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Questa campagna di sensibilizzazione, è solo l’ultima trovata per sollecitare le amministrazioni comunali ad attuare un piano di messa in sicurezza dei centri urbani, e fare in modo che Governo e Parlamento recepiscano il messaggio modificando il limite dagli attuali 50 a 30 km/h. Secondo alcune associazioni, tra cui Fiab e #Salvaiciclisti, quello dell’abbassamento dei limiti di velocità è un atto dovuto per la salvaguardia di pedoni e ciclisti, ma soprattutto un rimedio per porre fine alla crescita del numero di incidenti mortali.
Nella capitale, il blitz notturno è andato in scena in luoghi simbolo per lanciare un messaggio chiaro e forte, e per non rischiare di passare inosservato. La scritta “zona 30″ è comparsa in via Labicana, a due passi dal Colosseo, a Porta Pia proprio davanti al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in piazzale Aldo Moro, davanti all’ingresso principale dell’Università Sapienza. Ma anche davanti al tunnel di Santa Bibiana, tra S.Lorenzo e l’Esquilino, luogo già noto alle cronache per la realizzazione di una corsia ciclabile fai-da-te.
Altre città rappresentative e simboliche del territorio nazionale sono state oggetto di “trentizzazione”. Ad esempio Firenze in quanto ricorda la provenienza dell’attuale premier Matteo Renzi, Torino per essere celebrata da tutti anche per la sede storica della Fiat ed infine Trieste per aver avuto i cittadini più perspicaci, avendo dipinto dei segnali molto “reali” e senza sbavature grazie all’uso di stencil appositamente creati per l’occasione:
Fonte: bikeitalia.it