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Ebbene sì! Come avrete notato la premessa non è la solita pubblicità di cure dimagranti a suon di denari, ma un rimedio semplice ed economico per mantenersi in forma. Per iniziare bisogna innanzitutto munirsi di una bici possibilmente leggera* (in tutto circa 8/9 kg) così da favorire l’andatura e un cardiofrequenzimetro (attrezzo necessario per la misurazione della frequenza cardiacaformato da due unità: un trasmettitore e un ricevitore. Il trasmettitore non è altro che una fascia elastica munita di elettrodi da applicare al torace, mentre il ricevitore è un orologio da polso con il quadrante che segnala i battiti al minuto). Direte ma cosa c’entra il cardiofrequenzimetro con il consumo di calorie?
Vi spiego subito, dopo anni di innovazioni tecnologiche ed esperimenti testati nel mondo del ciclismo professionistico, si è addivenuti alla conclusione di misurare la rendita di un ciclista attraverso la misurazione della potenza sprigionata in rapporto alla frequenza cardiaca impiegata per lo sforzo (ad esempio: per sollevare di 1 metro un masso da 100 kg faticherò molto di più rispetto ad uno da 60 kg; dovrò infatti usare una forza maggiore. Applichiamo lo stesso principio al ciclismo: voglio far salire il mio corpo (80 kg) e la mia bici (8 kg) di 100 metri di dislivello attraverso la meccanica dei pedali, motore della bicicletta. Impiegherò per compiere questo tragitto un certo intervallo di tempo ma soprattutto uno sforzo che se misurabile con la frequenza cardiaca bpm (dove per bpm s’intende i battiti cardiaci per minuto), ci consente di misurare la nostra performance. Questo permette sia un dosaggio molto accurato nelle sedute di preparazione, sia, grazie alla memorizzazione dei dati, un monitoraggio costante durante gli allenamenti.
Naturalmente qui non si vuole pagare un tributo all’anatomia ne tanto meno alla tecnologia avanzata, ma semplicemente indicarvi come attraverso l’uso di questo piccolo attrezzo abbinato ad una pedalata in bici, si possa perdere del peso in eccesso. Il sistema è facile, la prima regola è quella di misurare la vostra frequenza cardiaca massima attraverso il seguente calcolo: sottraete dal coefficiente 220 (unico per tutti uomini e donne) la vostra età, il numero che ricaverete sarà la soglia massima della vostra frequenza cardiaca, ovvero come dice la parola stessa il ritmo che il cuore può raggiungere. Poi, iniziate a pedalare per circa due orette al giorno (non necessariamente di continuo anche frazionando le sessioni, quello che conta è la costanza), possibilmente al mattino presto quando i livelli glicemici del sangue sono bassi e quindi il nostro organismo è propenso alla consumazione dei grassi in eccesso. L’importante e che vostre sessioni di pedalata giornaliera non superino il 70% della soglia cardiaca (esempio: se la soglia massima è di 185 ovvero 220-35 anni di età, dovrete pedalare a una frequenza che oscilli tra il 55% e il 70%, in questo caso tra 102 e 130 bpm)
Con un’attenta cura all’alimentazione ed una pratica continua, vi assicuro che raggiungerete livelli prima irraggiungibili.
*Un suggerimento facile per avere una bici performante (leggera) senza spendere tanto potrebbe essere quello di acquistare una bici da corsa in alluminio usata (l’allumino è un materiale che nel corso del tempo per ottimizzare in termini di peso è stato sostituito dal carbonio, quindi non più comune per le bici da corsa),e sostituire il classico manubrio e relativi comandi con quelli da passeggio.