Redazione

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Mercoledì, 01 Febbraio 2012 21:16

Mobilita' sostenibile. Gli obiettivi per il 2050

L’ambizioso obbiettivo fissato dall’Unione Europea per la riduzionedelle emissioni di gas serra previste entro il 2050 non sembra raggiungibile con l’ausilio della sola tecnologia. A questa conclusione è giunto un recente rapporto dell’Agenzia Europea dell'ambiente, piuttosto critico sul raggiungimento degli obbiettivi prefissati per il sistema della mobilità all’interno dell’Unione, secondo cui, tra l’altro, i soli miglioramenti tecnologici e l'efficienza dei carburanti non saranno in grado di dotare l’UE degli strumenti necessari per raggiungere il proprio obiettivo di ridurre del 60%  tra il 1990 e il 2050 le emissioni provenienti dai trasporti se non verrannointrapresi progetti alternativi di mobilità sostenibile.  Il comitato scientifico della Federazione Europea Ciclisti (European Cyclists Federation, ECF) ha dato un interessante approccio sull'argomento. Attraverso uno studio specifico e dettagliato è stato quantificato che la riduzione di emissioni delle biciclette rispetto ad altri mezzi di trasporto, tenendo in considerazione anche i costi di produzione, di gestione e dell’energia necessaria per l'uso della bicicletta, può essere dell’ordine di oltre 10 volte superiore rispetto a quella derivante dallo sviluppo delle tecnologie a favore delle autovetture e mezzi a motore in genere. Il rapporto parte da una considerazione introduttiva al quanto esemplare: il target delle emissioni di GHG (Greenhouse Gas – Gas Serra) non dovrebbe superare nel 2050 i 308 milioni di tonnellate di CO2 o meglio 588 kg/anno/pers., equivalente a:
  • 28000 km in bici
  • 5822 km in autobus
  • 2170 con la macchina (il doppio in moto)

Facendo due rapidi conti rispetto a come ci muoviamo all’interno e all’esterno del nostro territorio, appare chiaro agli occhi di tutti che il sistema mobilità è destinato ad entrare in conflitto con le nostre abitudini ormai consolidate. A nulla valgono, secondo questo studio, le innovazioni tecnologiche in termini di efficienza e di scelte sulla tipologia di combustibile a minor impatto ambientale (metano, GPL  per esempio); infatti, tutte le misure che rendono il trasporto più conveniente ed efficiente, per paradosso,  fanno correre il rischio di generare ulteriore spostamenti e quindi maggiori emissioni. Mettendo a confronto le diverse modalità di trasporto privato e pubblico con le biciclette elettriche e normali, l'ECF ha provato che la UE è in grado di raggiungere gli obiettivi di riduzione dei gas serra tramite i trasporti previsti per il 2050; in che modo il “ciclismo” può aiutare la UE a raggiungere tali obbiettivi? Secondo i risultati di questo rapporto, la ricetta sembra essere veramente semplice da apparire quasi banale: i cittadini della UE dovrebbero impegnarsi ad utilizzare la bicicletta come i cugini Danesi hanno fatto nel corso del 2000, utilizzando mezzi a due ruote per una media di circa di 2,6 km al giorno. In tal  modo l’Unione Europea raggiungerebbe il 25% del risparmio delle emissioni previste per il settore dei trasporti soltanto modificando certe abitudini e con l’uso semplicissimo e migliore della bicicletta. "Pedalate 5 km al giorno invece che con mezzi a motore e raggiungeremo il 50% degl'obiettivi proposti in materia di riduzione delle emissioni", osserva l'autore Benoit Blondel, ECF Environment and Health Policy Officer, aggiungendo che "il potenziale di raggiungimento di tali obiettivi per le biciclette è enorme. E con uno sforzo economico assolutamente esiguo: mettere sui pedali un maggior numero di persone è molto meno costoso di mettere su strada le auto elettriche”. Mi sembra un’osservazione di buon senso. Sempre Blondel commenta: "Se vogliamo seriamente conseguire tali obiettivi, dobbiamo cambiare il nostro comportamento. Non si tratta di muoversi di meno. Riguarda piuttosto il modo in cui ci muoviamole opzioni di trasporto messe a disposizione dai governi”, argomento, quest’ultimo, tutto da approfondire, soprattutto in Italia. A titolo esemplificativo lo studio dell’EFC fa notare che con il volume di importazioni di petrolio greggio della UE pari a 955 milioni di barili all'anno, se i cittadini della UE  pedalassero a livello di quelli danesi sarebbe possibile ridurlo di circa il 10%!! Un’altro risultato emerso dallo studio mette in evidenza che le emissioni delle biciclette elettriche, peraltro utili per soggetti in età avanzata, nonostante l’uso di accumulatori, sono equiparabili a quelle delle biciclette normali. Infatti il 56% dei percorsi più lunghi vengono effettuati dalle biciclette assistite elettricamente sostituendo in sostanza circa il 39% degli spostamenti in automobile. Si comprende così l’entusiasmo del Sig. Blondel per la bicicletta in quanto il mezzo possiede un potenziale enorme, tutto da sviluppare, per ridurre le emissioni provenienti dai mezzi di trasporto.

Verrebbe quasi da concludere: Forza gente… pedalate!!

Fonte: architetturaecosostenibile

Mercoledì, 01 Febbraio 2012 20:57

Il Giro del Mondo in Bicicletta

Il Giro del Mondo in Bicicletta

Autore: Peter Zheutlin

Prezzo di copertina € 17,50

Pagine: 330

Editore Elliot

 

Annie "Londonderry" Kopchovsky non era un'attivista né una benestante cosmopolita, ma diventò un simbolo della libertà femminile perché fu la prima donna a fare il giro del mondo in bicicletta, sfidando le proprie difficoltà economiche e i pregiudizi altrui. Ebrea lettone emigrata negli Stati Uniti, sposata e madre di tre bambini, nel giugno del 1894, all'età di ventitré anni, in seguito a una scommessa ("Nessuna donna è in grado di compiere in quindici mesi il giro del mondo") abbandonò la famiglia e partì da Boston in bicicletta portando solo un cambio di biancheria e un revolver con il calcio di madreperla. Arrivò fino in Cina, passando per Parigi, Gerusalemme e Singapore, superando incredibili difficoltà e sopportando innumerevoli calunnie ("troppo mascolina per essere una donna", "deve essere un eunuco travestito") e persino la prigione, fino al suo ritorno in patria, dove ebbe un'accoglienza trionfale e venne eletta simbolo della lotta femminile: "Sono una Nuova Donna, e questo significa che adesso sono in grado di fare qualunque cosa faccia un uomo". Si dedicò al giornalismo, ma nonostante la celebrità, dopo la sua morte, avvenuta nel 1947, la sua vicenda è stata completamente dimenticata. Oggi, grazie al lavoro del suo pronipote, il giornalista Peter Zheutlin, abbiamo la possibilità di rileggere una delle più importanti avventure che abbiano avuto luogo nel XIX secolo.

www.elliotedizioni.com

Mercoledì, 01 Febbraio 2012 20:48

La bici sopra Berlino

La bici sopra Berlino

Autore: Mauro Max

Prezzo: € 10,20

Pagine: 162

Editore: ediciclo

 

La capitale della Germania attraversata in bicicletta, invitando un angelo a farci compagnia. Un libro che invoglia a pedalare per le sue strade, ricche di contraddizioni, di suoni dolci da orchestra da camera e ossessivi da tecnomusic, di riflessi romantici in riva alla Sprea e di monumenti al comunismo, di parchi eleganti e austeri e di aree verdi dove si può giocare a calcio e cucinare la griglia. Mille luoghi dove perdersi, con curiosità e leggerezza. Seguendo il fantasma del Muro e inseguendo i fermenti creativi di una metropoli viva, "La bici sopra Berlino" restituisce l'immagine di una città bambina che ogni giorno si inventa una nuova identità per stupire il viaggiatore.

www.ediciclo.it

Lunedì, 30 Gennaio 2012 20:39

Il messaggero. Come e' nata Massa Critica

Il messaggero. Come è nata Massa Critica
Autore: Culley Travis H.
Prezzo: € 9,50
Pagine: 281
Editore: Garzanti Libri

Il libro di Travis Culley è entusiasmante, una scrittura guizzante e veloce come la bicicletta che cavalca il protagonista, con una capacità di analisi lucida e puntuale che ci svela un mondo, quello dei bikers di strada, assolutamente straordinario, affascinante, vissuto con un realismo essenziale, crudo, a volte drammatico, ma ricco di umanità, sensibilità, libertà. Lo scenario in cui si svolge l'azione è quello di una Chicago caotica, assediata dallo smog e dai rumori generati dal fiume delle auto perennemente in circolazione, dove il n/s bikers corriere si immerge all'inizio timidamente, ma poi con sempre più coraggio e sfrontatezza nella giungla urbana, sfrecciando con le due ruote a velocità pazzesche e slalom inauditi con una leggerezza che lo rendono euforico e vivo; E con la consapevolezza e la sagacia di un antropologo riesce ad analizzare le ragioni assurde del degrado urbano e a farci intravvedere barlumi di speranza sulla possibilità di recuperare la vivibilità delle nostre città se tutti assieme e sempre più spesso facessimo un piccolo gesto, semplice ma rivoluzionario, cavalcare una bici, con imprevedibili e sorprendenti vantaggi sulla riduzione dell'inquinqmento e sulla riscoperta dei rapporti umani così barbaramente degradati nell'era dello strapotere delle quatroruote. Bellissimo

www.garzantilibri.it/


In questo ultimo decennio sta avvenendo il boom delle richieste di biciclette elettriche, l’ibrido che (in attesa del l’espansione delle quattro ruote) sta conquistando il mondo. Tra code infinite, zone a traffico limitato, parcheggi divenuti miraggi, targhe alterne e interi quartieri off limits, in città si stanno diffondendo a macchia d’olio le biciclette elettriche. Note anche come eco-bike. Piccole, leggere e fruibili da tutti, le bici elettriche permettono di raggiungere in tutta comodità ogni angolo cittadino e, studi alla mano, fanno risparmiare tempo e molto denaro rispetto a motocicli e automobili. Non richiedono assicurazioni, bolli o casco e soprattutto benzina; viaggiano a una velocità massima di 25 Km/h e sono dotate di un motore non superiore ai 250 watt. Con un volume d’affari in poderosa ascesa – attualmente le vendite in Italia superano le 50mila unità all’anno – sono ormai tante le società operanti in un settore dove il made in italy riesce a recitare un ruolo di primo piano accanto ai colossi del Nord Europa (Germania e Olanda su tutti), dove già da decenni le due ruote sono considerate un mezzo primario di mobilità cittadina. L’evoluzione più innovativa della specie è la bicicletta a pedalata assistita: sicura, silenziosa e con una capacità di carico di gran lunga superiore alla classica olandesina, fornisce un prezioso aiuto assistendo la pedalata grazie al piccolo motore inserito nel mozzo della ruota (solitamente la posteriore). Bolzano è la capitale d'Italia della bicicletta elettrica con la pedalata assistita. Luogo ideale per lo sviluppo di nuovi sistemi di mobilità, nella città alto atesina ha sede la TC Mobility, una delle aziende che tengono alto il tricolore nel comparto a livello internazionale. Dalle mamme che accompagnano la prole ai professionisti, passando per adolescenti e anziani, tutto si spostano utilizzando la bici. Una scelta vantaggiosa sotto tanti aspetti (sicurezza, risparmio, attività fisica per il corpo) a testimonianza che una realtà a basso impatto ambientale è ancora possibile.
Fonte: Alessio Caprodossi.notizie-scienze-e-tecnologie
Venerdì, 27 Gennaio 2012 20:18

3° Edizione Della Notturna della Raspadura

28 Gennaio a Lodi si svolgerà la terza edizione della notturna delle Raspadure. Il Percorso sarà ad anello, dalla Martesana a Lodi e ritorno passando per ciclabili, cascine, campagne e boschi vari. Non servirà il treno per raggiungere il punto di partenza se non quello necessario per arrivare a Milano.

Questo a grandi linee l’itinerario a meno di indispensabili stravolgimenti post perlustrazione :

-Partenza intorno alle ore 22:00 (base Segrate)
-Chi arriverà in treno da fuori Milano dovrà raggiungere in via Melchiorre Gioia angolo Via Tirano( prossimità Stazione Centrale) la Ciclabile Martesana proprio dove comincia
-a Vimodrone lungo la Ciclabile all’incrocio tra Via Santa Rita e via Per Piave ci riuniremo con quanti arriveranno in macchina e/o faranno base da me a Segrate (ore 22:15 circa)
-all’altezza dell’intersezione del Naviglio con via Vittorio Veneto a Cassina dè Pecchi subito dopo la Stazione MM abbandoniamo la Martesana
-Direzione Vignate (Acquario) seguendo la ciclabile (appuntamento con partecipanti alla single speed di S.Siro - ore 22:40 circa)
-Verso la Rivoltana seguendo percorso ciclabile
-Direzione Lucino-Settala-Caleppio seguendo ciclabili-stradine di campagna
-Direzione Conterico seguendo stradine di campagna
-Direzione Merlino lungo la Muzza e poi per stradine di campagna
-Direzione Marzano per stradine di campagna+percorso ciclabile
-Verso Adda Lido per percorso ciclabile, stradine di campagna
-Direzione Lodi lungo l’Adda
-LODI Piazza della Vittoria
-Rientro da Lodi seguendo la ciclabile fino a Paullo
-Da Paullo ancora per stradine di campagna,ciclabiliecc. fino alla periferia di Milano in direzione centro città
-Gran finale in piazza del Duomo con colazione come di consueto al “Bar-ba del Corso” in corso V.Emanuele

qualche info in più

- Lunghezza del percorso: 110-120 km complessivi - alcuni un po’ impegnativi
- per il tratto lungo l’ Adda è tassativo l’uso di una MTB/Trekking con ruote tassellate e una buona illuminazione
- in alcuni tratti bisognerà prestare la massima attenzione a causa del fondo molto scivoloso e del rischio concreto di scivolare nel fiume
- in alcuni punti bisognerà sollevare di peso la bicicletta per superare ostacoli naturali e non
- il rientro da Lodi sarà quasi tutto su asfalto

In estrema sintesi questa edizione non sarà una cosa facile e tranquilla considerando le temperature e le condizioni del terreno ma il percorso vi ripagherà pienamente delle difficoltà

La Notturna ovviamente è aperta a tutti e sono ben accette adesioni fuori regione/provincia

Fonte Lastazione della bici

Giovedì, 26 Gennaio 2012 13:01

4° Edizione della Magnalonga in bicicletta

Il 19 maggio parte la 4 edizione La Magnalonga in Bicicletta, un progetto nato e promosso in molte località del nord Italia che vede gruppi di persone passeggiare, per boschi o per paesi, alla scoperta delle bellezze e delle prelibatezze gastronomiche dei luoghi visitati.
Il circolo Legambiente Mondi Possibili e l'associazione culturale Tavola Rotonda hanno deciso di riproporre l'evento in una realtà decisamente meno “comoda”, quale quella romana, puntando anche alla mobilità sostenibile; per questo è nata la Magnalonga in bicicletta.
Al desiderio di riscoprire vie, piazze e parchi romani si è aggiunta, già dalla prima edizione, la prerogativa di far incontrare associazioni e produttori locali, al fine di creare una rete di persone che condividessero le stesse passioni o che, spinti dalla curiosità, volessero approfondire la conoscenza di un mezzo ancora scarsamente utilizzato in città o cercassero un momento di svago e “condivisione democratica”; perché, si sa, mangiando e ridendo, si è “tutti più uguali”.
Durante la prima edizione abbiamo scelto di concentrarci sui produttori di cibi biologici provenienti dal Lazio: cibi a chilometri zero, sani e, talvolta, poco conosciuti mettendo in rete le piccole associazioni sul territorio. La seconda edizione si è concentrata sulle ville storiche romane: Villa Glori, Villa Ada, Villa Borghese viaggiando attraverso i cibi e le tradizioni dei piccoli comuni del Lazio. La terza edizione si è occupata di intercultura: i protagonisti sono stati i cittadini della cosiddetta Roma multietnica. Con “Magnamondo – il Mondo a portata di bici” abbiamo unito le culture dei cinque continenti, ponendo al centro la bicicletta e puntando a gettare le basi per una più stretta cooperazione con quanti, spesso, per ragioni culturali o linguistiche, sono costretti all'esclusione.
Il tema di quest’anno è duplice: la promozione del ciclo-turismo nelle regioni italiane e nel mondo, e la volontà - nata dal circolo Legambiente Mondi Possibili - di creare un modello di municipio, e in seguito di città, a misura d’uomo, in cui la qualità della vita e dell’ambiente sia elevata. Il tutto nasce dalla presentazione del documento Il municipio II (noi)” firmato dalle associazioni del II municipio, che si ispira ad un nuovo modello cittadino, dove muoversi non vuol dire necessariamente essere vittime dello stress e della musica ritmata dei clacson. Può essere il luogo “dei luoghi” in cui incontrarsi, conoscere, scoprire, giocare, studiare e informarsi ed è un posto in cui i ciclisti possono persino guardarsi indietro; niente macchine in doppia fila a ostacolarli. Il Municipio II (noi) è verde di orti e di parchi fruibili in ogni stagione. La piazza principale è popolata da cittadini che scelgono di viverla e non sognarne una diversa dalla finestra. E’ una microcittà in cui non esistono pericoli per chi sceglie di abbandonare l’auto e camminare e c’è persino chi, in macchina, fa molta attenzione in prossimità delle strisce pedonali. Si ricorre a nuove pratiche, si collabora con le istituzioni, si acquista in gruppo... e si riuscirà anche a respirare.
Attenzione particolare verrà data alla “CICLABILE NOMENTANA... CHE NON C’E’” in collaborazione con il comitato ciclabile Nomentana Subito.
Il percorso della Magnalonga è diviso in tappe durante le quali, per circa 30 minuti, si sosta in un'area prestabilita nella quale vengono offerti prodotti messi a disposizione, gratuitamente, dai produttori e dalle associazioni che offrono supporto, con l'ausilio dei volontari della nostra associazione. Tra una tappa e l'altra il cordone di ciclisti si snoda per le vie della città e la colora, rivendicando la possibilità di utilizzare le due ruote anche in una metropoli caotica come Roma e dimostrando che esiste una schiera di persone che, oltre a fare scelte azzardate, decidendo di sfidare traffico e una ciclabilità limitata, desidera valide e possibili alternative. L'ultima tappa coincide con la cena durante la quale giochi, musica e, neanche a dirlo, ancora cibo, alleviano i ciclisti urbani dalle fatiche della giornata.
Nel corso degli anni è cresciuta esponenzialmente l'attenzione delle istituzioni e dei media nei confronti dell'iniziativa che è diventata, oltre a un'occasione di divertimento, un veicolo di comunicazione che permette di rendere nota la nostra posizione rispetto alle scelte che speriamo vengano fatte e alle voci che, chiediamo, vengano ascoltate.

Le iscrizioni ancora non sono attive; puoi iscriverti alla mailing list dell’associazione Tavola Rotonda

Mercoledì, 25 Gennaio 2012 12:26

UBM, le bici cargo annunciano l’Area C a Milano

Pronti... via al debutto della Zona C a Milano. Infatti dal 16 gennaio 2012  e entrato in vigore la congestion charge Area C in sostituzione del vecchio Ecopass, introducendo nuove regole d’accesso alla Ztl Cerchia dei Bastioni.
Il provvedimento, in attuazione della volontà dei milanesi largamente espressa con il Referendum del 12-13 giugno 2011, è finalizzato a ridurre il traffico nel centro della città, a favorire lo sviluppo delle reti di trasporto pubblico e, anche e soprattutto, a reperire risorse da destinare alla “mobilità sostenibile”, quali, in primis, percorsi e piste ciclabili.
Per raccontare questa scelta a tutti i milanesi, l’amministrazione comunale ha stabilito di veicolarne i contenuti attraverso diversi mezzi e diversi generi di informazione: dai messaggi su radio e tv  locali, fino alla stampa di 2 milioni di volantini.
Urban Bike Messengers, con la sua speciale bici cargo, distribuirà parte dei volantini informativi del Comune.
UBM esprime grande soddisfazione  per la scelta operata dall’amministrazione comunale, primo passo concreto di una nuova attenzione alla mobilità ciclistica, auspicando che si continui su questa strada al fine di avvicinare Milano alle capitali europee più evolute, dove la bicicletta, il delivery a pedali  e le cargo bike sono da anni una realtà affermata e contribuiscono a migliorare la qualità della vita dei cittadini che le abitano.

Sono partiti i lavori per la realizzazione della pista ciclabile più lunga del Mezzogiorno, nel Comune di Napoli. Un percorso che si snoderà da Bagnoli fino a Piazza Garibaldi. Un percorso di oltre 20 km che sarà a disposizione di cittadine e cittadini che amano la bicicletta tra circa sette mesi e che ha un costo complessivo per l'Amministrazione di circa un milione e 200mila euro. La mobilita sostenibile è uno degli obiettivi di questa Amministrazione.  La ztl, il potenziamento, nonostante i tagli subiti, del servizio di trasporto pubblico e, ora, la realizzazione della pista ciclabile vanno proprio in questa direzione. Per questo, l'Amministrazione, dopo un serio approfondimento, ha voluto dare il via libera ad un progetto appaltato nella scorsa primavera.
L'obiettivo è quello di creare, anche attraverso successivi interventi, una rete della mobilità sostenibile in città, integrando le diverse tipologie di trasporto pubblico (metropolitane, funicolari, tram), favorendo così chi utilizza la bicicletta per spostarsi in città, consentendo il cosidetto trasporto intermodale per agevolare attraversamenti e connessioni su scala urbana.
In questa prospettiva è stato riesaminato l'intero tracciato, apportando modifiche con un effettivo miglioramento della fruibilità, incrementando inoltre i livelli di sicurezza in vista di un uso più incentivato della mobilità ciclistica da parte di tutti i cittadini. Presto, sulla pagina internet del comune di Napoli, verrà pubblicato un bando pubblico che permetterà a writers e giovani studenti di scegliere il nome del percorso ciclabile e caratterizzare alcune aree di sosta del tracciato con i murales. Il tema centrale sarà la mobilità sostenibile.

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    Legenda difficoltà BICI DA CORSA

    Difficoltà: La valutazione della difficoltà dei percorsi in bici da corsa prende in considerazione la lunghezza e il dislivello del percorso.

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    Legenda difficoltà TRIAL

    Singletrail-Skala: comprende sei gradi di difficoltà che vanno da S0 fino a S5 e valuta esclusivamente le difficoltà tecniche che riguardano un sentiero, sia esso pianeggiante, in salita o in discesa.

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