghi dotati di camere familiari, fornitura di bici e appendici per bambini di tutte le età ed una scontistica dedicata per fasce di età . Es. Loira per Famiglie. Si tratta della tipologia di vacanze che sta avendo il trend di crescita più elevato.
• Bici e Benessere. Tour che abbinano alle pedalate il pernottamento in hotel con area wellness. Es. Vienna-Budapest wellness
Riportiamo l’intervista rilasciata al corriere del veneto
Gli Italiani quali mete preferiscono? Gli italiani preferiscono i paesi Europei dove è più sviluppata la rete ciclabile, su tutti Austria, Germania, Olanda, paesi con migliaia di km di piste ciclabili lontane dal traffico. Una vacanza cicloturismo è davvero più costosa rispetto a quelle tradizionali? No, in realtà esiste un ottimo rapporto tra prezzo e servizi offerti: la vacanza in bici è perfettamente organizzata, dal primo all'ultimo giorno e il grande numero di cicloturisti sulla stessa rotta ciclabile consente l'abbattimento dei costi di tutti i servizi offerti (trasporto dei bagagli, tariffe alberghiere, noleggio bici...). Chi vuole intraprendere una vacanza in bici e contenere al massimo i costi, può organizzarla autonomamente rinunciando alla comodità di qualche servizio: hotel meno confortevoli, no trasporto bagagli... I ciclisti spesso richiedono le colazioni rinforzate, la bici in camera. Gli hotel, in particolare quelli italiani, hanno capito l’opportunità o fanno ancora fatica a recepirla e ad adattarsi? Gli hotel che Girolibero utilizza in Italia sono bene informati e capiscono le esigenze dei cicloturisti: offrono colazioni abbondanti e spesso consentono di parcheggiare la bici in un luogo sicuro, magari un garage chiuso, per evitare spiacevoli sorprese. Le aziende del settore supportano il cicloturismo o sono sempre concentrate sulle vendite esclusivamente agli appassionati, magari amatori che corrono la domenica nelle varie Gran fondo? La cultura del cicloturismo in Italia si sta progressivamente diffondendo, ma ancora la "vacanza in bici" è intesa dai più come un'impresa da sportivi. Basterà continuare a promuoverlo come attività facile, che non richiede allenamento, ne' lunghe o faticose tappe sui pedali. E' pur sempre una vacanza! Qual è secondo la vostra esperienza il Paese più all’avanguardia per quanto riguarda le vacanze sportive e in particolari in bicicletta? Sicuramente la Germania: da anni più della metà dei tedeschi dedicano almeno 4-5 giorni al cicloturismo, anche nel proprio Paese, che vanta 40 mila km di piste ciclabili di lunga percorrenza (non contiamo quindi le ciclabili "urbane" o i collegamenti di pochi km). Qual è il vostro “viaggiatore tipo”? Solitario, in famiglia, con amici? Giovane, di mezz’età? I clienti stranieri sono per lo più over 50, spesso marito e moglie e preferiscono viaggiare da soli, «in libertà» come diciamo noi. Per loro solo hotel prenotati, trasporto bagagli, assistenza telefonica e materiale informativo/guide ciclabili dettagliate per orientarsi da soli lungo il percorso. Gli italiani si dividono in due tipologie: giovani, tra i 30 e i 50 anni, che pedalano volentieri anche in gruppo, con altri partecipanti con cui socializzare e un accompagnatore a fare da apripista; famiglie, in costante crescita, che viaggiano volentieri sia «in libertà» che in gruppo con altre famiglie; infine coppie che viaggiano in libertà. Non solo bici, con Zeppelin.it offrite diverse tipologie di viaggi a contatto con la natura. Ci potete raccontare nel dettaglio il progetto? Zeppelin è il nostro punto di partenza. Oltre alle vacanze in bici, Zeppelin propone viaggi a piedi, di varia difficoltà, dal trekking nel deserto in Giordania al walking urbano a Trieste. Altra attività sono i viaggi in barca a vela e crociere a bordo di motovelieri o catamarani, per provare la libertà di un viaggio in mezzo al blu del Mediterraneo o anche dei mari più esotici, ai Caraibi ad esempio; infine i «viaggiamondo», alcuni a carattere culturale, altri più avventurosi, ma sempre perfettamente organizzati: viaggi in gruppo con accompagnatore dall'Italia e spesso anche una guida locale per conoscere ancora meglio il Paese che visitiamo. Tra i viaggiamondo più amati: Turchia, Perù, Repubbliche Baltiche, Ecuador e Galapagos, Costa Bretone e Normanna...
In un certo senso non offrite solo una vacanza ma un’esperienza e promuovete uno stile di vista sano, fatto di contatto con la natura e attenzione alla salute. Quali consigli dareste a chi vuole provare questa tipologia di vacanza per la prima volta? A chi intraprende una delle nostre vacanze in bicicletta, nessun consiglio particolare: sono itinerari facili, salvo qualche eccezione. Lo stesso vale per i trekking, i viaggi a vela o i viaggiamondo di Zeppelin: ce n'è per tutti, dai principianti ai viaggiatori più esperti. Ultima domanda. Anzi, un consiglio: tre mete da non perdere per chi cerca una vacanza sulle due ruote. Venezia tra bici, barca e mare: una settimana in Italia, dalla magica Venezia alla Mantova dei Gonzaga, passando per le spiagge del Lido, Pellestrina, Chioggia e Albarella: facili biciclettate, ampi lidi soleggiati e ottima cucina nostrana per una settimana di relax in movimento. Info
Olanda in bici e barca, Amsterdam e la rotta nord: In barca per pasti e pernottamenti; in bici tra le spiagge selvagge del Nord e le bianche dune di Texel: piccoli borghi, vaste campagne e le grandi dighe, vera e propria meraviglia dell’ingegneria olandese. Info
Viaggiamondo in India, da Delhi a Varanasi: Viaggio emozionante nel mitico triangolo d’oro indiano, con passaggio per Varanasi e visita agli spettacolari templi Khajuraho. Info
Fonte: corriere del veneto
Spostarsi in bicicletta è più pericoloso che andare in auto o in moto. Ogni giorno infatti sulle strade italiane perde la vita un ciclista, 40 finiscono al pronto soccorso, molti vengono ospedalizzati. È come se ogni anno sparissero due gruppi del Giro d'Italia a causa degli incidenti stradali. L’ultimo rapporto dell’Istat sulla mobilità urbana, relativo al 2011, ha rilevato un dato sconcertante. Infatti l’indice di mortalità, e’ pari a 0,86 ciclisti per incidente (ogni 100 eventi verificatisi nei comuni capoluogo che hanno coinvolto le biciclette) e 0,38 morti in incidenti che coinvolgono ciclisti ogni 100 mila residenti. Nel 2011 sono stati registrati 3860 morti di cui 1889 su quattro ruote, 923 motocicli, 165 ciclomotori, 282 biciclette e 589 pedoni. Resta comunque allarmante il fatto che negli ultimi 10 anni 2.556 ciclisti e 7.625 pedoni sono stati uccisi sulle strade italiane. E’ questo il tragico bollettino di quella che somiglia sempre più ad una guerra della mobilità dominante contro la mobilità considerata debole. Per quanto riguarda le biciclette, accanto al già citato profilo medio dalla ricerca emerge come, “in alcuni capoluoghi, i tassi di mortalità associati all’uso di biciclette registrino valori considerevolmente più elevati (oltre 2 morti ogni 100.00 abitanti, talvolta persino superiori a quelli associati alle autovetture)”. Per questo molte associazioni tra cui Fiab e #Salvaciclisti si battono per il riconoscimento della libertà di mobilità, sottolineando che mezzi come la bicicletta costituiscono un’avanguardia e non un passo indietro. Per ridurre il numero dei morti cosiddetti deboli bisognerebbe partire delle semplici infrastrutture per bici, le piste ciclabili, che sono presenti in maniera considerevole al nord e quasi inesistenti al sud. La città con la maggiore densità è Padova (164, 8 km ), seguita da Torino, Brescia, Modena e Treviso.
Fonte: www.improntalaquila.org
Sono 21 studenti della classe 2^B dell'Istituto "Galilei - Costa" di Lecce che dal dicembre scorso stanno facendo parlare molto di sé, un po’ per via del nome che hanno dato al loro progetto “Movimento 5 Selle” (parafrasando il ben noto movimento di Beppe Grillo) e un po’ per il loro impegno così a fondo nel settore della mobilità verde e sostenibile, attivando dal basso una propria personale battaglia affinché la loro città e tutto il resto d’Italia decidesse finalmente di utilizzare la bicicletta al posto dell’automobile. Il loro progetto, è quello di individuare e applicare ogni possibile idea per incentivare a 360 gradi e definitivamente l'uso della bicicletta.
Ora i ragazzi salentini sono pronti con la loro prima iniziativa, si tratta di attribuire a Maggio e a Settembre di ogni anno il titolo di “Mese Tuttinsella”, e far sì che questi due mesi siano interamente dedicati all’incentivazione e all’organizzazione di campagne e iniziative su tutto il territorio nazionale volte a sensibilizzare la popolazione ad utilizzare la bicicletta quale mezzo di trasporto principale in città. Parliamo di biciclettate dimostrative, di manifestazioni, di iniziative che convincano i cittadini ad andare in ufficio e a scuola in bici, di campagne commerciali che prevedano sconti e facilitazioni per l’acquisto di bici nuove e usate, di eventi bikesharing, di incentivi, concorsi e premi e di ogni altra idea valida per convincere gli italiani a riflettere (e agire) su un concetto fin troppo scontato: pedalare fa bene, all’ambiente, alla salute e al portafogli.
Per questo maggio, il primo “Mese Tuttinsella”, i ragazzi si sono limitati a raccogliere le oltre 100 iniziative già programmate in ogni regione del Paese e a pubblicarle su un apposito sito web (autoprodotto naturalmente, sono già dei miniprogrammatori in quanto a scuola studiano il linguaggio Html), raggiungibile all’indirizzo www.movimento5selle.it.
Mentre per settembre 2013 hanno già in mente di proporre e realizzare una miriade di nuove idee, molto originali, che certamente riusciranno a catalizzare l’attenzione dei media e della popolazione. Sul loro sito, nella sezione “Cosa è il Mese Tuttinsella” si legge: “Sembra quasi retorico ripetere ancora concetti banalissimi su cui tutti sono d’accordo ma pochi vogliono applicare. Usare la bici in città significa:
L'indirizzo del sito internet del movimento è www.movimento5selle.it, ci auspichiamo che diventi un punto di riferimento per tutti i ciclisti e non.
Inaugurato il quinto Self SOS Bike. Si allarga il sistema di protezione per chi, andando in bicicletta, si trova improvvisamente in difficoltà.
Anche da Bagni Carlo, sul lungomare Sassonia di Fano, da questa settimana è possibile gonfiare le gomme, cambiare una camera d'aria e fare in autonomia qualche piccolo intervento meccanico sulla propria bicicletta.
Promossa dall'associazione For-Bici di Fano, aderente alla Federazione nazionale Amici della Bicicletta, l'iniziativa ha già attecchito a Cerbara, Fosso Sejore, Gimarra e Carignano dove gestori di pubblici esercizi hanno avuto in omaggio dalla ditta Cascioli l'attrezzatura da mettere gratuitamente a disposizione dei ciclisti.
Il servizio è particolarmente utile là dove nelle vicinanze non sono presenti officine specializzate, il cui personale spesso non ha la possibilità di occuparsi di piccoli interventi immediati.
I Self SOS Bike point, gli Albergabici, ed i servizi di trasporto bici su treno e bus contribuiscono all'economia dei turismi in bicicletta, che, a questo punto, richiedono anche la realizzazione ed il completamento di infrastrutture come le piste ciclabili costiere (es. Ciclovia Adriatica), cittadine (rete ciclabile urbana) e di collegamento tra la costa e l'entroterra. Infrastrutture utili per il tempo libero, per il turismo, ma, visto il recente gran successo della bicicletta, opere indispensabili anche per la mobilità quotidiana.
Punti Self SOS Bike dislocati sul territorio della Provincia
In ordine di adesione:
1. La Locanda "La Cerbara", a Cerbara di Piagge.
2. Ristorante "Bagnacciuga" a Fosso Sejore.
3. Bar Zanzibar, in via Bevano 53, nelle vicinanze del consorzio Agrario, all'altezza dello svincolo per Carignano Terme.
4. Bar Centauro, presso il distributore Tamoil (SS Adriatica Nord, tra Fano e Fosso Sejore)
5. Bagni Carlo, lungomare Sassonia a Fano ( bagnicarlo.it ).
Fonte: forbicifano.blogspot.it