Lunedì, 30 Aprile 2012 21:00

Migliaia di bibiclette invadono i Fori Imperiali

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Le due ruote protagoniste nella capitale per la manifestazione nazionale Veni, Vidi, Bici: ciclisti uniti per richiedere maggiore sicurezza stradale. Un inedito flash-mob organizzata dal movimento spontaneo #salvaciclisti, cresciuto su Twitter e capace di raccogliere l'adesione di quasi 18.000 tra associazioni e singoli. Tra questi anche personaggi noti come Margherita Hack, Susanna Tamaro, Marc Augè, Jovanotti, Paolo Belli, Nicola Savino, Ascanio Celestini, Litfiba, Max Pezzali e Filippa Lagerback. Una manifestazione festosa e pacifica, a cui è arrivato il sostegno di personaggi dello spettacolo, della cultura, dello sport. Proprio nei giorni della vigilia, il Campidoglio ha dato il via libera al Piano quadro della ciclabilità, elaborato nel 2011 e fermo da quasi un anno. Il sindaco, Gianni Alemanno, ha esortato ad attuarlo, mentre il presidente della Provincia, Nicola Zingaretti, ha anticipato la realizzazione di parcheggi per le bici davanti Palazzo Valentini. I ciclisti chiedono una città con più «zone 30» (dove 30 sta per il limite di velocità da imporre ai veicoli a motore), piste ciclabili, un bike sharing implementato, la ciclopedonalizzazione dei Fori Imperiali o almeno la realizzazione di corsie dedicate.

Fonte: http://roma.corriere.it

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    Il Bike Pride è la parata dell'orgoglio ciclistico! Un corteo in bici allegro e colorato per rivendicare una città sempre più a misura di ciclista.  Per la quarta edizione, domenica 12 maggio, da Piazza Maggiore a San Donato, le biciclette di Bologna invaderanno le strade: grazielle, city-bike, reclinate, cargo-bike, scatto fisso, da corsa e ravaldone, siete tutte invitate a partecipare, ma anche monocicli, skate, pattini e ogni mezzo a propulsione umana. 

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    Fonte: http://www.bikepridebologna.it/

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    Insomma un’interessante iniziativa per conoscere l’associazione, nata con la visione e l'obiettivo di trasformare la città di Torino in un luogo più sano e vivibile, per rendere possibile ad ogni torinese la scelta dell’utilizzo della bicicletta consapevolmente ed in sicurezza. Obiettivi da realizzare attraverso attività di lobby su tutti i livelli del decision-making, basando l'attività su dati evidenti e oggettivi. Incoraggiando l'utilizzo della bicicletta rispetto al trasporto motorizzato, potranno essere promossi i benefici economici della mobilità ciclabile, le migliorie sulle condizioni di salute della popolazione, l’incremento della sicurezza stradale, la riduzione della congestione stradale, delle emissioni di CO2 e dell'inquinamento atmosferico, prime e dirette conseguenze di un sempre più largo utilizzo delle due ruote. "Continuerà ad essere un interlocutore dell'amministrazione, anche critico, ma sempre in un'ottica propositiva per tutte le tematiche inerenti la ciclabilità, la sicurezza stradale e le problematiche ambientali" commenta il neo presidente Fabio Zanchetta. Sopratttutto per quel che riguarda il Bike Pride.

    L’evento dello scorso anno rappresentava il culmine della campagna #salvaiciclisti, nata proprio nel 2012, con l’obiettivo di chiedere alle amministrazioni pubbliche nazionali e locali degli interventi mirati all’aumento della sicurezza dei ciclisti sulle strade italiane (solo in Italia, si possono contare 9.600 morti e 240.000 feriti in 10 anni): la campagna ha avuto molto seguito ed è riuscita a delineare alcune possibili soluzioni. Nelle tre edizioni precedenti, più di 20.000 cittadini hanno inondato la città di biciclette e altri mezzi ecologici. La grandissima partecipazione ha sancito un momento di non ritorno per le città: mobilità sostenibile, sicurezza stradale, ridistribuzione degli spazi a favore della ciclo-pedonalità, qualità della vita, sono istanze che non possono più essere ignorate o sottovalutate. Istanze che negli ultimi mesi sono state riprese a livello nazionale e ribadite dalla campagna #salvaiciclisti (cui la Citta di Torino ha formalmente aderito), La bicicletta in città, come ci insegna gran parte d'Europa, è sinonimo di civilità, di sostenibilità, di sicurezza stradale e di vivibilità e vogliamo ribadirlo con una parata d'orgoglio a due ruote.

    Fonte http://www.bikepride.it

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    Il 28 aprile ai Fori Imperiali a Roma, il movimento salvaciclisti chiederà alla politica interventi mirati a tutela dei ciclisti sulle strade italiane e ripensare la mobilità dentro ai centri urbani: "L'Italia cambia strada, città a misura di bicicletta". Concetti semplici, elementari: maggiore sicurezza per tutti con un'attenzione particolare per gli utenti "fragili" della strada come appunto i ciclisti. Negli ultimi dieci anni ne mancano all'appello 2.556: morti pedalando, vittime d'incidenti stradali. Una strage che, in assenza di contromisure adeguate, continua giorno dopo giorno.

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    Fonte: http://www.repubblica.it

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