Sta per arrivare l’estate e con lei i soliti dilemmi sulla forma fisica da sfoggiare al mare! Seguite i suggerimenti di un “Appassionato del Benessere Fisico” che dopo svariati anni e tentativi di pratica sportiva ha compreso come pedalando per due ore al giorno con un’andatura blanda ci si può tenere in forma ottenendo perfino risultati strepitosi!
Il Vice Presidente della Comunità Urbana di Strasburgo Alexandre Feltz, ha recentemente raccontato al blog "I Bike Strasbourg" i risultati dell'iniziativa Sport-santé sur ordonnance à Strasbourg" (lo sport come ricetta per la salute a Strasburgo), promosso nel 2013 a Strasburgo, capoluogo dell'Alsazia francese.
Il progetto, che coinvolgeva i medici di famiglia, incentivava i medici a prescrivere delle ore di bicicletta come "medicina" per i loro pazienti. In 9 mesi, sono stati coinvolti 250 pazienti, cifra abbastanza rilevante se si pensa che rappresenta l'un per mille della intera popolazione di Strasburgo.
I pazienti che potevano trarre benefici dall'attività fisica venivano indirizzati verso un personal trainer. Quest'ultimo insieme al paziente definivano un'attività sportiva da compiere e un programma di allenamento (la consulenza dell'educatore sportivo è gratuita grazie ai finanziamenti pubblici). L'attività sportiva d'elezione è la bici, in quanto – come ricorda il dottor Feltz – permette di fare sforzi molto progressivi e graduali, salvaguardando le articolazioni; viene consigliato un ritmo abbastanza blando, al quale si possa parlare tranquillamente. L'inquadramento in un contesto ufficiale e regolamentato fa sì che i pazienti rispettino effettivamente il programma d'allenamento, evitando il tipico problema dell'abbandono dell'attività fisica da parte di chi ha forte entusiasmo iniziale, ma poca costanza.
Infatti le due ruote sono lo svago ideale che consente a chiunque di rimanere in ottima salute senza dover per forza sottoporsi a massacranti allenamenti. Il nostro organismo comincia a bruciare i grassi dopo circa 20-25 minuti di attività fisica. Le calorie bruciate dipendono dall'intensità della pedalata, dalla lunghezza e dalla difficoltà del percorso. Ad un buon ritmo si bruciano circa 400 calorie all'ora.
Fonte: www.bikeitalia.it
Il rapporto, che prende in esame come migliorare la sicurezza dei pedoni, è stato preparato da un gruppo di lavoro di esperti del trasporto e da urbanisti provenienti da 19 paesi.
Secondo la ricerca, riducendo la velocità da 50 km/h fino a 30 km/h si potrebbe ridurre il rischio di morte dei pedoni dell'80%. Si indicano quindi velocità più basse come la chiave per migliorare la sicurezza dei pedoni.
"I pedoni sono tra gli utenti della strada più vulnerabili" spiega Véronique Feypell de la Beaumell, esperta ITF di sicurezza stradale.
Si stima che i pedoni costituiscano un terzo dei morti per incidenti stradali a livello mondiale, con oltre 400.000 decessi registrati ogni anno.
"E 'diventato veramente difficile, soprattutto per le persone anziane e i bambini, fronteggiare le complesse ed ostili condizioni del traffico che caratterizzano le città", aggiunge la Beaumell.
Altre raccomandazioni formulate nella relazione suggeriscono la creazione di incentivi per i dipendenti che si recano al lavoro a piedi e o in bicicletta, sviluppando aree libere dal traffico e dando più spazio al traffico non motorizzato nei centri urbani.
Secondo l'esperto di mobilità urbana dell'ECF, Martti Tulenheimo, l'attuazione di Zone 30 potrebbe aumentare drasticamente il numero di persone che si muove in bicicletta.
"Le Zone 30 possono possono svolgere un ruolo importante in una città ciclabile. Se vengono create come parte integrante della rete ciclabile, rendono più sicuro l'uso della bicicletta e aumentano la percezione di sicurezza dei ciclisti. Se le persone si sentono sicure, andranno in bici più spesso", spiega Tulenheimo.
E aggiunge: "In fin dei conti, non è questione di andare in bici o a piedi. Si tratta di riuscire a vivere e respirare in città dove non ci si deve sentire minacciati dal traffico. Tutte le città dovrebbero essere fatte per le persone".
Il rapporto si basa anche su una una raccomandazione ufficiale del Parlamento Europeo di creare Zone 30 Km/h in tutte le aree urbane e residenziali dell'Europa.
Una copia del rapporto la trovate qui (PDF) oppure qui
Articolo di Julian Ferguson, Communications Officer di ECF (European Cyclists' Federation), la Federazione Europea dei Ciclisti di cui FIAB fa parte.
L'articolo originale in inglese qui.
Fonte: fiab-onlus
Pedalare fa bene alla salute, e questo lo sappiamo bene. Investire in piste ciclabili, però, produce anche vantaggi economici: proprio l'Oms ha messo a punto uno strumento informatico (Heat) che serve per quantificare il risparmio prodotto da interventi di promozione della salute come questo. Se ne è parlato al Festival della Salute in corso a Pietrasanta durante l'incontro ''L'attività fisica come investimento per la promozione della salute'', condotto da Simona Arletti, assessore all'ambiente del Comune di Modena e presidente della rete città sane Oms.
Il Comune di Modena grazie a questo software ha potuto stimare i possibili risparmi e le ricadute in termini di salute pubblica grazie alla realizzazione, già iniziata, di un nuovo tratto di ciclabile in viale Moreali (circa 250 metri), che collegherà il Policlinico al centro storico, con un costo di 40 mila euro a carico dell'Amministrazione. Il funzionamento di Heat si basa su dati raccolti grazie alle due principali associazioni di promozione della mobilità ciclistica di Modena, Fiab e Udace. I volontari hanno contato il numero di ciclisti che attualmente percorre il tratto di via Moreali, una cifra che poi è stata messa a confronto con i dati di percorrenza di altre ciclabili, per stimare i potenziali utenti futuri del nuovo tratto.
Il risparmio pubblico valutato dal software ammonta a circa 400 mila euro annui in termini di costi sanitari e sociali. Tantissimi: 4 milioni di euro in 10 anni. In base alle indicazioni dell'Oms mettere più cittadini in condizione di usare la bicicletta significa incentivarli a fare movimento fisico quotidiano. Con ottime ricadute sulla salute: secondo i calcoli di Heat, con il nuovo tratto di ciclabile, a Modena il rischio di mortalità scende del 5,13%.
Diversi studi hanno dimostrato che andare in bici fa bene alla salute: Aiuta a prevenire le malattie cardiovascolari. Secondo la famosa British medical association, pedalando mezzo'ora al giorno il rischio si riduce del 50%. Abituandosi progressivamente allo sforzo, il cuore batte meno velocemente, i polmoni sono ventilati e i muscoli ossigenati.
Oggi è possibile avere la bici gratis dietro prescrizione medica: succede in Francia, a Strasburgo. Il sindaco, Roland Ries, ha annunciato che il Comune offrirà un anno di abbonamento alle bici pubbliche del Comune a coloro che dimostreranno, con certificato medico, di trarne giovamento per la salute. Un servizio pensato soprattutto per chi soffre di diabete, ipertensione arteriosa, malattie cardiovascolari e obesita'.
Fonte: http://ansa.it