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La città di Bologna ha lanciato una sfida ad alcune "sorelle" europee: vince chi pedala di più. Per tutto il mese di maggio Bologna sfiderà infatti alcune città, fra cui Barcellona, Tallin, Reading e altre, a suon di chilometri percorsi in bicicletta. Ogni spostamento effettuato sulla due ruote a pedali per recarsi al lavoro, a scuola, e per svolgere commissioni e qualunque altro spostamento non sportivo, produrrà chilometri che saranno sommati fra loro al termine del periodo della sfida. Vincerà la città che avrà realizzato il maggior numero di chilometri.
L'iniziativa è organizzata da SRM, l'Agenzia per il trasporto pubblico locale di Bologna, in collaborazione con il Comune di Bologna, nell'ambito del progetto europeo MIMOSA.
Partecipare alla sfida è semplice e gratuito. Ogni partecipante si dovrà registrare sul sito web di Endomondo e unirsi al gruppo "Bologna".
Contare i chilometri percorsi in bicicletta è facile e veloce. Se si ha uno smartphone con GPS basta scaricare l'applicazione gratuita direttamente dal sito di Endomondo che consente di tenere traccia degli spostamenti. Sarà infatti sufficiente avviare l'applicazione, selezionando la modalità "Ciclismo da trasporto" all'inizio di ogni spostamento, e spegnerla al termine dello stesso spostamento. L'applicazione registrerà tramite la posizione GPS il percorso effettuato e lo trasmetterà automaticamente sul sito Endomondo aumentando i chilometri della squadra bolognese.
Se non si ha uno smartphone, nessun problema. Si possono infatti caricare manualmente gli spostamenti, disegnando il percorso effettuato direttamente sulla mappa, così nessun chilometro verrà perso.
Ad oggi hanno accettato la sfida: Barcellona (Spagna), Tallinn (Estonia), Reading (Regno Unito), Saronikos (Grecia), Iasi (Romania) e il Comune di San Lazzaro di Savena.
In palio per i vincitori tre utili premi per la bicicletta: un premio sarà a estrazione, uno a chi avrà percorso più chilometri in assoluto e uno a chi avrà più radicalmente cambiato le proprie abitudini.
Ulteriori informazioni sulla pagina web di SRM.
Social networks:
https://www.facebook.com/bolognabici
Twitter @Bolognainbici
comunicato stampa
Le due ruote protagoniste nella capitale per la manifestazione nazionale Veni, Vidi, Bici: ciclisti uniti per richiedere maggiore sicurezza stradale. Un inedito flash-mob organizzata dal movimento spontaneo #salvaciclisti, cresciuto su Twitter e capace di raccogliere l'adesione di quasi 18.000 tra associazioni e singoli. Tra questi anche personaggi noti come Margherita Hack, Susanna Tamaro, Marc Augè, Jovanotti, Paolo Belli, Nicola Savino, Ascanio Celestini, Litfiba, Max Pezzali e Filippa Lagerback. Una manifestazione festosa e pacifica, a cui è arrivato il sostegno di personaggi dello spettacolo, della cultura, dello sport. Proprio nei giorni della vigilia, il Campidoglio ha dato il via libera al Piano quadro della ciclabilità, elaborato nel 2011 e fermo da quasi un anno. Il sindaco, Gianni Alemanno, ha esortato ad attuarlo, mentre il presidente della Provincia, Nicola Zingaretti, ha anticipato la realizzazione di parcheggi per le bici davanti Palazzo Valentini. I ciclisti chiedono una città con più «zone 30» (dove 30 sta per il limite di velocità da imporre ai veicoli a motore), piste ciclabili, un bike sharing implementato, la ciclopedonalizzazione dei Fori Imperiali o almeno la realizzazione di corsie dedicate.
Fonte: http://roma.corriere.it
La prima manifestazione organizzata dal movimento salvaiciclisti, nato su twitter dopo l’ennesima morte in strada di un ciclista, è stata senza dubbio un successo. In cinquantamila si sono ritrovati a Roma per riaffermare di essere cittadini in bici, chiedendo un impegno concreto alla politica per un'altra mobilità su strada, pulita e sicura.
La prima manifestazione organizzata dal movimento salvaiciclisti, nato su twitter dopo l’ennesima morte in strada di un ciclista, è stata senza dubbio un successo. In cinquantamila si sono ritrovati a Roma per riaffermare di essere cittadini in bici, chiedendo un impegno concreto alla politica per un'altra mobilità su strada, pulita e sicura.
Ancora una volta sono i social network a dare vita ad un movimento concreto, in carne e ossa e… pedali. L’hastag #salvaiciclisti si materializza a Roma per la manifestazione nazionale, o meglio bicifestazione per richiamare l’attenzione sul tema della sicurezza su strada e della mobilità sostenibile, ma la manifestazione si spinge molto più in là, chiedendo, nei vari reportage televisivi della sera e nel corso degli interventi nella giornata, un modello di sviluppo diverso da quello attuale, caratterizzato da auto, benzina e inquinamento.
Nata con mille difficoltà dovute ai permessi, i ciclisti mobilitati hanno invaso Roma con il colore e la creatività che accompagna una filosofia di vita, che accumuna sempre più persone.
“Noi non siamo ciclisti, ma cittadini in bici.” La voce che si alza dal palco della manifestazione del 28 aprile, sotto intendendo la richiesta seria di impegno da parte della politica per sviluppare una mobilità altra, amica dell’ambiente e dei cittadini in bici, che vivono la viabilità urbana con pericolo e con dati inquietanti dal punto di vista delle morti sulle due ruote: negli ultimi dieci anni 2.556 ciclisti sono morti su strada
Il movimento è gemello dell’iniziativa Cities fit for cyclists del Times, nata dopo la morte di una giornalista in bici a Londra. In Italia si è sviluppato su twitter ed è diventato un movimento di opinione che ha coinvolto mass media e istituzioni in tutto il Paese.
Mai slogan è stato più giusto e di buon auspicio: L'Italia cambia strada
In arrivo nuove piste ciclabili, tra cui la «tangenziale» delle biciclette sui viali, nuove «zone 30» e sette nuove telecamere Sirio da montare nell'area della Cerchia del Mille, nuovo sbarramento previsto dal piano della pedonalità del Comune per filtrare gli accessi alla parte più interna del centro. Varchi che vigileranno su una nuova «Zona ad alta pedonlità» (Zap) che dovrebbe essere pronta per il giugno 2014. Per le ciclabili saranno spesi un milione e 500 mila euro: verranno realizzati tre nuovi tratti sui viali per un totale di 5,2 chilometri (via Sabotino-via Boldrini-stazione, porta Mascarella-porta San Vitale, porta Maggiore-porta San Mamolo). Verrà riqualificato il tratto porta San Vitale-porta Maggiore e verranno completati alcuni collegamenti (viale Oriani-viali e collegamento attraverso piazza Trento Trieste, via Turati-XXI Aprile-via Zoccoli-via Curiel).
L’assessore al Traffico Andrea Colombo ieri ha presentato in consiglio i dati sulla qualità dell’aria nella “T” del centro storico. Secondo le rilevazioni Arpa, infatti, la “T” è più inquinata dei viali. Questo dicono i primi dati della centralina che tra febbraio e marzo ha sostato in piazza Nettuno per monitorare la qualità
dell’aria. «Per 25 giorni su 32 i valori delle Pm10 sono risultati più elevati rispetto a quelli raccolti dalla centralina permanente di via San Felice, sui viali. Stessa cosa per le Pm2,5, più alte in piazza Nettuno per 29 giorni su 32, e per il benzene, più elevato per 21 giorni su 32. Sono dati preoccupanti», ha detto Colombo, che ha ribadito il suo avanti tutta sui T-Days e sulla riaccensione di Sirio il sabato (sottoscritta ieri anche da tre dei quattro quartieri del centro, escluso il Santo Stefano guidato dalla Pdl Ilaria Giorgetti): «È sempre più necessario intervenire per ridurre la pressione di traffico e di sosta insostenibili per un centro storico dalla struttura medievale e con problemi di inquinamento e rumore»
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