Giovedì, 12 Settembre 2013 08:49

Da Washington a Vancouver in bici per battere la leucemia

Vota questo articolo
(0 Voti)

Luigi Laraia, 38enne bolognese di nascita, un anno fa le hanno trovato una forma rarissima di leucemia, 500 casi all’anno”. Ha sofferto, ha maledetto la vita, stava per arrendersi, ma poi ha reagito. E ha deciso di sfidare se stesso e la malattia partendo da Washington in bici e arrivando a Vancouver per raccogliere fondi per la ricerca sulla leucemia: l’obiettivo erano 10mila dollari, ne ha raccolti 27mila. Adesso Luigi Laraia, 38enne bolognese di nascita, sta bene. Lavora sempre alla Banca mondiale e riparte di nuovo, oggi, da Washington, diretto a Los Angeles passando per San Francisco: 40 giorni in bicicletta e 5mila miglia – 8mila chilometri - da bruciare sotto la sua bici. Un nuovo coast-to-coast per raccogliere fondi per Charity: Water, organizzazione no-profit che si occupa di portare acqua potabile e pulita alle popolazioni in via di sviluppo. “Questa volta mi ero posto come obiettivo 10mila dollari, ma 4mila li ho già raccolti prima di iniziare”, racconta 24 ore prima della partenza, dal suo ufficio a Washington, dove tutti lo supportano. “Sto bene – aggiunge – ho finito i trattamenti per la mia malattia a dicembre”. Purtroppo “oggi piove e pioverà anche domani, pare”. Ma in bici è così: Luigi lo scrive sul suo secondo blog, quello che lo accompagnerà in questi 40 giorni – 5000milesforwater.blogspot.it - : “In bici sei esposto a tutto, è un incontro faccia a faccia con il mondo, per me è un po’ come fare l’amore con l’America in un modo puro e sincero”, dice. L’unico nemico, quando fai tante miglia in bicicletta e devi gestire e risolvere molte situazioni, oltre i “demoni interiori”, è il vento. Quello sì. Ma quando ha imparato a non pensarci, ha apprezzato e amato con tutto se stesso la sua avventura. Del resto per Luigi, ormai, cavalcare la sua bicicletta è come trovare il punto di equilibrio, fisico e interiore. Ed è l’immagine di sé che ha più frequente in mente: “Se avessi pedalato per quante volte ho immaginato di farlo, avrei già attraversato tutto il pianeta”, scherza sul suo blog. Il suo bagaglio anche questa volta sarà leggerissimo. “Poche cose, ancora meno dell’anno scorso, e il computer”, per documentare il viaggio. La stessa cosa è successa lo scorso anno, dove la paura e il dolore erano più vivi di oggi, perché quell’esperienza, anche di solitudine – racconta Luigi – lo ha reso più forte. Certo, la sua vita sarà sempre costellata di prelievi di sangue e test, ma si può decidere come vivere le cose, “durassero solo un mese o 20 anni”. Dopo la raccolta fondi per la Leukemia and Lymphoma Society for cancer research, Luigi ha scelto l’acqua. Un mondo dove ogni 21 secondi un bimbo muore a causa di problemi dovuti all’acqua, dove l’acqua stessa diventa quasi un lusso, non è accettabile per Luigi. Nel suo blog spiega che verrà documentato e dimostrato come il 100% di quello che verrà donato sarà direttamente devoluto ad un progetto per il Rwanda.

Fonte: www.unita.it/

Letto 6562 volte

Potrebbero interessarti anche

  • Alimentazione per andare bene in bici

    Con l’avvicinarsi delle belle giornate miti della primavera, molti appassionati della bici (sportivi e non), iniziano ad utilizzare con più frequenza le due ruote, magari organizzando delle lunghe pedalate, viaggi cicloturistici e allenamenti per preparare una gara.

  • Un Nobel di Pace a prova di pedale

    Se due indizi fanno una prova, le nove motivazioni sostenute da Caterpillar per riconoscere alla bici il Premio Nobel per la Pace 2016 corrisponderebbero a una certezza.

  • La bici attraverso le infografiche

    Le avete già viste sulle nostre pagine Facebook, ma averle disponibili e sott'occhio sempre non dovrebbe essere male, oltre a vederne un paio di nuove.

Itinerari

Tuttobike

Tutto quello che serve agli appassionati delle due ruote, punti vendita, assistenza, riparazioni e abbigliamento.