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Per la prima volta a Buccinasco(provincia di Milano), nel pomeriggio di sabato 14 settembre, nell’ambito della Festa patronale, si svolgerà il Memorial Formenti, gara nazionale para-olimpica di handbike, la bicicletta studiata per persone con disabilità o malformazioni che interessano gli arti inferiori (si sposta unicamente avvalendosi unicamente del movimento esercitato dalle braccia del conducente su apposite manovelle e solitamente poggia su tre ruote).
La gara è promossa dall’associazione sportiva Enjoy Bike, con il patrocinio e il sostegno del Comune di Buccinasco, oltre al Coni provinciale, il Comitato Italiano Para-olimpico, Regione e Provincia. Quattro categorie di atleti con disabilità provenienti da tutta Italia e di ogni età si sfideranno su un circuito che interesserà le vie Lario, Modena, Emilia e 1° Maggio, lungo un percorso di 2,3 km.
“Siamo orgogliosi di ospitare a Buccinasco una competizione così importante – afferma l’assessore allo Sport e associazionismo Mario Ciccarelli – e speriamo che ci sia una grande partecipazione da parte di tutta la cittadinanza: questa gara è di valore morale e ci dimostra che lo sport è per tutti ed è uno straordinario strumento di integrazione sociale. Ringrazio fin da ora i residenti della zona coinvolta nella gara per la pazienza e auguro in bocca al lupo agli atleti, sono certo ci regaleranno grandi emozioni”.
La corsa avrà inizio alle ore 14.30 in via Lario. Dalle ore 13 alle ore 17 sono previste parziali chiusure al traffico e divieti di sosta: ci scusiamo per gli inevitabili disagi ai residenti della zona chiedendo comprensione ma anche viva partecipazione a sostegno degli atleti, insieme a tutta la città.
Informazioni sulla viabilità
Nel dettaglio, in via Lario sarà chiusa la carreggiata in direzione via Don Minzoni, via Emilia sarà chiusa verso Trezzano sul Naviglio dalla rotonda di via Resistenza a via 1° Maggio, via 1° Maggio in direzione via Lario. Nelle carreggiate in direzione opposta sarà consentita la circolazione a doppio senso di marcia per i mezzi pubblici e residenti.
Saranno completamente chiuse al traffico via Modena e l’accesso a via Giovanni XXIII da via 1° Maggio (per uscire dalla via sarà possibile utilizzare il varco posto in fondo alla stessa via sul parcheggio di via Fratelli di Dio-via Vittorio Emanuele). In tutte le vie interessate per l’intera durata della manifestazione sarà istituito il divieto di sosta. In alternativa si consiglia l’utilizzo dei parcheggi lungo le vie Romagna, Cadorna e in via Liguria.
Per quanto riguarda il trasporto pubblico, è previsto il momentaneo spostamento del capolinea della linea 351 da via Emilia a via per Rovido con deviazioni del consueto percorso dell’autobus.
Ufficio Stampa Comune di Buccinasco

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Luigi Laraia, 38enne bolognese di nascita, un anno fa le hanno trovato una forma rarissima di leucemia, 500 casi all’anno”. Ha sofferto, ha maledetto la vita, stava per arrendersi, ma poi ha reagito. E ha deciso di sfidare se stesso e la malattia partendo da Washington in bici e arrivando a Vancouver per raccogliere fondi per la ricerca sulla leucemia: l’obiettivo erano 10mila dollari, ne ha raccolti 27mila. Adesso Luigi Laraia, 38enne bolognese di nascita, sta bene. Lavora sempre alla Banca mondiale e riparte di nuovo, oggi, da Washington, diretto a Los Angeles passando per San Francisco: 40 giorni in bicicletta e 5mila miglia – 8mila chilometri - da bruciare sotto la sua bici. Un nuovo coast-to-coast per raccogliere fondi per Charity: Water, organizzazione no-profit che si occupa di portare acqua potabile e pulita alle popolazioni in via di sviluppo. “Questa volta mi ero posto come obiettivo 10mila dollari, ma 4mila li ho già raccolti prima di iniziare”, racconta 24 ore prima della partenza, dal suo ufficio a Washington, dove tutti lo supportano. “Sto bene – aggiunge – ho finito i trattamenti per la mia malattia a dicembre”. Purtroppo “oggi piove e pioverà anche domani, pare”. Ma in bici è così: Luigi lo scrive sul suo secondo blog, quello che lo accompagnerà in questi 40 giorni – 5000milesforwater.blogspot.it - : “In bici sei esposto a tutto, è un incontro faccia a faccia con il mondo, per me è un po’ come fare l’amore con l’America in un modo puro e sincero”, dice. L’unico nemico, quando fai tante miglia in bicicletta e devi gestire e risolvere molte situazioni, oltre i “demoni interiori”, è il vento. Quello sì. Ma quando ha imparato a non pensarci, ha apprezzato e amato con tutto se stesso la sua avventura. Del resto per Luigi, ormai, cavalcare la sua bicicletta è come trovare il punto di equilibrio, fisico e interiore. Ed è l’immagine di sé che ha più frequente in mente: “Se avessi pedalato per quante volte ho immaginato di farlo, avrei già attraversato tutto il pianeta”, scherza sul suo blog. Il suo bagaglio anche questa volta sarà leggerissimo. “Poche cose, ancora meno dell’anno scorso, e il computer”, per documentare il viaggio. La stessa cosa è successa lo scorso anno, dove la paura e il dolore erano più vivi di oggi, perché quell’esperienza, anche di solitudine – racconta Luigi – lo ha reso più forte. Certo, la sua vita sarà sempre costellata di prelievi di sangue e test, ma si può decidere come vivere le cose, “durassero solo un mese o 20 anni”. Dopo la raccolta fondi per la Leukemia and Lymphoma Society for cancer research, Luigi ha scelto l’acqua. Un mondo dove ogni 21 secondi un bimbo muore a causa di problemi dovuti all’acqua, dove l’acqua stessa diventa quasi un lusso, non è accettabile per Luigi. Nel suo blog spiega che verrà documentato e dimostrato come il 100% di quello che verrà donato sarà direttamente devoluto ad un progetto per il Rwanda.

Fonte: www.unita.it/

Giovedì, 12 Settembre 2013 08:44

Lumigrid. Aumenta la sicurezza per i ciclisti

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Un team di ingegneri Cinesi ha messo appunto un apparecchio molto utile, specialmente per chi pedala di sera. Si monta sul manubrio e proietta sulla strada un fascio luminoso con una griglia che rileva gli ostacoli e li rende maggiormente visibili. Non solo quindi una luce per farsi vedere da macchine e traffico, ma una luce per vedere meglio la conformazione del terreno che andremo a calpestare con le nostre ruote. Si attiva con un pulsante, è dotato di batteria interna per l’alimentazione quando si è fermi e si ricarica pedalando. Attraverso lo stesso pulsante di accensione e spegnimento è possibile scegliere anche le dimensioni della griglia che sarà proiettata sul terreno tra tre opzioni: una per quando si va a una velocità ridotta e misura 14×18 centimetri, una pensata per velocità sostenute di 14×26 cm e una per chi pedala in gruppo che misura 30×20 cm. Purtroppo questo utile gadget non è ancora in vendita, ma vi avviseremo appena lo sarà. Per approfondire leggi l'articolo su repubblica.it o su dailymail.

Fonte: repubblica.it

Mercoledì, 11 Settembre 2013 15:27

La Filosofia Va in Bicicletta

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La Filosofia Va in Bicicletta Autore: Walter Bernardi Prezzo: € 14,50 Pagine: 169 Editore: Edicicloeditore Descrizione Che cosa hanno in comune, a parte la loro…
Mercoledì, 11 Settembre 2013 08:35

Cagliari: Cambiamo la cultura della mobilita'

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"Aaaaa.... Bombaaaazza!", direbbero altrove ma Guido Portoghese, che guida la commissione trasporti del Comune di Cagliari e quasi tutti i giorni si sposta in bici: "la bicicletta va saputa usare, con responsabilità, perché oramai non è un mezzo per il tempo libero e per lo sport ma a tutti gli effetti è un mezzo di trasporto quotidiano e - prosegue  - gli esempi delle città nel nord Italia e nel nord Europa ne sono la conferma".

Portoghese, classe 1974, assieme all'assessore ai trasporti del Comune di Cagliari Mauro Coni, porta avanti la realizzazione delle piste ciclabili.

HA UN SOGNO. Vorrebbe "fare della bicicletta un mezzo di movimento a portata di tutti, perché ecologico, veloce, sicuro". Per questa ragione "i consiglieri della Commissione ai trasporti, ma non solo hanno lavorato in questa direzione".

INVASIONE DI BICI? A Cagliari  non si era mai vista una "invasione", in senso positivo, di velocipedi sulle piste ciclabili e, per vivere d'informazione, anche su qualche marciapiede, talvolta nei portico di via Roma.

Già, ma quanto è sicuro, in una città come Cagliari, girare in bici?

SICUREZZA. "Fino a due anni fa il ciclista era visto come un alieno - afferma Guido - ed oggi è percepito a tutti gli effetti come un utente della strada". A Cagliari "siamo all'inizio di un percorso molto lungo per rendere sicura la circolazione delle bici. Guardiamo a modelli virtuosi di altre città in Italia ed in Europa, che hanno iniziato questo processo più di 20 anni fa".

E' UNA CITTÀ DI COLLINE Cagliari. Dunque non trova che le bici siano utili nella sola fascia pianeggiante, via Roma-Poetto, Stagni e rientro?

"La città presenta alcune zone non facilmente accessibili a tutti, ma la gran parte della città è percorribile senza pendenze rilevanti. Provare per credere. Inoltre il progetto di ciclabilita' interessa tutta l'area vasta di Cagliari, che si sviluppa quasi interamente in piano".

Come considera il comportamento dei ciclisti cagliaritani. Disciplinati oppure no?

"Gli indisciplinati esistono tra gli automobilisti, tra i motociclisti e anche tra i pedoni. I ciclisti sono  mediamente rispettosi delle regole del codice della strada, come gli altri utenti".

CICLISTI ASSURDI? Sarà, ma osservi queste immagini: schiere di ciclisti che invadono viale Poetto, le corsie d'emergenza. Il Comune, non investe in buone norme comportamentali per i ciclisti? O è meglio pensare solo agli  autovelox?

"La città non ha ancora dei percorsi e delle piste dedicate in direzione Poetto e nel lungomare, pertanto sono relegati ai margini della carreggiata, e per spirito di sopravvivenza percorrono le corsie preferenziali. Non è molto sicuro fare il sandwich tra le auto e i pullman. Quando saranno realizzate le piste per il mare e nel lungomare, il fenomeno sparirà da solo".

ALLA FACCIA DELLA SICUREZZA!

"Il miglioramento della sicurezza stradale per tutti gli utenti è un obiettivo da perseguire con caparbietà. L'eccessiva velocità è una delle maggiori cause di incidenti mortali e con feriti, l'attivazione dell'autovelox sul l'asse mediano ha ridotto sensibilmente questo tipo di sinistri".

CAGLIARI DEL FUTURO. Quali progetti per le piste ciclabili, per le biciclette?

"Abbiamo approvato un nuovo progetto finanziato dalla Regione, di concerto con gli altri comuni dell'hinterland, che consentirà di completare e mettere in sicurezza gli attuali percorsi e collegare Cagliari con gli altri centri e con i principali punti di attrazione della città".

QUANDO I RISULTATI?

"L'inizio dei lavori e' stimato per la primavera prossima. Auspichiamo che i primi tratti siano fruibili già dal prossimo anno".

DE GREGORI, cantautore impegnato, di sinistra, sul Corriere della Sera manda a quel paese il Pd, che del Pci è in parte discendente dicendo, in estrema sintesi: "Questi si inteneriscono per le piste ciclabili e lo slow food". E' così?

"Credo che volesse provocatoriamente evidenziare l'incapacità del centrosinistra di interpretare i reali bisogni dei cittadini. Credo che il vero problema stia nelle strane alleanze".

Fonte: www.castedduonline.it/   www.comunecagliarinews.it

Mercoledì, 11 Settembre 2013 08:21

In sella a una bici dal telaio di bambu'

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Il libro di Matteo Sametti, La bici di bambù. 8371 km dal cuore dell’Africa nera alle Paralimpiadi di Londra (edicicloeditore), verrà presentato questa sera, in anteprima, a Legnano, alle ore 21, presso il Palazzo Leone da Perego.

Matteo Sametti ha pedalato per quasi novemila chilometri e settantacinque giorni attraverso dieci stati, da Lusaka, nello Zambia, a Londra, dove è arrivato in tempo per assistere alle Paralimpiadi, grande momento di “sport per tutti”, eccezionale esempio di uomini e donne che non si sono mai rassegnati di fronte al proprio destino.

Nel 2006, Matteo, dopo aver esercitato per dodici anni la professione di dottore commercialista, si è trasferito in Zambia per occuparsi a tempo pieno di cooperazione con i paesi in via di sviluppo. Nel 2010 ha fondato, con Serena Borsani, Sport2build (www.sport2build.org), una onlus che fa dello sport uno strumento di integrazione, sviluppo e pace che, creando occasioni di amicizia e crescita, costruisce le basi per un futuro migliore per molti bambini africani, consolidando consapevolezza e fiducia in loro stessi

Il viaggio sulla bicicletta di bambù, da Lusaka a Londra, dal 15 giugno al 28 agosto 2012, per quasi 8400 km, è stato realizzato per raccogliere fondi per la realizzazione di una nuova scuola, nel Nkomeshya’s Senior Chiefdom, in Zambia, dove lo sport avrà un ruolo centrale.Matteo ha attraversato i passi etiopici a oltre 3000 m, i 57 C° del deserto sudanese, si è fatto largo nei villaggi tra il tifo festante dei bambini, ha bivaccato sotto le stelle coi pastori e, dopo migliaia di chilometri in solitaria, si è immerso nell’infernale traffico del Cairo.

Giunto a Londra, aveva 7 kg in meno, ma addosso la soddisfazione di non avere mai mollato e, come ricordava lo scienziato Stephen Hawking, durante la cerimonia di apertura delle Paralimpiadi, di avere «guardato in alto, verso le stelle, e non in basso, alla punta dei piedi».

Matteo Sametti è nato a Legnano 44 anni fa.

Questa è la pagina facebook di Matteo Sametti.

Fonte: www.cyclemagazine.it

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