Venerdì, 25 Ottobre 2013 11:23

Spazio all'economia della bicicletta. La Presidente della FIAB al convegno "Bikeconomics"

Vota questo articolo
(0 Voti)

Anche la Presidente della FIAB, Giulietta Pagliaccio, interverrà al Convegno "Bikenomics" previsto per lunedì 28 ottobre 2013 con inizio alle 16.30 a Milano, presso la Fabbrica del Vapore - Sala Corridoio - nell'ambito della prima edizione di Citytech.
All'iniziativa, moderata da Paolo Pinzuti di Clickutility on Earth, interverranno inoltre: Alfredo Drufuca, Amministratore Delegato Polinomia; Enrico Durbano, Sales Manager Eco-Counter; Paolo Gandolfi, parlamentare, componente della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati; Federico Lia, Ricercatore Poliedra - Politecnico di Milano; Kevin Maine, Direttore Sviluppo della European Cyclists' Federation; Piero Nigrelli, Direttore Settore Ciclo ANCMA; Francesca Racioppi, Senior Policy and Programme Adviser dell'Organizzazione Mondiale della Sanità; Vincent Truter, Cycology.
La presidente FIAB dichiara: "Quando si parla di economia della bicicletta il primo pensiero va subito al cicloturismo. Nei paesi dove in tempi non sospetti sono state realizzate infrastrutture e servizi per i ciclisti, il cicloturismo ha prodotto un'economia dai numeri significativi. I tedeschi rappresentano il mercato cicloturistico più importante in Europa, ma l'Italia non è ancora nei primi dieci paesi europei preferiti dai tedeschi per le loro vacanze in bici, perché da noi mancano gli standard che loro ricercano".
Ma economia della bici vuol dire anche minori costi per la salute, minor pressione ambientale, minor consumo di suolo. E forse sarà anche la crisi del mercato dell'auto a dare rilancio all'economia della bicicletta. Ora o mai più.
"Sono piuttosto ottimista - prosegue la presidente FIAB - sul fatto che il cambiamento è in atto anche in Italia. Osservo un'economia, per ora ancora piccola, che si sta inventando un nuovo modo di stare nel mercato e fare business, sta creando nuove attività, sta producendo nuovi prodotti. Questo è il sintomo che il nuovo stile di vita legato alla mobilità quotidiana in bici sta producendo effetti sul mercato economico. Una piccola rivoluzione industriale è in atto: solo chi saprà adeguarsi a queste nuove esigenze, in modo anche un po' visionario come i grandi pionieri del passato, può contare su un radioso futuro economico".
Fonte: http://fiab-onlus.it/

Letto 2744 volte

Potrebbero interessarti anche

  • Programma sperimentale di mobilità sostenibile. FIAB: e la bici?

    Leggendo l’attuale decreto “Programma sperimentale di mobilità sostenibile” del Ministero dell’Ambiente, sembra quasi che usare il termine bicicletta crei delle difficoltà. Come se il più antico mezzo di deambulazione sia più un problema che una soluzione benefica ai problemi di circolazione, di smog e di salute.

  • I fai-da-te del 30 km/h

    Una curiosa iniziativa nella notte tra il 30 settembre e l’1 ottobre, ha caratterizzato le città di Roma, Firenze, Torino e Trieste. Alcuni “sostenitori attivi” del limite di velocità di 30 km/ sono piombati in centro armati di pennelli, vernice e bombolette spray, per disegnare sull’asfalto il limite di velocità, che vorrebbero venisse inserito tra le modifiche del nuovo codice della strada.

  • MOBILITA' SOSTENIBILE A GROSSETO. BENE IL LIMITE A 30 km/h SU VIALE DELLA REPUBBLICA

    Legambiente e Fiab Grossetociclabile continuano l'impegno con costanza e determinazione sul fronte della sicurezza e della mobilità sostenibile, a maggior ragione dopo gli incidenti mortali accaduti negli ultimi anni. Nel capoluogo maremmano si vedono chiari passi avanti sulla mobilità sostenibile. "Apprezziamo i passi in avanti fatti dall'amministrazione comunale sulla mobilità sostenibile: dal nuovo limite di velocità di 30 km l'ora - afferma Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente - e i quattro attraversamenti stradali rialzati istituiti su viale della Repubblica alla decisione (presa da sindaco e assessori) di proibirsi l'entrata nella Ztl del centro storico con le proprie auto, o ancora al piano di car e bike sharing che prevede il noleggio di 11 quadricicli e 13 biciclette a pedalata assistita entro la fine del 2013. Adesso però bisogna continuare così ed estendere la Ztl a tutto il centro cittadino, mettere in sicurezza i tratti più pericolosi ed estendere la rete ciclabile in città e frazioni. In questo modo si riesce ad abbattere le emissioni climalteranti, abbassando l'inquinamento e rendendo al tempo stesso la città più vivibile, pulita e sicura. Tutto questo per cercare di rispondere alle esigenze dei cittadini sulla mobilità, trasformare la Maremma in un laboratorio sulla mobilità sostenibile, per il quale da tempo stiamo lavorando senza sosta anche noi". "Abbiamo richiesto con forza il limite di 30 km orari per viale della Repubblica - spiega Angelo Fedi, Presidente Fiab Grossetociclabile - e siamo felici che la richiesta sia stata accolta. Il Comune non deve però fermarsi qui perché sono ancora molti gli interventi necessari per garantire un minimo di sicurezza alla mobilità ciclabile di Grosseto. Bisogna rivedere i punti più critici, tramite la messa in sicurezza degli attraversamenti e la riduzione dei limiti di velocità a 30 km/h. Questa è l'unica strada per evitare di mettere altre "bici bianche". Le zone che maggiormente necessitano d'intervento sono: gli attraversamenti in zona Quattro Strade, quelli nei pressi di Piazza della Libertà, di Via Senese nei pressi del Villaggio Curiel e dell'Ospedale, la percorrenza da e verso la Stazione, tutta la viabilità su Via Giusti e Via Telamonio. Inoltre, all'intersezione di via Giulio Cesare con Via del Tiro a Segno è prevista una rotatoria, potrebbe essere l'occasione buona per dare continuità all'adiacente vecchia pista ciclabile".

    Fonte: legambiente

Itinerari

Tuttobike

Tutto quello che serve agli appassionati delle due ruote, punti vendita, assistenza, riparazioni e abbigliamento.