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Lunghezza: 4,70 km
Tempo percorrenza: 30 minuti
Tipo: asfalto 100%
Effettuato il: 27 Dicembre 1999
Località di partenza: str. castello di Mirafiori (Parco Gustavo Colonnetti) ang. via G. Fubini (siamo circa a meta' strada tra via Artom e strada delle Cacce).
Descrizione: percorriamo via Guido Fubini che come le altre strade del Parco e' interdetta al transito degli autoveicoli. Le specie arboree qui presenti sono costituite da pioppi, robinie, salici e platani. Si svolta quindi a destra in via Modesto Panetti (0,55), tralasciando la seguente via Cauchy (0,63). Immediatamente dopo il Centro Universitario Sportivo si imbocca la ciclopista (0,79) che con un rettilineo raggiunge la via Onorato Vigliani (1,17). Attraversatala si prosegue su via Pio VII: attenzione a portarvi sul lato opposto del marciapiede in quanto la pista si sdoppia nei due sensi di marcia! Oltre corso Traiano (1,73), e' l'edificio del Centro Ricerche RAI mentre di fronte si trova la vasta area del Mercato Ortofrutticolo all'Ingrosso. Arrivati in corso Giambone (2,70 - sotto di noi e' il sottopassagio del Lingotto) la pista si interrompre bruscamente. Per evitare di proseguire contromano su via Giordano Bruno, imbocchiamo corso Giambone, svoltando alla prima traversa (via Albenga). Attraversata la piazza Tancredi Galimberti (fontana) e continuando su via Taggia si raggiunge la pista ciclabile di via Filadelfia (3,74), nei pressi dell'omonimo stadio (attualmente in demolizione) che, nel 1926, materializzo' il sogno del Torino di avere un proprio campo di calcio. Il 17 ottobre di quell'anno i granata disputarono la partita inaugurale sconfiggendo con un netto 4-0 la Fortitudo di Roma. Al termine del Campionato il Torino risulto' primo classificato ma si vide revocare lo scudetto per presunti illeciti sportivi. Al Filadelfia nacque anche la "zona Cesarini": il 13 dicembre del 1932, durante la partita tra la nazionale italiana e l'Ungheria il giocatore juventino, di origine argentina, Renato Cesarini riusci' a segnare il gol decisivo nei minuti di recupero. Da allora, tale termine viene utilizzato, non solo in ambito sportivo, quando una squadra realizza una rete negli ultimi minuti di gioco o per indicare il raggiungimento di un obiettivo in extremis. Durante la guerra, una delle curve venne squarciata da una bomba costringendo la squadra, per un certo periodo, a disputare le partite sull'allora campo della Juventus, il Comunale. Procedendo a sinistra, si superano con un semicerchio i corsi Unione Sovietica (4,12) e Galileo Ferraris (4,20), pervenendo al corso Giovanni Agnelli (4,70), dove si trova il vecchio stadio Comunale, andato in pensione allorche' venne realizzato per i mondiali del 90 il piu' moderno "delle Alpi". Da qui si puo' continuare per Piazza Statuto (destra), Parco Ruffini/Pellerina (diritto), Stupinigi (sinistra)
Fonte: mtbpiemonte