Tutto quello che serve agli appassionati delle due ruote, punti vendita, assistenza, riparazioni e abbigliamento.
I primi due Forum mondiali della bicicletta si sono svolti, nel 2012 e nel 2013, a Porto Alegre, la città brasiliana che ha ospitato anche numerose edizione del Forum sociale mondiale. La prossima, invece, sarà sempre in Brasile ma a Curitiba, dal 13 al 16 febbraio 2014. Curitiba è una città di circa due milioni e mezzo di abitanti, situata a quasi mille d'altezza ed è nota nel mondo per il suo trasporto pubblico, per il baratto tra rifiuti e cibo, per le piste ciclabili, per l'utilizzo di fonti rinnovabili e per le sue enormi e diffuse isole pedonali. Insomma, una città che grazie ai cittadini e all'amministrazione ha scelto di essere una città ecologica.
Oggi il World Forum Bike è già il più grande evento mondiale incentrato sulla ciclomobilità e il cicloativismo. La terza edizione del Forum coinvolge cittadini comuni, docenti, artisti, architetti e ha per titolo "Una città in equilibrio". Ci saranno relatori provenienti da tutto il mondo (tra gli altri, Mona Caron, Lars Gemzøe Carlos Cadena Gaitán, ma anche Chris Carlsson, autore di «Nowutopia» per Shake edizioni e di «Critical mass. Noi siamo il traffico», Memori) per un programma completamente gratuito, che include conferenze, workshop, ciclofficine ma anche gite e feste. Il Forum si svolgerà nel Teatro del Rettorato di Ufpr , Memorial di Curitiba e al Museo Oscar Niemeyer, dove ci saranno anche negozi di bici e cineteca. L' idea dei promotor i, naturalmente, è di occupare la città con le biciclette.
Ma che cosa si discuterà nel Forum? Prima di tutto di come i cittadini possono ripensare e sperimentare una pianificazione delle città e di come utilizzare la bici non solo come mezzo di trasporto, ma come mezzo di trasformazione del tessuto urbano e sociale per rendere subito le città pià umane, ecologiche, autogestite e solidali.
L'organizzazione, decisamente "orizzontale", è in corso da alcuni mesi. Questo è il sito del Forum: forummundialdabici.org.
Fonte: www.fabionews.info
La cittadina sudcoreana di Suwon, a circa 30 km da Seoul, in occasione dell'EcoMobility Festival, ha dimostrato che è possibile vivere senza l'auto. Per trenta giorni i motori delle auto sono rimasti spenti. Niente automobili inquinanti, ma ampio spazio alla mobilità sostenibile. Stop alle auto a Suwon e via libera a biciclette, mezzi elettrici e come ovvio alle passeggiate. Un'iniziativa quella dell'EcoMobility Festival che ha messo a dura prova le abitudini dei cittadini, in molti casi preoccupati della possibile perdita di quella che viene vista soprattutto come "status symbol". A detta degli organizzatori, per i cittadini non è stato facile abituarsi da subito, visto che molti non avevano mai pedalato prima e quasi non si ricordavano come si andasse in bicicletta.
La manifestazione nella città sud coreana di Suwon rientra in una iniziativa mondiale nata in Germania ad opera del Consiglio per le iniziative ambientali locali (ICLEI), che cerca annualmente l'adesione di città di tutto il mondo con la volontà di interdire l'accesso alle auto per un periodo di un mese. Il responsabile del consiglio, il tedesco Konrad Otto-Zimmermann, ha da sempre guardato soprattutto all'Europa, dove i centri urbani interamente o parzialmente senz'auto sono già una realtà, e invece non senza sorpresa ha ricevuto due anni fa il primo interessamento della città sud coreana a partecipare all'esperimento. "E' sorprendente – spiega Otto-Zimmermann – Suwon è come altre città della Corea del Sud ancora molto "auto-oriented" e questo evidenzia un particolare coraggio dell'amministrazione nel tentare di cambiare le abitudini dei cittadini.
Fonte: www.bikeitalia.it
Sabato 12 ottobre ritorna al Parco di San Giuliano la manifestazione "Bici Parchi e... stelle", organizzata dall'Assessorato comunale all'Ambiente, Servizio Educazione ambientale, in collaborazione con l'Istituzione Bosco e Grandi Parchi, i gruppi astrofili locali e la Fiab (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) di Mestre. L'obiettivo dell'evento è quello di invitare la popolazione ad una riflessione sull'inquinamento luminoso e sull'importanza di non perdere il senso della ricerca e dello stupore che nascono dall'osservazione del cielo, promuovendo al contempo una pratica legata alla mobilità sostenibile. La serata avrà inizio alle ore 20.30 con una biciclettata che partirà da Piazzetta Pellicani. Dopo un breve tragitto lungo le vie ciclabili del centro, i cicloturisti arriveranno al Parco di San Giuliano (il percorso è su www.amicidellabicicletta.org). Per chi non partecipa alla bicicletta, l'appuntamento è alle ore 21 al parco, zona collinetta, per l'osservazione del cielo. La serata sarà dedicata alla Luna in quanto coincide con la "Notte internazionale dedicata all'Osservazione della Luna", promossa anche dall'Istituto nazionale di Astrofisica e dall'Unione Astrofili Italiani. Per l'occasione la zona collinetta sarà oscurata e saranno posizionati alcuni telescopi e altra strumentazione digitale, per osservare la Luna al suo primo quarto, Urano e i suoi satelliti, la galassia di Andromeda, la nebulosa planetaria della Lira, la via Lattea e l'agglomerato M13 nella costellazione di Ercole. In caso di condizioni meteo avverse la manifestazione verrà annullata. Si consiglia di vistare i siti www.astrofilimestre.it e www.astrovenezia.netper eventuali cambiamenti di programma. Per maggiori informazioni contattare il Servizio Educazione ambientale telefonando ai numeri 041.2748274 e 041. 2747946 o scrivendo alla Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Fonte: www.comune.venezia.it
3144 biciclette argentate occupano la Nathan Phillips Square di Toronto. E' la nuova installazione dell'artista cinese Ai Wei Wei, lunga 30 metri e alta 10, il maggior numero mai usato da Weiwei fino ad oggi. L'opera si intitola "Forever Bicycles", illuminata con luci rosa e blu, e sta incantando i visitatori, i quali si sono ritrovati a passeggiare nello spazio labirintico creato dalle biciclette.
Ai Weiwei utilizza la bicicletta come oggetto iconico: da sempre principale mezzo di trasporto – ricordiamo che "Forever" (Yong Jiu Pai in cinese) è il nome del marchio di biciclette più diffuso in Cina – rappresenta la vita di milioni di cittadini cinesi. Inoltre, composta da un ingranaggio a catena, l'opera raffigura la matrice stessa della forza lavoro: il popolo. Ai Weiwei lavora sulla comunicazione e sui significati sociali per far ritrovare la parola a un paese reso muto dall'ideologia delle masse e dall'utopismo sociale che agisce uniformando il pensiero e eliminando la possibilità di un approccio critico alla vita. L'opera sarà esposta dal 5 al 27 ottobre 2013.
Fonte: www.huffingtonpost.it
Si chiama Nirit Levav Packer ed è un'artista israeliana che ha raggiunto una certa fama per un suo stile particolare: La sua specializzazione principale risulta essere infatti quella che lui stesso definisce arte approssimativa, o meglio riciclata. Le sue invenzioni preferite sono davvero tante, ma in primis risultano essere soprattutto i cani, che realizza utilizzando un tipo di materiale davvero insolito per queste cose, vi stiamo parlando di catene di bicicletta.
I suoi soggetti preferiti sono i cani, che ricrea impiegando un materiale decisamente insolito: le catene di bicicletta.
L'artista, diplomata alla Parson School of Desing di New York lavorava precedentemente nel settore della moda, ed in particolare disegnava abiti da sposa, ma sentiva che questo ruolo limitava la sua creatività e ha deciso di dedicarsi all'arte "pura". Unita con una passione per l'ambiente ed il riciclo, ha portato alla nascita di opere decisamente insolite e curiose.
Fonte: notizie.delmondo.info
Il 7 ottobre si è svolta l'Eroica, la cicloturistica d'epoca più importante e famosa al mondo per i valori e le caratteristiche che la propongono come un modello da imitare e d'amare un po' ovunque, sia in Europa che in Asia che nelle Americhe, come molto probabilmente accadrà presto. Oltre cinquemila; per la precisione 5025, dunque poco oltre la soglia dichiarata come limite massimo per le opportunità offerte dal territorio e per la qualità della proposta che caratterizza L'Eroica: "Ma quando arrivano le richieste dei grandi campioni che hanno scritto la storia del ciclismo e sono tuttora i beniamini degli appassionati è impossibile resistere", hanno dichiarato gli organizzatori durante la cena degli Eroici, il mega raduno culinario della vigilia, che anticipa il menù dei ristori da favola dei quattro percorsi de L'Eroica. Quest'anno a L'Eroica di campioni veri del ciclismo ce ne sono stati numerosissimi; da Italo Zilioli a Franco Bitossi, Erik Zabel, Silvano Contini, Tommy Prim, Peter Thaler, Idrio Bui, Daniele Righi, Patrizio Gambirasio. Poi i due Moser, zio Francesco, festeggiatissimo come sempre, e il giovane Moreno che a marzo scorso ha dominato un'altra gara eroica, quella volta per professionisti, con la stessa identica partenza da Gaiole in Chianti e arrivo a Siena, per lui un arrivo da autentico dominatore a braccia levate. E poi l'immenso Felice Gimondi, accolto da mille abbracci e strette di mano per il campione, non solo in sella alla bicicletta, che ha guadagnato l'amore di milioni di tifosi per il confronto con uno dei più forti corridori di sempre, Eddy Merckx. Per L'Eroica 2013 Felice Gimondi ha indossato la maglia di campione del mondo che conquistò a Barcellona nel 1973 quando batté in volata Freddy Maertens, Luis Ocana e proprio Eddy Merckx. Giornata di suggestioni fortissime, dunque a L'Eroica, che ha visto la presenza record di donne al via, ben il dodici per cento dei partecipanti e, altro record, il 34 per cento di stranieri da 39 diversi Paesi. L'Eroica affascina sempre più, dal lontano oriente con la seconda edizione de L'Eroica Japan, che si disputerà il 22 maggio 2014, e la neonata L'Eroica Britannia in programma dal 20 al 22 giugno 2014 (www.eroicabritannia.co.uk).
Fonte: comunicato stampa l'Eroica
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