Redazione

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Tutti in bici 2. Il tempo, lo spazio. Per la Scuola elementare
Autore: Peccianti M. C.
Prezzo: € 4.26
Pagine: 64
Editore: Giunti Scuola

 

Nel tuo viaggio troverai tante pagine per imparare attraverso il testo e le immagini, momenti di verifica per riorganizzare le tue conoscenze, una rubrica che stimola la curiosità, la ricerca, la scoperta, consigli e suggerimenti per vivere bene con gli altri e imparare a diventare un cittadino e una cittadina rispettosi delle regole.

www.giuntiscuola.it

Tutti in bici 3. Sussidiario. Per la Scuola elementare
Autore: Cristina Peccianti, Emanuela Galli, Laura Brisotto
Prezzo: € 19.76
Editore: Giunti Scuola

www.giuntiscuola.it

La designer londinese Katy Beveridge ha realizzato questo interessante esperimento alla ricerca di una metodologia per filmare un’animazione in realtime, e nel farlo si è rifatta a principi antichi e decisamente poco tecnologici come quelli dell’effetto ottico generato da uno zootropio, dispositivo che decenni fa ha introdotto una prima ed arcaica forma di cinema grazie all’illusione del movimento che riesce a creare. Lei dice: "La nostra concezione di animazione è oramai fortemente associata a queste tecniche di produzione in grado di rendere sempre più reali ed emozionanti i prodotti audiovisivi che arrivano sui nostri schermi o nei cinema. Esistono tecniche certamente più longeve che, tuttavia, possono ancora regalarci grandi soprese."

Il Museo dei Campionissimi di Novi Ligure inaugura una nuova mostra, interamente dedicata al mondo delle due ruote, e lo farà giovedì 13 ottobre, giornata in cui si corre Gran Piemonte, classica che prenderà il via da Piasco (CN) per concludersi proprio a Novi Ligure dopo 199 chilometri.
La mostra, che verrà inaugurata subito dopo l’arrivo della gara (ore 16,00 circa) e rimarrà aperta fino al prossimo 8 gennaio, sarà allestita nella navata centrale del Museo, accanto alla pista che mostra l’evoluzione delle due ruote attraverso l’esposizione permanente di bici storiche. Si tratta di “Bicinvetrina”, una straordinaria anteprima sulle biciclette da strada che le più importanti case produttrici proporranno nel 2012; tra queste, a disposizione per tutti gli appassionati, saranno presenti anche i modelli in carbonio dell’ultima generazione presentati nelle fiere di Milano, Colonia e Padova 2011.
A questa vetrina dell’eccellenza ciclistica saranno presenti le principali aziende italiane: Bianchi, Bmc, Bottecchia, Casati, Colnago, Fondriest, Giant Italia, Hbm, Finotti, Marchisio, Olmo, Pinarello, Rodman, Tommasini, Torpado, Viner, Wilier Triestina. Ci sarà spazio anche per accessori e abbigliamento con le ultime novità proposte da aziende leader del settore: Las Helmets, Rudino Gruppo, Bee 1.
La manifestazione è stata realizzata grazie all’iniziativa e alla disponibilità del Comitato di Promozione delle attività del Museo che, riunitosi a dicembre 2010, ha steso un programma di attività, tra cui proprio quella di aggiornare le sale del Museo con le proposte del 2012 per i ciclisti agonisti e amatori.
Orari di apertura: venerdì 15-19; sabato, domenica e festivi 10-19
Biglietti: € 7,00 intero; € 4,00 ridotto
Info: 0143 322634 (Museo); 0143 72585 (Informazione e Accoglienza Turistica); Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; www.comune.noviligure.al.it

Fonte Museodeicampionissimi

Giovedì, 01 Dicembre 2011 09:33

Bici in Centro 2

Sabato 3 Dicembre a Bologna si terrà la manifestazione: "BICI in Centro 2", la seconda edizione della caccia al tesoro promossa dalla Fondazione Vodafone Italia e dall’associazione Amici di piazza Grande Onlus,
L’appuntamento è per le ore 9.30 di  presso lo starter point in Piazza S. Stefano dove i primi 400 partecipanti potranno iscriversi alla manifestazione e ricevere la t-shirt dell’evento.
Scopo del gioco è concludere il percorso della Caccia al Tesoro nel minor tempo possibile superando le prove di abilità previste nelle 3 tappe e raccogliendo, passo dopo passo, gli indizi disseminati nelle vie e nelle piazze del cuore di Bologna.
Nel pomeriggio in piazza Santo Stefano i primi 100 che completeranno la caccia al tesoro saranno protagonisti della cerimonia di premiazione e riceveranno le speciali biciclette donate dall’associazione Amici di piazza Grande Onlus che, dal 2008, grazie al sostegno della Fondazione Vodafone Italia, ha avviato a Bologna il progetto “L’officina della bicicletta: avviamento al lavoro”.
Il progetto rappresenta una risposta concreta al bisogno di inclusione, formazione e accompagnamento al lavoro di persone in condizioni di svantaggio sociale. “L’officina della bicicletta” coniuga inoltre il recupero sociale al recupero ambientale e alla mobilità sostenibile, incentivando la città all’uso delle biciclette. L’intervento della Fondazione Vodafone ha contribuito in maniera sostanziale all’avvio del laboratorio grazie alla realizzazione della struttura di oltre 280mq adibita a officina, scuola e laboratorio di biciclette.
Giovedì, 01 Dicembre 2011 09:26

A Milano manifestazione di ciclisti e pedoni

La città è stata ancora recentemente colpita da eventi tragici sulle strade urbane che hanno lasciato sgomenti non solo per la giovane età della vittima, ma anche per la dinamica dell’incidente che trova le cause in una serie di comportamenti vietati e incivili, ma ampiamente diffusi e tollerati.
Sappiamo che non si può affrontare il tema della sicurezza stradale solo in chiave di emergenza permanente: l’esigenza di sicurezza sulle nostre strade è un tema che riguarda tutti i cittadini, andando oltre i singoli casi che la cronaca purtroppo continuamente offre. Occorre promuovere una riappropriazione della strada come spazio e bene pubblico, non ad uso delle sole auto. Per tenere alta l’attenzione su tutto questo, e proprio mentre assistiamo al rimontare delle consuete polemiche da parte di coloro che auspicano una “normalità incivile”, fatta anche di soste in divieto e di mancate precedenze negli attraversamenti senza il rischio di contravvenzioni, vogliamo dare un chiaro segnale alla città e all’Amministrazione comunale, inclusi i vertici della Polizia Locale. Per questo Fiab Ciclobby, che rappresenta una fascia di utenza particolarmente esposta, invita tutti i cittadini a manifestare:
I dieci punti del manifesto per la sicurezza elaborati da Fiab Ciclobby.
Per promuovere un cambiamento concreto ed efficace, che possa tradursi in una cultura della sicurezza stradale, e favorire la diffusione di un nuovo codice etico sulle strade, Fiab Ciclobby ha elaborato dieci proposte:
  1. Assumere un modello di sicurezza condivisa attraverso la ricostituzione della Consulta comunale per la sicurezza stradale, con il coinvolgimento delle rappresentanze degli utenti delle strade, inclusi ciclisti, pedoni e disabili, che possa costituire il luogo di confronto ed incontro anche con i rappresentanti dei vari settori comunali.
  2. Inserire l’educazione stradale come materia di insegnamento sin dalle scuole di grado inferiore, anche con il coinvolgimento della Polizia locale e con particolare attenzione ai temi della mobilità pedonale e ciclistica, come previsto dallo stesso Codice della strada, con disposizione purtroppo ampiamente sottovalutata, se non del tutto disattesa (art. 230, comma 1 CdS).
  3. Coinvolgere le autoscuole per favorire una formazione in materia di guida che sia finalizzata a un comportamento rispettoso di tutti gli utenti della strada, anche i più lenti.
  4. Promuovere campagne di comunicazione istituzionale a fini formativi e informativi con contenuti mirati alle differenti utenze stradali (ciclisti, automobilisti, pedoni, motociclisti, etc.), per sostenere la maggiore sensibilizzazione verso le esigenze della mobilità vulnerabile.
  5. Valorizzare le esperienze di partecipazione civica, come http://www.sicurezzastradale.partecipami.it/
  6. Ampliare nelle aree urbane la diffusione dellezone a 30 km/h e in generale l’adozione di idonee misure di controllo e contenimento della velocità del traffico motorizzato (come raccomandato anche dal Parlamento europeo, cfr. http://www.ecf.com/news/eu-tells-drivers-to-take-feet-off-the-pedal/): moderazione del traffico, ma anche utilizzo diffuso degli autovelox.
  7. Prevedere specifici limiti alla circolazione dei mezzi pesanti in ambito urbano e assicurare il rispetto di quelli già esistenti.
  8. Promuovere l’adozione di provvedimenti tecnici, sui veicoli pesanti, per il miglioramento della visibilità dei cosiddetti “angoli ciechi”, spesso causa di eventi mortali.
  9. Adottare specifiche misure per la circolazione sicura delle biciclette, alcune anche ottenibili con costi estremamente contenuti, come ad esempio: linee d’arresto avanzate (cd. OFO), corsie e attraversamenti ciclabili lungo le strade e utilizzo regolamentato dei marciapiedi (art. 39 CdS e art. 122, c. 9 Reg. att. CdS).
  10. Pubblicare regolarmente rapporti analitici sulle contravvenzioni elevate dalla Polizia locale, suddivise per tipologia di infrazione contestata, anche al fine di consentire valutazioni di efficacia ed efficienza in ordine all’operato dei vigili.
  • Programma della manifestazione
Concentramento in via Solari, lato Parco, alle ore 14.00. Partenza ore 14.30.
Il corteo terminerà in piazza Fontana, di fronte alla sede dell’assessorato Mobilità e Ambiente e del Comando centrale della Polizia Locale, per chiedere:
-  più attenzione sui temi della “mobilità dolce”
-   maggior controllo sui comportamenti che violano il Codice della strada mettendo in grave pericolo l’incolumità delle cosiddette utenze deboli.
Per informazioni aggiornate consultare il sito www.ciclobby.it o scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Fonte Ciclobby
Giovedì, 01 Dicembre 2011 09:17

La Puglia si sogna in bici

Con un finanziamento pari a 15 milioni di euro la Regione Puglia si impegna a bandire un concorso di idee per investire sui progetti più creativi che consentano sia di valorizzare vecchi immobili, altrimenti destinati all’abbandono, sia di sostenere la cultura del trasporto su due ruote.
Un ulteriore incentivo all’uso della bici arriva dal a partire da questo settembre, quando gli appassionati delle due ruote potranno trovare una piacevole sorpresa in alcune località della Puglia.
Nell’ambito del Piano regionale di promozione alla mobilità sostenibile “Cre-attiva-mente”, infatti, si progetta di recuperare 80 immobili dismessi, già individuati e censiti, tra cui  stazioni ferroviarie in disuso per predisporre dei punti di appoggio per i cicloamatori.
Per i ciclo-attivi, poter ammirare gli incantevoli paesaggi pugliesi a cavallo della propria bici di certo renderà piacevoli anche le salite più faticose
Si prospetta di favorire in tal modo anche il circuito turistico-culturale di questa terra con la predisposizione di punti di ristoro, con eventuali strutture ricettive come bed and breakfast, postazioni per ricaricare bici elettriche e quant’altro possa essere suggerito dalla creatività di chi aderirà al bando in arrivo a settembre.
Fonte www.tuttogreen.it
Mercoledì, 30 Novembre 2011 10:03

Venet vidi bici. Una caccia al tesoro in Veneto

Venet vidi bici. Una caccia al tesoro in Veneto
Autore: Luca Colognato
Prezzo: € 6.50
Pagine: 144
Editore: La Spiga Languages

 

Il libro racconta di Chiara e Giancarlo che sono cugini ma non si conoscono. Costretti a trascorrere alcuni
giorni insieme, si trovano semplicemente detestabili l'un l'altra. Per fortuna, il
padre di Chiara ha preparato per loro una sfida, un gioco in cui dovranno fare squadra
e raccogliere gli elementi per vincere un'avvincente caccia al tesoro i cui indizi sono disseminati in tutte le città del Veneto.
Una caccia al tesoro per i capoluoghi di provincia del Veneto può essere un altro modo
per avvicinare i ragazzi allo studio della geografia, permettendo loro di ritrovare i luoghi
del romanzo nelle pagine del libro di testo o durante una gita di famiglia. Dal Polesine alle
Dolomiti sfilano davanti al lettore monumenti, territori, abitudini e tradizioni.
I temi...proposti dal libro sono la collaborazione per raggiungere un obiettivo comune, la ricerca
e l'esplorazione.

www.laspigaedizioni.it

Mercoledì, 30 Novembre 2011 09:45

Mal di bici

Mal di bici
Autore: Giovanni Caviezel, Antonino Di Giovanni
Prezzo: € 19.50
Pagine: 76
Editore: La Rocca Edizioni

Monique van der Vorst indossa la maglia della nazionale olandese, un caschetto protettivo arancione e giallo e degli occhiali scuri. Guida una bicicletta speciale. Con le mani spinge sui pedali, mentre le gambe restano immobili, paralizzate, all'interno dello strano contenitore incassato fra le tre ruote. «La mia culla da velocità», l'ha ribattezzato lei. È concentrata, orientata al compito, le labbra leggermente socchiuse di chi ha bisogno di mandare molta aria ai polmoni. Vuole l'oro. Non è mai scesa in pista per niente di meno. Prenderà l'argento. Due. Ringrazierà facendo un inchino e sorridendo, come sempre. «Un giorno straordinario». Lo sono tutti per lei. Ha deciso così quando la vita le è crollata addosso. Aveva tredici anni e si era fatta male a un'anca. «Una piccola operazione e ti rimettiamo a posto», le avevano detto i medici. Andò diversamente.
Sotto i ferri la sua gamba sinistra cominciò a perdere sensibilità e a gonfiarsi fino ad arrivare alla paralisi. I medici dissero che era «inspiegabile». E tanto meno furono in grado di giustificare il fatto che anche la gamba destra, dopo poco tempo, aveva fatto la stessa fine. Monique si ritrovò in carrozzina. «Mi bastano le mani per diventare un'atleta». È così che è arrivata a Pechino, dopo avere vinto sei titoli europei e tre campionati del mondo. «Non sono poi così male, no?».
Foto scattata giovedì 24 novembre 2011. Sempre Monique. La bicicletta da corsa questa volta è normale. Lei ha gli stessi capelli biondi, gli stessi occhiali scuri e la stessa maglietta bianca e arancione. Tiene le mani sul manubrio, questa volta, e le gambe sui pedali. Sono muscolose, disegnate bene, forti. E le hanno consentito di conquistarsi un posto tra le undici componenti della nazionale olandese «normodotati», è così che scrivono i giornali di Amsterdam. L'hanno convocata la settimana scorsa dopo averla vista correre per quasi un anno per la sua squadra, la Dutch Rabobank. «Volevo vincere le Paralimpiadi di Londra. Visto che non posso più partecipare cercherò di vincere alle Olimpiadi del 2016». Con la potenza di quegli arti inferiori che per tredici anni sono stati solo pupi senza fili. «In fondo ho barato. Non avendoli usati è come se li avessi mantenuti più giovani». Boato. Le compagne prima applaudono, poi l'abbracciano. È impossibile non rimanere rapiti da una così. Il portavoce del team, Luuc Elsenga per spiegare come la van der Vorst sia diventata una delle migliori cicliste del Paese è ricorso alla stessa espressione utilizzata dai medici un anno fa, quando, qualche giorno dopo un incidente, Monique si è alzata in piedi e si è messa a camminare. «Un miracolo». Mai le parole hanno avuto un senso più preciso.
Servono altri tasselli per rimettere a posto questa storia con più curve e salite del Tour de France. Gli incidenti, intanto. Complessivamente sono stati tre. Il primo quello sotto i ferri, il secondo pochi mesi prima dei Giochi di Pechino. Una macchina le finì addosso mentre si stava allenando e le spostò due vertebre, provocando uno schiacciamento che la lasciò immobile dalla vita in giù. «Mi feci forza pensando che un po' più in alto o un po' più in basso in fondo non c'era differenza». Dopo gli argenti cinesi Monique, che oggi ha 27 anni, aveva giurato a se stessa che in Inghilterra sarebbe salita sul gradino più alto del podio. «Volevo sentire l'inno». Probabilmente ce l'avrebbe fatta, se non fosse stato per l'incidente numero tre, capitato nel 2010. «Un'altra auto. Mi ha buttato fuori strada». Sarebbe agghiacciante se non ci fosse il lieto fine. «Quando mi hanno portato all'ospedale ho cominciato a sentire un formicolio alle gambe. Una sensazione nuova, grandiosa. Dopo un po' ero in piedi».
È possibile - ma nessuno lo sa davvero se è andata così - che l'ennesimo colpo le abbia tolto pressione dalla spina dorsale. «I medici hanno usato di nuovo quella parola: miracolo. Io da quell'istante non faccio altro che godermi ogni secondo. E naturalmente mi sono rimessa in bici. Quella vera». Quanti sono quelli che si rifiutano di adeguarsi a un mondo senza terra promessa, senza vittorie né sconfitte, in cui la ricerca, e persino l'impazienza sono diventate inutili una volta per tutte? «Non chiedetelo a me. Non ci ho mai creduto agli orizzonti piatti. Io sono un'atleta vera: nella testa e nell'anima».

Fonte LaStampa.it

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