Leggendo l’attuale decreto “Programma sperimentale di mobilità sostenibile” del Ministero dell’Ambiente, sembra quasi che usare il termine bicicletta crei delle difficoltà. Come se il più antico mezzo di deambulazione sia più un problema che una soluzione benefica ai problemi di circolazione, di smog e di salute.
Una curiosa iniziativa nella notte tra il 30 settembre e l’1 ottobre, ha caratterizzato le città di Roma, Firenze, Torino e Trieste. Alcuni “sostenitori attivi” del limite di velocità di 30 km/ sono piombati in centro armati di pennelli, vernice e bombolette spray, per disegnare sull’asfalto il limite di velocità, che vorrebbero venisse inserito tra le modifiche del nuovo codice della strada.
Legambiente e Fiab Grossetociclabile continuano l'impegno con costanza e determinazione sul fronte della sicurezza e della mobilità sostenibile, a maggior ragione dopo gli incidenti mortali accaduti negli ultimi anni. Nel capoluogo maremmano si vedono chiari passi avanti sulla mobilità sostenibile. "Apprezziamo i passi in avanti fatti dall'amministrazione comunale sulla mobilità sostenibile: dal nuovo limite di velocità di 30 km l'ora - afferma Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente - e i quattro attraversamenti stradali rialzati istituiti su viale della Repubblica alla decisione (presa da sindaco e assessori) di proibirsi l'entrata nella Ztl del centro storico con le proprie auto, o ancora al piano di car e bike sharing che prevede il noleggio di 11 quadricicli e 13 biciclette a pedalata assistita entro la fine del 2013. Adesso però bisogna continuare così ed estendere la Ztl a tutto il centro cittadino, mettere in sicurezza i tratti più pericolosi ed estendere la rete ciclabile in città e frazioni. In questo modo si riesce ad abbattere le emissioni climalteranti, abbassando l'inquinamento e rendendo al tempo stesso la città più vivibile, pulita e sicura. Tutto questo per cercare di rispondere alle esigenze dei cittadini sulla mobilità, trasformare la Maremma in un laboratorio sulla mobilità sostenibile, per il quale da tempo stiamo lavorando senza sosta anche noi". "Abbiamo richiesto con forza il limite di 30 km orari per viale della Repubblica - spiega Angelo Fedi, Presidente Fiab Grossetociclabile - e siamo felici che la richiesta sia stata accolta. Il Comune non deve però fermarsi qui perché sono ancora molti gli interventi necessari per garantire un minimo di sicurezza alla mobilità ciclabile di Grosseto. Bisogna rivedere i punti più critici, tramite la messa in sicurezza degli attraversamenti e la riduzione dei limiti di velocità a 30 km/h. Questa è l'unica strada per evitare di mettere altre "bici bianche". Le zone che maggiormente necessitano d'intervento sono: gli attraversamenti in zona Quattro Strade, quelli nei pressi di Piazza della Libertà, di Via Senese nei pressi del Villaggio Curiel e dell'Ospedale, la percorrenza da e verso la Stazione, tutta la viabilità su Via Giusti e Via Telamonio. Inoltre, all'intersezione di via Giulio Cesare con Via del Tiro a Segno è prevista una rotatoria, potrebbe essere l'occasione buona per dare continuità all'adiacente vecchia pista ciclabile".
Fonte: legambiente
Domani a Verona presso il polo Zanotto, Aula T5, si svolgerà il convegno "Promuovere la mobilità ciclistica". La bicicletta fa risparmiare denaro alle famiglie ed alle città in quanto sviluppare la mobilità in bici costa meno che sviluppare quella in auto e migliora la salute delle persone e della città. In ambito extraurbano la bicicletta favorisce la conoscenza del territorio di prossimità ed il cicloturismo porta benefici economici ai territori che si attrezzano per accoglierlo.
Promuovere la bicicletta pertanto attiva nuovi posti di lavoro e richiede professionalità nuove, trasversali e con forti motivazioni personali.
Nel corso del convegno attraverso le relazioni degli intervenuti emergeranno le opportunità / necessità che esprimono i territori ed i centri urbani ai vari livelli amministrativi.
L'intervento di FIAB farà sintesi e indicherà alcune azioni già in atto per aumentare l'attenzione alla bicicletta di cittadini ed istituzioni.
Fonte: Fiab
Il 21 novembre 2013 si terra', a Milano, il primo Convegno Nazionale sul tema del furto di biciclette, organizzato da Fiab. Ladri di biciclette. Ieri, oggi. E domani?. A 65 anni dal capolavoro di Vittorio De Sica, FIAB propone un incontro Nazionale sul Furto di Biciclette, un fenomeno che ha pesanti ripercussioni sulla mobilità sostenibile e sull'economia del Paese.
IL PROGRAMMA DEL CONVEGNO
9.45 Saluti
- Giulietta Pagliaccio, presidente FIAB
- Libera
- Erasmo D'Angelis, Sottosegretario di Stato del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
10.30 Paolo Fabbri – FIAB, Presentazione dei primi dati nazionali sul fenomeno raccolti attraverso prefetture, comuni e cittadini. Proposte.
10.50 Valerio Parigi - FIAB / ECF, "Dimensioni del fenomeno e azioni di contrasto nei paesi europei"
11.00 Wim Bot - Fietsersbond - national and international public affairs, "Il furto in Olanda"
11.15 Henry Partridge - Transport for London (TfL), "Enforcement and On-street Operations Directorate - Le azioni di contrasto a Londra"
11.30 Piero Nigrelli – Confindustria ANCMA, "I riflessi del furto su produzione e commercio"
11.40 Pierfrancesco Maran – Assessore alla Mobilità Comune di Milano e delegato ANCI
11.50 Paolo Gandolfi - coordinatore intergruppo parlamentare Mobilità Nuova
12.00 Presentazioni dei Main sponsor: Abus, Unipol, Block Bike
12.20 Apertura Dibattito - amministratori e tecnici - operatori economici
13.30 Pausa pranzo
14.30 Dibattito - amministratori e tecnici - operatori economici
15.30 Conclusioni
16.00 Termine dei lavori
Modera: Cecilia Gentile, giornalista de La Repubblica
Fonte: Fiab
Nella città di Prato operano ormai da molti anni numerose associazioni amiche della bicicletta che, pur da punti di vista diversi, sono particolarmente sensibili al tema della salvaguardia dell''ambiente e della mobilità sostenibile e si impegnano, con specifiche modalità di azione, per costruire una città più rispettosa della propria storia e delle bellezze paesaggistiche del territorio, nella quale le diverse modalità di traffico possano integrarsi garantendo a tutti standard di sicurezza adeguati e una qualità di vita pari a quella delle più moderne città europee. Accanto ad associazioni di tradizione come Fiab, Wwf e Legambiente, a realtà radicate nella tradizione del ciclismo sportivo e del cicloturismo come Uisp, Ac Pratese 1927, Medici Pratesi e Coppini Sport, ad iniziative legate alla cultura del viaggio e al mondo dei "bike messengers" come Libreria Il ManuAle ed Ecoposta, si sono imposti all''attenzione in questi ultimi anni gruppi di giovani con la passione del collezionismo ciclistico come Pif-Prato in Fissa, e infine è esploso in modo prepotente l''arcipelago variegato dei social network che anche nella nostra città ha visto emergere blog dedicati alla mobilità 'dolce' come "La filosofia va in bicicletta", "Prato Ciclabili", "Pista ciclabile del Bisenzio".
Per dare maggiore visibilità ed efficacia all''impegno di quanti operano all''interno di queste realtà è nato Prato Città in bicicletta, un network di associazioni e di cittadini convinti che solo unendo le forze si può diffondere la cultura della bicicletta, sollecitare le istituzioni a realizzare interventi di politica urbanistica adeguate ai tempi, favorire forme sempre più diffuse di mobilità intermodale, che puntino in modo privilegiato sul trasporto pubblico, le isole pedonali, gli itinerari ciclabili protetti, il transito delle biciclette nelle corsie preferenziali e nei sensi unici, la moderazione del traffico automobilistico con introduzione di zone con limite di velocità a 30 km/ora.
Fin da ora è attivo un blog Prato Città in Bicicletta, per il momento ospitato all'indirizzo http://pratociclabili.teo-soft.com/ nel quale è possibile trovare raccolte in un unico format aggiornato tutte le informazioni che compariranno sui siti internet e Facebook dei soggetti che partecipano al progetto. Una vetrina completa e aggiornata di tutto quello che a Prato, in Italia e nel mondo viene pubblicato sul tema della mobilità.
Fonte: www.tvprato.it
Una petizione online indirizzata al Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, è stata lanciata da Fiab per chiedere di riconoscere come opera strategica la realizzazione di un collegamento ciclopedonale di 3,3 Km lungo la statale 336 indispensabile per l'accesso in bicicletta all'aeroporto di Malpensa da parte di lavoratori e turisti.
L'iniziativa è stata messa in atto dall'associazione FIAB di Cardano al Campo (VA) insieme all'Amministrazione comunale, ai comuni limitrofi di Gallarate, Casorate. S , Somma L., Vizzola, e con la collaborazione del Parco del Ticino
Ma qual è il problema? Lo spiega il presidente dell'associazione FIAB Amicinbici di Cardano al Campo, Luigi Iametti: "Da anni è ormai impossibile raggiungere l'aeroporto di Malpensa in bicicletta perché vietato, oltre che rischioso, percorrere la statale 336, unica strada di accesso. Tale ostacolo non solo impedisce ai 20.000 addetti che lavorano nel bacino aeroportuale di poter scegliere di utilizzare la bicicletta negli spostamenti casa-lavoro, ma inibisce anche il collegamento con il reticolo di strade ciclabili dei Comuni limitrofi e del Parco del Ticino. Chiediamo di realizzare una pista ciclopedonale di soli 3,3 lungo la statale 336 e di inserire tale intervento nel piano regionale della mobilità ciclistica".
Pagliaccio, dichiara: "Già lo scorso anno, in occasione di "Lombardia in bici", il tour in bicicletta organizzato dal coordinamento regionale FIAB lungo i percorsi della nascente rete ciclabile regionale durante la Settimana Europea della Mobilità, facemmo tappa a Cardano al Campo, per presentare la proposta di collegamento ciclabile tra quella cittadina e il Terminal 2 dell'Aeroporto di Malpensa, riscuotendo consensi unanimi e bipartisan. Ma poi tutto si è fermato lì. Si tratta di riprendere un progetto già predisposto dall'ANAS nel 2002 e mai attuato. La pista ciclopedonale che dovrebbe correre sul lato sinistro della statale in direzione Malpensa contribuirebbe a ricucire i territori divisi in due dalla 336, integrando la rete di percorsi ciclabili esistenti all'interno del Parco del Ticino con quella dei Comuni attorno a Malpensa per sviluppare un sisteme di mobilità in bicicletta utile tanto agli abitanti dei comuni della zona che ai cicloturisti".
"Invitiamo tutti a firmare - conclude la presidente della FIAB - perché un auspicabile successo rappresenterebbe un importante precedente in tutta Italia affinchè tutti gli aeroporti del nostro Paese diventino accessibili in bicicletta, come già avviene già in molte città europee"
Per firmare clicca qui
Fonte: www.fiab-onlus.it
Anche la Presidente della FIAB, Giulietta Pagliaccio, interverrà al Convegno "Bikenomics" previsto per lunedì 28 ottobre 2013 con inizio alle 16.30 a Milano, presso la Fabbrica del Vapore - Sala Corridoio - nell'ambito della prima edizione di Citytech.
All'iniziativa, moderata da Paolo Pinzuti di Clickutility on Earth, interverranno inoltre: Alfredo Drufuca, Amministratore Delegato Polinomia; Enrico Durbano, Sales Manager Eco-Counter; Paolo Gandolfi, parlamentare, componente della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati; Federico Lia, Ricercatore Poliedra - Politecnico di Milano; Kevin Maine, Direttore Sviluppo della European Cyclists' Federation; Piero Nigrelli, Direttore Settore Ciclo ANCMA; Francesca Racioppi, Senior Policy and Programme Adviser dell'Organizzazione Mondiale della Sanità; Vincent Truter, Cycology.
La presidente FIAB dichiara: "Quando si parla di economia della bicicletta il primo pensiero va subito al cicloturismo. Nei paesi dove in tempi non sospetti sono state realizzate infrastrutture e servizi per i ciclisti, il cicloturismo ha prodotto un'economia dai numeri significativi. I tedeschi rappresentano il mercato cicloturistico più importante in Europa, ma l'Italia non è ancora nei primi dieci paesi europei preferiti dai tedeschi per le loro vacanze in bici, perché da noi mancano gli standard che loro ricercano".
Ma economia della bici vuol dire anche minori costi per la salute, minor pressione ambientale, minor consumo di suolo. E forse sarà anche la crisi del mercato dell'auto a dare rilancio all'economia della bicicletta. Ora o mai più.
"Sono piuttosto ottimista - prosegue la presidente FIAB - sul fatto che il cambiamento è in atto anche in Italia. Osservo un'economia, per ora ancora piccola, che si sta inventando un nuovo modo di stare nel mercato e fare business, sta creando nuove attività, sta producendo nuovi prodotti. Questo è il sintomo che il nuovo stile di vita legato alla mobilità quotidiana in bici sta producendo effetti sul mercato economico. Una piccola rivoluzione industriale è in atto: solo chi saprà adeguarsi a queste nuove esigenze, in modo anche un po' visionario come i grandi pionieri del passato, può contare su un radioso futuro economico".
Fonte: http://fiab-onlus.it/
Troppi i comportamenti sbagliati dei proprietari di bici che spesso legano distrattamente il loro mezzo con catenacci economici e scadenti, oppure assicurano solo la ruota ad una rastrelliera senza ancorare anche il telaio. Troppo poche le iniziative dei Comuni che non si sono quasi mai preoccupati di attrezzare luoghi sicuri per la sosta delle biciclette nei punti vitali della città o che non hanno ancora adeguato i regolamenti edilizi per obbligare i condomini a mettere a disposizione spazi comuni per il deposito delle biciclette al riparo da maleintenzionati.
Paolo Fabbri, vicepresidente della FIAB e ideatore della campagna nazionale di contrasto al furto delle bici dichiara: "La bici è in crescita in Italia: aumentano le vendite delle biciclette rispetto a quelle delle auto, aumentano i ciclisti in circolazione, aumenta l'immagine della bicicletta sempre più usata nelle pubblicità".
"Ma aumentano anche i furti, una vera piaga sociale. Dopo la paura del traffico - continua Paolo Fabbri - il furto delle biciclette è al secondo posto tra i limiti alla diffusione della mobilità ciclistica nel nostro Paese. Purtroppo mancano dati nazionali sul furto delle bici ma anche protocolli e linee guida a beneficio delle amministrazioni che volessero adottare iniziative concrete per fronteggiare il fenomeno. Per questa ragione la FIAB ha lanciato, già da alcuni mesi, la prima indagine nazionale che vede coinvolti i ciclisti attraverso le associazioni FIAB, le prefetture e le amministrazioni comunali. Tutti i dati verranno presentati a Milano in un convegno che si svolgerà il 21 novembre (il 24 novembre del 1948, 65 anni fa, la "prima" di "Ladri di Biciclette") e che metterà a confronto tecnici e amministratori comunali".
"I risultati del convegno, in forma di linee guida, saranno pubblicati in un quaderno tecnico FIAB, della collana Centro Studi Gallimbeni che contiamo di pubblicare l'anno prossimo" - conclude il vice presidente FIAB.
La campagna FIAB contro il furto è sostenuta da LIBERA e da ANCMA (Associazione Nazionale Cicli Motocicli Accessori di Confindustria).
Documenti e materiali sono liberamente scaricabili dal sito www.fiab-onlus.it
Fonte: www.fiab-onlus.it
La Fiab sarà presente con un proprio stand espositivo a Expobici, Fiera Internazionale della Bicicletta che si terrà nel quartiere fieristico di Padova, per iniziativa di PadovaFiere SpA.
Presso lo stand n. E137 del padiglione 4 i volontari FIAB distribuiranno materiali illustrativi e forniranno direttamente agli interessati tutte le informazioni utili sulle attività istituzionali per favorire la ciclabilità urbana. In particolare evidenza, quest'anno, il convegno sulla lotta al furto, che si terrà a Milano in novembre.
Questo il programma degli eventi in programma:
- sabato 21: inaugurazione, con la presenza di Antonio Dalla Venezia, ex Presidente FIAB e attuale responsabile dell'Area Cicloturismo;
- domenica 22, alle ore 16, il giornalista Maurizio Guagnetti, di Virgin Radio, intervistatore di sindaci e personaggi famosi di tutta Italia, converserà, girando con il suo tandem speciale per Padova, con la Presidente nazionale Fiab, Giulietta Pagliaccio, sui problemi della ciclabilità. La passeggiata, alla quale potranno partecipare altri ciclisti, si concluderà in fiera, presso lo stand della Fiab;
- lunedì 23, alle 11,30, presentazione ufficiale del CIAB, Club Imprese Amiche della Bicicletta e la premiazione della ditta Baxi di Bassano, per le sue iniziative a sostegno della giornata "bike to work", la giornata internazionale della mobilità casa-lavoro in bici, istituita negli Stati Uniti e in Canada, ma ormai diffusa anche oltreoceano, nata per promuovere i vantaggi dell'"andare al lavoro in bici".
Lello Sforza
Responsabile Ufficio Stampa FIAB onlus
(Federazione Italiana Amici della Bicicletta)
Tel. +39 3200313836
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