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La proposta di legge, firmata da 26 deputati, si propone l'obiettivo di sostenere l'uso della bicicletta per recarsi al lavoro con l'eliminazione delle condizioni che rendono impossibile il riconoscimento dell'indennizzo per infortunio in itinere. Infatti, la normativa vigente riconosce l'infortunio in itinere e la relativa indennità per coloro che usano la bicicletta solo nel caso in cui vi è l'uso necessitato di tale mezzo di trasporto (piste ciclabili, sciopero dei mezzi pubblici e altro). La proposta di legge propone l'eliminazione dell'uso necessitato della bicicletta per recarsi al lavoro nel caso di incidente nel percorso casa, lavoro, casa e di conseguenza faciliterebbe l'uso di tale mezzo. Con i livelli di polveri sottili ed altri inquinanti, dichiara Lorenzo Dalai consigliere della Provincia di Verona, sempre oltre i limiti cercare di attuare anche la più piccola misura che vada a limitare il traffico automobilistico privato è senz'altro encomiabile. Purtroppo fino ad oggi si sono invocate "misure strutturali" e con questo alibi nulla è stato messo in cantiere. L'iniziativa di garantire la copertura assicurativa a chi decide di utilizzare la bicicletta per andare al lavoro è senz'altro piccola cosa di fronte alla gravità del problema, ma ha il grande merito di dare concretezza ad un disegno, che, partendo appunto da misure reali, seppur non eclatanti, può far capire che la direzione intrapresa è quella che nel nord dell'Europa vede appunto una parte consistente dei lavoratori utilizzare la bicicletta come mezzo di trasporto ideale: silenziosa, non inquinante, economica, salutistica. Cominciamo da qui e, senza soste, lavoriamo per una mobilità alternativa e sostenibile!

"Accrescere sempre più il numero delle persone che utilizzano la bicicletta per recarsi al lavoro, soprattutto in città, è un passo avanti importante per la nostra comunità, afferma Matteo Avogaro. Dal punto di vista della tutela dell'ambiente e della salute. Naturalmente, l'invito ad utilizzare la bicicletta deve corrispondete ad una modifica delle leggi che spinga le persone a fare questo passo. Ed è qui che si rivela la qualità e l'importanza della proposta di Diego Zardini. Un'ottima iniziativa, che dimostra come Diego e gli altri estensori del progetto sappiano occuparsi, in Parlamento, di temi che toccano la vita concreta e quotidiana dei cittadini. E di saperlo fare nel modo migliore". Luca Granzarolo richiama l'impegno degli enti locali: "La Proposta di legge di cui Zardini è primo firmatario è fondamentale, perché costituisce un elemento di modernizzazione del nostro Paese e ha importanti ricadute sulla vita di tutti noi. Rappresenta un incentivo all'utilizzo della bicicletta, con conseguenze positive per la salute delle persone e per dell'ambiente. Tuttavia è anche importante pensare a una seria e completa rete di piste ciclabili che attraversi Verona, per rendere effettiva e concreta la possibilità di spostarsi in bicicletta. A questo scopo dovranno impegnarsi i consiglieri circoscrizionali e comunali." A livello europeo sono numerosi gli esempi di normative tese a favorire l'uso della bicicletta, dichiara Yared Ghebremariam-Tesfau, come mezzo di trasporto per recarsi al lavoro, realtà grandi, come Barcellona o Amsterdam, e realtà meno grandi, come Friburgo, con questo tipo di iniziativa hanno ottenuto una considerevole riduzione del numero di automobili con tutti i vantaggi che da questo comporta. Prendendo questi esempi virtuosi a modello, è giunto il momento di iniziare a valorizzare davvero questo tipo di trasporto e non limitarci a qualche isolata pista ciclabile o a qualche imbarazzante surrogato di bike sharing. A sostegno della proposta di legge è nato un gruppo in Facebook "Al lavoro in bicicletta" che in pochi giorni ha raccolto il consenso di 1.335 persone e tra questi i gruppi amanti della bicicletta sparsi in tutt'Italia.

Numerosi sono stati i commenti degli aderenti e tra questi si riportano i seguenti:

- il mio direttore arriva al lavoro in bici, anche io lo faccio da S. Massimo a corso Porta Nuova con il bel tempo. La salita di via San Marco, però è troppo irta e spesso porto la bici a mano;

- trovo che quando vado a lavoro in bici guadagno in umore, salute ,finanza, felicità, tempo, e tanta goduria nel vedere i miei fratelli ingabbiati e incazzati nelle loro lussuose scatole di ferro!!;

- Awsome!!! cioè.... che figata.... andare al lavoro in bici! Ma quanto sono più rincoglioniti di noi i colleghi che usano l'auto per fare 1 km!!! Prima di carburare di la dalla scrivania impiegano tempo e caffè mentre noi arriviamo già pimpanti ed energizzati. Diffondiamo il verbo;

- Oltre al problema dell'infortunio in itinere, occorrerebbe incoraggiare la pratica economicamente o con un incentivo economico all'olandese o con una riduzione delle imposte sul reddito (come succedeva a mia figlia quando lavorava a Berlino);

Dai commenti si evince che occorre impegnarsi e mobilitare le persone affinché la proposta di legge venga approvata e non dimenticata come è successo con la precedente proposta predisposta da Fiab. Inoltre è necessario attuare una politica territoriale della mobilità sostenibile e sensibilizzare le imprese a mettere a disposizione dei parcheggi custoditi e coperti a favore dei propri dipendenti che usano la bicicletta.

Il primo obiettivo è quello di ampliare il gruppo "Al Lavoro in bicicletta" in Facebook affinché la proposta venga conosciuta e sostenuta dai cittadini e dalle associazioni ciclistiche: https://www.facebook.com/allavoroinbicicletta?ref=ts&fref=ts

Fonte

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Lunedì, 16 Dicembre 2013 07:33

Un nuovo concept di bici fotosintetica

Scegliere la bicicletta come mezzo di trasporto urbano di per sè da una mano importante alla tutela della qualità dell'aria cittadina. E se poi pedalando si riuscisse anche a aspirare via lo smog? La domanda se la sono posta dei giovani designer di Bangkok, città in perenne lotta contro l'inquinamento. La Lightfog Creatività & Design Company ha disegnato un nuovo concept di bici fotosintetica capace di purificare l'aria mentre si pedala in giro per la città. Il telaio in alluminio della due citybike è progettato per generare ossigeno attraverso un "sistema di fotosintesi", che avvierebbe una reazione tra l'acqua e l'energia elettrica fornita da una batteria agli ioni di litio.
L'idea, ovviamente ancora allo stadio prototipale, è quella di realizzare una membrana nel mezzo del manubrio che abbia il compito di filtrare l'aria inquinata, trattenendo il particolato. Inoltre il telaio è stato immaginato affinché imiti il comportamento delle piante, sfruttando l'energia – anziché quella solare in questo caso quella fornita da una fuel cell a idrogeno – per produrre ossigeno a partire da piccolo serbatoio contenetene acqua.
Fonte: http://www.rinnovabili.it

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Mercoledì, 17 Luglio 2013 08:39

La bicicletta elettrica a prova di studente

Un gruppo di studenti universitari ha presentato i risultati di un esperimento durato 18 mesi e centrato sul ruolo della bici elettrica: meno congestione, meno consumo energetico, meno emissioni, riqualificazione delle aree urbane e non da ultimo benessere fisico sono le qualità che fanno della bicicletta elettrica il miglior mezzo per spostarsi in una città caotica come Roma, spiega il diario di viaggio on-line tenuto dagli studenti del progetto ELEbici Roma3. Un gruppo di trenta iscritti a tre diverse facoltà di Roma Tre - Architettura urbana, Economia e Ingegneria dei trasporti-, ha percorso più di 17.500 km, risparmiando 2.385 euro sulla benzina e consentendo di non emettere 120 kg di CO2 nell'atmosfera (rispetto a uno scooter). Le bici erano state messe a disposizione da Enel Green Power in comodato d'uso gratuito.

Il progetto, “ha avuto un successo notevole ed è ancora work in progress fino a gennaio 2014” come spiega Francesco Ciaffi, dottorando del dipartimento di Ingegneria nonché coordinatore scientifico del progetto e 'pedalatore'. Un successo riscontrato con “soddisfazione” anche dal rettore dell'università di Roma Tre, Mario Panizza, già direttore del dipartimento di Architettura con “una passione per la bicicletta sin da quando ero bambino”.

Gli studenti, poi, secondo la loro vocazione universitaria "stanno anche sviluppando dei progetti", prosegue Ciaffi. Ad esempio, agli studenti di Architettura è affidato il progetto di "un collegamento ciclabile tra le varie facoltà di Roma Tre", a quelli di Ingegneria la creazione di "un'app per la mobilità ciclabile" e agli studenti di Economia è stato affidata "la preparazione di questionario di customer satisfaction da sottoporre alle aziende".

Fonte:  http://www.dire.it

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La passeggiata ecologica in bicicletta non competitiva aperta a grandi e piccini,  pensata nel 1980 quasi come una passeggiata tra amici,  ha visto partecipare nelle varie edizioni una media di 1200 persone con punte sino a 1618 ( il 30% di tutta la popolazione di Cavour !).

La biciclettata partirà da Piazza S. Martino alle ore 14,30 e, attraverso tranquille ed ombreggiate strade di campagna giungerà al tradizionale traguardo dell’alberata del Gerbido (Ora Piazza 3° Reggimento Alpini)  dove verrà distribuita, gratuitamente a tutti, la merenda.

Tra tutti i partecipanti verranno assegnati tantissimi premi di rappresentanza, al più giovane, al più anziano, alla bicicletta più originale, a quella più antica, alla ragazza più bella ed a mister Pedalacavour.

PROGRAMMA:

ORE 9.30 RITROVO

ORE 10.00 PARTENZA da piazza S. Antonio a Lusernetta, lungo il percorso visita alle aziende agricole che offriranno assaggi di trasformati e nuove varietà di mele, con possibilità di acquisto.

DALLE ORE 13.00 ALLE ORE 15.00 PRANZO

ORE 15.00 ESTRAZIONE A PREMI

Iscrizione alla biciclettata euro 3,00

Iscrizione Bicicletta + pranzo euro 15,00

(Bambini fino a 6 anni gratis)

Per scaricare il modulo di iscrizione, il regolamento e la scheda timbri CLICCA QUI.

 Fonte: www.cavour.info

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La crisi picchia duro sul settore auto. Ne beneficia l’ambiente: crescono le vendite di bici e diminuiscono le emissioni di CO2 e i costi di benzina e assicurazioni. 

Gli ultimi anni, quella della crisi, sono stati difficili per il settore delle quattro ruote. Gli automobilisti impoveriti hanno comprato sempre meno vetture, ma hanno dovuto fronteggiare rincari in tutti i campi, dalla benzina all'assicurazione auto. Su queste basi, sorprende ma non troppo il Rapporto Annuale di Legambiente "Ambiente Italia 2013", che rivela il sorpasso nelle vendite delle bici ai danni delle auto nel 2011. Arrivare sul posto di lavoro in bicicletta non rappresenta oramai solo un modo per distinguersi, ma anche una necessità dettata dai livelli di traffico e, per fortuna, dall'aumento specie nelle grandi città delle piste ciclabili. L'energia risparmiata rinunciando all'auto si traduce anche in un abbattimento delle emissioni di anidride carbonica, ed in un comportamento sostenibile per contrastare il caro-auto. In Italia, secondo Legambiente, è in corso una vera e propria demotorizzazione: nel 2000 c'erano tra le 42 e le 43 nuove auto immatricolate ogni mille abitanti, mentre nel 2011 si è scesi a circa 29 ogni mille abitanti. Il fenomeno è sicuramente dettato dalla crisi, ma anche da una nuova coscienza ambientale che sta affermandosi in Italia, soprattutto nelle grandi città dove è facile trovare alternative all'auto. In ogni caso c'è ancora molto da fare per la mobilità sostenibile se si considera che, nonostante le vendite di bici superiori alle auto nel 2011, l'uso delle due ruote rimane ancora ben sotto la media dell'Unione Europea. L'Italia è ancora il Paese con il più tasso elevato di percorrenze su quattro ruote, alimentato dalla presenza di 60 auto per ogni cento abitanti rispetto ad una media Ue pari a 47. 

Fonte: alternativasostenibile.it

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Mercoledì, 13 Marzo 2013 11:27

A BRESCIA PIÙ BICI CHE AUTO

Maggiore attenzione all’ambiente da parte di tutti? Voglia di mettersi in forma? Mezzo più economico per eccellenza? Forse sì, sono tutti buoni motivi per cui gli italiani sempre più spesso scelgono di utilizzare la bicicletta, una rivoluzione nello stile di vita che segna l’inversione di rotta legato ai mezzi di trasporto. 

Era dal Dopoguerra infatti che – merito anche del boom economico dell’epoca – le automobili rimanevano indiscutibilmente regine incontrastate delle vendite nella nostra Penisola. Gli ultimi dati disponibili (Censis) però hanno rivelato il cambiamento di rotta: 1.750.000 le biciclette vendute contro 1.748.143 di automobili immatricolate. Ma nello specifico come si comportano sulle strade e cosa ne pensano i cittadini della provincia lombarda che utilizzano le due ruote quotidianamente? L’ultima ricerca dell’Osservatorio Linear dei Servizi dà la parola al popolo dei ciclisti bresciani.
Partiamo dalla scelta del modello: la più amata dai cidnei risulta la mountain bike (52%) economica, robusta e facile da usare sia in città che su strade più tortuose mentre al secondo posto troviamo, la city bike (35%) veloce e agile nel traffico urbano, al terzo posto troviamo l’indistruttibile bicicletta “del nonno” (11%), un classico intramontabile e sempre amato, come confermato dai dati: 200 mila restauri solo nel 2011 (Confindustria Ancma).
Capitolo sicurezza: strade cittadine ancora non sicure, lo dichiarano ben 7 bresciani su 10 (66%), questa la fotografia che emerge dall’Osservatorio Linear. I motivi principali? Il 24% dei ciclisti si lamenta dello stato delle strade, dissestate e prive di manutenzione, il 19% non si sente sicuro per via degli automobilisti, a loro avviso indisciplinati, l’8% si lamenta delle piste ciclabili, troppo poche o addirittura inesistenti. Ma la sicurezza deve essere anche proattiva, sebbene ben il 65% degli intervistati afferma di non utilizzare il caschetto ed un 37% confessa di segnalare la propria presenza sulle strade con le luci di posizione molto raramente.
Cosa non sopportano i ciclisti bresciani degli automobilisti: al primo posto il mancato utilizzo delle frecce di direzione (47%), un 41% invece indica l’apertura delle portiere senza curarsi della loro possibile presenza, per il 34% sono sempre nervosi alla guida e parcheggiano spesso in doppia fila (27%).
Cosa non sopportano gli automobilisti cidnei dei ciclisti: i gruppi di ciclisti che circolano anche in modo affiancato non va giù al 59% degli intervistati, i quali rinfacciano agli utilizzatori delle due ruote di non segnalare mai i cambi di direzione (40%) e la loro presenza sulle strade con le luci (27%). 

Fonte: giornaledibrescia.it

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(ANSA) - ROMA, 20 OTT - Il 35% dei ciclisti italiani usa la bici principalmente per andare a fare acquisti, sulla scia di una moda gia' documentata dai paparazzi che hanno immortalato vip e celebrita' alle prese con lo shopping sulle due ruote. A fotografare le abitudini dei ciclisti e' uno studio condotto su mille connazionali, da cui emerge che la spesa in bicicletta e' piu' diffusa tra i giovani del centro Italia, senza differenze tra uomini e donne.

 

A rispettare l'ambiente scegliendo di fare acquisti in bici invece che su un mezzo a motore sono soprattutto i 25-35enni (42%), seguiti dai 56-65enni (40%) e dagli under 25 (37%). A livello geografico, si legge nello studio promosso da Belte', l'incidenza e' maggiore al centro Italia (37%), che precede il Sud (36%), il Nord Ovest (35%) e il Nord Est (34%). Guardando alle professioni, il 'bike-shopping' e' piu' frequente tra dirigenti, insegnanti, liberi professionisti (38%), seguiti da studenti, casalinghe e pensionati (37%), artigiani, commercianti, lavoratori autonomi (34%).

Per fare acquisti sulle due ruote, il 70% degli italiani arriva a percorrere fino a 5 km, una percentuale che sale al 75% tra i laureati e i liberi professionisti. Il 19% degli ciclisti intervistati percorre dai 5 ai 10 km, mentre il 7% si attesta in media tra i 10 e i 15 km.

A motivare la scelta della bici e' innanzitutto la volonta' di mantenersi in forma (60%), ma anche il rispetto dell'ambiente (40%) e il contatto con la natura (37%). Tuttavia gli ostacoli non mancano. Il 39% degli intervistati, infatti, sottolinea le difficolta' che derivano dall'imprudenza degli automobilisti, mentre il 27% lamenta la mancanza di piste ciclabili e di corsie preferenziali in citta'. C'e' poi un 6% che denuncia la scarsa considerazione per chi e' in bici da parte di chi si occupa di viabilita'.

La passione per il bike shopping accomuna i cittadini ai vip che negli ultimi tempi sono stati fotografati sulle due ruote.

Diversi sono gli scatti che mostrano Martina Colombari, Belen Rodriguez e Federica Fontana mentre pedalano nel centro di Milano tra un acquisto e l'altro, mentre Francesco Totti e Ilary Blasi sono stati sorpresi in bicicletta appena usciti da una boutique di Miami. La moda e' diffusa anche oltreoceano: in tenuta sportiva o piu' modaiola, non rinunciano allo shopping su due ruote nemmeno le star a stelle strisce, da Goldie Hawn a Pamela Anderson, da Courtney Cox a Pink.

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Comunicato stampa Fiab.

 

La FIAB, Federazione Italiana Amici della Bicicletta onlus, promuove per l'anno scolastico 2012-2013 il concorso fotografico dal titolo "Città in bici"�più bella, più viva, più mia! Per una città ciclabile e sostenibile.

Il concorso, riservato gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e delle università, si propone, tra gli altri, di valorizzare l'ambiente,il decoro urbano e il senso civico, favorire l'intermodalità bici e mezzi collettivi, promuovere nuove strategie di sviluppo per la ciclabilità urbana

Si può partecipare con due foto individuali e/o di classe. Le opere che gli allievi produrranno potranno essere comunicazioni visive, rivelazioni di contenuti creativi, impressioni capaci di offrire visioni della realtà e nuove prospettive di riflessione.

Per partecipare al concorso è necessario iscriversi entro il 30 gennaio 2013

Al concorso collaborano il Dipartimento per l'Istruzione. Direzione Generale per lo Studente, l'Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione - Ufficio IV; la rivista FIAB BC www.rivistabc.com; la Federazione Italiana Associazioni Fotografiche -FIAF www.fiaf.net

Respoensabile organizzativo del cncorso è Germana Prencipe, Consigliera Nazionale FIAB email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; tp://www.fiab-scuola.org

Tutti i particolari su: http://www.fiab-onlus.it/bici/attivita/scuola/item/202-concorso-citta-in-bici.html

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Giovedì, 06 Settembre 2012 09:12

Mundialito per bici d'epoca. La Panoramica

Settimello di Calenzano (FI) - Si svolgerà il 23 Settembre la seconda edizione del raduno per biciclette d'epoca e non " La PANORAMICA: sulle strade di Alfredo Martini".

 

La manifestazione inserita nel "XXIX° Ottobrinsieme", l'annuale festa del Circolo MCL di Settimello, offre agli appassionati delle due ruote d'epoca la possibilità di testare mezzi e gambe due settimane prima dell'Eroica, e a tutti gli appassionati con biciclette "tradizionali" di riscoprire percorsi sia su asfalto che su strade bianche ormai dimenticati, lontano dal traffico e dal rumore delle strade principali, ideali per rivivere le sensazioni del ciclismo d'altri tempi.

Il mondo delle biciclette d'epoca trainato dall'esempio de L'Eroica è in grande sviluppo di praticanti e di manifestazioni che con varie formule si stanno moltiplicando non solo in Toscana.

La Panoramica di Settimello si distingue dagli altri eventi per la novità e l'originalità della sua formula:

1- per stilare la classifica finale l'interpretazione storica del connubio ciclista –mezzo viene integrata anche da due tratti cronometrati dove il tempo impiegato verrà moltiplicato per un coefficiente diverso coll'aumentare dell'età del ciclista.

2- i ciclisti storici saranno divisi in quattro categorie temporali e i primi di ognuna premiati con una maglia di campione mondiale rievocativa, caratteristica del periodo di appartenenza:

1° Categoria Maglia Mondiale Binda/Guerra ,bici anni 1890 - 1929

2° Categoria Maglia mondiale Coppi/ Bartali , bici anni 1930 – 1949

3° Categoria Maglia mondiale Baldini/ Adorni ,bici anni 1950 – 1969

4° Categoria Maglia mondiale Basso /Gimondi / Moser bici anni 1970 -1988

Secondo gli organizzatori la formula tradizionale che valuta solo la presentazione storica del mezzo e l'interpretazione storica dell'abbigliamento del ciclista rischia di diventare solo una "sfilata" che di fatto crea classifiche bloccate.

La Panoramica aggiungendo al sistema tradizionale un punteggio proveniente anche dalla prestazione non snatura la valutazione spostandola in maniera esagerata verso la competitività ma la completa ricordando agli appassionati che i ciclisti delle strade bianche sono stati grandi atleti.

Due percorsi:

Corto: 55 Km

Lungo: 84 Km

Descrizione percorsi:

Dopo la partenza si attraversa dietro macchina l'abitato di Calenzano fino alla frazione "il Mulino"da dove superando il primo tratto di strada bianca ( Travalle km 1.1 ) e il secondo ( Valigari km 1.75 ) si giunge in località La Chiusa. Si percorre la provinciale Barberinese e giunti in località Carraia i corridori verranno compattati e presso il ristorante Gli Alberi verrà dato il via volante per il primo tratto cronometrato che dopo breve ma impegnativa salita porterà i ciclisti ai 520 metri del passo delle Croci di Calenzano , spauracchio e allo stesso tempo banco di prova dei ciclisti locali.

Breve sosta per il primo controllo e il necessario ristoro presso il ristorante Antica Sosta a Combiate e poi con la discesa si entra in Mugello percorrendo la bellissima strada che costeggia a sud l'invaso di Bilancino. Da qui chi sceglierà il percorso corto tornerà indietro in direzione Barberino costeggiando per intero il lago di Bilancino fino a località La Cavallina per poi proseguire ripercorrendo in senso inverso la strada fatta in precedenza attraverso il passo delle Croci di Calenzano fino a Settimello.

Per il percorso lungo al bivio si curva a destra e in rapida successione troviamo il terzo tratto sterrato in saliscendi ( Bosco ai Frati km 1.8 ), il quarto ( Ranch Ricavo km 1.5) per raggiungere il controllo n°2 ed il ristoro, il quinto tratto ( Gabbiano km1.8 ) in leggera discesa ed il sesto tratto ( Campo di golf km 1.8 ) che con un breve strappo finale che porterà i ciclisti nei pressi dell'abitato di Scarperia. Poi si supera l'abitato di S. Piero a Sieve fino al bivio per località Spugnole da dove inizia l'ottavo tratto sterrato ( Trebbio km 5.40 ).

La prima parte ( km3), in salita, presenta due impegnative rampe in cemento e fino al castello del Trebbio sarà il secondo tratto cronometrato; poi, dopo il ristoro ed il controllo n°3 il tracciato è più agevole con lunghi saliscendi, e bellissimi panorami fino al borgo di S:Giovanni in Petroio. Si riprende, in senso inverso, la strada già percorsa che costeggia l'invaso di Bilancino per ritornare al passo delle Croci di Calenzano dalla parte meno impegnativa del Cornocchio. Lunga e veloce discesa lungo la provinciale Barberinese e, alle porte di Calenzano, il piccolo strappo che dalla frazione il Colle ci porta alla chiesa di S.Donato dove fra bellissimi uliveti si gode forse del più bel panorama di Calenzano.

La conclusione è vicina: una breve discesa e due rotonde ci riportano nell'abitato di Settimello dove dopo 84 chilometri i volontari del circolo MCL di Settimello accoglieranno ciclisti (e accompagnatori) con un pasta party rinforzato da crostini, fettunta, fagioli all'olio e pizza ripagando tutti degli sforzi compiuti.

Per iscrizioni e info:

www.facebook.com/mundialito.depoca

La Panoramica

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Mercoledì, 27 Giugno 2012 08:21

Mobilita' e Ambiente. 550 posti nuovi per le bici

La bicicletta è il mezzo di trasporto più efficiente ed economico e al contempo sostenibile per gli spostamenti urbani e contribuisce ad aumentare la sicurezza stradale, a diminuire inquinamento atmosferico ed acustico e a decongestionare la città dal traffico. L'uso della bicicletta in città, come dimostrano molti stati Europei da decenni è sinonimo di aumento della qualità della vità. E' necessaria una politica che incentivi la mobilità ciclabile, che tuteli e avvantaggi chi utilizza forme di mobilità più rispettose dell'ambiente e della sicurezza di tutti.
“Prosegue la posa delle rastrelliere, che stanno man mano contribuendo a cambiare il volto di Milano, sempre più città sostenitrice della due ruote”, ha dichiarato l’assessore alla Mobilità e AmbientePierfrancesco Maran, “Per gli spostamenti quotidiani casa/lavoro e approfittando della bella stagione, speriamo che siano tante le persone che sceglieranno la bicicletta per muoversi in città”. 
Le rastrelliere sono state posate, fino a oggi, in via Ornato, piazza Duca d’Aosta, via Lucca, via Parri, via Bacchelli, via Dante, piazza Cordusio, via Gattamelata, via Palermo, piazza Cadorna, via Foro Bonaparte, via Minghetti, via Paleocapa, via San Nicolao, piazzale Dateo, corso Plebisciti, piazza Otto Novembre, piazza Berlinguer, corso Buenos Aires, via San Paolo, via Catena e via San Barnaba.

Le prossime località in cui verranno posate saranno le neonate aree pedonali di piazza Beccaria e piazzetta Liberty, via Marino, via Agnello angolo San Fedele, Rogoredo e Greco. In totale, sono una cinquantina le località in cui saranno posate le rastrelliere nei prossimi mesi.

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