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Lunedì, 07 Aprile 2014 16:00

La ciclabilità non decolla

La mobilità sostenibile non sembra a misura di due ruote. Eppure bike sharing e piste ciclabili in molti capoluoghi non mancano, ma la mobilità sostenibile a pedali non funziona.

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Legambiente e Fiab Grossetociclabile continuano l'impegno con costanza e determinazione sul fronte della sicurezza e della mobilità sostenibile, a maggior ragione dopo gli incidenti mortali accaduti negli ultimi anni. Nel capoluogo maremmano si vedono chiari passi avanti sulla mobilità sostenibile. "Apprezziamo i passi in avanti fatti dall'amministrazione comunale sulla mobilità sostenibile: dal nuovo limite di velocità di 30 km l'ora - afferma Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente - e i quattro attraversamenti stradali rialzati istituiti su viale della Repubblica alla decisione (presa da sindaco e assessori) di proibirsi l'entrata nella Ztl del centro storico con le proprie auto, o ancora al piano di car e bike sharing che prevede il noleggio di 11 quadricicli e 13 biciclette a pedalata assistita entro la fine del 2013. Adesso però bisogna continuare così ed estendere la Ztl a tutto il centro cittadino, mettere in sicurezza i tratti più pericolosi ed estendere la rete ciclabile in città e frazioni. In questo modo si riesce ad abbattere le emissioni climalteranti, abbassando l'inquinamento e rendendo al tempo stesso la città più vivibile, pulita e sicura. Tutto questo per cercare di rispondere alle esigenze dei cittadini sulla mobilità, trasformare la Maremma in un laboratorio sulla mobilità sostenibile, per il quale da tempo stiamo lavorando senza sosta anche noi". "Abbiamo richiesto con forza il limite di 30 km orari per viale della Repubblica - spiega Angelo Fedi, Presidente Fiab Grossetociclabile - e siamo felici che la richiesta sia stata accolta. Il Comune non deve però fermarsi qui perché sono ancora molti gli interventi necessari per garantire un minimo di sicurezza alla mobilità ciclabile di Grosseto. Bisogna rivedere i punti più critici, tramite la messa in sicurezza degli attraversamenti e la riduzione dei limiti di velocità a 30 km/h. Questa è l'unica strada per evitare di mettere altre "bici bianche". Le zone che maggiormente necessitano d'intervento sono: gli attraversamenti in zona Quattro Strade, quelli nei pressi di Piazza della Libertà, di Via Senese nei pressi del Villaggio Curiel e dell'Ospedale, la percorrenza da e verso la Stazione, tutta la viabilità su Via Giusti e Via Telamonio. Inoltre, all'intersezione di via Giulio Cesare con Via del Tiro a Segno è prevista una rotatoria, potrebbe essere l'occasione buona per dare continuità all'adiacente vecchia pista ciclabile".

Fonte: legambiente

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Lunedì, 27 Maggio 2013 09:35

Bike Pride Torino 2013: Che Spettacolo!

Migliaia di ciclisti, piccoli e grandi, hanno partecipato alla pedalata di otto chilometri nel cuore della citta' torinese, dal parco del Valentino al nuovo Parco Dora, per chiedere all'amministrazione una mobilita' ''nuova e intelligente''. La giornata dell'orgoglio ciclista e' stata inserita negli Smart City Days di Torino ed e' stata estesa a decine di movimenti ecologisti, di legambinete e associazioni del territorio. Alla manifestazione ha partecipato anche una delegazione di VenTo, il progetto del Politecnico di Milano di creare una pista cicloturistica lunga da Torino a Venezia.

Il corteo a pedali è partito alle ore 15.30 da Viale Virgilio (Parco del Valentino) per attraversare la città e giungere verso le 17 al Parco Dora. Presso il parco situato nelle vicinanze del centro città si sono ritrovati i proprietari di biciclette e di mezzi di trasporto ecologici di ogni forma e colore.

All'arrivo, oltre alla musica e al divertimento, si attendeva la partecipazione del Sindaco di Torino, al fine di fare il punto sulla mobilità ciclabile, sulla sicurezza stradale e sulla tutela dell'ambiente. Bike Pride non è soltanto un momento di festa, ma anche un'occasione per proporre cambiamenti positivi per la città.

Tra le novità per Torino vi è la decisione da parte dell'Amministrazione Comunale di dotarsi di un piano organico per la mobilità ciclistica e cittadina, denominato "BiciPlan" e basato sulla volontà di porre in essere interventi che possano creare le condizioni per la crescita in piena sicurezza del numero dei ciclisti urbani dall'attuale 3,14% al 20% entro il 2020.

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Giovedì, 30 Maggio 2013 08:28

In bici all’Oasi del Colombarone

Gli amici della Fiab di Modena hanno organizzato una biciclettata, assieme al circolo di Modena di Legambiente,  all’Oasi del Colombarone, un’importante sito di interesse naturalistico-ambientale situato lungo il torrente Secchia, luogo scelto da numerose specie di uccelli tipici della aree umide del nostro paese, come l’airone cenerino, la garzetta, il cavaliere d’Italia, l’airone bianco, etc., e fortemente minacciato dalla costruzione della Bretella Campogalliano-Sassuolo.

Un esperto di Legambiente farà da guida illustrando gli aspetti naturalistici dei luoghi visitati.

Il percorso sarà in parte sterrato (20 km. lungo l’argine del Secchia)  ed in parte asfaltato su stradine basse di campagna per un totale complessivo di 35 km. La gita è aperta a tutti, grandi e piccoli.

E’ prevista una pausa pranzo al sacco presso il Centro Visite all’interno dell’Oasi, degustando i  deliziosi panini che saranno preparati dalla cuoca Dolly. Per non rimanere a digiuno vi chiediamo di prenotare entro venerdì sera telefonando a Luana 3371024234

Appuntamento h. 10,30 al parcheggio del Parco Ferrari in Via Emilia Ovest, ritorno previsto h. 16/16,30

Quota assicurazione: 2 euro per i soci Fiab, 3 euro per i non soci

Costo del panino: 4 euro

parte del ricavato dei panini sarà destinato al progetto “biciclette a fiumi” (http://www.bicicletteafiumi.it/)

Per informazioni telefonare a Beppe 3346898227 e Luana 3371024234

Fonte: www.legambientemodena.it

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Lunedì, 13 Maggio 2013 09:27

Legambiente Piemonte monta in sella

Il passaggio sulla Regione Piemonte del Giro d’Italia riaccende i riflettori sulla bicicletta e proprio questo fine settimana partono le iniziative a due ruote organizzate dai circoli di Legambiente in Piemonte. La bicicletta, pur essendo mezzo di trasporto per eccellenza, ancora troppo spesso viene relegato ad un ruolo marginale nella mobilità quotidiana. In Italia si pedala molto per sport, ma ancora troppo poco per soddisfare l’esigenza di mobilità quotidiana. Lo dimostrano, indirettamente, i numeri: l’Italia, con circa 30 milioni di biciclette, è il sesto Paese al mondo per numero di due ruote ecologiche dopo Cina, Usa, Giappone, Germania e India. Ma nel traffico questa massa di manubri e catene non si vede.

L’abitudine alla mobilità dolce non deriva certo dalle condizioni meteo, dall’orografia e nemmeno da una più spiccata predisposizione culturale della popolazione ma, molto più semplicemente, dalle scelte della politica locale.

La pericolosità e la paura nel traffico sono il primo elemento che disincentiva l’uso della bicicletta; dall’analisi dei risultati ottenuti in questi anni sul fronte della sicurezza stradale si riscontra che a fronte di una riduzione complessiva del 40% dei morti, la riduzione per categorie di mezzi sono state del 52% per gli utilizzatori delle 4 ruote, per il 35% per i pedoni, per il 17% per i motociclisti e solo per il 9% per gli utilizzatori della bicicletta. Questo dato deve guidare i prossimi interventi sulla sicurezza stradale nelle città ed aprire ad una visione specifica per la messa in sicurezza dei ciclisti. La riflessione nel Paese è matura: lo dimostrano le 50.000 biciclette scese in piazza a Roma lo scorso 28 aprile per promuovere le richieste avanzate dalla piattaforma #salvaiciclisti.

“Ogni amministratore dovrebbe aver chiaro se nel quinquennio del proprio mandato vuole premiare le bici, oppure le macchine, oppure il Trasporto Pubblico Locale, oppure i pedoni -dichiara Federico Vozza, vicepresidente Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta-. Oggettivamente nelle nostre città non c’è spazio per premiare tutti, si deve decidere, e le indicazioni generali di salute e finanza pubblica propongono di premiare bici, pedoni e TPL e di frenare l’uso dell’auto privata. Per questo motivo ogni Amministratore quando prende provvedimenti di natura urbanistica, di pianificazione, di mobilità di area vasta a o di riordino viabilistico e sosta di un quartiere o di una strada deve domandarsi se va nella direzione desiderata e dichiarata in fase di programma elettorale”.

Ma quante delle nostre città sono oggi a misura di ciclista? Quante dispongono di un BiciPlan complessivo della città che disegni la rete dei percorsi diffusi, ne indichi le priorità, le modalità e i tempi per realizzarli? O ancora, in quanti comuni è stato nominato un delegato tecnico-politico preciso che coordini l’ufficio mobilità ciclistica e l’ufficio biciclette? E infine, in quanti comuni esiste una programmazione pluriennale delle risorse finanziarie legate ai proventi della sosta a pagamento e/o delle multe, a finanziamenti di altri Enti sovra ordinati e/ o di altri capitoli di bilancio di entrate che garantiscano continuità di finanziamento per le politiche a favore della mobilità ciclabile e del TPL?

Legambiente si batte quotidianamente per porre al centro dell’agenda politica delle amministrazioni la promozione delle due ruote e lo fa ogni anno anche con una serie di manifestazioni e iniziative promosse dai circoli territoriali.

Ufficio stampa Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta:

tel. 011.2215851

cell. 349.2572806

Fonte: www.legambientepiemonte.it

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La crisi picchia duro sul settore auto. Ne beneficia l’ambiente: crescono le vendite di bici e diminuiscono le emissioni di CO2 e i costi di benzina e assicurazioni. 

Gli ultimi anni, quella della crisi, sono stati difficili per il settore delle quattro ruote. Gli automobilisti impoveriti hanno comprato sempre meno vetture, ma hanno dovuto fronteggiare rincari in tutti i campi, dalla benzina all'assicurazione auto. Su queste basi, sorprende ma non troppo il Rapporto Annuale di Legambiente "Ambiente Italia 2013", che rivela il sorpasso nelle vendite delle bici ai danni delle auto nel 2011. Arrivare sul posto di lavoro in bicicletta non rappresenta oramai solo un modo per distinguersi, ma anche una necessità dettata dai livelli di traffico e, per fortuna, dall'aumento specie nelle grandi città delle piste ciclabili. L'energia risparmiata rinunciando all'auto si traduce anche in un abbattimento delle emissioni di anidride carbonica, ed in un comportamento sostenibile per contrastare il caro-auto. In Italia, secondo Legambiente, è in corso una vera e propria demotorizzazione: nel 2000 c'erano tra le 42 e le 43 nuove auto immatricolate ogni mille abitanti, mentre nel 2011 si è scesi a circa 29 ogni mille abitanti. Il fenomeno è sicuramente dettato dalla crisi, ma anche da una nuova coscienza ambientale che sta affermandosi in Italia, soprattutto nelle grandi città dove è facile trovare alternative all'auto. In ogni caso c'è ancora molto da fare per la mobilità sostenibile se si considera che, nonostante le vendite di bici superiori alle auto nel 2011, l'uso delle due ruote rimane ancora ben sotto la media dell'Unione Europea. L'Italia è ancora il Paese con il più tasso elevato di percorrenze su quattro ruote, alimentato dalla presenza di 60 auto per ogni cento abitanti rispetto ad una media Ue pari a 47. 

Fonte: alternativasostenibile.it

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Il concorso annuale "Ambientalista dell'anno", organizzato da Nuova Ecologia e Legambiente, vede come protagonista #salvaciclisti. E' la novità del 2012 divulgata dal sito Bicisnob. L'iniziativa dei ciclisti urbani, si legge in una nota di Nuova Ecologia, "è stata in grado di mettere finalmente in risalto il tema della sicurezza di chi usa la bici come mezzo di trasporto e di immaginare una città diversa, popolata in futuro soprattutto da pedalatori e non solo da veicoli a motore".

 

Con #salvaciclisti altre sette nomination: Mattia Donadel, leader del Comitato ambiente e territorio che combatte contro le "grandi opere inutili" del Veneto; Marco Benedetti, che ha brevettato e produce pannolini compostabili; Leonardo Dapporto, protagonista della nascita del Santuario delle farfalle all'Isola d'Elba; Gaetano Capizzi, che ha creato Cinemambiente di Torino; Claudia Cusimano, l'11enne palermitana che sensibilizza gli adulti al rispetto dell'ambiente; Linda Guarino, l'insegnante che ha salvato la scuola dell'Isola di Favignana con il progetto "Scuola 2.0"; Vincenzo Ramasco, che aveva avvertito del rischio alluvione alle Cinque Terre e poi è stato protagonista dei soccorsi.

E' previsto il voto via mail, le preferenze devono essere indirizzate all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Fonte: La Nuova Ecologia

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Sabato 2 giugno tutti in bici a Monticelli d’Oglio!
Legambiente Brescia organizza per sabato 2 giugno 2012 una biciclettata da Brescia a Monticelli d’Oglio: la biciclettata è PIANEGGIANTE, FACILE E PER TUTTI!
Il ritrovo sarà alle ore 9 alla cascina del parco Gallo (via Cefalonia). L’intero percorso è lungo l’itinerario ciclabile che va da Brescia a Pontevico e l’arrivo a Monticelli è previsto in circa 3-4 ore con soste ristoro e spiegazioni dei luoghi di interesse naturalistico.
 Si potrà pranzare a Monticelli d’Oglio o al sacco in riva al fiume o alla trattoria La Rosa Rossa.
Per il ritorno chi vuole potrà tornare a Brescia in bici. Altrimenti sarà anche possibile tornare in treno e si potrà scegliere, a seconda della stanchezza, se prenderlo a Pontevico o Manerbio.
Costo: tessera Legambiente o 5 euro
Per informazioni e prenotazioni: 3358316545 – 3385334563

Fonte: http://93.95.217.27/~legambie/

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