Forlì
„A partire da sabato un altro tassello al Piano di mobilità integrata sarà attivo a Forlì. Mi Muovo in bici è il progetto di "bike sharing & ride" promosso dalla Regione Emilia Romagna. Attivando il servizio sulla propria card è possibile prelevare e restituire la bicicletta in una delle 7 stazioni presenti in città. E' pensato per gli spostamenti brevi, da un luogo all'altro del centro storico, considerando che la prima mezz'ora di noleggio delle bici è gratis e che si possono lasciare in una qualunque della stazioni.
A presentare il progetto il sindaco di Forlì, Roberto Balzani, il direttore del servizio trasporto pubblico locale della Regione, Fabio Formentin, il direttore di Forlì mobilità integrata, Claudio Maltoni, Gialuca Pin, direttore commerciale di Bicincittà e Giorgio Casadei, presidente di Forlì mobilità integrata."
Da sabato il centro si gira in bicicletta: parte il bike sharing
„Basta una tessera, che si potrà acquistare il via Lombardini ,2, alla sede di Forlì mobilità integrata, a partire da sabato, pagando 25 euro: 15 per l'iscrizione annuale, 5 per la Card Mi Muovo e 5 come ricarica minima. La prima mezz'ora è gratuita, per incentivare il ricambio, poi per ogni mezz'ora fino alla terza ora, 0,80 euro e dalla terza alla 24esima ora, 2 euro all'ora. Per le bici elettrice, invece, una 30ina in tutto, le tariffe si alzano rispettivamente a 1,50 e 3 euro. Il servizio è attivo tutti i giorni dalle 6 alle 24.
La tessera è personale, va compilato un modulo con i propri dati al momento dell'acquisizione. Il titolare è responsabile dell'eventuale furto del mezzo che dovrà coprire di tasca propria per un importo che va dai 350 ai 2mila euro. Per chi ha già l'abbonamento dell'autobus sulla stessa tessera, con 10 euro, si può inserire anche quello per il bike sharing.
I 7 punti dove si potranno noleggiare le biciclette sono alla Stazione (24 bici), in viale Vittorio Veneto (12), in piazzale Della Vittoria (10), in Corso Mazzini, angolo piazza Saffi (19), fuori dai Musei San Domenico (14) al parcheggio dell'Argine in viale Salinatore (21) e a Porta Schiavonia (6)."
(forlitoday)
Pisa
Con l'arrivo del 2013 Pisa avrà il suo bike-sharing a beneficio di residenti, turisti, pendolari e studenti fuori sede. Si tratta di 14 postazioni da cui, facendo un abbonamento annuale, si potrà prendere a noleggio una delle 200 bici messe a disposizione dall'amministrazione comunale.
La gara per la realizzazione della rete, a cui hanno partecipato 5 aziende di livello europeo, è stata aggiudicata per 459mila euro a "Bici in città srl", una delle più importanti a livello nazionale hanno specificato dall'amministrazione e tutto il lavoro è stato fatto con la collaborazione della Consulta della bicicletta, un tavolo che riunisce istituzioni ed associazioni come la Fiab. «Il prossimo passo ora è il bando per la gestione- ha dichiarato il presidente di PisaMo (Azienda per la mobilità Spa) Sergio Cortopassi- faremo pagare agli utenti il meno possibile, finanziando il servizio con i proventi dei parcheggi di bus e auto».
Marco Bertini, dell'Ufficio biciclette del comune, ha aggiunto: «Grazie al ribasso d'asta le postazioni dalle 12 iniziali previste diventeranno 14. Tutte videosorvegliate. Si parte con 200 bici: saremo la città che ha il bike sharing con il più alto rapporto numero di bici per abitante. E se funzionerà potremmo anche aumentare». Intanto in vista del via al servizio previsto per l'inizio del 2013, comune e Università collaborano per conoscere le abitudini dei ciclisti pisani. Il gruppo di studio guidato dal prof. Carmignani, docente di Ingegneria gestionale, ha sviluppato un questionario per raccogliere informazioni dai futuri utenti, per conoscerne le abitudini, così da fornire indicazioni per elaborare al meglio il progetto di gestione.
Dal 15 ottobre a oggi sono già 6000 le risposte pervenute con il 95% delle persone che si è dimostrato favorevole al servizio e pronto ad utilizzarlo. «Una possibilità in più per una città che già usa molto la bicicletta», ha chiosato il sindaco di Pisa, Marco Filippeschi.
(Greenreport)
Se vivi in una grande città come Milano devi affrontare il problema del traffico automobilistico nelle aree centrali. Molte persone usano la bicicletta per risolvere il problema: per una passeggiata o per andare a lavoro. È più facile andare a Milano in biclicletta e non rimarrai bloccato nel traffico. Per questo motivo il Comune di Milano sperimenterà per la prima volta il bike sharing notturno. Per due mesi a partire il servizio di bici a noleggio BikeMi sarà attivo dalle 7 del mattino alle 2 di notte durante la settimana e 24 ore su 24 nel weekend. Anche nei giorni infrasettimanali, comunque, ci sarà la possibilità di restituire la bicicletta prelevata oltre l’orario di chiusura degli stalli: "È una grande sfida quella del bike sharing notturno che attiviamo in questi due mesi in fase sperimentale – ha dichiarato Pierfrancesco Maran, assessore comunale alla Mobilità, Ambiente, Arredo urbano e Verde – Utilizzeremo questo periodo per studiare la risposta dei milanesi, il gradimento e l’eventuale cambiamento di abitudini nell’utilizzo del servizio, oltre che il sistema di riposizionamento delle bici".
Ecco, nel dettaglio, le zone di Milano in cui saranno installate le nuove postazioni per il bike sharing:
Via Case Rotte (36 stalli)
Piazzale Cadorna (30 stalli)
Via Taramelli (36 stalli)
Via Restelli (36 stalli)
Via Pola (27 stalli)
Piazza San Gioachimo (33 stalli)
Via Confalonieri (36 stalli)
Piazza Lima (36 stalli)
Via Pepe (36 stalli)
Piazzale Lagosta (36 stalli)
Piazza Argentina (36 stalli)
Via Farini (30 stalli)
Via Settembrini (33 stalli)
Corso Sempione (36 stalli)
Via Matteucci (36 stalli)
Via Ripamonti/Via Bellezza (30 stalli)
Via F.lli Bandiera (36 stalli)
Piazza Carbonari lato nord (36 stalli)
Via Morgagni/Via Redi (27 stalli)
Via Turati (36 stalli)
Via Solari (36 stalli)
Fonte: http://www.greenstyle.it
Il Presidente del Parco, Avv. Stefano Pecorella, ha consegnato il progetto innovativo di bike sharing ai sindaci di Cagnano Varano, Ischitella, Peschici e Vico del Gargano, ed entro poche settimane, le opere saranno cantierizzate.
Una rivoluzione nel modo di spostarsi che valorizzerà uno dei tratti più caratteristici del Promontorio. L’intento è quello di sviluppare un sistema di trasporto innovativo ed ecosostenibile. Grazie alla vision concreta del Parco Nazionale del Gargano, risultato vincitore del bando del Ministero dell’Ambiente «Bike sharing e fonti rinnovabili», sarà possibile tagliare questo importante traguardo. Un investimento che avrà come fine anche quello di ridurre le emissioni climalteranti, attenuando, anche se in piccolissima parte, l’effetto negativo del buco nell’ozono prodotto dall’inquinamento e dai gas serra. Il Parco del Gargano, il primo tra i Parchi nazionali, è risultato vincitore di un contributo pari ad €394.684,00 (settecentomilioni delle vecchie lire). La proposta progettuale presentata al Ministero dell’Ambiente, denominata “Sistema integrato di trasporto bici-treno-autobus nel Gargano nord” consiste nell’installazione di 6 ciclostazioni con pensiline fotovoltaiche dotate di biciclette elettriche (con pedalata assistita), di cui 4 presso le stazioni ferroviarie di Ischitella, Rodi Garganico, San Menaio e Peschici Calenella e 2 presso le fermate delle corse di autobus nei centri urbani di Lido del Sole e Peschici, gestite da un sistema informatico connesso in rete al fine di costituire un sistema integrato di trasporti bici-treno-autobus nell’area costiera del Gargano nord. Soddisfazione è stata espressa del Presidente dell’Ente Parco per la realizzazione di un progetto fortemente voluto per una territorio ad alta valenza turistica che sta intensificando gli investimenti sui temi dell’ambiente e della eco-sostenibilità.
Fonte: http://www.parcogargano.it
Anche se la rivoluzione del bike sharing a Londra sia arrivata meno di due anni fa, oggi la capitale britannica conta un sistema di noleggio pubblico (sponsorizzato con 25 milioni di sterline da una grande banca) che vanta 4.200 stazioni di noleggio e 8 mila bici a disposizione. È il bike sharing più sorprendente d'Europa. Chi si abbona al servizio (1 pound per 24 ore, 5 per 7 giorni) può spostarsi anche gratis tutto il giorno: purché cambi la bici ad un parcheggio (docking station) entro la prima mezzora. Altrimenti pagherà il noleggio da una sterlina l'ora (dopo la prima mezzora gratuita) a 15 per 3 ore e così via. Ma ci sono anche oltre 120 negozi specializzati pronti a noleggiare bici di ogni genere (da corsa, Mtb o Bmx) con buoni prezzi per l'intera giornata.
Londra è una metropoli dove il traffico è spesso congestionato, le vie ciclabili sono diventate un modo alternativo per raggiungere il lavoro in tempi brevi, specie da quando è stato dato il via all'ambizioso piano del sindaco Boris Johnson - ciclista appassionato, come d'altronde lo è il primo ministro David Cameron che esce spesso da Downing street in bici - che prevede la creazione entro il 2015 di 12 «superstrade delle biciclette», le Cycle superhighways, quattro delle quali già in funzione, con corsie larghe circa un metro (due quando si affiancano entrambi i sensi di marcia), dipinte di blu, che portano dalle periferie al centro garantendo ai ciclisti percorsi protetti.
Fonte: http://roma.corriere.it
Il sindaco di Torino incassa il riconoscimento del WWF per il bike sharing del capoluogo piemontese giudicato dall'associazione ambientalista come uno dei servizi più promettenti della penisola.
Fonte: http://www.torinotoday.it
TRA le prime della classe in Italia, indietro anni luce rispetto al resto d'Europa. È la fotografia di Torino dal punto di vista della mobilità ciclabile che emerge dal primo manuale europeo del bike sharing presentato ieri a Palazzo di Città. Il progetto Obis (Optimising Bike Sharing in European cities), realizzato da quindici organizzazioni a livello europeo, tra le quali Legambiente, mette in luce i passi avanti fatti da Torino negli ultimi anni, ma fa emergere anche le numerose criticità che tuttora permangono. Mentre sembra che i torinesi stiano finalmente iniziando a guardare alla bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano e hanno raggiunto quota 16mila gli abbonamenti al bike sharing, il numero di bici messe a disposizione dal servizio ToBike rimane nettamente al di sotto della media europea. Le biciclette gialle a Torino sono circa 700 mentre per essere al pari delle altre grandi città europee, dove il rapporto è di 15,6 bici ogni 10mila abitanti, dovrebbero essere più del doppio: 1.420. Una cifra destinata ad aumentare nel breve periodo, tiene a sottolineare l'assessore comunale all'Ambiente Enzo Lavolta: "Contiamo di arrivare a 1.800 biciclette entro il 2013, mentre per la fine dell'estate le stazioni passeranno dalle attuali 72 a 116. I fondi ci sono e sono già stati stanziati".
Numero di biciclette in condivisione a parte, i problemi principali della mobilità ciclabile torinese riguardano, per Fabio Zanchetta, rappresentante delle associazioni al Tavolo Biciclette del Comune, la pianificazione: "Il bike sharing è sicuramente un'iniziativa positiva che ha contribuito a diffondere l'uso delle due ruote in città, ma purtroppo questa, oltre a essere la città dell'auto, continua a essere una città per le auto. Le piste ciclabili vengono costruite per lo più dove c'è spazio e non dove servono realmente, spesso sono fatte male (quella di via Arcivescovado è un esempio lampante) e si interrompono bruscamente senza collegare la zona centrale con il resto della città". Nell'attesa che il Bici Plan - che vede seduti allo stesso tavolo Comune e associazioni nello studio di un piano strategico per la mobilità ciclabile - possa dare i suoi frutti, "anche se non è detto che i soldi per realizzare i progetti poi ci siano", chiosa Zanchetta, non resta che accontentarsi per il momento delle nuove stazioni di ToBike in corso Lione e lungo Dora Siena. "Stiamo studiando anche un servizio integrato con i trasporti pubblici sul modello milanese - spiega Pietro Drago, amministratore della Comunicare srl, azienda affidataria del servizio di bike sharing torinese - E grazie agli accordi presi dal Comune di Torino con quelli della cintura ovest, amplieremo ulteriormente il nostro raggio d'azione". Certo, rispetto a Roma, dove ci sono 330 biciclette in condivisione, la situazione torinese sembra idilliaca, ma il resto dell'Europa è ancora molto lontano.
Fonte: torino.repubblica.it
Il portavoce del BKK, l’ente che si occupa di trasporti e mobilità nella capitale ungherese, ha dichiarato con soddisfazione che un servizio di condivisione delle biciclette è il minimo che si possa fare per avvicinarsi agli standard dei più moderni Paesi europei in tema di mobilità sostenibile.
La presentazione di Bubi si terrà il 21 marzo, contemporaneamente ad un workshop rivolto ad operatori e potenziali fornitori, i quali saranno successivamente scelti da BBK attraverso una gara di appalto pubblica. Durante la giornata le parti interessate avranno dieci minuti di tempo a disposizione per esporre il proprio programma di lancio del bike sharing, la capacità totale di biciclette nelle varie stazioni, la distribuzione sul territorio, il funzionamento, la manutenzione, soluzioni ad eventuali problematiche (furti, danneggiamenti ecc) ed idee per lo sviluppo.
Fonte: www.amicoinviaggio.it