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Lunghezza: 3,79 km
Tempo percorrenza: 18 minuti
Tipo: asfalto 3,56 Km (94%) - sterrato 0,23 (6%)
Effettuato il: 8 Dicembre 1999
Località di partenza: str. al castello di Mirafiori (Parco Gustavo Colonnetti), circa a meta' strada tra via Artom e strada delle Cacce, dove parte la ciclopista che, attraversando il parco (via G. Fubini), punta in direzione del Lingotto.
Descrizione: seguiamo la ciclopista lungo strada Castello di Mirafiori in direzione di strada delle Cacce. Sulla ns. sinistra e' il Mausoleo della Bela Rosin, la cui costruzione a forma circolare ricorda quella del Pantheon. Qui fino al 1974 erano collocate le tombe di Rosa Vercellana, contessa di Mirafiori e moglie di Vittorio Emanuele II, dei suoi genitori e di altri parenti: dopo la profanazione dei resti, queste vennero trasferite al cimitero generale. Poco dopo il sepolcreto la pista piega verso il Sangone (0,35 Km) transitando dinnanzi alla cascina dove un tempo era il Castello di Mirafiori, una grandiosa reggia secentesca mai ultimata che venne quasi totalmente distrutta nei secoli seguenti dagli straripamenti assai frequenti del torrente. Con un paio di tornanti si arriva alla passerella (0,65 - lunghezza 76 metri), con struttura piramidale in tubi di acciaio, progettata dall'ing. Luigi Spina, che consente il superamento del corso d'acqua. Segue un lungo rettilineo attraverso il rado "bosco dell'accampamento" di Nichelino, costituito principalmente da robinie. Attraversato l'incrocio semaforico con via dei Cacciatori (1,35), si continua frontalmente su via Pracavallo. Oltre un campo di calcio la ciclopista si porta su una strada parallela per poi svoltare a destra su una arteria piu' larga (1,74), protetta da un guard-rail. Superata la tangenziale Sud (2,07), si arriva all'impianto semaforico con la Statale 23 del Sestriere . La si imbocca a sinistra (3,03), procedendo sul viale laterale e raggiungendo la palazzina di Caccia di Stupinigi (3,79 dinnanzi alla cancellata). La costruzione fu commissionata a Filippo Juvarra da Vittorio Amedeo II nel 1729 ma i lavori si potrassero per tutto il secolo. La forma ricorda la croce di Sant'Andrea con un grande salone ellittico al centro. Qui lavorarono tra gli altri i fratelli Giuseppe e Domenico Valeriani che realizzarono l'affresco del "Trionfo di Diana" sulla volta centrale del salone, Giovan Battista Crosato, il francese Carlo Andrea Val Loo, i fratelli Vittorio Amedeo e Michele Rapous, Pietro Domenico Olivero, Francesco Antoniani, Crstiano Wehrlin. Fu nel 1766 che venne collocato sulla cupola il cervo in bronzo realizzato dal torinese Francesco Ladetto. Dal 1925 ha sede il Museo d'Arte e Ammobiliamento Storico. Da qui parte il percorso promiscuo segnalato che in 32 Km raggiunge Pinerolo e quindi Cavour.
Fonte: mtbpiemonte