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La Cina, per porre un freno all’inquinamento atmosferico ormai fuori controllo, ha deciso di ritornare alla tradizione e di imporre ai dipendenti di alcune città di utilizzare la bicicletta almeno una volta a settimana. Questo gioverà sicuramente sia all’aria che al risparmio di energia!
Finalmente il governo cinese inizia a pensare a qualche soluzione per diminuire l’inquinamento dell’aria!
Sul sito ufficiale dell’Ansa.it si legge riguardo a questo provvedimento cinese: “In alcune città agli impiegati statali e ai pubblici ufficiali verrà richiesto di andare al lavoro a piedi se il percorso da fare è fino ad un chilometro e in bicicletta se è fino a tre chilometri. Se la strada da percorrere è più lunga, fino a cinque chilometri, bisognerà far ricorso ai mezzi pubblici evitando di usare le autovetture. Nelle intenzioni del governo centrale le nuove disposizioni saranno applicate, a partire da una volta alla settimana, per i prossimi quattro anni“. 
Andare a piedi oppure in bicicletta sono soluzioni semplici per prevenire o far diminuire l’inquinamento ma spesso sono azioni ostacolate per vari motivi: innanzitutto vi è la pigrizia umana, queste azioni implicano poi il non consumare (e sappiamo che la nostra società si basa sul consumo e se ciò non avviene non vi è guadagno economico!), la frenesia che caratterizza le nostre giornate ci fa preferire mezzi più veloci, i trasporti pubblici sono spesso insufficienti.
Riteniamo che il governo cinese abbia finalmente fatto un grande passo in avanti verso la diminuzione dell’inquinamento: fino ad ora, infatti, non si è mai mosso per risolvere questo grande problema che affligge il Paese. Questo provvedimento semplice e “obbligatorio” è da lodare e speriamo venga copiato in tutto il mondo!

Fonte Ansa

Lunedì, 20 Febbraio 2012 20:22

Passi e valli in bicicletta - Slovenia 1

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Passi e valli in bicicletta - Slovenia 1. Da Nuova Gorica a BledAutore: Fulvio BabichPrezzo: € 14,50Pagine: 156Editore Ediciclo Una guida attesa a lungo dagli scalatori che…
Lunedì, 20 Febbraio 2012 20:14

Budapest: la nuova meta dei ciclisti varesini

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 “Varese in Europa” si prepara per un nuovo percorso: Varese-Budapest, passando per Vienna. La partenza è fissata per il 28 giugno quando la quarantina di ciclisti partiranno da Villa Recalcati per raggiungere la capitale dell’Ungheria. Un’iniziativa che unisce la passione per la bicicletta ad una vera e propria promozione per il territorio varesino. È anche per questo che l’edizione 2012 è stata presentata alla nuova sede dell’Agenzia del Turismo, alla presenza della direttrice Paola Della Chiesa: «Appoggiamo da sempre questa iniziativa che porta il nome di Varese in giro per tutta Europa. Sottolinea l’importanza dei nostri territori anche dal punto di vista del cicloturismo, aspetto su cui puntiamo molto da  sempre». Organizzata dall’Actl, Associazione Cultura Tempo Libero di Varese guidata dal Cav. Vincenzo Bifulco, la manifestazione ciclo amatoriale riunisce circa quaranta ciclisti dai quaranta ai sessant’anni che amano la bicicletta e l’avventura. Il percorso di quest’anno infatti è di 1200 Km in 7 tappe attraverso il cuore delle Dolomiti: Boario, Trento, Cortina, Villach, Graz, Vienna e infine Budapest saranno le tappe dei ciclisti. Il tutto percorso in dieci giorni. «È un’iniziativa di carattere amatoria che coinvolte tanti varesini che amano la bicicletta e che si allenano molto per partecipare a questa iniziativa – ha spiegato Bifulco -. Dopo Budapest, pensiamo alla tappa di Atene, Helsinki fino alla tappa del 2015 che prevede il giro di tutta Italia che come tappa finale prevede l’arrivo all’Expo che si terrà a Milano». Il tutto accompagnato dall’inno “Varese Europa”.

Fonte: varesenews.it

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Allo stand della Regione Piemonte è stato presentato il progetto transfrontaliero: 150 chilometri di itinerario ciclabile tra natura, montagne e servizi dedicati ai ciclisti. Si parte con CycloMonviso, il progetto di percorso ciclabile che unirà i comuni di Racconigi, Savigliano e Saluzzo con Guillestre in Francia, passando per i Comuni della Valle Varaita. Un territorio vasto, ricco e multiforme che sarà attraversato da un percorso di circa 150 chilometri, destinato sia alle famiglie che agli sportivi che vogliono sfidare se stessi sulle salite della Valle Varaita e del Queyras e nella scalata del valico del Colle dell'Agnello. Nella prestigiosa cornice della Bit di Milano, ospitati dallo stand della Regione Piemonte, Roberto Pignatta, assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Saluzzo, e Marco Delleani, dirigente ai servizi alla persona del Comune di Saluzzo, hanno presentato il nuovo percorso che unirà in unico abbraccio Italia e Francia, attraverso natura, ospitalità e cultura tutto a cavallo di una bicicletta. L'area di intervento di CycloMonviso coincide, in generale, con tutta l'area del Pit Monviso, territorio dai molti volti, ma soprattutto dalla forte vocazione per il ciclismo e il cicloturismo. I Comuni che partecipano al progetto vogliono in questo modo promuovere il territorio, ma allo stesso tempo salvaguardare l'ambiente e la qualità di vita attraverso l'utilizzo della bicicletta. Il progetto, inserito nel programma Alcotra di cooperazione tra Italia e Francia, vuole far conoscere al di fuori dei confini nazionali l'area cicloturistica e inserire CycloMonviso nell'elenco dei percorsi più apprezzati a livello europeo. Il percorso, che sarà pienamente operativo nella prossima primavera, mira inoltre a creare un sistema che permetta una fruizione sostenibile e integrata delle molteplici valenze architettoniche, paesaggistiche e culturali, oltre alla creazione di spazi e servizi per il cicloturismo. I circa 150 chilometri sono percorsi da itinerari multiformi, destinati sia agli sportivi, che potranno sfidare salite importanti come la Valle Varaita, il Queyras e il mitico valico del Colle dell'Agnello, sia alle famiglie, che potranno scoprire centri storici e località ricche di borghi medievali e delizie rinascimentali, feste tradizionali, artigianato e prodotti tipici. Fondamentale lo sforzo che tutti gli attori locali stanno facendo per assicurare il massimo supporto al cicloturista. A tal proposito si stanno attivando, oltre ai servizi dedicati alla sicurezza, l'accoglienza, l'informazione e il ristoro, anche un servizio di cycloguide sul territorio, che avranno il compito di guidare i turisti nelle molteplici 'deviazioni' dal percorso principale.

Fonte: ATNEWS.it

Venerdì, 17 Febbraio 2012 16:10

il Carnevale dei fantaveicoli

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Carnevale dei Fantaveicoli 2012 Imola, 19 FEBBRAIO 2012 - 15a edizione il carnevale più folle, stravagante ed ecologico d’Italia
Ritorna anche nel 2012 l’appuntamento con il Carnevale di Imola, che negli ultimi anni ha superato un’affluenza di 30.000 presenze. Il Carnevale imolese ha il suo punto di forza nella GRANDE SFILATA DEI FANTAVEICOLI, bizzarra evoluzione dei carri allegorici in chiave ecologista.  

I FANTAVEICOLI: I Fantaveicoli sono veicoli strani, inconsueti, stravaganti e ingegnosi: possono essere alti, bassi, lunghi con una due o trenta ruote; condotti da una singola persona o da un gruppo di persone; rielaborazioni di biciclette o mezzi già esistenti.  La regola però rigorosa è l’ecologia dei mezzi, i Fantaveicoli non devono utilizzare combustibili inquinanti (benzina, gasolio, ecc.); possono cioè muoversi a trazione umana, a spinta, a pedali, a vela o essere dotati di motore con combustibile "ad emissione zero" (energia elettrica, aria compressa, energia solare, ecc.).Spazio alla fantasia, dunque, ma nel rispetto dell’ambiente e della salute.  LA SFILATA: Domenica 19 FEBBRAIO alle ore 14.00 è in programma la Grande Sfilata dei Fantaveicoli, che prenderà avvio dall’Area Lungofiume adiacente all’ingresso principale dell’Autodromo e percorrerà viale Dante fino a concludersi in centro storico nella Piazza Matteotti. Oltre ai Fantaveicoli alla sfilata parteciperanno ospiti vari (marching-band,  gruppi teatrali, figuranti su trampoli, gruppi mascherati, etc) che poi animeranno piazze e strade in una vera e propria festa di carnevale. 

IL CONCORSO:  I Fantaveicoli che prendono parte alla sfilata gareggiano in un concorso che premia l'originalità, l'ingegnosità e lo sforzo creativo ed il rispetto dell'ambiente. Chiunque può partecipare: inventori, club, ciclo officine, meccanici, artisti, scuole, singoli, famiglie e associazioni. L’iscrizione al concorso è gratuita (entro il 12 febbraio 2012) e sono previste varie tipologie di premi.  Si potrà consultare il  Regolamento  sul sito  www.carnevalefantaveicoli.it oppure sulla relativa pagina Facebook. 

ALTRE MODALITA’ PER PARTECIPARE AL CARNEVALE: Il Carnevale di Imola offre anche la possibilità di vivere da protagonisti l’evento: è sufficiente portare con sè la propria bici (o il proprio triciclo!) oppure semplicemente travestirsi insieme ad amici e familiari, dando vita ad un gruppo mascherato, per poter sfilare insieme ai Fantaveicoli.  Per fare questo è importante iscriversi, gratuitamente, entro il 12 febbraio 2012, oppure rivolgersi all’organizzazione. 

EVENTI COLLATERALI: La città di Imola per tutto il periodo di carnevale proporrà iniziative che contribuiscono ad arricchire la festa, all’insegna  della tradizionale ospitalità imolese: ci saranno mostre, spettacoli, esibizioni, balli mascherati.L’ingresso alla sfilata e a tutti gli appuntamenti è gratuito. Sarà possibile inoltre partecipare  al Concorso Fotografico “Immagini pazze per una festa pazza”: le fotografie dovranno avere come soggetto gli eventi  del Carnevale e saranno assegnati premi ai primi tre classificati

qui tutte le info: http://www.carnevalefantaveicoli.it/

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Cerchiamo di capire cosa può fare chi è al volante per rispettare e tutelare chi con lui condivide la strada. A leggerle bene si tratta di accortezze scontate, dettate soprattutto dal buon senso.

Ricordare sempre che una macchina pesa due tonnellate o giù di lì, mentre una bicicletta spesso e volentieri nemmeno 20 chili.

In qualsiasi scontro, il ciclista perde sempre, non c'è collisione in cui ne esca meno ferito.

LEGGE

Rispettare i diritti di chi va in bicicletta: visto che a volte non viene considerato nemmeno un utente legittimo della strada (un classico esempio è la frase "vai sulla ciclabile").

La bicicletta è considerata dal Codice della Strada un veicolo ed ha pieno diritto di stare sulla carreggiata.

SVOLTE

Usare le frecce, in particolare nelle svolte a destra, perché altrimenti se il ciclista è indietro ma in una posizione poco visibile dallo specchietto per lui sarà impossibile accorgersi dell'auto e si rischia di tagliargli la strada o peggio investirlo.

DISTANZA

Mantenere una distanza di almeno un metro e mezzo da chi è in bici. Fissare bene questa regola e renderla un'abitudine abbasserà senz'altro le probabilità di colpire il ciclista.

Sarebbe poi gradito rallentare, invece di sorpassare in fretta e furia, risparmiando così qualche spavento.

ATTENZIONE

Guardare la strada e mantenere la concentrazione. Si sa, a volte l'automobile si guida un po' "per inerzia", non ci si rende conto ed è un'azione meccanica. La maggior parte degli automobilisti che investe un ciclista dichiara di non averlo visto arrivare.

Per questo si chiedono le cosiddette zone 30, in cui circolare insieme ed in sicurezza biciclette, pedoni e certamente anche automobili. Quello che si sta chiedendo in fondo è una pacifica convivenza.

REGOLE

Guardare indietro o almeno allo specchietto prima di aprire lo sportello per uscire dall'auto, e questa è una delle pratiche che chiunque abbia sostenuto un esame per la patente dovrebbe ricordare...

Eppure incidenti di questo tipo sono ancora troppo frequenti, l'ultimo qualche settimana fa a Milano dove ha perso la vita Giacomo.

Anche se la bicicletta proviene a 20 km/h l'impatto è violentissimo. E chi è in bici non ha alcun modo di accorgersi dell'apertura dello sportello.

CALMA

Ricordare che chi usa la bici non ha tempo da perdere. Alcune frasi ricorrenti tra gli automobilisti sono: "non hai niente da fare? vai in campagna a passeggiare". E perdono la pazienza per un danno di quanto, 10 secondi? Forse anche meno.

Senza rendersi conto che è chi va in macchina che se la può prendere comoda, visto che ci trascorre ore e ore, tanto ormai da averla dotata di musica, tv e altro. Per rimanere bloccati in fila, ma con tutti i comfort.

RINGRAZIA

Considerare i vantaggi che offre chi usa la bici agli automobilisti stessi: sono meno macchine in strada facendo risparmiare tempo negli spostamenti, meno concorrenti per un parcheggio, non usurano la strada quindi non causano buche evitando ulteriori danni alle auto e soldi spesi per le riparazioni, limitano quello che sarebbe un livello di inquinamento ancora più alto.

In alcuni Paesi in cui lo hanno capito, come il Belgio, vengono riconosciuti degli incentivi economici a chi si reca al lavoro in bicicletta, e la stessa richiesta è stata presentata di recente in Francia.

ANCHE TU

Considerare che la bici è un mezzo che esiste da prima della macchina ed esisterà in eterno, l'uso è in aumento in molti Paesi, e timidamente anche in Italia.

Ma questo non può meravigliare: siamo in tempi di crisi, il prezzo della benzina è arrivata alle stelle, andiamo sempre di fretta e ci inventiamo tutti gli stress possibili, ripetiamo costantemente che gli altri Paesi sono meglio, che i tedeschi e gli olandesi vanno in bici perché "lì c'è la cultura". Ma non può essere una scusa questa, si può cominciare a seguire questa cultura da subito. Lasciando a casa l'auto, ora.

fonte: http://www.amicoinviaggio.it/

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