Tutto quello che serve agli appassionati delle due ruote, punti vendita, assistenza, riparazioni e abbigliamento.
Località di partenza: stadio Comunale (corso Agnelli angolo via Filadelfia)
Descrizione: percorso rettilineo che comincia con corso Giovanni Agnelli. Alla nostra destra sono gli impianti sportivi realizzati negli anni '30 che comprendono oltre al vecchio Stadio Comunale anche una pista di atletica ed una piscina coperta. Attraversato corso Sebastopoli (0,32 Km), si prosegue su corso IV Novembre costeggiando l'ex Piazza d'Armi (ora Parco Cavalieri di Vittorio Veneto). Sul lato opposto e' l'Ospedale Militare mentre, oltre corso Monte Lungo (1,10), transitiamo dinnanzi la Caserma "Montegrappa", sede del Comando Brigata Alpina "Taurinense". Passate via Tirreno (1,29) e corso Enrico de Nicola (1,45 - largo Orbassano) si entra in corso Duca degli Abruzzi. Giunti di fronte al Politecnico, segnaliamo sul vicino Piazzale Duca d'Aosta, il monumento al Fante d'Italia, scultura in bronzo di Angelo Balzardi inaugurata nel 1961 durante i festeggiamenti per l'anniversario dell'Unita' d'Italia. Attraversato corso Vittorio Emanuele II (3,37), ci troviamo a percorrere corso Vinzaglio, incrociando presto la ciclopista di corso Matteotti (3,56). Il percorso "protetto" termina una volta raggiunta via Cernaia (4,10). Da qui, seguendo la frontale via Manzoni, si incrocia la ciclopista di via Bertola (4,20 - a sinistra termina presso la vicina stazione di Porta Susa), arrivando infine alla piazza Statuto (4,45 all'angolo con via Garibaldi), dedicata alla legge costituzionale emessa da Carlo Alberto il 4 marzo del 1848 (Statuto Albertino). Delimitata su tre lati da portici, possiede al centro un giardino dominato dal monumento al Traforo del Frejus, una piramide di massi adorna di Titani con in cima la statua del Genio che qui simboleggia la supremazia della Scienza sulla forza bruta. Poco distante e' la "Guglia Beccaria", un obelisco che ricorda le misurazioni di un arco di meridiano per il Piemonte effettuate dal fisico Giovanni Battista Beccaria tra il 1760 e il 1774. Dalla piazza si puo' proseguire, percorrendo la via Garibaldi, sino a P.za Castello e Largo Regio Parco.
Fonte: mtbpiemonte
Lunghezza: 7,31 Km (variante per corso M. Grappa e M. Cucco 6,51)
Tempo percorrenza: 40 minuti
Tipo: asfalto 100%
Effettuato il: 12 Dicembre 1999
Località di partenza: Parco Pellerina, lato corso Appio Claudio, pressi piscina, dove e' la passerella ciclopedonale.
Descrizione: La via piu' diretta, e quindi piu' breve, e' quella di affrontare la passerella e procedere su corso Monte Grappa e corso Monte Cucco (si risparmiano infatti 800 metri), ma la sconsigliamo: se proprio volete togliervi la curiosita' effettuatela magari al ritorno. Infatti, questo tratto di ciclopista si interrompe bruscamente in prossimita' di alcuni incroci, rendendo difficoltoso il loro attraversamento. A questo si aggiunga poi il traffico dei passeggini e dei cani (spesso senza guinzaglio) che portano a spasso i loro padroni, numerosi semafori, la presenza (subito dopo corso Peschiera) di un distributore, ecc. Meglio quindi seguire corso Appio Claudio e quindi svoltare su corso Telesio (0,59 Km). L'unico inconveniente e' il mercato (quando c'e') che si incontra dopo aver superato corso Francia (2,04), che va evitato percorrendo le corsie laterali di corso Brunelleschi. Oltre la Caserma "Cavour" del Genio Ferrovieri e via Monginevro (3,26), la pista si incontra con la precedente. Si entra quindi nel Parco Ruffini, percorrendo il largo viale Bistolfi e lasciando alla nostra destra il Palazzetto dello Sport. L'opera, attualmente in ristrutturazione, venne inaugurata il 16 Maggio del 1961 per i Mondiali di pugilato. Dopo la benedizione del cardinale Fossati, nell'incontro d'apertura, il pugile italiano Raimondo Nobile batte' ai punti il rivale francese Jackie Chaveau. La capienza originaria di 8000-9000 persone verra' portata prossimamente, a causa delle nuove norme sulla sicurezza, a 4000 posti. Il parco, che occupa una superficie di 17 ettari, ospita anche altri impianti sportivi: lo "Stadio Nebiolo" per l'atletica, campi di calcio e di bocce, una pista di pattinaggio. Raggiunto corso Trapani lo si segue in direzione Sud, svoltando, immediatamente dopo il ponte sulla ferrovia, in via Tirreno (4,65). Percorsi un centinaio di metri si svolta in via Arbe che la pista lascia poco dopo per attraversare alcuni orti, un piccolo giardino e immettersi quindi sul marciapiede (condiviso con i pedoni) di via Castelgomberto. Attraversato corso Sebastopoli (5,53), si svolta, dopo un'alta ciminiera, in via Filadelfia (5,86 - a sinistra): qui la pista ha una propria corsia segnalata. Passati i corsi Siracusa (6,07) e Orbassano (6,71) si raggiunge lo Stadio Comunale (7,31 - c. Agnelli). L'opera, situata all'interno di un ampio complesso comprendente anche una pista di atletica ed una piscina coperta, era intitolata inizialmente a Mussolini. Fu inaugurata il 14 maggio 1933 con una solenne cerimonia alla quale partecipo' il segretario nazionale del partito fascista Achille Starace. Il nome attuale venne utilizzato a partire dal dopoguerra. Qui si puo ' decidere se proseguire per piazza Statuto (a sinistra), Lingotto (diritto) o Stupinigi (destra).
Fonte: mtbpiemonte
Lunghezza: 4,70 km
Tempo percorrenza: 30 minuti
Tipo: asfalto 100%
Effettuato il: 27 Dicembre 1999
Località di partenza: str. castello di Mirafiori (Parco Gustavo Colonnetti) ang. via G. Fubini (siamo circa a meta' strada tra via Artom e strada delle Cacce).
Descrizione: percorriamo via Guido Fubini che come le altre strade del Parco e' interdetta al transito degli autoveicoli. Le specie arboree qui presenti sono costituite da pioppi, robinie, salici e platani. Si svolta quindi a destra in via Modesto Panetti (0,55), tralasciando la seguente via Cauchy (0,63). Immediatamente dopo il Centro Universitario Sportivo si imbocca la ciclopista (0,79) che con un rettilineo raggiunge la via Onorato Vigliani (1,17). Attraversatala si prosegue su via Pio VII: attenzione a portarvi sul lato opposto del marciapiede in quanto la pista si sdoppia nei due sensi di marcia! Oltre corso Traiano (1,73), e' l'edificio del Centro Ricerche RAI mentre di fronte si trova la vasta area del Mercato Ortofrutticolo all'Ingrosso. Arrivati in corso Giambone (2,70 - sotto di noi e' il sottopassagio del Lingotto) la pista si interrompre bruscamente. Per evitare di proseguire contromano su via Giordano Bruno, imbocchiamo corso Giambone, svoltando alla prima traversa (via Albenga). Attraversata la piazza Tancredi Galimberti (fontana) e continuando su via Taggia si raggiunge la pista ciclabile di via Filadelfia (3,74), nei pressi dell'omonimo stadio (attualmente in demolizione) che, nel 1926, materializzo' il sogno del Torino di avere un proprio campo di calcio. Il 17 ottobre di quell'anno i granata disputarono la partita inaugurale sconfiggendo con un netto 4-0 la Fortitudo di Roma. Al termine del Campionato il Torino risulto' primo classificato ma si vide revocare lo scudetto per presunti illeciti sportivi. Al Filadelfia nacque anche la "zona Cesarini": il 13 dicembre del 1932, durante la partita tra la nazionale italiana e l'Ungheria il giocatore juventino, di origine argentina, Renato Cesarini riusci' a segnare il gol decisivo nei minuti di recupero. Da allora, tale termine viene utilizzato, non solo in ambito sportivo, quando una squadra realizza una rete negli ultimi minuti di gioco o per indicare il raggiungimento di un obiettivo in extremis. Durante la guerra, una delle curve venne squarciata da una bomba costringendo la squadra, per un certo periodo, a disputare le partite sull'allora campo della Juventus, il Comunale. Procedendo a sinistra, si superano con un semicerchio i corsi Unione Sovietica (4,12) e Galileo Ferraris (4,20), pervenendo al corso Giovanni Agnelli (4,70), dove si trova il vecchio stadio Comunale, andato in pensione allorche' venne realizzato per i mondiali del 90 il piu' moderno "delle Alpi". Da qui si puo' continuare per Piazza Statuto (destra), Parco Ruffini/Pellerina (diritto), Stupinigi (sinistra)
Fonte: mtbpiemonte
Lunghezza: 3,79 km
Tempo percorrenza: 18 minuti
Tipo: asfalto 3,56 Km (94%) - sterrato 0,23 (6%)
Effettuato il: 8 Dicembre 1999
Località di partenza: str. al castello di Mirafiori (Parco Gustavo Colonnetti), circa a meta' strada tra via Artom e strada delle Cacce, dove parte la ciclopista che, attraversando il parco (via G. Fubini), punta in direzione del Lingotto.
Descrizione: seguiamo la ciclopista lungo strada Castello di Mirafiori in direzione di strada delle Cacce. Sulla ns. sinistra e' il Mausoleo della Bela Rosin, la cui costruzione a forma circolare ricorda quella del Pantheon. Qui fino al 1974 erano collocate le tombe di Rosa Vercellana, contessa di Mirafiori e moglie di Vittorio Emanuele II, dei suoi genitori e di altri parenti: dopo la profanazione dei resti, queste vennero trasferite al cimitero generale. Poco dopo il sepolcreto la pista piega verso il Sangone (0,35 Km) transitando dinnanzi alla cascina dove un tempo era il Castello di Mirafiori, una grandiosa reggia secentesca mai ultimata che venne quasi totalmente distrutta nei secoli seguenti dagli straripamenti assai frequenti del torrente. Con un paio di tornanti si arriva alla passerella (0,65 - lunghezza 76 metri), con struttura piramidale in tubi di acciaio, progettata dall'ing. Luigi Spina, che consente il superamento del corso d'acqua. Segue un lungo rettilineo attraverso il rado "bosco dell'accampamento" di Nichelino, costituito principalmente da robinie. Attraversato l'incrocio semaforico con via dei Cacciatori (1,35), si continua frontalmente su via Pracavallo. Oltre un campo di calcio la ciclopista si porta su una strada parallela per poi svoltare a destra su una arteria piu' larga (1,74), protetta da un guard-rail. Superata la tangenziale Sud (2,07), si arriva all'impianto semaforico con la Statale 23 del Sestriere . La si imbocca a sinistra (3,03), procedendo sul viale laterale e raggiungendo la palazzina di Caccia di Stupinigi (3,79 dinnanzi alla cancellata). La costruzione fu commissionata a Filippo Juvarra da Vittorio Amedeo II nel 1729 ma i lavori si potrassero per tutto il secolo. La forma ricorda la croce di Sant'Andrea con un grande salone ellittico al centro. Qui lavorarono tra gli altri i fratelli Giuseppe e Domenico Valeriani che realizzarono l'affresco del "Trionfo di Diana" sulla volta centrale del salone, Giovan Battista Crosato, il francese Carlo Andrea Val Loo, i fratelli Vittorio Amedeo e Michele Rapous, Pietro Domenico Olivero, Francesco Antoniani, Crstiano Wehrlin. Fu nel 1766 che venne collocato sulla cupola il cervo in bronzo realizzato dal torinese Francesco Ladetto. Dal 1925 ha sede il Museo d'Arte e Ammobiliamento Storico. Da qui parte il percorso promiscuo segnalato che in 32 Km raggiunge Pinerolo e quindi Cavour.
Fonte: mtbpiemonte
unghezza: 2,84 km
Tempo percorrenza: 13 minuti
Tipo: asfalto 100%
Effettuato il: 8 Dicembre 1999
Località di partenza: C.so Trieste, pressi ingresso Parco Vallere, dove e' la passerella pedonale che attraversa il corso.
Descrizione: questo itinerario costituisce la prima parte della ciclopista Vallere-Stupinigi, inaugurata il 21 Giugno del 1997 con una spesa di 1.250 milioni, di cui 400 coperti da un contributo regionale, e va considerata come il prolungamento della "storica" ciclopista del Po. La segnaletica sia orizzontale che verticale e' abbondante, per cui risulta difficile smarrire la giusta direzione. Si inizia salendo i gradini della passerella che sono stati attrezzati con dei binari per facilitare il trasporto della bicicletta. Si prosegue su via Bosso (0,07 Km), passando poi il ponte sul Sangone di corso Roma. Al semaforo, si procede a sinistra (0,36) attraversando una piccola piazza ed imboccando la via Ponchielli (0,49). Al primo incrocio svoltare a sinistra (0,62 - via Cellini) affrontando il tunnel che permette di superare la linea ferroviaria (0,72). Si continua di fronte, attraversando via Vignotto e proseguendo su via F.lli Bandiera (0,94 - notare nei pressi dell'incrocio un pilone sulla destra). Si transita sotto il ponte di via Sestriere (1,43) avvicinandosi quindi al corso del torrente. Confluiti su via Artom, al primo semaforo, prendiamo a sinistra (2,19) la strada Castello di Mirafiori che corre a lato del Parco Gustavo Colonnetti. Il parco si sviluppa su una superficie di 200.000 metri quadrati, sull'area che ospito' fino al 1945 il campo di volo di Mirafiori. Raggiungiamo cosi' il punto in cui, sulla destra, si stacca la pista ciclabile per Lingotto FS/Stadio Comunale (2,84 - cartello). Diritto la pista continua invece in direzione di Stupinigi.
Fonte: mtbpiemonte
Lunghezza: 1,25 km
Tempo percorrenza: 5 minuti
Tipo: asfalto 100%
Effettuato il: 8 Dicembre 1999
Località di partenza: C.so Trieste, pressi ingresso Parco Vallere, dove e' la passerella pedonale che attraversa il corso.
Descrizione: seguiamo la pista in direzione del Po. Poco prima di attraversarlo su ponte ignoriamo la deviazione per Borgo Mercato (0,96 Km), pervenendo quindi alla piazza Caduti per la Liberta' (1,25 al semaforo con via Bogino): qui notiamo sulla sinistra la porta Navile, eretta nel 1560 a ricordo dell'aiuto fornito dai Milanesi durante l'eccidio di Testona. Sull'opera si trova un bassorilievo, risalente al 1863, che commemora il Proclama di Moncalieri (firmato nel 1849).
Fonte: mtbpiemonte
Lunghezza: 7,09 km
Tempo percorrenza: 35 minuti
Tipo: asfalto (6,59 km - 93%), sterrato (0,5 km - 7%)
Effettuato il: 5 Dicembre 1999
Località di partenza: Ponte Vittorio Emanuele I (lato Piazza Vittorio Veneto)
Descrizione: Da Piazza Vittorio Veneto a Ponte Balbis
Dal ponte Vittorio Emanuele I prendiamo la rampa che scende ai Murazzi del Po, in direzione Moncalieri. Percorriamo tutta la banchina risalendo poi su corso Vittorio Emanuele II (0,78 Km - ponte Umberto I). Al ritorno, consigliamo di seguire la sede stradale superiore (corso Cairoli e lungo Po A. Diaz) per poter ammirare il monumento a Garibaldi e, nello stesso tempo, vedere la medesima zona di Torino da un punto di vista diverso. Guardando verso la collina si nota il monte dei Cappuccini con la chiesa di S. Maria del Monte, adiacente al convento parzialmente occupato dal Museo Nazionale della Montagna "Duca degli Abruzzi". Entriamo nel Parco del Valentino, che si estende su 550.000 metri quadrati, passando alla sinistra del monumento all'Arma d'Artiglieria, un arco ornato da sculture in bronzo, realizzato nel 1930 da Pietro Canonica. Anziche' percorrere il largo viale Virgilio, prendiamo il viottolo sulla sinistra (0,84 - viale Umberto Cagni) che, transita sotto l'arcata di un piccolo ponte (0,88), confluendo poco piu' avanti sul viale prima citato (1,23). Sulla nostra destra si trova l'Orto Botanico, fondato da Vittorio Amedeo II nei primi decenni del 1700, e poco oltre la grossa costruzione del Castello, sede della Facolta' di Architettura, mentre sul lato opposto troviamo alcune antiche societa' canottieri ("Cerea", fondata nel 1863, e "Armida"). Giunti all'incrocio con viale Crivelli, pieghiamo a sinistra (1,84), arrivando dinnanzi al Borgo Medioevale (ricostruzione assai precisa di edifici piemontesi e valdostani del XV secolo realizzata per l'Esposizione Internazionale del 1884), che aggiriamo (a sinistra) seguendo i cartelli indicatori per l'imbarco della navigazione sul Po, superando un ponticello in legno (1,93). Giunti ad un nuovo crocicchio, a non molta distanza dalla fontana dei dodici mesi, teniamo ancora una volta la sinistra (2,24). L'opera, realizzata dall'architetto Carlo Ceppi nel 1898, e' ornata da statue di Luigi Contratti ed Edoardo Rubino che rappresentano i mesi e le stagioni. Procediamo ora su una stradina che, sempre a breve distanza dalla riva del fiume, tansita prima sotto il ponte Isabella (2,42) e poi sotto il ponte Balbis (3,11). Nei pressi del primo era collocato un tempo l'hangar di partenza della prima linea italiana con idrovolante: il 1° aprile 1926 parti' il volo inaugurale del collegamento Torino - Pavia - Venezia - Trieste. Il velivolo, un monomotore ad elica Cant 10, era in grado di portare 5 passeggeri mentre il prezzo del biglietto era di 300 lire per l'intera tratta (5 ore di volo).
Da Ponte Balbis a Parco Vallere
Sulla ns. destra notiamo il grosso complesso dell'Ospedale Maggiore S. Giovanni Battista (Molinette) e subito dopo quelli del Sant'Anna, C.T.O. e Regina Margherita (infantile) mentre la grossa arteria che scorre a breve distanza e' corso Unita' d'Italia. Nei pressi del Museo dell'Automobile incontriamo la grossa ruota del monumento agli Autieri (4,36), giungendo quindi ad una passerella ciclo-pedonale che ignoriamo (5,07). Continuiamo, sempre a breve distanza dalla sponda, lungo la recinzione degli edifici che ospitarono nel 1961 la Mostra delle Regioni. Dal 1964 l'area e' diventata la sede del B.I.T., il Bureau International du Travail, centro che raccoglie una serie di strutture che operano nel campo della formazione e dello sviluppo, sotto l'egida delle Nazioni Unite. Attraversiamo quindi il Sangone sfruttando la corsia pedonale del ponte di servizio della stazione di potabilizzazione dell'Azienda Acque Metropolitane. Immediatamente dopo (6,05) curvare tutto a sinistra passando sotto lo stesso (se avete una mtb potete eventualmente continuare lungo il Po sfruttando una traccia, spesso fangosa, che permette di raggiungere su percorso fuoristradistico corso Trieste, nei pressi del ponte sul fiume). Seguendo invece la piu' facile sterrata che parte dal vicino maneggio, si raggiunge il viale di accesso del Parco delle Vallere. Si transita davanti alla cascina sede tra l'altro del Centro di Documentazione e Ricerca sulle Aree Protette guadagnando il cancello di ingresso (6,97). Procedendo ora su corso Trieste si arriva alla vicina passerella pedonale (7,09), salendo la quale, possiamo proseguire lungo la ciclopista per Stupinigi oppure, continuando lungo il corso, raggiungere la piazza Caduti per la Liberta'.
Fonte: mtbpiemonte
Lunghezza: 2,69 km
Tempo percorrenza: 14 minuti
Tipo: asfalto (2,34 km - 87%), sterrato (0,35 km -13%)
Effettuato il: 28 Novembre 1999
Località di partenza: Largo Regio Parco
Descrizione: seguiamo la Dora Riparia stando su sponda sinistra (lungo Dora Firenze). Oltre ponte Rossini (0,28 Km) si attraversa Corso Novara (1,12) dove al numero 137 si trova l'ingresso principale del cimitero generale monumentale. L'attuale percorso, piuttosto rettilineo, del torrente e' stato ottenuto in seguito a modifiche effettuate negli anni '30 che portarono all'eliminazione di alcune anse: si creo' cosi' un'ampia zona che pote' essere sfruttata per esempio per ampliare l'area del cimitero. Passato il Parco Crescenzio ed il ponte Emanuele Filiberto (1,65) si arriva al ponte Washington (2,32). Procedendo di fronte si entra nel Parco Colletta, seguendo un viale sterrato, sino alla passerella pedonale sulla Dora (2,69): attraversandola si arriva al ponte di Sassi dal quale si puo' raggiungere, costeggiando il Po, Piazza Vittorio Veneto (ponte Vittorio Emanuele I) oppure, attraverso il Parco del Meisino, la Borgata Rosa; andando diritto si continua invece per Regio Parco.
Fonte: mtbpiemonte
Lunghezza: 2,13 km
Tempo percorrenza: 12 minuti
Tipo: 100% asfalto
Effettuato il: 28 Novembre 1999
Località di partenza: stazione Dora (Piazza Baldissera ingresso 8/A, pressi sottopasso pedonale).
Descrizione: l'itinerario prende avvio proprio dal centro della sopraelevata a forma di disco volante che collega i corsi Vigevano e Mortara, sulla quale transitano ogni giorno 25.000 autoveicoli. Venne costruita nel 1969 dall'equipe dell'Ing. Pelissetti ed inaugurata due anni piu' tardi. Stando sul marciapiede imbocchiamo corso Principe Oddone (0,08 - inizio pista). Al primo semaforo svoltiamo a sinistra su lungo Dora Napoli (0,29) affiancando il torrente che proprio qui esce dal tratto coperto sotto le Ferriere. Dopo aver attraversato via Cigna (0,73) e corso Vercelli (1,20) si incontra il ponte Mosca di corso Giulio Cesare (1,37) che deve il nome all'ingegnere (Carlo Bernardo Mosca) che lo progetto'. Realizzato in mattoni di pietra sagomati a mano, fu terminato nel 1830 suscitando dubbi e perplessita' tanto che lo stesso Mosca, per dimostrare quanto era convinto della solidita' della sua opera, si colloco' su una barca sotto l'arcata quando venne tolta l'armatura di sostegno. Oltre via Bologna (1,66) si arriva in Largo Regio Parco dove la pista si divide (2,13): a destra prosegue verso il centro della citta' e P.za Statuto; diritto continua verso il Parco Colletta.
Fonte: mtbpiemonte
Lunghezza: 5,02 km
Tempo percorrenza: 35 minuti
Tipo: asfalto 1,26 Km (25%), sterrato 3,76 (75%)
Effettuato il: 29 Dicembre 1999
Località di partenza: Parco Colletta (passerella su Dora Riparia).
Descrizione: attraversiamo la passerella pedonale giungendo in lungo Dora Voghera (0,06 Km) che seguiamo a sinistra sfruttando un sentierino, che piu' avanti si allarga, sino a raggiungere il ponte di Sassi (0,65). Attraversatolo, scendiamo per uno stretto passaggio alla sterrata che costeggia il fiume Po (0,88), che seguiamo passando sotto il ponte. Il nome di Sassi con cui si indica la zona e' dovuto ai massi che vennero qui portati durante i lavori di spianatura del colle di Superga per ospitare la futura Basilica. Superato su ponte il rio Superga (1,10), si procede lungo un viale di platani, nel parco dedicato alla Brigata Alpina Taurinense. Raggiunta una strada asfaltata (1,79), la si segue di fronte transitando tra il piazzale del cimitero e la recinzione del galoppatoio militare (via Federico Nietzsche). Al quadrivio dove termina la recinzione (2,74), si svolta a sinistra pervenendo in breve alla sponda del fiume (3,07). Si continua sulla carrareccia che si mantiene per lungo tratto a breve distanza dall'argine. Qui, dove confluisce la Stura di Lanzo, il Po forma un ampio bacino grazie allo sbarramento della diga del Pascolo, necessario per alimentare la centrale AEM situtata quasi al confine con San Mauro. Alla sinistra della diga, e' visibile la presa del canale derivatore che, con un prelievo di 120 metri cubi d'acqua al secondo, consente una produzione annua superiore ai 40 GWh. Si passa sotto Lungo Stura Lazio (3,72), continuando sempre a breve distanza dalla riva, sino a raggiungere il campo sportivo di Borgata Rosa (4,40). Proseguendo sulla sterrata che transita tra l'impianto e l'edificio della cooperativa polisportiva, si raggiunge la strada consortile del Meisino (4,74), nei pressi della chiesa Madonna del Rosario. Svoltando a sinistra arriviamo su corso Casale (5,02).
Fonte: mtbpiemonte
Tutto quello che serve agli appassionati delle due ruote, punti vendita, assistenza, riparazioni e abbigliamento.