Redazione

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Giovedì, 24 Novembre 2011 11:14

Roma in bici. 1.Roma centro nord

Roma in bici. 1.Roma centro nord
Autore: Romano Puglisi
Prezzo: € 9,50
Pagine: 128
Editore: Editoriale Franco Lozzi

 

Guida agli itinerari e alle piste ciclabili per muoversi in città su due ruote. Percorsi ciclabili che si snodano lungo le strade e fra i parchi di Roma, illustrati da una scheda tecnica, descrizioni, profili altimetrici e mappe dettagliate. Ed in più annotazioni storiche ed artistiche sui monumenti, le chiese e le ville che si incontrano lungo il cammino.

Mercoledì, 23 Novembre 2011 10:08

Giro della Punta Charra' (Valle Susa)

  • Punto di partenza e arrivo: Oulx m.1080 circa
  • Ciclabilità: 85% salita, 95% discesa
  • Dislivello: 2000 m. circa
  • Sviluppo: 55 km circa
  • Difficoltà: OC/OC+
  • Attività individuale: Luciano, Aldo, Paolo, Mauro,Enzo.
  • Descrizione percorso:Si parte da Oulx e si prosegue alla volta della Madonna Cotolivier, arrivati alla chiesetta si segue il bellissimo single che tutto in cresta ci porta a riprendere la sterrata che avevamo lasciato prima. Ora continuiamo a seguire questa fino alla fine, quando diventa sentiero e con alcuni tornantini si porta ai piedi di un’enorme ghiaione con vista sulla nostra meta iniziale, il Passo Desertes. Bici in spalla e via in 40 minuti circa lo raggiungiamo, ora non ci resta che scendere nel bel Vallon Des Acles, su di un sentiero che, tolto la parte centrale, è abbastanza ciclabile. Arrivati agli Chalets des Acles, si procede sulla sterrata fino al bivio per il Col Des Acles, lo si imbocca e con dei tratti ciclabili, in tre quarti d’ora si raggiunge. Ora si può riposare, rimane solo discesa, si imbocca il sentiero verso nord-ovest che stupendamente ci porta a raggiungere la pista di downhill che se vogliamo (io la consiglio) ci porta con una serie interminabile di paraboliche a scendere a Bardonecchia e poi a Oulx chiudendo l’anello.
  • Punto di partenza e arrivo: Bivio per Chianocco m.440 circa
  • Ciclabilità: 80% salita, 90% discesa
  • Dislivello: 2300 m. circa
  • Sviluppo: 54 km circa
  • Difficoltà: MC/OC+
  • Attività individuale: Luciano,Mauro,Enzo.
  • Descrizione percorso:Si arriva con l’auto all’inizio di Bussoleno, al bivio per Chianocco. Metri 440 circa e si parcheggia sotto il ponte della ferrovia. Ci si avvia con la nostra bici sulla ciclo strada della Val Susa seguendo sempre le indicazioni, arriviamo così a Susa, 10 chilometri circa, svoltiamo per Mompantero-Urbiano e cominciamo a salire, inizialmente molto ripida ma poi si alleggerisce e diventa più tranquilla. Seguendo sempre le indicazioni per il Rocciamelone, arriviamo ad un primo bivio con indicazioni trucco, dove l’ asfalto finisce, proseguiamo e, al prossimo con indicazione tour, giriamo a destra e la seguiamo fino ad un secondo bivio, andiamo a sinistra seguendo le indicazioni per Alpe Sevina, una breve salita e poi una leggera discesa ci porta al termine della sterrata, all’Alpe Arcella a metri 2008, chilometri 31 circa dalla macchina. Qui all’alpeggio troviamo un cartello indicatore con su scritto “Capanna Sociale Aurelio Ravetto” e segnalato GTA bianco-rosso. Bici in spalla, di buona lena ,iniziamo a salire i 550 metri di dislivello che ci separano dal Colle della Croce di Ferro. Bisogna dire che in alcuni tratti il sentiero è ciclabile, arriviamo al Colle a metri 2558 in circa un’1.30 dall’Alpe Arcella. Poco sotto il Colle è stata sistemata una vecchia casermetta militare dedicata a Aurelio Ravetto e adibita a rifugio, con una parte sempre aperta e attrezzata con brandine che potrà essere molto utile in caso di cattivo tempo. Uno sguardo all’orizzonte che ci circonda, e via verso la croce che vediamo alla nostra destra. Dalla croce ci portiamo a destra sul versante Val Susino e pochi metri più in basso troviamo un sentiero, anche qui ci portiamo nuovamente la bici in spalla e subito il sentiero comincia a scendere ma poi spiana, tagliando con un lunghissimo mezzacosta tutto il versante, in alcuni tratti chi ha un totale controllo della bici può anche pedalare, bisogna però stare molto attenti perché il sentiero è ben tracciato, ma molto stretto e i pendii sono ripidissimi, in caso di caduta, impossibile fermarsi!! (attenzione dunque).Arriviamo così in circa 40 minuti circa al Colle delle Coupe a metri 2345. Qui finalmente ci possiamo fermare perché oramai esiste soltanto discesa. Dopo esserci rifocillati e riposati a dovere, ci prepariamo per la discesa. Imbocchiamo l’unico sentiero che vediamo davanti alla casermetta diroccata, e, per i primi 150-200 metri di dislivello è poco ciclabile, ma poi seguendolo senza possibilità di errore, diventa tutto ciclabile e in men che non si dica, e con la gioia dentro di noi per la riuscita dell’impresa arriviamo all’Alpe le Combe a metri 1600. Qui troviamo acqua. Dopo aver fatto rifornimento, riprendiamo la via del rientro e cercando di imboccare il sentiero con indicazioni Molè, e senza possibilità di errore scendiamo a Chianocco chiudendo così l’anello.
  • sito internet
  • Fonte CAI Pinerolo
Mercoledì, 23 Novembre 2011 10:02

Giro del Malinvern (Valle Stura di Demonte)

  • Punto di partenza e arrivo: Bivio per il Vallone Rio Freddo m.1030 circa
  • Ciclabilità: 70% salita, 70% discesa
  • Dislivello: 2100 m. circa
  • Sviluppo: 46 km circa
  • Difficoltà: BC/OC+
  • Attività individuale: Luciano, Aldo.
  • Descrizione percorso:Da Pratolungo mt 900 si prosegue con l’auto ancora per poco sulla strada che porta al Colle della Lombarda fino al bivio del Vallone Rio Freddo a mt 1030 circa. Qui si parcheggia l’auto, e fondo schiena sulla sella della nostra fedele compagna a due ruote inizia la gita, seguendo la strada della Lombarda si arriva al bivio per il Santuario di S.Anna, che noi seguiremo fino ad una fontana a mt 1850 circa dove faremo rifornimento, a questo punto imbocchiamo la sterrata che porta dopo poco alla Malga Orgial mt 1908, si continua su questa stupenda strada sterrata che con pendenza costante ci porta ad uscire al Colle della Lombarda a mt 2350. Senza indugiare si scende di circa 100/150 mt di dislivello sull’asfalto che porta ad Isola 2000 e che vediamo al fondo della valle, prestare attenzione ad una palina segnaletica con indicazione Bassa di Druos e senza scendere oltre imbocchiamo questo sentiero che, molto ben segnalato, di bianco e rosso del G.T.A. lo seguiamo e in parte ciclabile transitiamo al Ref. Lagrange mt 2234, e seguendo sempre le segnalazioni del sentiero, proseguiamo bici in spalla alla volta della stupenda conca dei “Lacs de Terres Rouges” mt 2452, ormai in vista della Bassa di Druos che a tratti ciclando lo raggiungiamo a metri 2628. Qui chi ha le gambe! lascia la bici e: seguendo l’indicazione per il Malinvern sale alla punta prestando attenzione a seguire degli ometti di pietra posti qua e là. Raggiunta la Cima a mt 2939 in circa 30-40 minuti, e, dato uno sguardo a 360° al panorama, si ritorna alla bici e con sentiero stupendo ma molto impegnativo si scende ai Laghi di Valscura a mt 2274. Qui troviamo un’indicazione per il Colletto Valscura, lasciamo il sentiero G.T.A. che abbiamo seguito finora e che scende a Pian Valasco e Rif Questa, e c’incamminiamo bici in spalla per l’ultima fatica, la salita al Colletto Valscura mt 2520 che raggiungiamo in circa 30 minuti. Ora in vista del Vallone Rio Freddo, dopo un attimo di riposo scendiamo sul sentiero che, ciclabile solo a tratti, e senza possibilità d’errore, ci porta al Lago Malinvern mt 2122 e successivamente transitando nei pressi del Rifugio Malinvern, e poco più in basso attraversiamo il Rio Freddo su di un precario ponte di legno in parte crollato per trovare la strada di fondo valle che ci porta con veloce discesa al punto di partenza chiudendo l’anello.
  • sito internet
  • Fonte CAI Pinerolo
Mercoledì, 23 Novembre 2011 10:00

Giro della Rocca Brancia (Valle Maira)

  • Punto di partenza e arrivo: Prazzo Superiore m.1030 circa
  • Ciclabilità: 99% salita, 95% discesa
  • Dislivello: 2000 m. circa
  • Sviluppo: 46 km circa
  • Difficoltà: OC/OC+
  • Attività individuale: Luciano, Aldo.
  • Descrizione percorso:La partenza è da Prazzo Superiore m. 1030, fatti pochi metri in salita, si svolta a sinistra su di uno stradello in discesa e si va ad attraversare il fiume su di un ponticello, ora si va a destra e si comincia a salire decisamente con dei tratti sul 15/20% di pendenza, ma questo permette senza possibilità di errore, di raggiungere velocemente il Colletto di Canosio 1650 m. Si comincia a scendere passando per il Colle San Giovanni, scendendo fino alle Grange Gautieri, qui imbocchiamo un sentiero che evitando parte di asfalto ci porta nel fondovalle a m. 1340. Riprendiamo a salire su asfalto fino al Colle del Preit. Dal Colle Preit m. 2083, si svolta a destra su sterrata e si procede fino al rifugio e dopo al Colle della Gardetta m. 2437. Ora si va a sinistra verso il Passo di Rocca Brancia e con un bellissimo traverso, che, sembra più pulito dalle pietre degli anni passati, ci porta al Colle stesso a m. 2570. Dal passo, continuiamo a destra sempre sulla militare verso il Colle Oserot che vediamo davanti a noi poco più in alto a destra. A un bivio, si tralascia il sentiero che porta a sinistra, e in pochi minuti si è all’Oserot m. 2640. Dal Colle la vista è fantastica, una serie di pareti da far paura che racchiudono il vallone di discesa. Una breve pausa e giù non sulla vecchia strada militare che punta al Passo Croce e Peroni ormai quasi tutta franata, ma tenendo il sentiero che va verso destra e che scende nella Comba Emanuel, la ciclabilità nella parte alta (circa 300 m di dislivello) è praticamente nulla vista la presenza sul fondo del sentiero di ghiaia e pietre che rende l’equilibrio molto precario, se si cade, ci sono solo pietre, impossibile non farsi male. Si arriva così a un bivio, a sinistra si va al Colle Vittorio, noi dobbiamo tenere la traccia di destra, molto ben segnalata di rosso e numerata S11. Si imbocca quest’ultimo e, inaspettatamente si rivela tutto ciclabile fino a Prato Ciorliero m. 1950. Ora si segue per un breve tratto la sterrata e poi si imbocca il sentiero GTA sulla destra che tutto ciclabile e con passaggi spettacolari ci porta ad uscire a Frere, ora teniamo sempre la sterrata che segue la destra idrografica del Torrente e poco prima della Centrale dell’ENEL, bisogna guadare il torrente, e, se c’è molta acqua, o ci si riempie le scarpe oppure si tolgono e poi si rimettono(scegliete voi). Ora si segue l’asfalto per pochi chilometri e si chiude l’anello. Oppure da Frere si segue direttamente l’asfalto.
  • sito internet
  • Fonte CAI Pinerolo
Mercoledì, 23 Novembre 2011 09:55

Monte Costigliole (Valle Pellice-Angrogna)

  • Punto di partenza e arrivo: Pinerolo m.367 circa
  • Ciclabilità: 95% salita, 95% discesa
  • Dislivello: 2200 m. circa
  • Sviluppo: 75 km circa
  • Difficoltà: OC/OC+
  • Attività individuale: Luciano.
  • Descrizione percorso: La partenza qui è data da Pinerolo, volendo accorciare si parte da Torre Pellice dal ponte sul torrente Angrogna, metri 550 circa e si comincia a pedalare puntando verso Pra del Torno, che ci arriviamo su strada asfaltata a pendenza costante, ancora 500 metri e l’asfalto finisce, arrivando al Ponte di Barmafreida al km 9 da Torre Pellice e 1015 metri di altitudine. Qui possiamo fare rifornimento di acqua, attraversiamo il ponte e la sterrata ci fa subito capire a cosa andiamo incontro, ad altri 9 chilometri di strada con dei tratti molto duri e con pochi metri da poter riprendere fiato, gioco forza quindi avere un’ottimo allenamento. Piano piano, mantenendo sempre la sterrata principale, arriviamo alla deviazione per il Rifugio del Sap verso sinistra km 12, la nostra sterrata prosegue a destra ancora sempre abbastanza impegnativa arrivando così all’Alpe Sella a metri 1804 e km 15,7 ca, proseguiamo verso l’Alpe della Sella Vecchia e dopo l’ultimo tornante verso destra precisamente il 6°, a quota 2050 circa e al km 19 circa, troviamo un’ometto con freccia rossa su pietra . Qui inizia il nostro sentiero e quindi, bici in spalla saliamo la scarpata della strada,e puntando verso sud-est, senza perdere mai di vista i pochi segni rossi del sentiero (poco evidente), in circa mezz’ora raggiungiamo con un’ultima ripida salita il Colle Chiot del Cavallo a metri 2216. Ora, andiamo a destra puntando ad un colletto poco più basso, si posa la bici e, se abbiamo voglia ed energie, proseguiamo seguendo verso ovest delle tracce di sentiero, in circa 15/20 minuti siamo sull’ometto di punta a metri 2385. Uno sguardo al panorama, e dopo aver riposato il tempo necessario a recuperare le forze, ritorniamo sui nostri passi a riprendere le bici al Colletto. Indossate le dovute protezioni, saliamo sui nostri cavalli di acciaio, e giù su un sentiero completamente ciclabile ma molto impegnativo, che non ci da tregua, e che ci porta a trovare la sterrata dell’Alpe Caugis a metri 2007 nel vallone di Subiasco, e poi sempre con la dovuta concentrazione (per via del fondo della sterrata che non permette di alzare lo sguardo se non si è fermi) transitiamo ai casolari di Pra la Comba a metri 1695 circa, poco sotto la Rocca Fautet e poi a Gran Serre.
  • sito internet
  • Fonte CAI Pinerolo
Trecentosessantacinque campioni in bici. I protagonisti della storia del ciclismo
Autore: Giuseppe Castelnovi
Prezzo: € 12,50
Pagine: 432
Editore: Ediciclo

 

In che giorno è nato Coppi? E Bartali? Merckx e Hinault? Domande a cui risponde questo libro-agenda. 365 campioni in bici: ogni giorno la biografia di un campione del ciclismo, la data di nascita, i suoi successi più importanti e alcuni episodi curiosi che ne hanno costellato la carriera. Una galleria di nomi e volti lunga un anno per scoprire (o riscoprire) gli atleti che hanno fatto la storia del ciclismo attraverso aneddoti, corse, primati, gioie, delusioni, maglie rosa e gialle, iridate e ori olimpici. Campioni e gregari, imprese e drammi, fughe e cadute fatali.

www.ediciclo.it

Mercoledì, 23 Novembre 2011 09:35

Parole a pedali. 365 pensieri in bici

Parole a pedali. 365 pensieri in bici
Autore: Alberto Fiorin
Prezzo: € 14,90
Pagine: 400
Editore: Ediciclo

 

Cosa accomuna Ken Follet, Simone de Beauvoir e Gianni Rodari? Questo libro-agenda ci porta a scoprirlo, raccogliendo 365 pensieri che i grandi scrittori hanno dedicato alla bicicletta. Un itinerario lungo un anno nelle letterature più disparate, da Montale a Benni, da Marinetti a Paolo Conte, da Campana a Zavattini, attraverso il tempo, le culture e i paesi, per scoprire la bicicletta strumento indispensabile del viaggiare, del pensare e dello scrivere. Un libro da leggere, ma soprattutto uno spazio libero per annotare i propri pensieri, i propri viaggi, i propri piccoli e grandi traguardi. Un'idea per passare 365 giorni sospesi tra libri e pedali.

www.ediciclo.it

Bici. 45 itinerari per sportivi e cicloturisti nella Riviera ligure di Ponente
Autore: Erik Rolando, Carlo Zanardi
Prezzo: € 19,00
Pagine: 192
Editore: Blu Edizioni

 

45 itinerari nelle province di Savona e Imperia, con qualche sconfinamento in Piemonte, raccolti in una guida che si rivolge sia agli sportivi allenati che amano la "prestazione", sia ai cicloturisti che, al piacere dell'esercizio fisico, uniscono interessi culturali paesaggistici e... culinari. Ogni percorso è corredato di scheda tecnica complessiva e delle singole salite, cartina, altimetria e foto a colori. In una serie di box si possono trovare consigli per gli amanti della bicicletta, ricette tipiche e piccole biografie di grandi corridori, mentre l'ultimo capitolo è dedicato ai tesori artistico-culturali che si incontrano pedalando in questo angolo d'Italia.

www.bluedizioni.it

Mercoledì, 23 Novembre 2011 08:59

Raduno MTB Modica

 A.S.D CICLO CLUB CARLO PAPA - IN COLLABORAZIONE CON M.T.B.” RO CUNSULU” ORGANIZZA il 1° Cicloraduno in Mountain Bike. La manifestazione si terrà a Modica, domenica 27 Novembre alle ore 7,30.
Una pedalata alla scoperta della cultura, dei sapori e del territorio di Modica.  La manifestazione è aperta a Tutti tesserati e non, ai grandi e ai piccoli.
Trattasi di percorso per la maggior parte sterrato, con tratti in discesa, brevi tratti di single trek, falso piano, con difficoltà medio-facile è prevista la copertura assicurative e servizio ambulanza.
Il percorso è lunogo 38 km circa ed è previsto l'uso obbligatorio del casco.

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